Si svegliò di colpo. Afferrò la giacca in fretta e furia «Merda, due ore»
si affacciò solo un secondo alla finestra. La luna per fortuna era ancora alta in cielo, non aveva dormito così tanto a lungo. Scese le scale e corse verso la locanda che aveva a due passi da casa, un vero colpo di fortuna che stando alle fonti Moblit frequentasse proprio quella! Ed infatti lo trovò lì, fradicio di alcool.
«Cameriere, un rum! Cantiamo una canzone! Se noi tutti vogliam ber allora son lo sobrio che canta che tutti vogliam ber! Eppure ehiiii...»
Levi prese posto vicino a lui, con una smorfia gli appoggiò una mano sulla spalla. Odiava lo sporco più di qualunque altra cosa e quel ragazzo sembrava tutto fuorché pulito. Era molto alto, biondo e giovane. Non pareva una qualche specie di genio, solo un malcapitato che nella sua giornata no come tante si era trovato più volte del dovuto "per caso" quella locanda per la sua strada. Alla fin fine non era così ubriaco, reggeva solo male l'alcool.
«Chi sei? La morte? Sono pronto!»
Levi non poté fare a meno di alzare gli occhi al cielo, da un certo punto di vista lo era «Credi ciò che vuoi credere. Ho bisogno di te Moblit»
Moblit alzò il capo con fatica. Quello straniero conosceva il suo nome? Impossibile, aveva un accento anglosassone anche se poco ma ce l'aveva. Non aveva mai sentito quella voce. Guardò il corvino di fronte a sé. Non era alto, ma un bel ragazzo. Sulla trentina come lui, affascinante. Dei corti capelli neri e sottili occhi azzurro-grigi che lo fissavano «Saresti disposto a darmi una mano?»
«Certo. Scusa ma ci conosciamo?»
«No, non ancora. Ma mi presento subito, Levi. Piacere»
«Piacere Moblit»
«Moblit Berner?»
«Sì, come fai a sapere come mi chiamo?»
«Volevo propormi come assistente di Hanji Zoe al laboratorio, sapevo che tu lavoravi lì quindi volevo un parere»
«Sì io lavoro lì da soli tre mesi. La dottoressa Zoe mi ha assistito molto. In che genere di campo scientifico sei specializzato?»
«Chimica e tu?»
«Anche io, posso dare una mano davvero allora. Cosa vuoi sapere di preciso sul laboratorio della dott. Zoe?»
«No, pura curiosità ma ora che mi ci fai pensare ho sentito delle voci a proposito di una scoperta a dir poco sensazionale»
Moblit annuì. Bevve un'altro sorso dal bicchiere e si asciugò la bocca con il bavero della manica. Levi disgustato si fece forza per non commentare «Sì, è da così tanto che ci lavora! Ne è davvero entusiasta! Nessuno sa di cosa si tratta, lei non vuole dirlo, a me ha confidato che glielo ha chiesto il suo capo»
«Il signor Smith?»
«Shhhhhh» lo zittì con l'indice «Non pronunciare il suo nome! Porta guai!»
Levi abbassò il tono di voce, si stava veramente interessando su questa storia «Perché?»
Moblit si guardò attorno, poi chiese a Levi se c'era qualcuno dietro. Quello scosse il capo «No non vedo nessuno se non il cameriere»
«Chiedigli di portare una birra»
«Io?»
«Se lo chiede uno che non fa che bere da un'ora rifiuterà di certo per paura che crolli nel locale. E poi ci lascerà soli»
«Mi scusi! Può portare una birra?!»
il cameriere era molto comprensivo e gentile, si avvicinò ai due. Era alto anche lui, capelli castani e dei grossi occhi verdi. Moblit gli fece segno di andare «Eren ti prego! Non vedi?!»
«Certo signor Berner. Signore, vuole un piccolo o grande calice?»
Moblit gli fece l'occhiolino e Levi sospirò «Grande»
«Arrivo subito»
«Grazie»
«Si figuri!»
il ragazzo sparì dietro una porta e Moblit si rimise in equilibrio sulla sedia «Quell'uomo, in realtà non so molto su di lui però è meglio non dire in giro il cognome intesi?»
«Perché?»
«Prima di tutto una donna scienziata che fa una scoperta rilevante non è molto intelligente come mossa, di questi tempi le femmine sono sottovalutate. Sa quante di quelle voci girano sul conto di loro due? Che Smith se l'è portata a letto e bla bla»
«E non è forse vero?»
una donna impiegato e il suo capo molte volte si lasciavano a questo genere di distrazioni. Era quasi normale. Gli era capitato nel suo primo lavoro da panettiere con una cliente. Vi starete chiedendo un ragazzo come può passare da fare il panettiere ad essere un sicario, ma questa è un'altra storia. Ogni cosa a tempo debito.
«Ma vuole forse scherzare?!»
«No, una donna è pur sempre una donna. Non c'è niente di male in questo»
«Lei sembra maschilista»
«No per niente, anzi, odio chi insulta il gentil sesso»
«Comunque la dott. Zoe non è il tipo per queste cose»
«Non le piace?»
«Certo che mi piace! È intelligente, brillante, simpatica, gioviale, comprensiva...»
Levi rimase a bocca aperta. Pareva una brava persona la signora Zoe, chissà com'era veramente? Di sicuro si era fatta dare quella reputazione apposta! Nessuno era sincero in quel mondo sporco, tutti corrotti. Pure quel ragazzo davanti a Levi aveva fatto certamente qualcosa di cui si pentiva. I peccati erano la paura più grande di Levi Ackerman.
«Lei ne è affascinato?»
perché quella stupida domanda?! Non era venuto per sollevare il morale ad un povero innamorato!
Moblit cominciò a piangere «E anche se fosse?! Non avrei speranze!»
passarono i minuti in silenzio a fissare entrambi il fondo dei loro calici vuoti. Si alzarono e si avviarono alla porta ma prima di separarsi Levi lo fermò «Avvisa la signorina Zoe che avrà un nuovo assistente»
«Ne sarà entusiasta, è a corto di personale!»
«Perfetto, a domani mattina»
«A domani»
Quella notte Levi dormì più del solito, soddisfatto del lavoro che era riuscito a fare in un solo giorno. L'indomani avrebbe cominciato a raccogliere più informazioni.

ANGOLO AUTRICE

Ma come mi è venuto in mente?! Moblit che beve! Ah! Quando mai!😀 Allora prima di tutto volevo sapere se la trama vi piace o volete cose tra i due. Ditemi che avete capito 😂🙏
Infine, qualsiasi tipo di consiglio o miglioramento🙋sarà accolto!!!!
Grazie
Addio
No ancora una cosa
Vi è piaciuto Eren Il Cameriere???? L'ho buttato a caso perché in un modo o nell'altro Eren ci deve essere, comunque non apparirà solo qui.
Ora è veramente tutto!😀🙆❤