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18: With Affection

[18: Con Affetto]

La finale stava per iniziare, e tu eri tremendamente nervosa per diversi motivi.

Il fatto che Katsuki stesse per affrontare l'altro membro più forte della vostra classe era abbastanza preoccupante, ma tu avevi fiducia nella sua forza. Non era il tipo da arrendersi facilmente. Diamine, eri convinta che sarebbe morto prima di pronunciare quelle parole!
E già questo era tutto dire. Inoltre, c'era di mezzo anche il fatto che l'avevi baciato poco prima e che ti sentivi ancora una completa idiota per averlo fatto.

Non sapevi davvero cosa ti stessi aspettando, ma di certo una parte di te sperava ne sarebbe stato felice, non solo sorpreso e senza parole. Ma ancora, magari stavi chiedendo troppo. In fondo, era stato solo un bacio sulla guancia, però-

Mi sento così dannatamente in imbarazzo...

"Che hai che non va?" Uraraka si accigliò. "Penso di averlo ripetuto già troppe volte oggi, ma sembra che tu abbia la testa tra le nuvole."

Ridacchiasti, tesa. "Uh, no. Sono solo un tantino nervosa. Dopotutto, Katsuki-kun sta per combattere. So che probabilmente non c'è bisogno che io mi preoccupi per lui, ma l'attesa mi sta davvero uccidendo..."

"Sembri più che nervosa, però. È successo qualcos'altro, me lo sento."

"N-no. Non è successo niente, giuro."

Forse per la milionesima volta quel giorno, la tua migliore amica emise un pesante sospiro. Sapeva che questo qualcosa avesse a che fare con Katsuki, ne era sicura, tuttavia era una buona amica e sapeva quando dover rispettare la tua privacy. Eppure, non le avevi mai tenuto nascosto nulla, quindi riuscivi ad immaginare quanto dovesse risultare frustrante per lei quella situazione. Lo era un po' per tutti, in realtà. Come sarebbe stata la tua vita se la tua anima gemella fosse stato qualcun altro?

Probabilmente meno stressante.

Ridacchiasti dentro di te, scuotendo leggermente la testa. Ormai sapevi bene fosse meglio non cercare di rifiutare la cosa. Lui era la tua anima gemella, fine della discussione. Prendere o lasciare. E se le cose avessero continuato ad evolversi in questo modo, allora serebbe andato tutto bene.

Vero?

"... Ed ora, la finale!!"

Present Mic aveva già cominciato con l'annuncio di inizio scontro. Sentisti il petto stringersi alla vista di Katsuki che entrava nell'arena. Todoroki stava arrivando dalla parte opposta, ed in poco tempo i due futuri sfidanti si ritrovarono a fissarsi a vicenda dalle estremità opposte del ring. Eri seduta Dio solo sa quanto lontano da loro, ma riuscivi comunque a sentire la tensione tra i due.

Katsuki guardava in cagnesco come al solito, mentre l'espressione di Todoroki era totalmente indifferente. Era davvero difficile leggere quel ragazzo. Ti chiedesti se si sentisse anche solo un minimo nervoso, oppure se le sue emozioni fossero inesistenti. Se tu fossi arrivata in finale, a quest'ora staresti tremando di sicuro.

"(Nome)-chan, tu fai il tifo per Kacchan, giusto...?" Izuku ti rivolse un timido sguardo, al quale rispondesti annuendo con la testa.

"Be'... Sì." farfugliasti. "Ha detto di voler arrivare primo durante la cerimonia di apertura. Sarebbe un peccato se non ci riuscisse dopo tutto l'impegno che ci ha messo."

I tuoi amici si scambiarono delle occhiate tra di loro prima di sorriderti. Le tue guance arrossirono istintivamente.

"C-che c'è?" domandasti.

"Mh, niente." Uraraka sorrise. "È che sembri diversa ogni volta che parli di lui adesso. Dev'essere questo che intendono per 'atteggiamento da ragazzina innamorata'!".

"Ma smettila." le urtasti scherzosamente la spalla, facendola ridere leggermente. La mora si sporse con la testa in avanti e si portò il dito indice alla bocca.

