17. Humiliated.
Quando esco dalla mia stanza, pronta per uscire con Louis, rimango spiazzata nel vedere il salotto della nostra casa leggermente affollato.
Louis è seduto in mezzo a Zayn e Niall, Liam è tra due bionde, Harry tra quattro brune con vestiti decisamente corti. Talmente corti che metterli o non metterli è praticamente uguale.
«Cosa minchia succede qui?» esclamo scioccata.
Louis solleva lo sguardo, notandomi, e vedo qualcosa nei suoi occhi addolcirsi. Sorride. «Mar...» viene interrotto da una bionda che gli mette il culo davanti, facendogli spalancare la bocca.
«Zayn!» grido. Lui mi fissa e io gli faccio cenno di avvicinarsi a me.
Mi raggiunge, circondandomi i fianchi con un braccio e dandomi un bacio sulla guancia. «Ehi, piccola.» mormora.
Allarmata, guardo verso Louis, che sta assistendo alla scena. No. «Cosa stai facendo, Zayn?» sibilo liberandomi dalla presa, ma ormai Louis è tornato a fissare il culo della giraffa bionda, che ride sguaiatamente tracannando una bottiglia di vodka.
«Serata dedicata al gioco della bottiglia.» si gira e chiama Louis. «Quindi voi rimanete, no?»
Louis annuisce. «Certo!»
Spalanco la bocca, sconvolta. Cosa? Io e Louis saremmo dovuti uscire, forse per l'appuntamento che avrebbe fatto un po' di luce sulla situazione, su quello che siamo diventati. Io volevo uscire con lui.
«Louis...» dico delusa. «Noi due dovevamo uscire, ricordi?»
Gli occhi azzurri del ragazzo mi guardano freddamente, non con la stessa dolcezza di qualche minuto prima. «Io voglio rimanere qui. Se vuoi, esci pure, tu. Non te lo proibisco.»
Niall mi fissa, dispiaciuto, e con una sola occhiata capisce che ci sono rimasta malissimo. Non rispondo alla provocazione di Louis e vado a sedermi accanto al mio migliore amico Irlandese, che mi stringe in un abbraccio. «Tutto bene?»
«Certo, una merda.» sussurro.
Ridacchia, stringendomi velocemente e liberandomi dalla sua presa.
Zayn, con una bottiglia in mano, mi fa l'occhiolino e si alza, lasciando un posto libero accanto a Louis. Sono pronta ad occuparlo, quando la giraffa bionda si precipita accanto a Tomlinson, e Zayn si mette vicino a me, poggiando un braccio sulle mie spalle. «Allora, siete pronti per il primo giro della bottiglia?» grida entusiasta.
Scuoto la testa. «Dobbiamo proprio?»
«Ovvio, Mary, non cagare il cazzo.»
Lo fulmino con un'occhiata, ma non trovo nemmeno la forza di rispondergli a tono, talmente tanta è la delusione che provo nei confronti di Louis. Saremmo dovuti uscire insieme, stasera.
Zayn finisce la bottiglia di rum e la poggia al centro del tavolino attorno al quale siamo seduti. «Pronti? Via.» è leggermente brillo. La bottiglia inizia a girare velocemente, per poi rallentare sempre di più e fermarsi a Niall. La seconda scelta è una delle more. I due si scambiano un bacio a stampo, che fa scattare la mia ammirazione nei confronti del mio migliore amico, che non va a ficcare la lingua nelle bocche di troie sconosciute.
Non si può dire lo stesso di Harry, che si bacia due ragazze contemporaneamente e tanto meno Liam, che sta in disparte con una bionda a cavalcioni su di lui. E le sue mani sono impegnate un po' ovunque. Mi aspetto che da un momento all'altro gliene escano altre venti, in modo tale che possa palparla bene. Polpo.
La bottiglia si ferma davanti a me, facendomi sbuffare. «No, non se ne parla. Non bacio nessuno.» a meno che non si tratti di Louis.
