Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

20: Tightly Wound

[20: Strettamente Avvolta]

"Hai finito con queste maledette ciambelle? Ti ci stai riempiendo la bocca da dieci minuti."

"Be', scusa, ma non sono io quella che ha dimenticato la nostra pizza."

Katsuki ti derise, infilando le mani dentro le tasche e roteando i suoi occhi cremisi. L'intera lite di prima si era conclusa davvero male. Il biondino alla fine aveva cominciato a fumare e ti aveva trascinata in giro, non preoccupandosi nemmeno di prendere il cibo che avevate dimenticato. Che poi, era praticamente volato via quando aveva sbattuto il vassoio sul tavolo, quindi forse era stato meglio così. Aveva scelto di comprarti delle ciambelle per fare uno spuntino, un'opzione decisamente più dolce.

"Non preoccuparti." sorridesti, leccando via i pezzetti di zucchero glassato dalla punta delle tue dita. "Ora ho finito. Sei sicuro di stare bene? Non hai mangiato nulla da quando siamo qui..."

"Sto bene." scrollò le spalle. "Non preoccuparti per me. Non mi piacciono queste cazzate di zucchero. Se hai finito, butta via la busta così possiamo entrare, finalmente."

Annuisti lentamente, trascinandoti verso il bidone della spazzatura più vicino per smaltire i rifiuti. Una volta finito, guardasti indietro verso Katsuki con un'espressione accigliata.

"So che hai detto che mi avresti comprato un vestito nuovo e tutto il resto... Ma è davvero necessario? Certo, quello che è successo non è stato proprio il massimo, ma ormai è passato. Inoltre, non voglio che sprechi soldi senza motivo. Ho una quantità di vestiti più che sufficiente."

"Io ti prenderò un vestito nuovo." Katsuki ti guardò male. "Quelle teste di cazzo hanno sparso i loro germi lì sopra, ciò significa che bisogna disfarsene il prima possibile."

"Ho l'impressione che tu stia un tantino esagerando."

"Sta' zitta." notò la tua espressione affondare, così rilasciò un piccolo sospiro prima di riformulare le sue parole. "Sto solo- non è un grande problema, va bene? Lasciami fare qualcosa di carino per te."

Non sapevi esattamente cosa dire, ma era chiaro che non aveva cattive intenzioni e sapevi di non esserti immaginata la preoccupazione e la frustrazione dipinte sulla sua fronte quando quei coglioni ti stavano molestando.

In realtà gli importava, e questo diceva molto.

"Va bene." sorridesti. "Lascerò che tu faccia questo per me stavolta. Ma la prossima sarò io a prenderti qualcosa, ok?"

Katsuki sbuffò. "Come se te lo lasciassi fare. Smetti di dire certe cazzate."

"Ma mi stai regalando qualcosa di carino, non dovrei restituirti il favore?"

"Dannazione, non ho bisogno che tu spenda soldi per me." abbassò lo sguardo di lato, le guance arrossate. "Sei... Qui con me, no? Questo è già abbastanza, sta' tranquilla."

Non potesti fare niente per fermare il rossore che si stava formando sulle tue guance. Per quanto ne sapevi, Katsuki non era esattamente un ragazzo flirtante, o meglio, sembrava che non sapesse nemmeno come esserlo. Ma anche con la sua personalità irritante e la sua linguaccia, riusciva ad essere dolce a modo suo. Solo una manciata di sue parole erano state abbastanza da farti agitare. Insomma, che cosa ti stava succedendo?

"Ecco." indicò Katsuki, ignaro del modo in cui stavi stringendo le tue guance in fiamme tra i palmi. "Proviamo questo negozio. Sembra che abbiano un sacco di roba da femmine, no?"

Allontanasti in fretta le mani e dovesti sbattere le palpebre due volte quando vedesti quale negozio stava fissando.

"Q-questo? Andiamo in questo negozio?"