"Shh. Sta per iniziare. Devi fare il tifo per il tuo ragazzo, no?"

Rilasciasti un sospiro esasperato, ma decidesti che non valeva davvero la pena contraddirla. Anche perché non era troppo lontana dalla verità. Eravate anime gemelle, il che significava che un giorno vi sareste anche sposati -un pensiero che riuscì a farti arrossire ancora di più. Era una fortuna che la battaglia stesse per iniziare, almeno eri sicura che non saresti soffocata nel tuo stesso imbarazzo.

"-E Todoroki è il primo a colpire con una colonna di ghiaccio!!"

Stringesti i pugni, osservando l'avversario della tua anima gemella scatenare un primo duro colpo. Katsuki si affrettò ad agire, sprigionando esplosioni a destra e a sinistra, ma sembrava che il ghiaccio lo stesse avvolgendo lo stesso ed era già quasi sul punto di essere spinto fuori dal ring.

Ti prego no, non così...!

Il tuo labbro inferiore tremò alla vista di quella scena. Trattenesti il respiro quando cominciasti a sentire degli echi sordi provenire dall'interno della massa di ghiaccio. Todoroki restò immobile, in attesa di vedere come avrebbe reagito il suo avversario. Finalmente-

"Come se potessi perdere in questo modo, bastardo a metà!!"

Non ti rendesti conto nemmeno di star sorridendo mentre Katsuki si faceva strada attraverso il ghiaccio e si avvicinava a Todoroki. Imprecò con tutta l'aria che aveva nei polmoni, afferrò il ragazzo per i capelli e per la manica della tuta e lo lanciò verso l'estremità opposta con tutta la forza che aveva. L'unica cosa che impedì a Todoroki di cadere fuori dai limiti fu lo spesso strato di ghiaccio che riuscì a bloccarlo proprio sul bordo.

"Ah, dannazione!" facesti una smorfia. "Per così poco."

Lo scontro stava procedendo così velocemente che non osasti nemmeno sbattere le palpebre. Katsuki notò la breve esitazione di Todoroki mentre si trovava vicino al bordo, e prese quell'attimo come un'opportunità per lanciarsi di nuovo verso di lui e sprigionare un'esplosione dai palmi delle mani. Stranamente, non stava colpendo il ragazzo frontalmente. Sembrava piuttosto che stesse intenzionalmente attaccando il suo lato sinistro. Improvvisamente, ti ricordasti della conversazione che avevi ascoltato quel giorno.

"Arriverò in cima senza utilizzare il mio lato sinistro. Questo sarà l'ennesimo rifiuto per quel bastardo di mio padre."

Vedesti, nel modo in cui il labbro di Katsuki tremò quando Todoroki lo respinse senza utilizzare le fiamme, che lo stava sfidando. Voleva vedere se il suo avversario avrebbe fatto sfoggio di tutta la sua potenza. Eppure, Todoroki sembrava proprio non volerne sapere.

Katsuki barcollò all'indietro, ritornando immediatamente in posizione dopo essere scivolato su una lunga lastra di ghiaccio. Si passò il dorso della mano sul mento, gli occhi ridotti a due fessure.

"Ancora non hai intenzione di usarlo, eh?" gracchiò. "Quindi? Stai dicendo che non sono abbastanza forte per te da portarti ad utilizzare tutta la tua forza? È questo che stai cercando di dirmi?!"

Gli occhi di Todoroki si spalancarono, seguiti dai tuoi.

"Come cazzo ti permetti?!" ruggì Katsuki. "Smetti di prendermi per il culo, fottuto bastardo a metà! Il primo posto che sto per vincere è tutto ciò che conta! Non posso dimostrare chi sono se vinco contro un coglione che non ci sta nemmeno provando! Se non hai alcuna intenzione di vincere, allora non intralciarmi!!"

Katsuki scattò, iniziando a correre. Ma, di nuovo, Todoroki non si mosse di un centimetro.

"PERCHÉ CAZZO STAI ANCORA FERMO LÌ, STRONZO?!!"