Zayn alza gli occhi al cielo. «Facciamo così: dai un bacio a me e siamo a posto, ok?»
Sorrido e annuisco, ma dico: «no.»
«Andiamo! Un solo bacio...» si china su di me.
I miei occhi scattano a Louis, che ci osserva insistentemente. Non riesco a decifrare bene la sua espressione, ma non sembra entusiasta. Le labbra di Zayn sfiorano le mie, ma lo spingo quasi subito via, schifata anche dal suo alito di rum. «Ho detto no, chiaro? No.» ribatto in tono fermo, voltandomi verso Niall e ignorando Zayn, che ride, divertito.
«L'altra sera non avevi problemi, però, eh?»
Sobbalzo, incredula. Che ha detto? Mi giro di scatto. «Zayn!»
«Cosa? E' la verità. L'altra sera non eri così timida, o schifata. Adesso fai la riservata? Andiamo, piccola...» mi accarezza una guancia, facendomi un occhiolino.
Con uno schiaffo lo allontano. «Finiscila! Non è successo proprio niente, l'altra sera! E non succederà mai, ok? Mai.» dico con voce stridula. Con gli occhi cerco lo sguardo di Louis, che pare deluso e irritato. «Non è vero, Louis. Non sono andata a letto con lui, te l'ho detto. Non avrei mai potut...»
«Non mi interessa.» mi interrompe stringendosi nelle spalle. «Te lo sei scopato? Va bene. Non te lo sei scopato? Va bene.»
«Ma...» protesto. La situazione si sta facendo imbarazzante, e la mano calda di Niall stringe la mia, fredda.
«Ma niente. Non mi interessa chi ti sbatti. Non stiamo insieme, non devi rendermi conto di nulla.» il suo tono è strascicato e duro. «Non mi piaci, io non piaccio a te. Punto.»
Silenzio, nel salotto.
«Vai col prossimo turno. Mi offro io come volontario.» parla per primo Louis.
Zayn sembra più lucido, fa girare la bottiglia, che si blocca su Harry. La fa girare un'altra volta; l'estremità indica una delle more. La ragazza ha due gommoni al posto delle labbra, il seno rifatto ed è truccata pesantemente.
Stringo la presa sulla mano di Niall. Inizio a sudare freddo, vedendo la troia avvicinarsi a Louis, che non sembra intenzionato a tirarsi indietro. La bacerà davvero? Dopo tutto quello che è successo tra di noi, dopo il bacio a stampo di quella stessa mattina, bacerà la prima troia di turno? Dopo che io ho rifiutato di baciare Zayn?
La mora posa l'indice sotto il mento di Louis, sollevandogli il volto. I loro visi si avvicinano pericolosamente, sempre di più. Ho la tentazione di distogliere lo sguardo e andarmene via, ma voglio sapere come agirà.
Le labbra coperte dal rossetto della mora sono quasi su quelle fini e rosee di Louis, quando scatto in avanti: «Louis, no.» li interrompo debolmente.
Tomlinson mi lancia un'occhiata, per poi inclinare il capo e lasciare un succhiotto sul collo della zoccola. Lei geme, accarezzandogli i capelli. «Non male, biondino.»
Io e Niall ci guardiamo, interdetti. Biondino? «Dev'essere fatta come un cammello che tenta di entrare nella cruna di un ago.» mormora lui, facendomi sorridere.
Il Pakistano sospira sonoramente, e inizia a lasciarmi vari baci lungo il collo, passando anche sulla spalla risalendo verso il mento e la mascella. Infastidita, ma decisa a non urtarlo, tento di allontanarlo da me, con scarsi risultati.
Cerco Louis, che stringe i pugni e si mette in piedi, chinandosi verso la mora di prima e baciandola rudemente, affondando la mano tra la sua chioma corvina e divorandole letteralmente le labbra.
Spalanco la bocca, incredula. Zayn si ferma, e ne approfitto per scansarlo una volta per tutte. «Che cazzo stai facendo?» grido con voce stridula.
