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16: Recognition

[16: Riconoscimento]

"Sono tornataaaa!" trillò Uraraka, sorridendo mentre si lasciava cadere accanto a te sugli spalti. Anche Izuku ed Iida si trovavano lì vicino, e tutti voi deste una seconda occhiata alla mora non appena la vedeste.

"S-stai bene??" borbottò Izuku. "I tuoi occhi sembrano davvero gonfi..."

Uraraka agitò la mano non curante. "Ah, sto bene. Ho solo fatto un salto veloce da Recovery Girl. Quindi, la mia energia è abbastanza debole in questo momento. Ma cosa più importante, che mi dici di te, (Nome)-chan? Come ti senti?"

"Diciamo che... Sono stata meglio."

"Preoccupata, huh?"

"Per lo scontro con Katsuki-kun?" ridacchiasti. "Be', sì."

Uraraka sorrise stancamente. Eri andata in infermeria per parlare con lei prima, ma era evidente che si sentisse ancora frustrata per la sconfitta. Anche se Katsuki era forte, lei avrebbe voluto vincere, proprio come chiunque altro. Non eri molto ottimista sull'esito della tua battaglia (in realtà era praticamente il contrario), ma c'era ancora una parte di te che desiderava ardentemente la vittoria, non importava quanto fossero scarse le probabilità.

"Andrai alla grande." ti rassicurò Uraraka, posando una mano sulla tua spalla. "Sei più forte ed anche più intelligente di me. Sono sicura che escogiterai un bel piano per affrontarlo."

Sospirasti. "Credo tu mi stia dando troppo credito."

"Nah! La mia migliore amica è una tosta, so che ce la farà!"

Uraraka si gettò addosso a te con il suo corpo, e non riuscisti a non ridacchiare quando una delle sue guance rosee si pressò contro la tua. Izuku ed Iida vi guardarono con le sopracciglia corrugate. Uno di loro arrossì involontariamente.

"...Be', sei proprio sicura che vincerai tanto facilmente, (Nome)?"

I tuoi occhi si sollevarono per puro istinto, poiché non c'era nemmeno bisogno di alzare lo sguardo per capire chi avesse appena aperto bocca. Quella voce arrogante parlava da sé.

"Vattene, Monoma-kun. Qui non piaci a nessuno."

"Che?!" strinse i pugni, digrignando i denti contro di te. "Semmai è il contrario, idiota! Sono io che non sopporto nessuno di voi tizi della classe A!"

"Fantastico." ribattesti in modo sarcastico. "Ora puoi andartene?"

Monoma continuò ad irritarsi ed Uraraka ti guardò confusa. "Chi è questo strano tipo?" ti chiese.

"Nessuno, davvero. L'ho conosciuto alle elementari, prima ancora di conoscere te."

"Tu...! Come osi chiamarmi nessuno?!" si infumò. "Ferme ta gueule, fille laide!"

Uraraka si accigliò. "Che cosa ha appena detto?"

"Non lo so, penso che mi stia insultando in francese."

"Salope! Nique ta mère!"

Fu uno dei pochi momenti in cui avresti tanto voluto saper parlare una lingua straniera, ma il fatto che non riucissi a capirlo rendeva i suoi insulti semplicemente inutili. Monoma gonfiò il petto, le guance chiazzate di rosso per l'imbarazzo.

"Come vuoi." fece una smorfia. "Con quel pazzo come avversario, le tue possibilità di vittoria sono quasi nulle." si voltò per andarsene, guardandosi alle spalle un'ultima volta. "Ti suggerisco di fare attenzione. Il vostro legame di anime gemelle è già parecchio instabile."

"Eh?" Uraraka sussultò. "Lui sa...?"

Aprì la bocca per protestare, ma il biondo se n'era già andato. Era davvero un piccolo e viscido bastardo, la vera è propria incarnazione umana di un serpente. Ma tutto ciò era frustrante, perché ogni volta che lo vedevi era chiaro che lui sapesse qualcosa che tu, invece, non sapevi.

Che cosa mi stai nascondendo?

_________

Tutte le battaglie prima della tua passarono, ed era ormai giunto il momento di iniziare il vostro famigerato incontro.