Non capivi cosa ti stesse succedendo. Forse era colpa dell'intensità delle urla di Katsuki, oppure della disperazione nella sua voce. Magari era l'espressione sul volto di Todoroki, che mostrava quanto fosse totalmente ed inesorabilmente perso. Probabilmente erano tutte queste cose messe insieme, ma ancora di più, era colpa del dolore lancinante che era appena scoppiato sul tuo fianco. Sembrava che qualcuno ti stesse squarciando la pelle con un coltello, e sentisti un brivido freddo lungo tutta la schiena.

Faceva male, e ti fece capire quanto invece lui stesse soffrendo in quel momento.

Tra tutti, perché proprio a lui? Per qualcuno che non desiderava nient'altro se non essere il migliore, determinato a mettersi alla prova contro tutti quanti, ottenere la vittoria in quel modo sarebbe stato semplicemente insignificante, un insulto, un calcio dritto in faccia dopo tutto quello che aveva fatto. E francamente-

Questa cosa ti fece girare le palle.

"CHE DIAVOLO STAI FACENDO, TODOROKI-KUN?!!"

I tuoi amici rimasero a bocca aperta quando ti alzasti in piedi sugli spalti per urlare. Anche se decisamente in imbarazzo, eri ancora ben lontana dall'aver finito.

"Non vedi che Katsuki-kun ti sta affrontando con tutto quello che ha?! Come puoi startene lì senza fare lo stesso??! Vuoi diventare anche tu un eroe, no?! E allora smetti di comportarti in questo modo!!"

Le iridi bicolore del ragazzo tremarono quando si soffermarono sulla tua figura. Digrignasti i denti, fregandotene altamente di chi ti stava fissando.

"Se non prendi sul serio Katsuki-kun, giuro che non ti perdonerò mai...!!"

Non sapevi se le tue parole sarebbero servite a qualcosa, ma ti rendesti conto di aver decisamente superato il limite. Però non importava. Per tutto questo tempo non avevi fatto altro che cercare di capire che tipo di persona fosse la tua anima gemella, e per cosa? Per vederlo sottovalutato in questo modo? Non potevi sopportarlo. Non potevi sopportare l'idea di vedere Katsuki davanti ad una tale delusione. E come per magia, le tue parole arrivarono a Todoroki. Non si può nemmeno descrivere il sollievo che ti pervase quando vedesti quelle fiamme luccicanti lambirgli il lato sinistro.

Katsuki ti guardò stupefatto, sbalordito quasi quanto Todoroki pochi secondi prima. Vide le fiamme sprigionarsi dal suo avversario, e doveva aver capito che l'unica persona da ringraziare eri tu.

Perché, per un solo attimo, Katsuki ti aveva sorriso.

________

Se solo le cose fossero andate per il verso giusto.

"Il signorino Primo Posto non sembra molto contento."

"Dio, quello è davvero Bakugou?"

"Sembra un animale selvatico, seriamente."

Sospirasti. Era il momento della cerimonia di premiazione, e la finale si era conclusa in modo davvero poco soddisfacente. Todoroki doveva aver avuto ancora dei dubbi su se utilizzare il suo lato sinistro, perché aveva estinto le fiamme all'ultimo secondo, arrendendosi. Katsuki lo aveva spazzato via con il suo ultimo attacco, ma quando si era alzato, sapendo che il suo avversario si era arreso alla fine, non era riuscito a trattenersi e si era precipitato verso di lui urlando a squarciagola. Era stato messo a dormire dal Quirk di Midnight, ed ora... Be'...

Stava facendo una scenata, semplice.

"Mi dispiace, (Nome)-chan." Uraraka ti rivolse uno sguardo di scuse, giocherellando nervosamente con i pollici. "Suppongo che questo sia il peggior finale che avresti mai potuto immaginare. Ugh, non so davvero cosa dire, ma... Sii forte, va bene?"

Izuku accanto a lei annuì. Avresti voluto ridere per quanto assurda fosse la situazione, ma trovavi un po' difficile essere umoristici in quel momento.

