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3. That stupid dog!



Quando entro nel bar "Domenica D'Agosto", Louis è seduto nello stesso tavolo dei due giorni prima, ma stavolta sta sorseggiando un cappuccino. Rimango impalata a fissarlo. Diventa ogni giorno più carino, diamine. Di sicuro la notte dell'incidente portava dei jeans rossi e una maglietta a righe bianche e azzurre, visto che è la terza volta che lo vedo, è per la terza volta ha gli stessi abiti.
«Ehi, Mary! Vuoi un accompagnamento musicale come entrata nel locale?», mi chiede Gigi.
Sistemo bene la scollatura del vestito, tento di rimanere in equilibrio sui tacchi e mi ritocco il rossetto estremamente rosso. «Vai, Gigì». Per una volta, Gigi può dire che qualcuno gli ha chiesto di suonare un suo pezzo.
«Farò girare il mondo intorno a noi. Arriverà Natale senza nuvole. E le domeniche d'agosto quanta neve che cadrà. E nel tempo che verrà, il mio cuore ti sorprenderà», canta tirando fuori la chitarra e assumendo la sua solita faccia da cannato.
Cammino come una modella - alias canguro castrato che sta facendo la danza della seduzione a una cangurella - lungo il bar, cercando di catturare l'attenzione di Louis, che invece continua a bere il suo cappuccino, guardando fuori dalla finestra a vetri.
Che poi, un cappuccino in una bellissima giornata di almeno trenta gradi Hawaiiana è una minchiata bella e buona.
Tossisco e mi metto in posa. Stacco di coscia.
Ma... Niente.
L'unico essere vivente che mi fissa è un cagnolino in braccio alla sua padrona. Se potesse parlare, direbbe: «zoccola».
Gli punto un dito contro. «Non pensarla nemmeno quella parola! E' solo per una scommessa, cane!».
Lui abbaia e la padrona mi fissa, confusa.
Mi siedo al bancone, davanti a Gigi. «Fammi indovinare», esordisce. «Stai tentando di sedurlo?».
Sbuffo. «A quanto pare non funziona. Penso sia gay. Insomma, guardami!», mi indico. «Ho un push up, scollatura, gambe all'aria e tacchi dodici».
«Forse non è l'approccio giusto», ipotizza scrollando.
Oh, ma per favore! Quale approccio e approccio. Si sa che i ragazzi vogliono solo una cosa: la patata.
«Vai a parlargli», dice.
Mi sembra un'idea ragionevole. Anche perché mi sento lo sguardo di quel cane sulle tette, e non sono sicura che non mi salterà addosso. Faccio un bel respiro e mi passo una mano sul ciuffo di capelli castani.
«Vuoi un accompagnamento musicale?».
Grugnisco. «No».
Un po' traballante, mi avvicino al tavolo di Louis e appoggio una mano sul ripiano. Più per reggermi e non cadere a culo all'aria che per sembrare sexy. «Ehi», sussurro.
Louis continua a leggere, assorto.
«Ehhi», ritento.
Ancora nulla.
«C'è Justin Bieber nudo!», grido.
Louis solleva il volto di scatto, guardandosi intorno, per poi poggiare lo sguardo su di me. Con un sorrisetto scende dal volto verso le gambe, per poi fermarsi alle scarpe. Vista la velocità con la quale ha sollevato il volto, devo dedurre che sia gay? Possibile?
«Ciao», mi saluta.
Sorrido. «Ehhhi».
Con mio grande orrore, torna a leggere. Credevo che la memoria durasse almeno ventiquattro ore, non cinque secondi. Mi giro verso Gigi, che si stringe nelle spalle. «Se vuoi posso provare con un accompagnamento...».
«NO!». Ma possibile?
Mi siedo sul tavolo, interrompendo ancora la sua lettura. «Allora... Trenta gradi oggi. La temperatura è molto bollente», sussurro ammiccando.
Louis annuisce, con un sorrisetto che la sa lunga. «Oh, sì. Puoi toglierti il vestito...», inizia. «E chiedere a Roxy una delle divise del bar. Sono comodissime».
Che cosa? Osservo Roxy, con un sorriso insolito stampato sul volto, che in lontananza mi sta mostrando una maglietta lunga tre metri, con scritto in azzurro 'domenica d'agosto bar'.
Sbuffo, ma ancora una volta Louis sta leggendo il libro. «Ehi», continuo.
Louis solleva il volto, con un sorriso cordiale. «Sì?».
«Mi chiedevo se fosse così gentile da farmi fare un giretto qui intorno. Sono appena arrivata», ammicco.
«Un giro?», aggrotta la fronte. «Non sono una guida turistica. Ma qui in genere passano folle di turisti, se ti interessa», torna al suo libro. Ancora. Ma cosa devo fare? Afferrargli la testa e dirgli: «Sto tentando di rimorchiarti, stai al gioco»?
Mi sistemo bene i capelli e tiro in fuori il petto. «Be', io speravo che un ragazzo carino e dolce come te potesse aiutarmi», faccio sporgere le labbra, fingendomi dispiaciuta.
Louis sorride ancora una volta, gentilmente. «Gigi fa anche da guida. E' un bel ragazzo anche lui».
Sì, come no. Sembra un tricheco lavatore appena uscito da un giro di centrifuga. Mi chino in avanti, con la scollatura, e mi sento davvero una poco di buono. Lui punta i suoi occhi sul mio petto, poi sul mio volto.
Sono sicura che sta per cedere. Mi chiederà di uscire, o di andare a vedere casa sua. O ancora mi farà da guida. Fatto ciò, io avrò vinto la scommessa e nessuno mi impedirà di...
«Scusami, potresti allontanarti? Non respiro».
Sgrano gli occhi. Questo ragazzo non è normale! «Ma sei gay?», chiedo.
«Gay?».
Alzo gli occhi al cielo. Devo trovare un modo più delicato per chiederglielo. «Preferisci le zucchine o le patate?».
«Senti», esordisce lui. «Non vado a prostitute, mi dispiace. I miei soldi li spendo in altri modi».
«Fai sul serio?», lo fisso allibita. Mi ha scambiata per una prostituta? Comunque niente contro queste ragazze che non trovando altre alternative, si donano generosamente alle persone.
Ma insomma, cosa gli ha fatto pensare che lo fossi? Il mio vestitino, i tacchi, le labbra a culo di pavone o tutto l'insieme? Io volevo solo uscirci. Non volevo mica portarlo a letto!
Con una smorfia mi allontano e torno da Gigi, sedendomi sullo sgabello. Il cane mi fissa, ancora. «Che minchia guaddi, cane?», lo aggredisco.
Lui abbaia. Secondo me nella lingua dei cani quel whof-whoof equivale a un: perdente.
Faccio così schifo che nemmeno conciata da troia riesco ad abbordare Louis?
«Magari non è lo stile giusto», dice Gigi, non capendo - ancora una volta - che del suo parere non mi importa minimamente.
«Magari tu sei qui solo per servirmi».
Gigi rimane a fissarmi, sconsolato. «Se vuoi, per consolarti, posso farti un accompagnamento...».
«Cazzo, no! Minchia, minchia, cazzo, no! Basta con questi accompagnamenti musicali!», urlo.
Il cane mi abbia contro.
«E tu, cane, smettila di fissarmi così, cazzo».
«Dai, non c'è bisogno di prendersela, Mary», si intromette Roxy, dalla cucina, sempre con il suo coltello in mano.
Mi alzo dalla sedia. Per oggi ne ho abbastanza. «Prima quel cane mi fissa come se fossi una zoccola, poi Gigi continua a chiedermi di accompagnamenti musicali e infine Louis non mi si caga! Che giornata di merda», esclamo camminando all'indietro, dirigendomi verso la porta.
Commetto l'errore di girarmi con uno scatto troppo fulmineo. Il piede si piega, facendomi perdere l'equilibrio. In pochi secondi mi ritrovo a terra, con il culo all'aria e la testa dolorante.
L'ultima cosa che sento, è quello stupido cane che abbaia. Scommetto che era una risatina.