Sapevi che Katsuki non te l'avrebbe resa facile. Non importava come, voleva che anche tu dessi il massimo. In un certo senso, era bello che fosse così intenzionato a prenderti sul serio, anche se la disparità di forza era davvero tanta.

Voglio dire, sì, è più forte di me, ma ciò non significa che io debba semplicemente arrendermi senza nemmeno provarci. Farò del mio meglio, e cercherò di essere orgogliosa di me stessa indipendentemente dal risultato.

Emettesti un sospiro. Insomma, era più facile a dirsi che a farsi, ma dovevi provarci.

Gli ultimi attimi di attesa finirono, e prima che te ne rendessi conto, era già il momento di salire sul ring. Il tuo cuore batteva in modo irregolare e la fragorosa voce di Present Mic, mescolata agli applausi del pubblico, non fece altro che aumentare il tuo nervosismo. Riuscivi già ad intravedere quei familiari ciuffi di capelli biondo cenere dall'altra parte dell'arena. Prendesti un altro bel respiro, salendo sulla piattaforma per guardare direttamente negli occhi il tuo avversario.

"Stai tremando, stupida." Katsuki si accigliò, guardandoti un po' seccato. "Se sei così spaventata, non voglio nemmeno pensare a cosa farai. Controllati, dannazione."

"Uh, s-sì. Hai ragione."

Ti mordesti il labbro, stringendo i pugni in modo da poter stabilizzare il tremore che ti stava attraversando tutta la spina dorsale. Era chiaro come il sole che fossi totalmente un fascio di nervi, ma Katsuki aveva ragione. Se non fossi riuscita a tenere la situazione sotto controllo, non saresti stata capace nemmeno di sfiorarlo con un dito. Le persone di tutto il mondo stavano guardando, i tuoi amici inclusi. Sicuramente non ti saresti arresa senza combattere.

"Ed ora, Bakugou vs. (Cognome)... PRONTI? VIA!"

Nell'esatto momento in cui il segnale luminoso si spense, sapevi che dovevi agire. In termini di pura forza fisica, Katsuki ti avrebbe facilmente superata. Ecco perché, proprio come Uraraka, non avevi altra scelta se non colpire ancor prima che lui potesse reagire.

Le tue pupille si dilatarono, mentre un'ondata di luce circondò la tua figura. La sensazione dettata dalla corsa era strana, come sempre. Pensasti non ti saresti mai abituata a correre così in fretta. Ma non potevi lamentarti. Sfrecciasti in avanti alla velocità della luce, il tuo corpo si materializzò avanti di poco a quello di Katsuki. Vedesti i suoi occhi cremisi spalancarsi, chiaramente colto alla sprovvista dalla tua improvvisa apparizione. Stringendo i denti, balzasti in avanti e gli piazzasti un bel calcio nel petto.

"Cazzo...!"

Quasi si chinò, sbuffando debolmente. La forza del tuo calcio lo aveva quasi espulso dal ring. Tuttavia, sapevi di aver guadagnato qualche secondo al massimo, e cercasti di spingerlo indietro per le spalle nel tentativo di farlo uscire dai limiti. Sfortunatamente, questa volta il tuo attacco non funzionò.

Emettesti un grido ovattato mentre Katsuki ti premeva una mano sul polso, fermandosi solo per guardarti negli occhi. Mezzo istante dopo, urlò la sua frase distintiva e scatenò un'esplosione a distanza ravvicinata. Venisti respinta senza alcuno sforzo, ed un dolore lancinante ti attraversò tutto il corpo mentre cadevi a terra inerte.

"Ah, merda..." gemesti, le lacrime che si accumulavano agli angoli dei tuoi occhi. "Non pensavo che avrebbe fatto così male..."

"Alzati, (Nome)." Katsuki si stava avvicinando, ma non in modo precipitoso. Anzi, sembrava quasi si stesse godendo quel dolce momento. In realtà non sapevi se lo stesse facendo per ammirarti, oppure solo per aumentare la tensione.

"Non sei così debole." mormorò. "Lo so per certo. Quindi, o ti alzi e mi affronti correttamente, oppure ti arrendi prima che le cose peggiorino."

