Entrando a Valdebebas Alvaro si accorse subito che qualcosa non andava, i suoi compagni non stavano ridendo e scherzando sul taglio di capelli che aveva fatto per la vittoria degli europei ma bensì lo guardavano un po' malinconici e spaesati come mai avevano fatto; preoccupato si affrettó a chiedere cosa non andasse ma quando vide l'elicottero del presidente scendere nel centro del campo insieme a quello di una squadra che più e più volte lo aveva corteggiato capì.
"M-mi voglio mandare via?" Gli occhi castani luccicavano per via delle lacrime che stava trattenendo, aveva lasciato Simone e il loro bambino per Madrid non per Manchester.
"Alvà sta tutto a te" Cristiano gli si avvicinò ma lui prontamente si scansò e tornò indietro verso la macchina, aveva sbagliato tutto dannazione; cercò il numero che da tempo non chiamave e premette l'icone verde.
Rispondimi, amore mio.
Partí subito la segreteria, gli aveva attaccato, ma non si arrese e continuò a chiamarlo finché un voce non rispose.
"Papà!" E crolló in un mare di lacrime.