Louis non mi ascolta nemmeno, e continua a baciarla.
Innervosita e sull'orlo di una crisi di pianto, lo afferro per le spalle e lo separo da quell'avvoltoio con le tette rifatte. «Che cazzo vuoi?» mi ringhia contro, infuriato almeno quanto me.
«Smettila di baciarla, dannazione! Mi fate schifo!»
«Non sono cazzi tuoi, Mary. Bacio chi cazzo voglio, va bene?»
«Ma ti rendi conto di chi stai baciando? La prima troia di turno con due gommoni rossi al posto delle labbra, il trucco da Moira Orfei e due tette gonfiabili!»
«Vaffanculo.» sibila.
Rimango impalata davanti a lui, sconvolta. La mia mano scivola lentamente dal suo braccio ai miei fianchi. Mi sento umiliata davanti a tutti. Mi aveva promesso che saremmo usciti insieme, invece ha preferito rimanere a fare questo stupido gioco della bottiglia con delle puttane. E ora, dopo che io ho rifiutato di baciare Zayn, ha ficcato allegramente la lingua nella bocca di una mora qualunque, finendo per mandarmi a fanculo.
Sento gli occhi inumidirsi, e una lacrima scivola lungo la mia guancia. «Io non capisco perché tu ti stia comportando così, Louis.»
«Così come?»
«Non fare il finto tonto!» sbotto urlando. «Dovevamo uscire insieme, ricordi? Mi avevi scritto: "stasera ti porto in un posto speciale, solo io e te.", ricordi? Stamattina mi hai abbracciata stretta, mordendomi una guancia mentre Gigi ci scattava una foto, ricordi? E ricordi il bacio a stampo che mi hai dato, scappando poi via, incredulo quanto me di quel gesto così improvviso? Ricordi tutto quello che abbiamo passato insieme in questo mese?»
Louis china il capo. «Certo che ricordo del messaggio, del bacio e della foto. Sì.»
«Hai cancellato tutto con questo bacio. Hai deluso ogni mia aspettativa, baciando una ragazza qualunque. Mi hai fatto capire che per te sono insignificante, quando io ti ho dimostrato quanto tu sia importante per me.» mormoro asciugandomi le lacrime.
I suoi occhi azzurri si puntano sui miei. «E anche se fosse?»
«Cosa?»
«E anche se tu fossi insignificante, per me?»
Sta confermando tutto, quindi. «Cambiano molte cose.»
«Davvero? Interessante.» dice con tono arrogante.
Tremo. «A questo punto non ne vale più la pena di vederci, se per te non sono nessuno. Vattene.»
«Aspettavo che me lo dicessi, sai?» sghignazza. «Non volevo spezzarti il cuore, ma devo dire che l'alcool mi ha aiutato a parlare chiaro.»
Stringo i pugni, soffocando un singhiozzo. Umiliata. Usata. Presa in giro. Ecco come mi sento. «Bene. Allora esci da questa casa e non farti più vedere.»
Louis annuisce e fa per andarsene, ma poi cambia idea e si volta. «Ehi, mora, vieni con me?»
La troia squittisce un "sì" e infilandosi il cappotto lo affianca, prendendolo a braccetto.
Così escono dalla porta, insieme.
Niall mi raggiunge, abbracciandomi. «E' solo ubriaco, Mary. Domani mattina si pentirà di tutto, te lo posso assicurare.»
«No! L'hai sentito? Era tutto vero quello che ha detto.»
Scuote la chioma bionda. «Ha bevuto una bottiglia di alcool; ha fatto tutto per gelosia. Sono sicurissimo che domani sarà qui, a chiederti perdono.»
«Ne dubito fortemente.»
Da una parte spero di no, perché mi sento talmente umiliata che non voglio più vederlo. Dall'altra parte, spero che sia come dice Niall, perché vederlo baciare un'altra ragazza mi ha fatto capire che non è solo un amico per me, e che mi piace davvero.
Dannazione.
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