Sussultasti, più per le sue parole che per il dolore. Appena il tuo corpo te ne diede la possibilità, ti rimettesti in piedi e ti raddrizzasti per affrontarlo. Guardasti in fretta le tue braccia, la pelle era macchiata, rossa e lacerata in alcune zone. Non avresti mai immaginato che con un singolo attacco ravvicinato sarebbe stato capace di infliggere così tanti danni.

Katsuki ridacchiò. "Faresti meglio a darti una mossa se non vuoi perdere...!"

Senza preavviso, si lanciò in avanti, un pugno teso e pronto a sprigionare un'altra esplosione nella tua direzione. Espirasti debolmente, incatenando il tuo sguardo con il suo. Macchie di luce dorata presero a fluttuare nelle tue iridi (c/o), rimanendo assolutamente immobile mentre Katsuki continuava ad avvicinarsi a te tuonando.

"Merda!" imprecò rendedosi conto, per la seconda volta combattendo contro di te, che il suo attacco aveva mancato il bersaglio. Doveva aver capito quasi istantaneamente di aver colpito una proiezione del tuo corpo, e non la vera te, ma tu eri già al suo fianco, scattando in avanti per il tuo prossimo attacco.

Ovvero, una bella ginocchiata nelle palle.

"PORCA PUTTANA!!"

Sembrava che nemmeno l'onnipotente Katsuki fosse immune agli attacchi in quel punto. Certo, era stata una mossa a buon mercato, ma stavi combattendo contro un ragazzo, e pensavi sarebbe stato stupido non mirare al suo punto debole.

Ti allontanasti quasi immediatamente, osservando mentre Katsuki si portava una mano davanti alla bocca per trattenere l'impulso di vomitare. I suoi occhi si ridussero a due fessure.

"(Nome), tu... Mi hai davvero dato una fottuta ginocchiata nelle palle??! Tu, piccola- ah, cazzo!"

Gli mostrasti un sorriso di scuse. "Mi dispiace, Katsuki-kun. So che è stato un colpo basso... Ma dovevo! Non ho intenzione di perdere stavolta!"

Una sfera di luce prese a circondare il tuo corpo mentre ti lanciavi nuovamente verso di lui. Stavi cercando di creare una sorta di scudo, nonostante sapessi quanto forte fosse Katsuki e che non avrebbe resistito tanto a lungo. Tuttavia, era sempre meglio di niente, ed anche se il biondo continuava a tenersi l'inguine con una mano, l'altra era tesa verso l'esterno e pronta per attaccare.

"Questo è per il mio cazzo, piccola testa di merda!!"

Katsuki fece una smorfia e scatenò un'altra esplosione. Sentisti i tuoi piedi venire spinti all'indietro sul terreno accidentato, ma il tuo scudo continuò a reggere, almeno per il momento. Ti avvicinasti di nuovo alla velocità della luce, piazzandogli un pugno nello stomaco. Sinceramente, ti sentisti un po' in colpa. Se prima non era del tutto nauseato, ora lo era sicuramente.

"Smetti. Di. Fare. Quella. Merda!" Katsuki ruggì, costringendoti ad arretrare con un'esplosione. Questa volta, riuscisti a sentire le tue ginocchia minacciare di piegarsi sotto di te. Usare il tuo Quirk in modo tanto sconsiderato era stato davvero un duro colpo alla tua resistenza. Quel tuo 'scudo' si era rivelato praticamente inutile, e non potevi permetterti di sprecare altra energia per crearne un altro.

Credo... Di poter affrontare il dolore. Anche se sono stanca, probabilmente ho ancora abbastanza energia per scattare velocemente un altro paio di volte, ma anche se facessi così, NON RIUSCIRÒ MAI a spingerlo fuori dal ring. So già che non si muoverà, ma continuerà a stare lì in piedi ed a creare altre esplosioni...

Eri decisamente a corto di idee. Il tuo corpo era un disastro, arrossato, disseminato di graffi, polvere e bruciature dappertutto. Da parte sua, Katsuki sembrava relativamente illeso, tranne per le parti più delicate che avevi attaccato così spudoratamente. Notasti le sue braccia pulsare, ed immaginasti significasse che anche lui stava iniziando a superare i limiti del suo Quirk.

