«Cia...»

«Buonasera. Tutta vita, vedo!»

«Senti, non cominciare che oggi proprio non ce la faccio.»

«Ti pareva...»

«E non infierire! Voglio solo stendermi due minuti.»

«Io non infierisco: mi limito a constatare. Io constato.»

«No, tu "costato". Sei una lancia nel costato!»

«Al massimo si dice "spina nel fianco".»

«No, no, sei proprio una lancia intera: tutta ti sento, fin dentro le ossa!»

«Mi limito a osservare i fatti, raccogliere i dati e trarre le dovute conclusioni. Niente di più.»

«Vabbè, sì, fatti tutti i conti che ti pare, basta che mi lasci il divano.»

«Non sarebbe meglio se lavassi prima i piatti della cena?»

«Ora proprio no.»

«Lo sai che poi si incrostano e fai più fatica.»

«Li faccio domani con le tazze della colazione.»

«Lo sai già che domani mattina non avrai tempo, visto che vai sempre di corsa, perché ti alzi tardi.»

«Ho detto domani, mica ho specificato se di mattina.»

«Non mi fare alzare gli occhi al cielo.»

«Uffa! Sono due piatti e una padella, che fastidio ti danno?»

«Giusto, perché ti sei sprecata a scaldare due sofficini. Quando la userai tutta quella farina presa al mulino? Di questo passo andrà a male. Domani pomeriggio avrai più tempo: perché non prepari una torta?»

«Non ho gli ingredienti.»

«La farina c'è, le uova pure, il lievito anche. Ho visto una stecca di cioccolato, se proprio ti vuoi coccolare.»

«Il latte è quasi finito.»

«Compralo mentre torni a casa, così rientri e ti metti all'opera.»

«Che stress... Con questo caldo, quando rientro ho solo voglia di farmi una doccia.»

«Va bene: ti docci e poi fai la torta.»

«Non lo so...»

«Che irritante... Cosa?!»

«Devo recuperare la puntata di "Dark", visto che ieri mi sono addormentata davanti alla tv.»

«E la recuperi un'altra volta! Ma perché deve essere tutto complicato per te?»

«Sei tu che complichi le cose: io sto beatamente stravaccata.»

«Eh... Appunto! Alzati e fai altro!»

«Aspetta! Aspetta! Aspetta! Non posso!»

«Perché? Che c'è?... Non mi fare spaventare!»

«Ho un crampo al polpaccio!»

«Sei esasperante! Te l'hanno mai detto?»

«Tu, di continuo... Soffro!»

«Stendi la gamba! Stendi bene!»

«Tira! E fa male!»

«E lo so che fa male! Non ti muovi manco a pagarti!»

«Io mi muovo!»

«No, tu ti sposti dal punto A al punto B; è diverso dal fare attività fisica.»

«Io faccio un sacco di attività fisica!»

«Ora fai pure la risentita?»

«È vero e lo sai pure tu!»

«Dimmi una cosa che fai!»

«Sollevamento pesi!»

«Abbassa le penne, cocca! Quello si chiama "portare la spesa e/o le valigie".»

«Che sono pesanti...»

«Non provare a battermi sulla logica: quello è il mio campo!»

«Hai ragione: faccio prima a spegnere il cervello e a rilassarmi.»

«Guarda che il cervello lo governo io, fino a prova contraria.»

«Ecco, brava: tieniti il cervello, che io mi tengo il resto del corpo.»

«E avresti intenzione di lasciarlo a macerare tra i cuscini?»

«Possibilmente senza rotture di scatole da parte tua.»

«Scordatelo!»

«Che ho fatto di male, Signore?»

«Ah! Ah! Ah!»

«Cosa? Perché ridi adesso?»

«Ora chiedi aiuto al tuo amico immaginario?»

«Uno, due, tre... respira... quattro... Santa pazienza.»

«La pazienza non ha nulla di santo.»

«Se si ha a che fare con te, sicuramente sì.»

«Niente è santo a questo mondo: ogni cosa ha il suo lato corrotto.»

«Arieccola... La cinica de nojartri...»

«Senti, quando mi dimostrerai l'esistenza di Dio, ne potremo riparlare.»

«Che vuoi? Le prove? I dati? Un grafico in Excel? Una presentazione in Power Point?»

«Sarebbe gradita almeno una di queste cose. Certo, tutto dipende dall'analisi statistica degli eventi...»

«E comincia già a mettere i paletti...»

«I paletti servono! Senza paletti non vai da nessuna parte nella vita! Viviamo in una società e dobbiamo rispettarne le regole!»

«Regole, regole, regole! Ci fosse una volta che parli di divertimento, tu, mi raccomando!»

«Quello mi distrae dalle cose importanti.»

«Tipo?»

«La scienza. La verità. La conoscenza.»

«Un tizio una volta ha detto "Io sono la Via, la Verità e la Vita". Una su tre... Vale lo stesso?»

«Uno che soffriva di manie di protagonismo?»

«Uno che, secondo me, viveva sereno.»

«E che fine ha fatto?»

«Ehm...»

«Che c'è?»

«Niente, facciamo un altro esempio...»

«Avanti, dimmelo.»

«Be'... Il suo popolo l'ha crocifisso.»

«Allora non mi pare che abbia fatto una bella fine...»

«Te l'avevo detto che era meglio un altro esempio!»

«Grandi uomini e grandi donne che hanno reso il mondo quello che è oggi?»

«Naaa... Troppo complicato a quest'ora...»

«Caspita, sei pigra pure nel dibattito!»

«È che tu mi sfianchi! Non ce la posso fare a starti dietro.»

«Ma esisto, sono una parte di te e non puoi far niente per liberartene.»

«Ah bella! Allora il ragionamento vale anche al contrario: sono dentro di te e ci rimarrò per sempre!»

«Cacc... Ma da quando sei così arguta, tu?»

«Da quando leggo, mi pare...»

«Maledizione a me e al momento in cui ho preferito prendere un libro in mano invece di andare al parco.»

«È inutile rimuginarci su, ormai... Sono passati così tanti anni... Eri giovane... Lo eravamo entrambe... Una ragazzina, che preferiva viaggiare con la mente, arrampicarsi sugli alberi con Huckleberry Finn, solcare i mari con il capitano Nemo, innamorarsi di Heathcliff... Ehi! Se ci pensi in realtà io faccio un sacco di movimento, attività fisica e non sto mai ferma!»

«No. Sul serio. Non ci provare nemmeno.»

«Anzi, guarda, siccome oggi ho letto del viaggio in Giappone de La Pina, ora sono davvero esausta. Sai, il jet lag... Ho visto così tanti templi e giardini meravigliosi che ora... Awh... Ops, scusa lo sbadiglio, ma sono sfinita. Vado a dormire. Notte!»

«Sì... Sfinita... Povera stella... E intanto i piatti domani li dovrò lavare io... Buona notte.»

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Questo racconto ha vinto il 1° posto per la quattordicesima prova settimanale del contest.