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9: The Desire To Know More

[9: Il Desiderio Di Sapere Di Più]

Il giorno dopo l'attacco all'USJ la scuola è stata chiusa, sia per consentire agli studenti di riprendersi, sia per adottare le giuste misure di sicurezza. Cosa più che giusta, visto che l'intero incidente è stato abbastanza spaventoso: anche adesso, l'immagine del corpo malconcio ed insanguinato di Aizawa è distintamente impressa nei tuoi ricordi. Ti hanno detto che gli insegnanti staranno bene, ma sei comunque molto preoccupata. Inoltre, Izuku è ferito gravemente.

"Si fa sempre male." sospira Uraraka, appoggiando la testa sullo schienale del divano. "Mi sono preoccupata davvero tanto quando l'ho saputo. (Nome)-chan, dovresti stargli vicino in ogni momento. Per lo meno, potresti curarlo un po' se dovesse mai ritrovarsi in una condizione pessima."

In questo momento, entrambe state oziando a casa tua, approfittando della giornata libera. In realtà state semplicemente cercando di ammazzare il tempo guardando film stupidi, ma le sue parole ti portano a mettere in pausa la televisione ed a rivolgerle un sorriso.

"Preoccupata per il tuo ragazzo?" la prendi in giro.

"Cos-?! N-no! Certo che no!" Uraraka agita le braccia in segno di protesta, nonostante le sue guance rosa si siano arrossate più del solito. "Deku-kun è solo un amico, sul serio... Non sei tu quella con un'anima gemella? Non dovrei essere io a chiederti di lui invece?!"

Scrolli le spalle. "Non c'è poi molto da dire. Almeno sono sicura che non ci disprezziamo più, ma ancora non parliamo tanto. Sembra davvero testardo e riservato, quindi potrebbe volerci un po' di tempo prima che ci sentiamo a nostro agio l'uno con l'altra."

"Ma non sei più delusa, vero? Ricordo che mi hai detto che non eri molto felice quando hai scoperto chi era..."

"No, va bene." ti allunghi verso il tavolino per prendere un biscotto e morderlo. "Va tutto bene, adesso." rispondi con la bocca mezza piena. "Sono disposta ad essere paziente."

Uraraka sorride. "Beh, se lo dici tu, ti prenderò in parola. Ehi, che ne dici se andiamo da qualche parte? Tipo in un bar o in una sala giochi? Penso sarebbe meglio se uscissimo di casa per un po'."

"Sì, certo. È una buona idea, aspetta che prendo il cappotto."

Saluti rapidamente tua madre -che in realtà si è presa il giorno libero per stare con te poiché preoccupata per il recente attacco- ed in men che non si dica siete fuori da casa tua. Uraraka intreccia felicemente il suo braccio con il tuo mentre scendete le scale, ridacchiando senza motivo, oltre al fatto di essere felice di stare in tua compagnia. In poco tempo raggiungete la vostra meta, il quartiere dello shopping.

"Ohh!" strilla Uraraka, tirandoti indietro per poi indicare in lontananza. "Guarda lì, (Nome)-chan. Alla fine hanno aperto la nuova pasticceria! Ti va di andarci?"

Sorridi. "Come se ci fosse anche il bisogno di chiedermelo."

Lei ti sorride raggiante e prende a rimbalzare verso il negozio, fino a quando non la vedi fermarsi di colpo qualche istante prima. Aggrotti le sopracciglia cercando di capire perché si è fermata, ma poi noti il biondino dai capelli appuntiti a cui siete appena andate addosso.

Arrossisci senza accorgertene.

"Oh. Ehi... Katsuki-kun. Che coincidenza incontrarti qui."

Probabilmente il ragazzo si è effettivamente accorto di voi due solo ora che lo hai chiamato, fermandosi a metà strada per poi ritrovarsi te che lo stai fissando con un braccio avvolto attorno a quello di Uraraka. Dà un'occhiata in direzione della mora per un secondo prima di tornare a guardarti.