Un sospiro stanco sfuggì alle tue labbra. Forse, e solo forse, stava cominciando a stancarsi. Cavolo, se avessi continuato ad utilizzare la tua velocità della luce per correre e colpirlo con dei pugni, avresti davvero potuto avere una possibilità di vittoria. Sapevi che non avrebbe mai preso nemmeno in considerazione l'idea di arrendersi, ma se fossi riuscita a farlo stancare abbastanza, avrebbe abbassato la guardia ed il suo corpo sarebbe stato più facile da spingere oltre i limiti.

La tua espressione si illuminò lentamente.

Questo... Potrebbe davvero funzionare. Potrei davvero avere una possibilità se lo faccio.

Katsuki sbuffò. "Qualcuno qui sembra compiaciuto. Pensi che solo perché sei riuscita a colpirmi un paio di volte tu abbia la vittoria in tasca? Continua a sognare, (Nome). La vera lotta è appena iniziata."

Senza preavviso, si spinse in avanti con un'esplosione. Le tue sopracciglia si inarcarono all'inverosimile. Fino a quel momento era rimasto di guardia ed aveva aspettato di farti balzare all'indietro ogni volta che avevi provato ad avvicinarti, ma sembrava che ormai avesse superato il dolore e che fosse stanco di aspettare. Il che era un male. Tu potevi anche scagliarti contro di lui, ma se lui lo faceva contro di te...

"F-fermo!"

Gridasti invano, era già troppo vicino per permetterti di scappare. Il corpo di Katsuki si schiantò sul tuo, un'esplosione ti costrinse a cadere sul terreno freddo e frastagliato. Questa volta non riuscisti nemmeno ad urlare: il suo pugno bollente si era scontrato direttamente contro il tuo sterno, ed avevi sentito tutta l'aria uscire dai polmoni.

D'un tratto, non riuscisti più a respirare. Katsuki ne approfittò per prenderti entrambe le braccia e bloccarti a terra. Le sue scintillanti iridi cremisi che fissavano le tue.

"Bel tentativo." grugnì. "Ma non ha funzionato. Hai qualche altro asso nella manica o la finiamo qui?"

Il biondino continuò a mantenere il tuo corpo bloccato a terra. Riuscisti a sentire alcuni scomodi pezzi di terreno ruvido pungerti la schiena, ma quel dolore passò del tutto in secondo piano. Eri più preoccupata per il fatto che non riuscissi ancora a respirare, ed ora eri addirittura arrivata ad avere dei singhiozzi frenetici.

Katsuki si accigliò. "Ehi, (Nome), di' qualcosa. Ti arrendi o no?"

Cercasti di formulare una risposta, davvero, ma non ci riuscisti. Potevi solo ansimare per tentare di prendere fiato, e sentire come ogni respiro quasi ti forzasse una lama contro il petto. Semplicemente, non riuscivi a respirare, ed i tuoi occhi stavano lentamente iniziando a rivoltarsi nella tua testa.

L'espressione di Katsuki cambiò drasticamente.

"(Nome)?" ti richiamò, scuotendoti delicatamente per le spalle. Aveva allentato la presa sui tuoi polsi già da un po', e adesso stava cercando di sorreggerti in posizione verticale. "Oi!" gridò, agitandosi sempre di più. "Non è divertente, hai capito?! Se puoi parlare, allora di' qualcosa, dannazione!"

Riuscisti a sentire la voce di Midnight. "È cosciente? Ha ammesso la sconfitta?"

"Non lo so, cazzo!" sbottò Katsuki. "I suoi occhi sono aperti ma non sta dicendo nulla! Oi! (NOME), HO DETTO RISPONDI!"

Potesti sentire la preoccupazione aumentare nel suo tono di voce, ma non riuscivi ancora a smettere di ansimare. Non ricordavi nemmeno come si facesse a respirare, ed iniziasti a pensare che non ne saresti più stata capace. L'esplosione che ti aveva colpita al centro del petto, stava ancora facendo bruciare i tuoi polmoni. Ti chiedesti quasi se fossero stati sciolti dall'interno.

