Alla sua frase tutti i nostri amici ci chiamano, è l'una e ora inizieranno a cantare intorno al falò. Chirs gli dice che li raggiungeremo dopo.
Continua a guardarmi Come  se aspettasse una domanda del tipo 《Quale idea?》, così glielo chiedo.
《Tu hai la tua paura, io la mia. Stanotte potremmo affrontarle insieme. È buio e c'è il mare.》
Resto titubante di fronte alla sua proposta.
《Dai, lasciati andare.》
《E va bene.》
Mi tolgo la felpa e i pantaloncini, non fa non molto  freddo ma c'è un po' di vento e la mia pelle diventa d'oca.
Lui mi segue ed entrambi siamo in costume.
《Al mio tre ci buttiamo》
《Sì, ma non fare il coglione che poi mi fai tuffare da sola.》
《So che ci conosciamo da poco, ma ci siamo detti sei segreti e quindi fidati di me. Dammi la mano.》
Inizia a contare. Arriva al 3 e ci buttiamo.
L'acqua a primo impatto è fredda poi diventa calda.
Non è molto profondo ma ho leggermente paura.
Noto Chirs  in leggere disagio quindi mi avvicino e gli schizzo dell'acqua in faccia.
《Vuoi la guerra? E guerra sia!》
Inizia così la battaglia che termina quando lui mi prende da dietro e mi fa fare un piccolo tuffo.
Appena riemergo me lo trovo di fronte.
Mi circonda il collo con le braccia e la distanza fra i due volti diventa minima.
《Ho voglia di baciarti.》
Non mi da nemmeno il tempo di indietreggiare o dargli il consenso che lo fa, mi bacia.
Non so se questo sia positivo o meno, perché se mi avesse dato del tempo non avrei saputo cosa fare.
Le sue labbra sono leggermente screpolate.
È come se ci fossimo dimenticati della paura, degli altri, del freddo che inizia a farsi sentire.
Probabilmente anche di chi siamo, due perfetti sconosciuti.