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15: To Challenge

[15: Sfidare]

Nonostante la tua cosiddetta "discussione" con Katsuki non fosse finita molto bene, decidesti di provare a concentrarti sulla prossima prova. Tornasti in sala mensa, dove anche Izuku era ritornato e si era seduto con i vostri amici. Uraraka chiese ad entrambi dove foste andati, e ognuno di voi forzò un sorriso precario e le diceste che avevate solo preso una boccata d'aria. Come al solito, si accigliò, non convinta, ma decise di non spingersi oltre.

In poco tempo, arrivò il momento di cominciare con la prova finale: un torneo.

Di nuovo, all'interno dello stadio, Midnight spiegò brevemente che vi sareste dovuti scontrare in delle battaglie uno contro uno, in turni separati; il vincitore delle finali sarebbe stato infine incoronato "campione" del Festival dello Sport. Ciò vi fece agitare tutti ed in poco tempo le coppie vennero mostrate sul tabellone.

Il tuo primo round sarebbe stato contro Ashido, la ragazza frizzante e dai capelli rosa della tua classe. Se non ricordavi male, il suo Quirk aveva a che fare con l'acido, quindi avresti dovuto solo evitare i suoi palmi. Avevi anche sentito che aveva dei riflessi abbastanza buoni, il che ti preoccupava un po'. Ma il problema più grande era...

"U-ra-ra-ka...?"

Poco distante da te, notasti Katsuki fissare il tabellone con le sopracciglia corrugate. Era evidente dallo sguardo stupito sul suo volto che non aveva assolutamente idea di chi fosse il suo primo avversario, anche se gliel'avevi già presentata. Be', c'era d'aspettarselo. Da parte sua, la mora sembrava terrorizzata all'idea di doversi fronteggiare contro Katsuki nel primo turno. Le sue guance solitamente rosee erano diventate quasi bianche e non riusciva a trattenere un piagnucolio.

Normalmente, avresti cercato di rassicurarla, ma per come sarebbero potute andare le cose, semplicemente non ci riuscisti. Perché il nocciolo della questione era che se Uraraka avesse perso, saresti stata tu a doverti scontrare con Katsuki nel secondo round, e avevi l'impressione che non si sarebbe risparmiato con nessuno, nemmeno con la sua anima gemella.

"Bene." sospirasti, rilassando le spalle. "Questo sì che fa schifo."

"Non dirlo a me." si lamentò Uraraka. "Nella migliore delle ipotesi, dovremo scontrarci tra di noi, ciò significa che non ci sarà possibilità che entrambe passiamo alla prova successiva. Nella peggiore, invece, be'... Verremo entrambe brutalmente distrutte da Bakugou-kun."

"Qualcosa mi dice che sarà l'ultima ipotesi ad avverarsi."

"N-non dirlo, (Nome)-chan! Mi rendi ancora più nervosa così!"

Ti diede uno schiaffetto scherzoso sul braccio e ridesti debolmente. Era davvero un peccato che tu e la tua migliore amica foste capitate nella stessa staffa, nientemeno che contro lo studente più intimidatorio della vostra classe.

Probabilmente sto solo pensando troppo. Dubito che a Katsuki-kun importi chi sia il suo avversario.

Vi fu concesso un breve periodo di tempo per partecipare ad alcune attività ricreative, in modo da rilassare la mente e scaricare il nervosismo, ma avevi la sensazione che sarebbe stato controproducente. Sospirando pesantemente, stavolta decidesti sul serio di fare una passeggiata nella zona boschiva.

"(Nome)."

Sussultasti per la sorpresa. Una mano si strinse attorno al tuo polso, appartenente nientemeno che al famigerato biondo. Katsuki ti stava fissando con gli occhi socchiusi. Non sembrava particolarmente irritato o arrabbiato, forse più solenne.

"Cosa vuoi?" rispondesti con calma. In ogni caso, sentivi ancora parecchia della tensione di prima. Eri sorpresa che si fosse avvicinato lui per primo.