"È quello che ho appena detto." ribattè Katsuki. "Cos'è quello sguardo stupido? Forza, smetti di stare lì in piedi e andiamo a dare un'occhiata."

Katsuki ti afferrò per il polso e fosti costretta a spostarti all'indietro per evitare di essere trascinata. "Io- assolutamente no." protestasti. "Non possiamo andare lì. Hai idea di quanto costa quella marca?"

Il ragazzo a stento roteò gli occhi. "Quindi?"

"Quindi?" rimanesti a bocca aperta. "Potresti spendere facilmente almeno un centinaio di euro* lì. È fuori dai nostri budget. Andiamo da qualche altra parte."

Provasti ad allontanarti, ma la presa di Katsuki restò serrata sul tuo polso. Strinse gli occhi, più determinato che mai.

"Devi imparare a rilassarti e smettere di preoccuparti sempre per gli altri. Ti ucciderebbe pensare a te stessa solo per una volta? Io voglio comprarti questo vestito, e non potrebbe fregarmene di meno del costo. Se ne trovi uno che ti piace lo prenderò per te, fine della storia. Entriamo e diamo un'occhiata. Se poi dopo vuoi andare in un altro posto, va bene comunque, ma smetti di preoccuparti per me. Posso permettermi di comprarti qualcosa di carino ogni tanto."

I tuoi occhi si spalancarono. Sì, voi due eravate anime gemelle, ma ti stava già trattando come se fossi la sua fidanzata da un sacco di tempo. Katsuki era davvero il tipo da viziare qualcuno in questo modo? Di sicuro non l'avevi mai visto farlo con nessun altro.

Sa essere davvero, DAVVERO gentile. Non l'avrei mai detto...

Abbassando leggermente la testa, sospirasti lievemente. "Va bene." le sopracciglia di Katsuki si distesero leggermente e cominciò a trascinarti all'interno del negozio. La sua mano era ancora stretta attorno al tuo polso e, sinceramente, avresti voluto non lo lasciasse mai.

"Bene, da qui in poi fai tu." mormorò. "Non so un cazzo di moda e di tutte quelle schifezze, anche se mia madre non fa altro che parlarne tutto il tempo."

"Oh. È interessata alla moda?"

"Direi. Entrambi i miei genitori di merda lavorano in quel settore."

Decidesti di lasciar perdere il fatto che avesse appena chiamato i suoi genitori "di merda" e sorridesti, esaminando i vestiti tra gli scaffali. Ad un certo punto, Katsuki tolse la mano dalla tua pelle. Già ti mancava il calore della punta delle sue dita, ed in verità dovesti trattenere l'impulso di chiedergli di prenderti la mano di nuovo.

"Hmm." canticchiasti, gli occhi che scintillavano in direzione del biondo. "Be', dato che lo stai comprando tu per me, hai qualche preferenza sul tipo di vestito che vorresti prendessi? Come un colore preferito o qualcosa del genere...?"

"Non ti ho appena detto che non ne capisco un cazzo di tutte queste cose?"

"Be' sì, ma devi pur sempre avere una vaga idea di quello che potrebbe piacerti."

Katsuki si mosse insieme a te, facendo scorrere le dita sui tessuti ed irrigidendo la mascella. Non sapeva nemmeno da dove iniziare.

Sospirò. "Non lo so. Qualcosa di stretto, magari? Qualcosa che mostri il tuo-" si bloccò di colpo, portandosi una mano sulla bocca alla realizzazione di ciò che stava per dire. Non che fosse stato molto utile, dato che sapevi esattamente cosa voleva dire.

"Che mostri cosa?" ghignasti, nonostante fossi imbarazzata. "Le mie curve? Il mio culo? Le mie te-"

"S-stai zitta cazzo! Ecco perché non volevo dire nulla!!"

Katsuki era quasi sul punto di diventare la rappresentazione umana di un pomodoro, e questo ti divertì ancora di più. Era davvero troppo onesto, a volte anche adorabile.