"Ehi." si limita a dire, con quel tono disinvolto che assume ogni volta che non è arrabbiato. Resti un po' delusa da ciò, dal momento che ti aspettavi qualcosa di un po' più allegro, ma ti ritieni fortunata già solo ad averlo incontrato.

Emh... Aspetta un attimo. Davvero mi sono appena considerata fortunata per averlo incontrato...??

"Ciao, Bakugou-kun." Uraraka agita la mano in direzione del biondo, sorridendo in modo passivo-aggressivo. "Ci sono anche io qui, sai, nel caso non te ne fossi accorto."

Batte appena le ciglia. "Uh, sì. Chi cazzo sei, comunque?"

"Ugh... Lascia stare."

La tua amica alza gli occhi al cielo, rendendosi conto che probabilmente non vale la pena presentarsi. Forzi in fretta un sorriso, cercando un qualsiasi argomento da introdurre nella conversazione per sperare di trattenerlo più a lungo.

"Allora, che ci fai qui?" lo inciti. "Stai cercando di divertirti dopo tutto quello che è successo ieri?"

"Non proprio." scrolla le spalle. "Devo fare la spesa perché quella vecchia strega di merda si dimentica sempre di farla. Giuro, sono sempre bloccato a fare questi servizi del cazzo a causa sua."

Vecchia strega di merda...?

"Comunque, vado di fretta, quindi non ho tempo da perdere con te. Ci vediamo." Katsuki agita la mano in modo sprezzante mentre si volta. Allunghi velocemente un braccio verso di lui, ma le parole ti rimangono bloccate in gola. Anche se ti piacerebbe restare a parlare un po' di più con lui, se ha delle cose da fare allora...

Ecco perché sei davvero fortunata ad evere Uraraka come amica.

"In tal caso, (Nome)-chan può venire a darti una mano!"

Senza darti neanche un secondo per protestare, Uraraka ti spinge in avanti, facendoti barcollare e scontrare con la schiena di Katsuki mentre si sta allontanando. Si guarda alle spalle, le sopracciglia corrugate ed un'espressione acida sul viso, gli occhi cremisi che vagano sulla tua figura imbarazzata.

"M-mi dispiace." ti scusi. "Devo essere inciampata..."

Lanci un'occhiataccia ad Uraraka, mentre lei sta invece sorridendo sfacciatamente come a dire "Forza, provaci!", e sai di non avere scelta. La mora forma una "O" con le labbra e poi unisce le mani mentre sussulta.

"Ops!" grida. "Mi sono appena ricordata di dover correre a casa per fare alcune cose. Ah, ma non preoccuparti Bakugou-kun. (Nome)-chan è un'esperta quando si tratta di shopping. Divertitevi ragazzi, ok?"

"Aspetta!" cerchi di protestare. "Uraraka-"

"Va bene, ciao!!"

E così scappa via prima che tu possa dire altro, la sua piccola figura che svanisce tra la folla. Sbatti lentamente le palpebre, cercando di metabolizzare cosa diamine è appena successo. Poi ti rendi conto di essere ancora in presenza di Katsuki, un cipiglio fin troppo familiare sulla sua fronte.

Ridacchi in modo nervoso. "Umh... Beh, immagino che potrei dare una mano. Se vuoi..."

"Non ho bisogno del tuo aiuto per scegliere dei generi alimentari." ti deride Katsuki.

Il tuo sorriso vacilla un po', mentre ti rendi conto che in realtà non è troppo entusiasta all'idea di dover passare del tempo con te. Ma deve averlo notato, perché la sua espressione si ammorbidisce un po'.

"Ahhh, merda." sospira, portandosi una mano sulla fronte. "Smettila di farmi quegli occhioni da cane bastonato. Ho capito, la tua piccola amica se n'è andata e quindi non hai altro da fare. Va bene. Puoi venire con me."

"D-davvero??"