"Siamo insieme nel secondo turno." dichiarò, come se fosse un dato di fatto. "Quindi... Sarà meglio che tu non perda già dall'inizio. Voglio batterti in modo equo."

Le sue dita si staccarono dalla tua pelle e si mise entrambe le mani in tasca prima di andarsene. Rimanesti immobile. Volevi che Uraraka vincesse, questo era ovvio, ma volevi anche... Dimostrare a Katsuki che anche tu potevi essere forte.

Questa volta, l'avresti sfidato.

______

Le attività ricreative si conclusero abbastanza rapidamente, ed in poco tempo arrivò finalmente il momento tanto atteso.

Saresti stata la penultima a battersi nel primo round, ma non era proprio un gran sollievo. Infatti, avevi sperato di poter andare prima e farla finita subito. L'attesa non avrebbe fatto altro che aumentare la tua agitazione.

"Buona fortuna, Deku-kun!"

Uraraka sorrise vivacemente, dandogli una pacca sulla spalla mentre si preparava per entrare nell'arena. La sua sarebbe stata la prima vera battaglia, contro qualcuno di nome Shinsou, ed era chiaro come il sole che Izuku stesse andando fuori di testa. Tu, Uraraka ed Iida avevate deciso così di restare con lui in sala d'aspetto, facendo del vostro meglio per farlo calmare almeno un po'. Ma ora avreste dovuto lasciarlo al proprio destino, ed eri sicura che in qualche modo sarebbe riuscito a portarsi a casa la vittoria. Ti assicurasti di mostrare ad Izuku uno dei tuoi sorrisi, salutandolo con la mano e dirigendoti verso le tribune per assistere allo svolgimento degli incontri.

Fortunatamente, la battaglia di Izuku passò abbastanza in fretta, anche se ti spaventasti leggermente quando quasi oltrepassò i limiti del ring. In un modo o nell'altro riuscì ad avere la meglio sul suo avversario; si ruppe un dito nel farlo e così venne portato in infermeria per riposare prima del prossimo turno.

La battaglia successiva, quella tra Todoroki e Sero, fu leggermente più... Straziante, in un certo senso. Ti ricordasti di tutto quello che aveva detto ad Izuku e di come era deciso a non utilizzare il suo lato sinistro. Forse era stata colpa di quella conversazione, oppure era successo qualcos'altro in quel breve lasso di tempo. Ad ogni modo, andò sul ring con un atteggiamento freddo e spietato. Scatenò una colonna di ghiaccio che investì quasi metà dello stadio, arrivando persino vicino agli spalti. Il povero Sero diventò un cubetto di ghiaccio umano, e la sua unica opzione fu arrendersi.

Da quel momento in poi, comiciasti a prestare meno attenzione. Avresti dovuto interessarti allo scontro di Iida, ma sembrava che fosse stato solo preso in giro da quella pazzoide della sua avversaria, Hatsume; una ragazza che aveva intenzione di usarlo solo per fare pubblicità alle proprie invenzioni. Una volta detto e spiegato ogni suo marchingegno, uscì felicemente dall'arena, dando ad Iida la vittoria.

Arrivarono poi gli altri scontri, compreso quello tuo e di Ashido. All'inizio eri un po' nervosa, soprattutto perché lei era abbastanza agile, ma riuscisti ad utilizzare la tua velocità della luce per sfrecciare rapidamente al suo fianco e farla cadere fuori dai limiti. Si lamentò un po', delusa dalla breve durata dell'incontro, ma la tua attenzione era altrove. E prima che te ne rendessi conto, era già arrivato il momento.

Bakugou vs. Uraraka: [PRONTI? VIA!]

Se la tua amica voleva qualche possibilità di vittoria, sapevi, così come lei, che un attacco preventivo sarebbe stato la cosa migliore da fare. In parole povere, non c'era modo di batterlo a meno che non fosse riuscita a toccarlo, e speravi che Katsuki non lo sapesse e che lei sarebbe stata in grado di farlo al primo colpo. Già, sarebbe stato proprio l'ideale. Sfortunatamente, anche se si era sempre mostrato completamente disinteressato ai suoi compagni di classe, era stato abbastanza attento da tenere conto del Quirk del suo avversario.

