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Richard Lindgren non aveva mai corrisposto le aspettative altrui. Non era particolarmente studioso o abile negli sport, le regole gli provocavano un'orticaria istantanea, il suo atteggiamento ritroso gli aveva impedito di crearsi un gruppo fisso di amici, così, una volta conclusa la scuola dell'obbligo, si era ritrovato solo e privo di competenze di alcun tipo. Per la propria famiglia era stato una completa delusione sino a quando, per una coincidenza del tutto casuale, la sua vita si era intrecciata con quella di una giovane moretta tutto pepe di nome Gioanna. Piena di passioni, intelligente come pochi, dal carattere deciso e con un brillante futuro davanti a sé nella multimilionaria azienda del padre, era stata la sola a intravvedere qualcosa in lui. La prima volta che i loro occhi si erano incontrati, Richard lavorava come autista per una ditta di surgelati, l'aspetto sciatto e trasandato, eppure, nonostante la barbetta incolta, i capelli corvini ormai lunghi fin oltre le spalle e solo pochi spiccioli nel portafogli, seppe all'istante che, il colpo di fulmine ad averlo investito alla vista dell'altra, non era stato unilaterale. L'animo sognatore e vivace di Gioanna aveva risvegliato la sua voglia di vivere facendogli desiderare di apportare una svolta definitiva alla propria condizione, solo per essere degno di lei, per starle accanto e continuare a nutrirsi di quella volontà indistruttibile che permetteva alla mora di raggiungere qualunque obiettivo si prefissasse. Se inizialmente era preda di un bisogno compulsivo della sua presenza, sia emotivamente che economicamente, dopo qualche anno aveva cominciato a camminare con le proprie gambe ed, infine, Gioanna non fu più una cima a cui aggrapparsi per risalire, ma un'ancora a frenarlo, soprattutto dopo la nascita di Leonard. Il trasferimento tra i monti era stata l'ultima goccia, così lontano dalla frenesia della città, da affari redditizi ed opportunità economiche, Richard si era sentito di nuovo il fallito di un tempo e così aveva fatto ciò che gli riusciva meglio davanti a problemi irrisolvibili, si era allontanato sempre di più. Dopo aver conosciuto Lisa ed aver avuto con lei Oliver, aveva troncato ogni legame rimasto con il proprio passato riuscendo finalmente ad essere un uomo di successo, orgoglioso dei traguardi raggiunti e con una strada da percorrere, senza più lasciarsi trascinare dagli eventi, ma divenendo padrone del proprio destino. Ma ora, nel giorno in cui più di ogni altro avrebbe dovuto sentirsi felice e libero da quel vecchio, insipido e fallimentare sé, eccolo riapparire come un terribile spettro. Il suo cervello non aveva retto, era svenuto, eppure, riaperte le palpebre, lui era ancora lì a fissarlo dall'altro capo di una stanza sconosciuta.

*mi metto a sedere, ma tengo le coperte ben salde* C-Cosa vuoi da me, spettro!? *deglutisco quando lo vedo avvicinarsi* S-Sei una specie di visione causata dalla botta in testa? Sono stato molto stressato in questo periodo ed il mio medico mi aveva detto di prendermi una vacanza, ma non immaginavo che...

*sto quasi per scoppiare a ridere, più per il nervoso che per la sua reazione infantile* Capisco che siano trascorsi molti anni, ma davvero non mi riconosci? *mi siedo sulla sedia accanto al letto* - Non pensavo che avrebbe reagito così... Olly e sua madre hanno capito subito chi ero, nonostante non mi avessero mai visto di persona - Sono io, Leonard.

L-Leonard? - Non può essere vero! - *avvicino il viso al suo* Sei... cresciuto... - Mi assomiglia moltissimo, è così inquietante osservarlo - C-Cosa ci fai qui?

A differenza di quanto Richard aveva immaginato, dal modo in cui il figlio lo osservava, parlava ed agiva, era chiaro che, almeno caratterialmente, non avesse nulla da spartire con il suo vecchio modo di essere. Nei suoi occhi, verdi proprio come i suoi, brillava la stessa luce della madre, sembrava un ragazzo responsabile ed intelligente, dalla forte volontà e, sicuramente, di animo pacato e buono. Gli aveva permesso di sposarsi senza intervenire, ma doveva aver parlato con Oliver e Lisa, forse con alcuni degli invitati, costringendolo così ad agire in fretta. Non avrebbe permesso agli errori del passato di tornare ora e stravolgergli la vita. Soldi, un lavoro, delle raccomandazioni, qualsiasi fosse il prezzo per far tornare tutto nel dimenticatoio, lo avrebbe pagato volentieri.  

Olly mi ha invitato alla cerimonia per farti una sorpresa *sospiro* Ero venuto per avere delle risposte da te, ma mi sono trovato davanti ad uno sconosciuto. Ti sei creato una nuova e fantastica vita, sei un padre amorevole, un compagno amato e fedele, un uomo di successo... 

Non girarci intorno! *lo zittisco* Cosa vuoi? Denaro? Un lavoro nella mia azienda? Ho molte conoscenze, dunque possiamo trovare un accordo e seppellire la questione una volta per tutte!

*lo fisso seriamente* Non riesco a credere di essere davvero tuo figlio... *mi alzo in piedi* Ho chiesto di parlarti faccia a faccia per ascoltare la tua versione della storia, senza giudicare le azioni di un uomo ormai cambiato. Tu però non sei migliorato, per niente...

*stringo i pugni, sempre più nervoso* Io sono sparito e tua madre ha recepito il messaggio non ricontattandomi più, quindi ero convinto che fossimo sulla stessa lunghezza d'onda! Se ti ha mandato qui è per ottenere qualcosa, quindi parla!

Ti rassicuro subito, non hai bisogno di dare nulla né a me né a mia madre! *cerco di mantenere la calma* Ce la siamo sempre cavata anche senza di te e continueremo a farlo! *vado verso l'uscita* Ciò nonostante... *mi fermo dandogli la schiena* Farai meglio a non ripetere gli errori del passato. Lisa ed Oliver sanno tutto e non ti perderanno di vista nemmeno per un secondo...

Non li tradire mai! *alzo la voce* Sono la mia famiglia!

*sorrido mestamente* Ti ringrazio per avermi dato un fratello. Ti avverto, siamo usciti insieme e ci adoriamo, quindi non potrai separarci ancora! *apro la porta* Goditi la tua nuova vita, Richard, ci vediamo al cenone di Natale! *esco*

Finalmente libero, ma moralmente a pezzi, Leonard corse fino all'esterno, dove trovò un taxi ad aspettarlo. Era ancora in tempo per l'ultimo treno della notte.

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