"Sì, davvero. Ma non fraintendermi. Voglio solo finire velocemente così da poter tornare a casa."

La tua espressione si illumina ancora una volta, mentre annuisci in fretta d'accordo. Katsuki emette un altro sospiro rassegnato, ma non osa protestare mentre vi incamminate verso il negozio di alimentari. Sai che non è assolutamente un appuntamento o altro, ma ti sarebbe piaciuto uscire insieme a lui per la prima volta quando vi sareste trovati un po' più in confidenza di quanto lo siete ora.

"Va bene." Katsuki sogghigna, estraendo un pezzo di carta dalla tasca. "Abbiamo un sacco di roba da prendere e potremmo farlo in modo più veloce se ci dividessimo e la prendessimo separatamente."

Sbatti le palpebre. "Eh? Quindi... Non faremo la spesa insieme?"

"Non eri tu quella che voleva aiutare? Mi faresti risparmiare tempo se facessimo in questo modo."

Un sospiro cade dalle tue labbra. Le tue guance bruciano già al pensiero che in realtà sei l'unica che vuole trascorrere del tempo insieme. Scherzi a parte, il fatto che siete anime gemelle ha importanza per lui? Sinceramente, sembra che non gliene possa fregare di meno che tu sia qui o no.

Mi sento stupida. Immagino di essere l'unica a voler approfondire la nostra conoscenza.

Le tue labbra si assottigliano mentre ti avvicini per dare un'occhiata alla lista, annotando mentalmente gli oggetti.

"Suppongo... Che io potrei andare al reparto lattiero-caseario." affermi, priva di espressione. "Tu invece puoi restare qui ed occuparti del resto."

"Perché cazzo stai guardando nel vuoto in modo deprimente??" scatta Katsuki. "Non eri tu quella che voleva venire con me?"

"Sì. Non saprei. Immagino volessi solo stare con te invece di andarmene in giro da sola."

Senti già l'imbarazzo che si fa spazio dentro di te. Praticamente, hai appena ammesso che vorresti solo passare del tempo insieme, ad un ragazzo a cui non potrebbe fregare di meno.

"Non importa." aggiungi in fretta. "Adesso comincio a prendere la roba. Mi dispiace per essermi lamentata, sto solo..."

"Stai zitta per un secondo, Dio mio."

Katsuki serra una mano sul tuo polso nel momento in cui ti volti per andartene. È ancora accigliato, ma non sembra arrabbiato come al solito. Semmai, sembra stia cercando di... Lottare contro se stesso, come se non sapesse sul serio come comportarsi bene con te.

"Solo... Resta con me." dice finalmente, distogliendo timidamente lo sguardo. "Se te ne andassi in giro da sola sarei preoccupato che tu possa prendere la roba sbagliata."

Le sue parole sono dure, ma i suoi occhi sono gentili. Sorridi un po'. È davvero pessimo quando si tratta di esprimere i propri sentimenti.

"Va bene, Katsuki-kun. Farò del mio meglio per non rallentarti."

"Brava."

"A proposito, puoi anche lasciarmi adesso."

"Eh...?" Katsuki sbatte le palpebre, gli occhi che si dirigono infine verso il punto in cui le sue dita sono strette intorno al tuo polso. Le sue guance arrossiscono per un attimo, mentre allontana in fretta la mano. Si imbarazza davvero fin troppo facilmente per essere qualcuno così forte e sicuro di sé.

È adorabile.

_________

"Che cazzo fai, idiota? Non va bene, mettila giù, forza."

Aggrotti le sopracciglia mentre osservi la mela che hai tra le mani. "Che ha che non va? Non ha macchie o altro e sembra abbastanza fresca."

"Non m'importa come sembra." scatta Katsuki. "Non è uniformemente colorata. Toglimi quella merda dalla faccia."

"Non ti facevo un tipo schizzinoso." ridacchi.

"Mi stai facendo incazzare. Guarda, prendi quelle." le indica. "Carica quelle quattro nella busta."