Con il groppo in gola, vedesti Uraraka correre freneticamente in avanti, solo per poi essere respinta dalle esplosioni più e più volte. Sussultasti, quasi come se stessi provando direttamente il suo stesso dolore. Già sentivi il petto contorcersi all'idea di andare contro di lui.

Uraraka, tuttavia, era molto più resistente di quanto potesse sembrare, e tu sapevi meglio di chiunque altro quanto fosse forte. Un torrente di esplosioni continuò a colpirla, ma ancora, si rifiutò di fare marcia indietro, anche se il suo corpo continuava a coprirsi di lividi e bruciature. Era davvero magnifica. Speravi solo che saresti stata in grado di mostrare il suo stesso coraggio contro Katsuki. Ma la folla, sfortunatamente, non la vide allo stesso modo.

"Ehi! Amico, ma che diamine stai facendo? Vuoi sul serio diventare un eroe comportandoti in modo così aggressivo?"

"Se sei tanto più forte di lei, limitati a buttarla fuori dai limiti!"

"Come osi giocare così con una ragazza?!"

Praticamente ovunque guardassi, il pubblico si era alzato per fischiargli contro. Certo, la vista di Uraraka colpita in tal modo non era bella da vedere, ma avevano tutti mancato il punto.

Non sta giocando con lei. Se non avesse pensato che fosse una minaccia, non si sarebbe di certo messo in guardia. In questo momento le sta praticamente mostrando il massimo rispetto... Proprio non sottovalutandola.

Increspasti le labbra. Poteva anche essere volgare e una testa calda, ma anche un tipo come lui riusciva a prendere le cose sul serio, quando voleva. Inoltre, sembrava che nessuno si fosse ancora accorto della grande quantità di detriti, simili a meteoriti, che Uraraka aveva fatto galleggiare in aria durante gli attacchi di Katsuki. Era chiaro quale fosse il suo piano, e non riuscisti a fare a meno di stringere i pugni.

Vai... Uraraka-chan!

La mora si precipitò in avanti, le dita premute insieme. I detriti caddero giù dal cielo, ed anche se Katsuki avesse cercato di evitarli o di spazzarli via, ciò lo avrebbe reso vulnerabile ai suoi attacchi. Poteva farcela. In questo modo, poteva davvero farcela. Le restava solo toccarlo una volta, una volta sola, e poi-

Impallidisti.

"No. Non è possibile..."

Con un solo attacco...?

Per quanto non riuscissi a crederci, gli era bastata un'esplosione. In un colpo solo, era riuscito a spazzare via ogni singolo detrito che Uraraka gli aveva scagliato contro. Nulla era rimasto. L'espressione della mora quasi si stropicciò, realizzando che tutti i suoi sforzi erano stati inutili. Non volevi compatirla, ma... La differenza di forza era troppo grande. Fu scoraggiante.

Pochi istanti dopo, svenne per lo sfinimento e per aver superato il limite. Pertanto, Katsuki aveva vinto, con grande dispiacere del pubblico. Eri sconvolta dal fatto che Uraraka non fosse stata in grado di vincere, ma aveva combattuto in modo straordinario, ed eri orgogliosa di lei. Ma anche triste.

Perché la tua sconfitta era ormai quasi assicurata.

_______

Non molto tempo dopo il combattimento, ti dirigesti verso la sala d'attesa per controllare come stesse Uraraka. Izuku se n'era già andato, visto che il suo combattimento sarebbe stato il primo del round successivo, ma cercasti di rassicurarlo dicendogli che sarebbe andato tutto bene. Sapevi che Uraraka fosse arrabbiata, ma era normale. Per lo meno, poteva dire di aver fatto del suo meglio.

Sospirasti, pensando al tuo scontro.
"Sarà un disastro."

"Di che diavolo ti stai lamentando?"

