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Punzer World (parte due)


I know that you're calling me

To light up and let the shadow

That follows you underneath

I know that you're calling me

I don't want to play it safe

'Cause I don't contend like that

Just keep falling into me

I know I got your back

Are you lonely? Are you lonely? Are you lonely?

I'll stand by you, I'll stand by you

Are you lonely? Are you lonely? Are you lonely?

I'll stand by you, I'll stand by you

Are You Lonely, Steve Aoki


Il rumore assordante della musica e i colori delle luci aumentano il mio dolore alla testa.

Dannato mal di testa! Dannato Jason e le sue domande!

Attraverso la sala con passo veloce fino a raggiungere il bagno. Una volta dentro, mi chiudo in una delle toilette e mi siedo sul gabinetto.

Non c'è mai un momento di tregua con lui!

La porta del bagno si apre e delle ragazzine entrano dentro ridendo e scherzando.

"Melanie dovresti perdere peso o non entrerai più in quei jeans" dice una delle ragazze con voce da civetta.

"Senti chi parla!" ribatte Melanie "tu, invece, non dovresti mangiare più fino a questa estate!"

Entrambe le amiche iniziano a ridere come oche.

Ci mancavano solo queste due! Oggi non avrò pace!

Il dolore alla testa diventa sempre più pressante e le tempie cominciano a pulsare sempre più rapidamente. Poggio due dita su entrambi i lati della testa per farlo passare ma non fa che peggiorare.

Se queste due non esco dal bagno immediatamente, giuro che le aggredisco a mani nude!

"Charleene, hai visto quel figo al tavolo due?" 

"Chi?" domanda incuriosita l'amica.

"Quell'uomo con i capelli castani e gli occhi verdi." risponde Melanie.

"Ah... Ho capito di chi parli, si chiama Jason Jackson."

Adesso devo anche sorbirmi la loro conversazione sulle prestanze fisiche di Jason. Questo è davvero il colmo!

"È meglio se stai alla larga da lui." continua Charleene.

"Perché?" chiede incuriosita l'amica.

"Alcuni credono che abbia ereditato la follia di sua madre." dice con enfasi Charleene.

Nel bagno cala un silenzio quasi agghiacciante, come se tutta la felicità fosse stata spazzata via. Le due amiche non dicono più una parola e io ringrazio il cielo per questo momento di pace. 

Poco dopo le ragazze escono dalla toilette, sbattendo la porta.

A volte le persone non capiscono quando devono tenere a freno la lingua o farsi gli affari propri, ma d'altronde che cosa ci si può aspettare dagli abitati di paesini isolati, come Creek Point e Wood Town dove ogni errore diventa di dominio pubblico e un pettegolezzo si trasforma in notizia. A quanto pare, il suicidio della madre di Jason deve aver fatto molto scalpore all'epoca, però dopo ventotto anni mi sarei aspettata un po' più di tatto. Una cosa mi suona strana, come mai nessuno mi ha mai detto nulla, vivo qui da vent'anni e non una parola, neanche da mia madre, eppure lei era nata e cresciuta a Creek Point. La mia dolce mamma...

I miei pensieri vengono interrotti dal cigolio della porta.

"Emily, sei qui?"

È Jason.

"Sì, ho quasi finito!" urlo da dietro la porta.

"Senti, mi dispiace per prima, non volevo essere indiscreto."

Sospira.

"Non preoccuparti." 

Con uno scatto apro la porta e lo vedo con le mani appoggiate sul lavandino e la schiena piegata in avanti. È di spalle e dal riflesso dello specchio scorgo il suo volto cesellato, nei suoi occhi imperversa una tempesta di sentimenti: paura, dolore e sofferenza. Mi avvicino a lui e sfioro la sua spalla, si volta e mi guarda. 

Dopotutto potrei anche confidarmi con lui, potrei raccontargli di quella notte, forse lui capirebbe.

Ma che cosa sto dicendo? Andrebbe direttamente alla polizia e mi farebbe arrestare.

Quanto sei stupida, Emily! No, meglio lasciare tutto così com'è. In fondo, siamo solo due sconosciuti.

Dopo vari minuti di silenzio e sguardi intensi, finalmente Jason decide di parlare.

"Non lasciarmi mai, Emily." dice con tono disperato.

Le sue parole sono un controsenso dato che io non posso fare nulla per andarmene o magari si riferisce a un altro tipo di abbandono, uno definitivo.

"Perché dici così?" 

"Non c'è una spiegazione" sospira "il fatto è che non mi sentivo così da tanto tempo e ho paura di perdere tutto da un momento all'altro." la sua voce è afflitta.

Non sapendo che cosa dire, esco dal bagno e mi dirigo verso il parcheggio sempre più confusa su Jason e i miei sentimenti.

Quando rientriamo al cottage, Jason si dirige direttamente verso la camera da letto, tenendomi per mano.

Devo essere sincera, una parte di me vorrebbe urlagli contro e scappare, ma l'altra è completamente e follemente attratta dalle sue carezze, dai suoi baci e dal suo tocco. Sono come drogata, persa in questo turbine di emozioni.

Una volta dentro, inizia a baciarmi con foga e disperazione, spingendomi sul letto king-size. Le sue mani strappano via i miei indumenti e io faccio lo stesso con i suoi. Adesso siamo entrambi nudi e vulnerabili, esposti ai nostri sentimenti.

"Mi vuoi, Emily?" dice con voce roca.

Digli di no! Digli di no!

"Sì" rispondo quasi in un sussurro.

Il mio corpo è completamente in fiamme e se dovessi mettere una mano tra le gambe, scoprirei di essere bagnata fradicia. Non capisco come Jason possa farmi questo effetto, dovrei disprezzarlo e non esserne ammaliata, però di una cosa sono certa: non lo amerò mai.

Quando mi riprendo dai miei pensieri, mi ritrovo con la testa di Jason seppellita tra le cosce. La sua lingua lecca delicatamente le piccole labbra, per poi spingersi più affondo fin quasi a penetrarmi. 

"Jason, ti prego ancora!" urlo.

Affondo la mano nei suoi capelli, spingendo la sua testa ancora più giù. 

"Sì -ansimo- proprio così!"

Jason continua a leccarmi, stringendo i miei fianchi tra le mani e io inarco la schiena sempre più in alto. Dei brividi caldi percorrono tutto il corpo fino a raggiungere il mio sesso - sono quasi vicina all'orgasmo.

"Di più, di più!" grido.

Il mio corpo si irrigidisce e finalmente esplodo, riversando il mio piacere nella sua bocca. Jason prosegue fino a quando gli ultimi residuo dell'orgasmo non scompaiono e poi guardandomi negli occhi, traccia dei piccoli baci dal mio ventre fino al collo.

"Buonanotte, mia dolce Bunny." 

Con queste parole mi addormento avvolta tra le sue possenti braccia.


SPAZIO AUTRICE

La storia diventa sempre più interessante. 😍😍😍

Lasciate un commento e una stellina se vi è piaciuto.

A presto mie care Bunny.



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