«E se fosse morta?», chiede qualcuno in lontananza.
«Sciocchezze! Le affetto una tetta e vedi come si sveglia», è chiaramente la voce di Roxy.
«E se provassi un accompagnamento musicale per farla risvegliare?», Gigi.
«Un giorno quella chitarra ti entrerà dal culo ed uscirà dall'ombelico», sempre Roxy, con la sua estrema dolcezza.
Un cane abbaia.
«Mary? Mary?», mi chiama qualcuno.
«Farò girare il mondo intorno a noi. Arriverà Natale senza nuvole. E le domeniche d'agosto quanta neve che cadrà. E nel temp...».
Spalanco gli occhi, sollevandomi di scatto e trovandomi seduta sul pavimento. Roxy, Gigi, Louis, il cane e gli altri clienti sono intorno a me.
Gigi sorride, radioso come non mai. «Visto? E' stata la mia canzone a risvegliarla».
Roxy è colpita. «Acciminchia!».
Mi passo una mano tra i capelli. La testa mi fa così tanto male che mi sembra ci abbiano sbattuto due pentole della Mondial Casa contro. «Aia», borbotto.
Louis mi osserva, con i suoi occhi azzurri.
Ed è in quel momento che lo capisco.
Io voglio riuscire a conquistarlo. Fanculo che la sua memoria dura 24 ore. Fanculo che adesso non sono nel pieno delle mie facoltà mentali, e quello che dico o faccio non è controllato. Fanculo anche quel cane che mi fissa male. Fanculo tutto. Ci riuscirò.
Aieah.

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