"Grazie ragazzi, ma non c'è bisogno di sentirsi male per me. Non sono io quella più delusa. Probabilmente rimarrà arrabbiato per un po', quindi nel frattempo cercherò di mantenere le distanze, fin quando non gli passerà."

"Forse è meglio così." concordò Izuku. "Una volta che la miccia di Kacchan è stata accesa, il solo avvicinarsi a lui è un rischio..."

"Sì... Lo so per esperienza." sospirasti.

Ti sentivi male per lui e desideravi che potesse stare meglio, ma non c'era molto che potessi fare in realtà. Katsuki te l'aveva detto chiaro e tondo: quand'era di cattivo umore, dargli spazio era la cosa migliore da fare. Non era qualcosa che volevi fare, ma, come sua anima gemella, dovevi rispettare i suoi desideri e tenere a mente i suoi migliori interessi. Eri sicura che, finito tutto, sareste stati entrambi bene.

Vorrei solo poterlo abbracciare in questo momento...

Sospirasti di nuovo. Era davvero un peccato, sì, ma nessuno ha il lusso di poter scegliere con chi stare. Certe cose succedono e basta. E così, con un sorriso stanco, guardasti la cerimonia di premiazione svolgersi in tutta la sua gloria: da Tokoyami che accettava con gratitudine la sua medaglia per il terzo posto, fino a Katsuki che urlava e rifiutava la sua medaglia fino a quando All Might non gliel'aveva forzatamente messa tra i denti. Fu una scena difficile da vedere, e sinceramente non eri mai stata così felice per la fine di qualcosa in vita tua. Non vedevi l'ora di tornartene a casa e fare un bel bagno rilassante pieno di schiuma.

Katsuki era stato incatenato al suo piedistallo durante la premiazione, ma dopo molte consolazioni ed un sacco di pazienza da parte degli insegnanti, alla fine era stato liberato. Al momento, stava stringendo i denti e mormorando maledizioni. La medaglia era stata infilata in tasca, ma eri sicura che l'avrebbe buttata via se non fosse stato per l'insistenza di All Might sul doverla conservare. A breve, sareste tutti dovuti salire a bordo dell'autobus che vi avrebbe riportati alla UA prima di tornare a casa, il che significava che qualcuno avrebbe dovuto sedersi vicino ad un Katsuki davvero molto arrabbiato. Chiunque sarebbe stata la povera vittima, ti sentivi già male per lei. Ad ogni modo, tu ormai sapevi cosa fare, ovvero dargli più spazio possibile così da-

"(Nome)."

Sbattesti le palpebre. Dovevi aver sentito male, sicuramente. Non capivi perché mai il biondino arrabbiato avrebbe dovuto chiamarti.

Ma, a malincuore, ti voltasti per guardarlo. "Sì?"

"Vieni qui." disse, o meglio, ordinò. In realtà non sapevi se avvicinarti fosse una buona idea, ma in fondo era stato lui a chiamarti. Non avrebbe potuto dare la colpa a te, no?

"Cosa c'è?" domandasti, il più delicatamente possibile.

Katsuki strinse gli occhi. "Ho detto vieni qui."

"Uhm... Non sono già qui?"

"No, non lì. Qui. Vieni più vicino."

Deglutisti, sentendoti improvvisamente un po' diffidente. Non riuscivi a far a meno di chiederti se avrebbe iniziato ad urlarti contro e ad usarti come una sorta di sacco da box per scaricare la rabbia. Un pensiero un tantino crudele ed estremo ma... Insomma, non stava proprio benissimo al momento.

Tuttavia, avresti fatto del tuo meglio per calmarlo. Un piccolo sorriso ti solcò le labbra e ti avvicinasti a lui, fino a quando le vostre spalle quasi si sfiorarono ed i vostri toraci quasi si ritrovarono premuti l'uno contro l'altro.

"Cosa c'è?" domandasti di nuovo. "Ti senti bene? No, aspetta... Scusa, so che non stai bene in questo momento. Intendevo, c'è qualcos'altro che ti passa per la testa? Qualcosa di cui vuoi parlarmi?"