Il suono di quella voce burbera ti fece sobbalzare lo stomaco. Avevi appena voltato l'angolo quando vedesti Katsuki salire le scale, appena tornato dall'arena. Rimuginasti brevemente su se rispondere o meno, dopo la fine della vostra ultima conversazione.

"Oh, hey." borbottasti infine, già pentendotene. "Stavo solo parlando da sola. Penso sia colpa del nervosismo."

Finì di salire gli scalini rimanenti e si avvicinò a te. "È per il nostro scontro, eh?"

"Be'... Ovvio."

"Sei davvero così nervosa?"

"Certamente." sospirasti pesantemente, scuotendo la testa. "Sei un ragazzo forte, e penso che quasi tutti sarebbero nervosi all'idea di scontrarsi con te. Non è tanto per il fatto che io non sia così forte fisicamente..."

Katsuki si accigliò. "Ti consideri debole?"

"Più debole di te sicuramente."

Si trattenne dal ridere, optando invece per alzare gli occhi al cielo. Eri già abbastanza vicina al muro, ma lui si stava lentamente avvicinando sempre di più. Katsuki si fermò giusto a pochi centimetri di distanza, era talmente vicino che riuscisti a sentire il suo respiro colpire la tua pelle quando si sporse in avanti.

"Stupida." arrivò la sua voce provocatoria, insieme ad un colpetto sulla tua fronte. Facesti una smorfia, dandogliene uno veloce di rimando, prima di guardarlo con un cipiglio. Katsuki ghignò. "Se pensi a te stessa in quel modo, allora non ci sono dubbi che perderai. Non sto dicendo che tu non sia più debole di me, ma nessuna mia anima gemella dovrà mai avere questa sorta di mentalità. Se vuoi vincere, allora combatti. Non pensare di iniziare il nostro incontro con tutte queste insicurezze, soprattutto, non trattenerti."

Sorridesti. "Non mi tratterrò. Non posso permettermi di farlo. Al limite, quello che sarebbe capace di fare una cosa del genere sei tu, a causa della nostra differenza di forza."

"Ed eccola di nuovo che si comporta come una debole."

"...Non hai appena ammesso che sono più debole di te?"

Il biondino sbuffò, ma non disse nient'altro. Ti ricordasti di ciò che era successo sugli spalti e la tua espressione si illuminò.

"Parlando di non trattenersi," mormorasti. "volevo... Ringraziarti. Per aver preso sul serio Uraraka-chan. La gente urlava e parlava male di te per questo, ma io sapevo che semplicemente non la stavi sottovalutando. Quindi, grazie. Sono sicura che l'abbia apprezzato anche lei."

"Stronzate. Io non vado mai piano con nessuno."

Ridacchiasti goffamente.

È di questo che ho paura...

"Cosa c'è?" riflettè Katsuki, uno scintillio gli attraversò gli occhi. "Hai paura che ferirò la tua bella faccia?"

"Io non... Aspetta. La mia bella cosa?"

Nel momento in cui ripetesti le sue parole, Katsuki arrossì quasi come un pomodoro. Forse era abituato a parlare con gli altri e a prenderli in giro con nonchalance, ma era chiaro che in realtà non avrebbe mai voluto farsi scappare quella piccola osservazione. Tuttavia ti sentisti lusingata. Era da sempre che ti chiedevi cosa pensasse di te come persona, e pareva che almeno per quanto riguardava l'aspetto fisico, be'... Gli piacevi.

"D-dimentica ciò che ho detto." sbuffò. "Non volevo dirlo. Ho detto una cazzata."

"Quindi non lo pensi sul serio?" gli domandasti, incatenando i tuoi occhi ai suoi. Katsuki sussultò, le sue guance ancora arrossate. Distolse lo sguardo quasi immediatamente.

"Sto solo... Ah, va bene. Come vuoi. Sì, sei carina."

Non potesti fare a meno di ridere. Momenti del genere, in cui si agitava in quel modo, erano rari e ti piacevano molto. Nonostante fosse antipatico ed ostile la maggior parte del tempo, sapeva anche essere piuttosto dolce.