"Va bene." ridacchiasti. "Penso di poter prendere qualcosa di stretto. Ehi, dici che non conosci nulla di moda, ma potresti comunque prendere delle cose che pensi siano belle, no? Io comincerò la mia pila, mentre tu potresti semplicemente prendere tutto ciò che ti sembra interessante. Ti dico la mia taglia, così risparmiamo tempo."

Katsuki borbottò qualcosa sottovoce, ma decise di accontentarti senza troppe proteste. Era davvero divertente fare certe cose insieme ed immaginare che tipo di abiti audaci o succinti ti avrebbe portato da provare. Ormai era da un po' che avevi perso la cognizione del tempo, poiché sembrava che stesse passando in un attimo. In poco, vi rincontraste davanti ai camerini, ognuno di voi con una pila di vestiti in mano.

Canticchiasti soddisfatta. "Bene." constatasti. "Mi hai davvero portato delle cose."

"Ma che diamine...? Pensavi che non sarei riuscito a trovarti qualche cazzata?!"

"No, ma so che questa non è esattamente la tua idea di divertimento, quindi non mi aspettavo lo facessi sul serio. Sono contenta però che tu l'abbia fatto." sorridesti dolcemente. "Grazie, Katsuki-kun. Sei un bravo ragazzo."

"A chi cazzo hai detto bravo?" brontolò. "Tieni..." Katsuki allungò la mano e lasciò cadere il suo cumulo di vestiti sopra i tuoi. "Ora prova questi. E farai meglio a mostrarmeli tutti."

Sembra davvero che ci stiamo frequentando...

"V-va bene." arrossisti. "Però non ti mostrerò quelli che sembrano brutti. Solo quelli carini."

"Smetti di fare la stupida. Nessuno di questi ti starà male."

Ti allontanasti quasi immediatamente, fiondandoti nel camerino più vicino. Se fossi rimasta un po' più a lungo, Katsuki avrebbe sicuramente notato l'enorme rossore che si era formato sulle tue guance, e tu eri già fin troppo imbarazzata. Prima l'atto nobile di salvarti dalle molestie, e adesso i complimenti? Era ancora la stessa persona??

Un leggero sbuffo ti lasciò le labbra. Sperando di distrarti dal calore rovente sulle tue guance, iniziasti ad indossare il primo vestito posto in cima alla pila disordinata. Era esattamente della tua taglia, e fosti in grado di fartelo scivolare addosso facilmente, ma era davvero troppo sul lato b. Copriva a mala pena il tuo sedere. Eri quel tipo di persona a cui generalmente non piace mostrare il proprio intimo, quindi quel vestito era decisamente un no. Ma Katsuki aveva detto che avrebbe voluto vederli tutti...

"Oi! Hai fatto lì dentro?"

...E diceva seriamente.

"S-scusa." farfugliasti, tirando il vestito nella speranza di allungarlo un minimo. A parte il fatto che era corto, sembrava carino. Magari il colore sarebbe potuto essere meglio. Ma Dio Santo, la lunghezza. Trattenesti il respiro mentre uscivi, impedendo così al tuo cuore di esplodere.

"O-oh."

Ti guardò solo per due secondi prima di arrossire come una barbabietola. Era evidente che Katsuki stesse facendo del suo meglio per evitare che il suo sguardo si posasse sul sottile tessuto che a mala pena ti copriva le curve inferiori dei glutei. Ti assicurasti di tenere una mano stretta saldamente sulle cosce, per evitare che il vestito salisse e mostrasse definitivamente tutto.

"Quiiindi, che ne pensi?" ridacchiasti leggermente. Nonostante l'imbarazzo, pensasti che ridere in quel momento fosse la cosa migliore da fare. Per lo meno non eri l'unica a sembrare a disagio.

Katsuki si schiarì la gola, più di una volta in realtà. Il suo sguardo stava cercando in tutti i modi di evitare il tuo, ma quando ti guardò di nuovo, le sue guance erano ancora rosse e paffute come prima.