Decidi di fare come ti dice, visto che è il capo auto-nominato di questa missione. Vi trovate nel negozio solo da quindici minuti, ma ha già dettato più ordini di quanti ne abbia mai sentiti in vita tua. La cosa pazzesca è che, nonostante questo, ti stai ancora divertendo. Cos'è che ti piace così tanto di questo ragazzo?

Voglio dire... È decisamente attraente, ma per quanto riguarda la personalità siamo praticamente agli antipodi.

Forse è la sua aria misteriosa che ti attira così tanto. Anche se Katsuki è rumoroso, sfacciato e un libro praticamente aperto, ciò non rispecchia per niente il suo vero carattere. C'è ancora molto che non sai di lui. Vorresti che ti dicesse cose che non ha mai detto a nessuno. Ed anche tu... Vorresti dirgli cose che non hai mai detto nemmeno ai tuoi amici più cari, Uraraka inclusa.

È davvero una sensazione strana.

"Quindi, Katsuki-kun, che genere di cibo ti piace?" chiedi, partendo da cose banali. Avete finito di raccogliere la maggior parte della frutta e delle verdure, ed ora vi state dirigendo verso il reparto delle spezie.

Katsuki si limita a scrollare le spalle. "Non saprei. Suppongo qualcosa di piccante."

"Oh, ti piace il cibo piccante?" sorridi interiormente. "A pensarci bene, si addice perfettamente alla tua personalità. Ah... Anche a me piacciono le spezie. Con moderazione, ovviamente."

Katsuki non risponde, intento già a gettare nel cestino con un pugno alcune spezie. Ridacchi goffamente, notando decisamente troppe confezioni di pepe di Cayenne. Arrivi così alla conclusione che non ha mezze misure nemmeno con il cibo, oltre che con tutto il resto.

"Okay." esclami raggiante. "Qual è la prossima tappa, capo?"

"Alimenti surgelati. Devo anche prendere la carne ed altra merda. E smetti di darmi soprannomi stupidi."

Sorridi di nuovo, posizionandoti al suo fianco. Nonostante tu abbia detto di voler aiutare, in realtà non stai facendo molto. Katsuki insiste nel voler portare tutto da solo, e sai che ti urlerebbe contro se ti offrissi di portare la spesa al posto suo. In un certo senso è meglio così, dato che in questo modo puoi semplicemente passeggiare serenamente ed ammirare i piccoli cambiamenti nella sua espressione. Finora hai notato delle piccole cose, come il modo in cui si stropiccia il naso quando non è contento di alcuni alimenti, o di come si mordicchia il labbro inferiore quando cerca qualcosa in particolare. Più tempo trascorri con lui, più particolari noti: cose a cui, la prima volta che l'hai incontrato, non avresti nemmeno fatto caso per sbaglio. Ti chiedi se invece lui ti abbia mai guardata in questo modo. Al sol pensiero, il tuo cuore prende a battere in modo furioso.

"Ehi, mi stavo chiedendo..." cominci. "Per quanto riguarda la questione delle anime gemelle... Insomma, siamo arrivati ad un accordo, ma in realtà non ci siamo ancora mai mostrati i nostri tatuaggi. Sarebbe strano se chiedessi di vedere il tuo?"

Katsuki si acciglia. "Hai seriamente bisogno di fare questa stronzata in questo momento?

"Beh... Sono solo curiosa, tutto qui. Capisco se non vuoi, però."

Lui sospira, facendo qualche altro passo stanco prima di posare il cestino a terra. Dà un'occhiata in giro per il corridoio, come per assicurarsi che nessun altro sia nei paraggi, poi incrocia le braccia.

"Prima tu." dice semplicemente.

"...Eh?"

"Mostralo prima tu." dice. "Poi io farò lo stesso con il mio."

Arrossisci un po', dato che il tuo tatuaggio non è esattamente in una zona da poter mostrare pubblicamente, ma annuisci d'accordo. L'hai già mostrato ad altre persone prima, quindi perché non dovresti farlo vedere proprio alla tua anima gemella?