"Grazie per il complimento." sorridesti. "Per quello che vale, anche io penso che tu sia molto cari-, intendo, bello. È meno imbarazzante se lo diciamo entrambi, vero?"

Katsuki si morse un labbro. "Sicuro."

"Mi piace quando arrossisci."

"Tu, piccola... Fottiti, okay?!"

Visto che le tue risatine divertite non accennavano a voler smettere, Katsuki prese a pizzicarti leggermente le guance. Sussultasti un po', ma ciò ti fece ridere ancora di più. La sua espressione era imbarazzata e seccata, ma non stava cercando di farti male. Altrimenti, eri sicura che le tue guance sarebbero state strappate.

"F-fermo!" ridacchiasti, cercando di allontanare le sue mani. "Katsuki-kun, per favore, smettila... Ah! Dai, dammi un attimo di respiro!"

Con uno sbuffo deciso, lo spingesti indietro per il petto. Katsuki barcollò sui suoi piedi per qualche secondo, ma alla fine ti sorrise.

"Questo è ciò che ti meriti." ridacchiò. "Così impari a non dire più certe cazzate. E smetti di preoccuparti per il nostro incontro, per l'amor di Dio. L'unica cosa che voglio è vederti dare il massimo, cazzo. Sei ancora arrabbiata con me, no? Be', questa è l'occasione perfetta per darmi un pugno in faccia." si fermò, sorridendo. "Se riesci ad avvicinarti abbastanza, ovviamente."

Increspasti le labbra. In un certo senso, si stava comportando in modo più accessibile. Non era molto, ma apprezzavi questi piccoli momenti. Anche se quel giorno era stato terribilmente pieno di alti e bassi, speravi che questo non sarebbe stato uno di quelli.

"Bene, adesso vado." iniziò Katsuki, mettendosi una mano in tasca. "Vai a vedere il tuo piccolo amico o qualunque cosa tu voglia fare."

Cominciò ad allontanarsi, ma gli afferrasti la mano libera quasi immediatamente. Gli occhi di Katsuki si spalancarono, le tue dita stringevano strette le sue.

"Umm... Buona fortuna." riuscisti finalmente a dire. "So che è una frase sprecata con te, ma credo sia la cosa giusta da dire in questo momento. Combattiamo entrambi in modo equo."

Gli occhi cremisi di Katsuki osservarono attentamente la tua figura. Notasti le sue guance arrossire un po', anche se non tanto come prima. Inoltre, non potesti fare a meno di sentire un leggero calore, semplicemente perché le sue dita erano strette attorno alle tue. Quella strana sensazione che le persone provano nel petto, alla fine non si era rivelata solo un mito.

E proprio quando il tuo cuore era sul punto di non farcela più, Katsuki ti strinse forte la mano.

"Sì. Facciamolo."

Le sue parole furono secche e brevi, ma resero il tuo viso caldo lo stesso. Si allontanò per tornarsene indietro verso gli spalti. Lo vedesti camminare sempre più lontano da te, ed anche se avresti dovuto concentrarti sul vostro fatidico scontro, tutto ciò che riuscisti a fare fu ripensare a quel calore, ancora vivido sulla punta delle tue dita.

____________

SONO TORNATA! 😭🌸

Non potete capire quanto io sia felice in questo momento! Finalmente ce l'ho fatta! Mi mancano giusto le ultime due verifiche orali e potrò dire addio a tutto questo stress per i prossimi tre mesi...
Giuro, non toccherò libro fino al primo settembre.

Comunque, mi dispiace che a causa di ciò io abbia dovuto fermare la traduzione per... Be', un bel po'.

Ma ora si ritorna attivi più che mai! 💪🏻
Devo recuperare il mese d'assenza, dopotutto. 😂

E niente, come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate e se la storia vi sta piacendo. 👀

Ci sentiamo al prossimo aggiornamento,

Kirara. 🖤

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