Katsuki ti afferrò per i fianchi e ti fece inginocchiare. Ti tenne stabile e lasciò che ti piegassi in avanti. Faceva ancora dannatamente male ogni volta che cercavi di riprendere fiato, e sembrava che il pubblico fosse abbastanza frustrato dalla situazione in stallo. Alcuni lo sollecitarono a buttarti fuori dai limiti e farla finita, altri si alzarono in piedi di nuovo ed iniziarono a fischiargli contro per essere stato così violento con una ragazza. Tuttavia, non sembrava che a Katsuki importasse. Semmai, sembrava si fosse completamente dimenticato dello scontro e che si fosse lentamente concentrato solo su di te.

"Andiamo..." ti esortò, digrignando i denti. "Cerca di respirare. Lentamente, solo... Cazzo, non lo so. Basta che respiri, ok?"

"Bakugou," interruppe Midnight. "se (Nome) non è in grado di continuare, allora buttala fuori dai limiti così possiamo-"

"VOI IDIOTI, VOLETE CHIUDERE QUELLA CAZZO DI BOCCA E LASCIARE CHE IO MI PRENDA CURA DI LEI?!!"

Il tuo corpo sussultò al suo grido riverberante. Con un violento brivido, ti sollevasti di scatto dal terreno, riuscendo finalmente a prendere una boccata d'aria. Katsuki gridò qualcosa accanto a te, ma tu lo allontanasti il più velocemente possibile, sollevandoti in piedi barcollando.

Ti fissò sbalordito. "Stai-"

"Sto bene." tossisti, le lacrime che ti rigavano le guance. "Posso ancora... Combattere."

Midnight ti diede una veloce occhiata, decidendo che se tu affermavi di stare bene, allora era tutto tranquillo. Sembrava che la UA fosse sempre piuttosto rilassata quando si trattava della salute degli studenti, o forse semplicemente non gliene fregava un cazzo. Meglio così. Col cavolo che ti saresti arresa adesso.

Katsuki aprì la bocca per protestare, ma tu eri già scattata al suo fianco, dandogli un pugno sulla mascella. Questa volta, sentisti lo sfinimento fin dentro le ossa. Avevi messo a stento un minimo di forza in quel pugno. Katsuki rimase immobile, a malapena sussultò a causa del tuo attacco, mentre ti guardava indietreggiare per poi lanciarti in avanti di nuovo.

"Non ancora." ansimasti, la testa annebbiata a causa del tuo precedente stato di asfissia. "Non ho ancora finito. Katsuki-kun, smetti di startene lì in piedi. Abbiamo detto che avremmo combattuto entrambi in modo equo, giusto? In tal caso, avresti dovuto vincere già da un pezzo... Ma ti sei trattenuto, anche se hai detto che non l'avresti fatto..."

Katsuki non disse niente. Le sue mani erano cadute lungo i suoi fianchi, e nei suoi occhi non c'era neppure un minimo bagliore di aggressività. Non aveva nemmeno bisogno di esprimersi a parole per farti capire cosa stesse pensando, e la verità era che lo sapevi anche tu.

Questo è il massimo che posso fare.

"No..." piagnucolasti, le lacrime che ti offuscavano la vista. "Non ho ancora finito. Katsuki-kun, non ho ancora finito. Non ho finito. Non ho..."

"(Nome)."

Disse il tuo nome proprio mentre cadevi in ginocchio, gli occhi che rotearono di nuovo nel tuo cranio. Katsuki si precipitò in avanti per prenderti prima che potessi toccare terra. Invece, la tua testa si inclinò di lato e si ritrovò appoggiata contro il petto di Katsuki. Stavi lentamente perdendo conoscenza, ma eri sicura di aver sentito le sue forti braccia cullare il tuo corpo e di aver udito certe parole.

"Hai fatto un ottimo lavoro." mormorò Katsuki. "Sono orgoglioso di te... (Nome)."

__________

Boo! 👀

Stranamente, non ho molto da dire stasera lol. Quindi, direi che ci sentiamo al prossimo aggiornamento!! ✌🏻

Kirara. 🖤

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