"È... Un po' corto." tossì. "Non sto dicendo che ti sta male. In realtà è davvero attraente da- bello da morire... Ma potrebbe non essere la cosa migliore da indossare in giro. Sembrava più lungo quando l'ho preso, giuro. Perché cazzo fanno dei vestiti così corti, comunque? Scommetto che questa marca è gestita da dei fottuti pervertiti."

"Già. Penso che farei meglio ad indossarne un altro..."

Provasti a sorridere, riconoscendogli il fatto che non ti stesse spogliando con gli occhi, qualcosa che gli stava costando evidentemente molto autocontrollo. Mantenendo sempre il bordo dell'abito incollato alle tue cosce con le mani, tornasti nel camerino e ti strappasti il vestito da sopra la testa in pochi secondi. Il sollievo ed il senso di libertà che provasti una volta tolta quella cosa succinta non si può nemmeno spiegare.

Da quel momento in poi, adottasti un approccio più metodico nella scelta degli abiti. Fortunatamente, sembrava che quello fosse l'unico pericolosamente corto. Gli altri non ti fecero sentire così a disagio una volta indossati. Come previsto, Katsuki ti aveva preso un paio di abiti più stretti che fasciavano le tue curve e mostravano un po' di scollatura, ma erano tutti abbastanza raffinati. In realtà avevi immaginato ti avrebbe proposto dei modelli un po' più spinti.

Si assicurò di dare a ciascuno dei vestiti che aveva proposto lui uno sguardo più attento, e non ti insultò nemmeno una volta. Se un vestito in particolare non era dei migliori, si limitava semplicemente a scrollare le spalle, come se non avesse poi così tanta voce in capitolo. Se invece pensava ti stesse bene, arrossiva ed annuiva senza dire niente. E poi, finalmente-

Trovasti il vestito.

Non era nulla di particolarmente stravagante o esagerato. Non c'avevi fatto molto caso proprio per questo motivo. Ma quando ormai eri arrivata al suo tessuto rosso, qualcosa ti aveva detto che sarebbe stato uno dei migliori. Era stretto, ma niente di soffocante o praticamente incollato al tuo corpo. C'era abbastanza spazio per respirare e provasti anche a camminare per il camerino. La lunghezza era perfetta, la taglia era perfetta. Diamine, pensasti di non poter mai indossare un altro vestito che potesse sembrare migliore di quello che stavi indossando in quel momento. Ti stava proprio come un guanto.

Spero che a Katsuki-kun questo piaccia...

A malapena in grado di contenere il tuo entusiasmo, quasi balzasti fuori dal camerino per sfilare con il tuo nuovo completo. Katsuki stava armeggiando con il suo cellulare nell'attesa, ed il rumore dei tuoi passi gli fece subito alzare la testa. E quando lo fece, la reazione fu immediata.

Fino a quel momento, era sembrato un po' nervoso mentre mostravi tutte le tue opzioni, ma l'espressione che fece in quell'istante fu praticamente inequivocabile. I suoi occhi si spalancarono, e persino le sue labbra si schiusero in un sospiro soppresso. Ti stava osservando apertamente, arrossendo di una sfumatura di rosso profondo, come quella del tuo vestito, e poi...

Sorrise.

E quella fu la cosa più strana di tutte. Lo avevi già visto sorridere, ma era la prima volta che lo vedevi manifestare sincera felicità. Ti fece venire la nausea, ma in senso buono. Era un po' come la sensazione delle "farfalle" nello stomaco di cui parla sempre la gente. Ti sentisti riscaldare e soffocare allo stesso tempo. Ricordasti le prime parole che gli avevi rivolto, che dicevano di come sarebbe stato meglio con un sorriso sul viso.

Ed avevi avuto assolutamente ragione.

"Um... Katsuki-kun?" mormorasti timidamente. "Quindi, come mi sta? Ti pia-"

"Quel vestito è fottutamente magnifico su di te."