Con attenzione, sollevi il bordo della maglietta, le guance che bruciano. Sei costretta ad abbassare un po' i pantaloni per rivelare completamente il segno sul fianco. Katsuki intanto osserva attentamente con quei suoi profondi occhi rossi.

"Quindi... Eccolo qui." ridacchi timidamente, tirando di nuovo giù i vestiti. Poi sorridi. "Okay, ora tocca a te, Katsuki-kun. Giusto?"

Ti aspetti che inizi a sollevarsi la maglietta nello stesso punto in cui l'hai fatto tu, ma semplicemente resta immobile con le braccia incrociate.

"Il mio è sul culo." dichiara.

"Eh?"

"Ho detto, il mio è sul culo. Ti aspetti sul serio che mi tiri giù i pantaloni in mezzo ad un fottuto supermercato??"

Non sai davvero cosa dire, per questo scoppi in una fragorosa risata. Barcolli leggermente in avanti, iniziando a schiaffeggiare il suo braccio mentre continui a ridere.

"Pfffft... Dai, andiamo." ridacchi. "Sono seria. Dov'è il tuo tatuaggio, Katsuki-kun?"

"Ti sto dicendo che è sul mio culo, cazzo!!"

Ti schiacci contro il suo petto, morendo dalle risate. Se stesse dicendo la verità, sarebbe sul serio la cosa più divertente che tu abbia mai sentito, ma hai come la sensazione che in realtà ti stia solo prendendo in giro.

"Allora, suppongo che dovrò solo aspettare prima di vederlo." sorridi, asciugandoti le lacrime. Katsuki arrossisce leggermente, rendendosi conto della vostra vicinanza. Ti spinge delicatamente indietro, emettendo un grugnito di disapprovazione.

"Dio, quanto sei fastidiosa." mormora, ma sta già alzando la maglia. Sbatti lentamente le palpebre, gli occhi che finalmente si posano sul segno sopra il suo fianco. "Stesso posto del tuo." scrolla le spalle. "Sei contenta adesso?"

Sorridi, annuendo con la testa. "Sì, lo sono. Grazie per avermelo mostrato. Ora che finalmente l'abbiamo fatto... Sembra tutto un po' più reale."

Il biondino si acciglia, ma non ti sfugge il modo in cui il suo sguardo si è addolcito.

"Se lo dici tu." afferma Katsuki, riprendendo il cestino. "Dai, abbiamo ancora un po' di merda da prendere. Devo sbrigarmi a tornare a casa se voglio cucinare qualcosa."

"Eh? Katsuki-kun, tu cucini?"

"Perché cazzo non dovrei?!"

"Non lo so, è che se provo ad immaginarti in cucina riesco solo a vederti far esplodere il forno..."

"EH?!"

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Olè, ce l'ho fatta!!! 😭🎊🎉

Scusatemi davvero tanto ma queste due settimane sono state pesanti, ma proprio pesanti. Tra l'altro, ho avuto anche problemi con la rete, e visto che per tradurre io utilizzo due dispositivi contemporaneamente non sapevo sul serio come fare. 😅

Comunque, questo capitolo è stupendo, ed io amo Katsuki sempre di più. 😍

Per il resto, come state? Avete sentito l'allarme Coronavirus? Da me fortunatamente ancora nessun caso di contagio, ma ho come l'impressione che presto si scatenerà il panico generale... Ho già visto tre o quattro persone in giro per la mia città con mascherine ed espressioni sospettose. 👀👀

Per quanto ne so, qui sarebbero capaci di far scoppiare una guerra civile, quindi la cosa mi preoccupa abbastanza. 😂😂

E niente, mi scuso di nuovo per l'attesa, ma ormai dovreste aver capito che io con la puntualità faccio un po' a cazzotti. Lol

Al prossimo capitolo,

Kirara. 🖤

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