Katsuki scosse il capo. "Non voglio parlare."

"Eh? Allora perché... Ah!"

Non riuscisti a trattenere un urletto quando sentisti le sue braccia avvolgerti la schiena. Successe tutto velocemente. Prima che potessi rendertene conto, la sua testa si ritrovò sepolta nell'incavo del tuo collo, e tutta l'aria che avevi dentro fu espulsa in un attimo dalla tua figura tremante. Un brivido ti attraversò il corpo e ti parve di dimenticare persino come respirare.

"K-Katsuki-kun...?" gracchiasti, sentendoti sempre più rossa ad ogni momento che passava. "Posso-"

"Non dire niente." sospirò. "Voglio solo abbracciarti. Sono incazzato con tutto e tutti in questo momento, tranne che con te. Se provassi a parlare, finirei solo per urlarti contro senza motivo, quindi... Voglio solo restare così, va bene?" ti strinse più forte. "Per favore."

Se ancora non ti eri sciolta, lo facesti in quell'esatto momento. Come potevi rifiutarlo quando era così dannatamente carino?

"...Va bene." mormorasti, lasciando che le tue braccia gli cingessero la schiena. "Possiamo restare così, senza parlare, se è questo ciò che vuoi. Aspetterò tutto il tempo necessario."

Katsuki annuì senza dire nulla, mettendosi sempre più comodo tra le tue braccia. Tra non molto sareste dovuti salire sull'autobus, ed eri sicura che qualcuno vi stesse guardando, ma non t'importava. Lui si era disturbato a venire da te mentre stava male, non il contrario, a discapito di tutte quelle proteste che aveva fatto, dicendo di voler essere lasciato solo in certi momenti. Ciò significava che aveva sentito il bisogno di stare con te, la sua anima gemella, e che qualcosa era cambiato.

In meglio.

Dubito che potremo rimanere qui ancora a lungo, ma se solo me lo permettesse normalmente... Potrei stare ad abbracciarlo per ore.

Arrossisti a quel pensiero, grata del fatto che la testa di Katsuki fosse sepolta nel tuo collo e che lui non potesse vedere quanto fossi diventata rossa. Sentisti il suo respiro sfiorarti la pelle mentre inspirava con la bocca.

"...(Nome)." mormorò.

"Sì?"

"Non ho ancora voglia di parlare."

"Lo so." sorridesti, accarezzandogli delicatamente la nuca. "Non c'è bisogno che tu lo faccia. Non mi dà fastidio."

"Non voglio parlare." ripeté. "Ma quello che hai detto prima allo stadio... Mi è piaciuto. Mi è piaciuto il fatto che tu abbia messo quel coglione al suo posto e che ti sia alzata per parlare. So che l'hai detto perché ero incazzato, quindi... Grazie. Per aver cercato di aiutare."

Il tuo cuore sembrò sul punto di collassare. Seriamente, non riuscivi a credere che quelle parole fossero uscite dalla sua bocca, quando solo qualche minuto prima stava urlando come un forsennato.

"Sono contenta." farfugliasti. "Volevo rendermi utile, anche se solo un po'."

"...Un'ultima cosa."

"Sì?"

Le braccia di Katsuki ti strinsero più forte che mai. Forse lo stavi solo immaginando, ma era come se riuscissi a sentire quanto fossero rosse le sue guance solo dal calore della sua pelle contro la tua. Era un caldo soffocante, ma piacevole.

Prese un respiro incerto.

"Mi è piaciuto anche quando mi hai baciato."

__________

E niente... Finalmente qualcosa sta cambiando. Ma quanto durerà? 👀

Vi dirò, tradurre questa parte è stata una bella impresa. Infatti, mi dispiace se non è una delle mie traduzioni migliori, ma ho avuto parecchi problemi in alcuni punti lol.

Vabbè dai, comunque 4 capitoli nella stessa settimana posso considerarli un traguardo xD.

Come al solito, noi ci risentiamo al prossimo aggiornamento!

Kirara. 🖤

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