"Huh? O-oh..."

Non riuscisti nemmeno a trovare le parole giuste. I palmi delle tue mani si affrettarono a stringere le tue guance roventi. L'avevi solo immaginato, oppure Katsuki ti aveva seriamente appena fatto un complimento così diretto? Magari eri intrappolata in un sogno in quel momento, perché eri talmente in imbarazzo che sembrava surreale.

"Te lo compro." dichiarò Katsuki, avvicinandosi per poggiarti una mano sulla spalla. Rabbrivisti un po' quando sentisti le sue dita calde sfiorare la tua pelle nuda. Entrambi arrossiste ancora di più. "È dannatamente troppo bello per lasciar perdere." mormorò. "Posso assicurarti che, ovunque andremo, non ne troveremo mai un altro così perfetto."

Lo guardasti da sotto le ciglia. "Ma... Per il prezzo? Penso di averlo visto di sfuggita mentre ero dentro ed è decisamente troppo costoso."

"Che cosa ti avevo detto sul non preoccuparti di tutta questa roba?"

"Ma sei sicuro che vada..."

"Non dire. Un'altra. Parola."

Katsuki premette il dito indice contro le tue labbra per zittirti. Tutto quello che potesti fare fu deglutire profondamente, annuire con la testa ed accettare con grazia un regalo per cui non avevi fatto assolutamente nulla da meritarlo. Era deciso a tenere fede alle sue parole: ti voleva fuori dal tuo vestito iniziale, e praticamente ti trascinò verso la cassa in modo che potesse pagare quello nuovo e poi ti riportò in camerino per cambiarti nuovamente. Il vestito vecchio venne buttato nella borsa della spesa con disgusto. Voleva ancora che lo bruciassi.

"Mi sento un po' in imbarazzo, però." mormorasti, arrossendo mentre camminavate fianco a fianco per il centro commerciale. "Questo vestito è più per eventi formali, ed io sono qui ad indossarlo al centro commerciale..."

Katsuki alzò gli occhi al cielo. "A chi cazzo importa? Se ti sta bene, perché non indossarlo?"

"Sei dolce. Ma forse stai esagerando un po'. Il rosso è un colore che sta bene un po' su tutti, quindi probabilmente è per questo che è così carino."

"Non è il vestito, stupida. Non posso credere che debba spiegartelo io."

Aggrottasti le sopracciglia, ma Katsuki ti aveva già presa per la vita e ti aveva stretta al suo fianco. Emettesti un piccolo strillo ed arrossisti di dieci tonalità in più.

"Sei tu, va bene?" Katsuki sbuffò. "Sei dannatamente carina da morire, mettitelo bene in testa. Nessuna mia anima gemella dovrà mai dubitare di se stessa, in alcun modo. Quindi credimi se te lo dico, perché questa cosa è fottutamente imbarazzante."

Con le guance ancora infuocate, annuisti senza dire una parola. Katsuki era rosso quanto te, e non riuscivi a capire come avesse potuto dire una cosa del genere tanto facilmente. Mentre passeggiavate, la sua mano rimase poggiata tranquillamente sulla tua vita, ed anche se era una posizione un po' scomoda, non sembrava avesse intenzione di muoversi.

Non che ti dispiacesse.

________________

*Euro= l'autrice nella versione originale ha usato i dollari, giustificando dicendo che anche se la storia è ambientata in Giappone, lei è canadese e quindi avrebbe usato la sua moneta. Per cui, visto che questa è la versione italiana, io ho usato gli euro. XD

Ho qualche dubbio sulla traduzione del titolo, però sembra abbastanza attinente al contenuto del capitolo, lol. 😂

Comunque, preparatevi per il prossimo perché è abbastanza importante. Non dico nulla, ma... Preparatevi. 👀🙃

Noi ci sentiamo, come al solito, con un nuovo aggiornamento!

Kirara. 🖤

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro