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Summer!

Era estate oramai...luglio...un mese a dir poco stupendo se non per il caldo, ma se il mese di luglio era caldissimo, il mese di agosto allora cos'era?! L'inferno per caso?! Il sole batteva su ogni angolo della città di Haddonfield, qualche persona camminava per strada, avente a dosso, ognuno di loro, panni estivi. Alcune invece caricavano i bagagli, pronti a partire, alcune invece erano munite di costumi da bagno, con asciugamani e un ombrellone sotto braccio. I vecchietti, in bermuda e con una camicia a maniche corte, erano seduti sulle sedie sotto ai tendoni dei bar, alcuni camminavano per strada, alcune vecchiette erano affacciate ai balconi o alle finestre della loro dimora. I bambini correvano nelle piazze, alcuni giocavano a pallone, alcuni mangiavano un gelato, una granita, un succo di frutta, oppure un puro e semplice bicchiere d'acqua fresca. Non c'era neanche un po' di venticello, come per esempio, quello primaverile, c'era un aria afosa, secca...faceva un caldo davvero impressionante.
Il sole trapassava le fessure della persiana della camera di Michael. Il cinguettare degli uccellini gli fece aprire pian piano gli occhi. Si girò su un fianco. Vide l'ora, erano le 9:00 AM. Si sedette sul letto. Si stiracchiò, dopo di che andò in bagno a farsi una doccia veloce. Aveva troppo caldo per lavarsi a pezzi.
Uscì dal bagno con un asciugamano in vita, cacciò dei boxer, un pantaloncino e una canottiera nera. Mentre si metteva i pantaloncini ricevette una chiamata. Era Jason. Sorrise guardando il suo nome sullo schermo, subito dopo rispose.
-Ehy...- disse Michael sedendosi sul letto, -Buongiorno...dormito bene?- disse sbadigliando. -Si, tu?-, -Più o meno... Qui ci stanno soltanto adolescenti o famiglie in campeggio...devo aspettare come minimo a settembre per fare sì che se ne vadano tutti i gruppi e le colonie... Ieri tra l'altro è arrivata una famiglia che ha messo la tenda a qualche metro di distanza dalla mia casa...sta notte non ho sentito nient'altro che risate, bisbigli... Non ho chiuso occhio, poi quando pensavo che avessero finito, ricominciavano...-, -Ah, c'è l'hai una spranga?-, -No...ma non capisco che cosa centra con quello che ho detto?-, -Lo chiedi proprio tu che, come me, gioca ai videogiochi picchiaduro e horror? Li prendi a sprangate, no?-, -*ridacchiò* ottima idea, magari dopo ci faccio un pensierino...-, -Ottimo! Ora che fai?-, -Non lo so. Mia mamma è già a lavoro. Ha tanti bambini e ragazzi da sfamare. *bisbigliò* Peccato sennò si muoiono di fame!-, -Si è sentito tutto...- disse ridando il moro, -E vabbè... Mia mamma mi ha chiesto se mi andava di giocare con i bambini e con dei ragazzi...dovrei secondo te? Dovrei fare l'animatore?-, -Beh... perché no...sei bravo con i bambini...tu sei il mio animatore...-, -Aspetta, cosa? *rise* Sei un bambino tu?-, -Si...non vedi che ho otto anni? Sono diversamente basso...-, -Vabbè, dai, ci sentiamo dopo, ci sono dei bambini da far divertire...-, -E io ho tre bambini che mi aspettano, la mia vicina di casa ieri mi ha chiesto,-non è la prima volta, sarà tipo la ventesima quest' anno-se per le dieci sarei potuto stare con loro, non può lasciarli da soli, quindi...devo fare il babysitter...-, -Wow, buona fortuna!-, -Anche a te-, -Ti amo-, -Ti amo-. Si salutarono, dopo di che riattaccarono.
Michael si mise una canottiera e si infilò gli infradito ai piedi, poi prese gli occhiali da sole. Uscì dalla sua abitazione e si diresse verso la villetta di fianco alla sua.
Bussò alla porta.
<<DIN DON (×2)>>
"HEY MIKE!" esclamò felice uno dei bambini con cui doveva stare quella mattina. "Ciao Theodore!" ricambiò il saluto per poi prenderlo in braccio. "Hey, ma quanti anni hai? Pesi un sacco!", "Ho quattro anni", "Awww, quanto sei cuccioloso!" disse ridacchiando. "Michael!" lo chiamò una bambina, "Hey, ciao Jessica!", "Mi prendi in braccio?", "Vi devono davvero arrestare, per eccesso di bellezza!" esclamò ridendo il moro. "Mike!" esclamò il fratello maggiore di Theodore e Jessica correndo, dopo di che lo abbracciò, "Jacob! Ma quanto sei cresciuto! Sei cresciuto sta notte?", "Hahah...Entra. La nostra mamma si sta preparando". "Ok ok, grazie miei adorati killer di Haddonfield!". I due bambini non si volevano staccare da Michael, non volevano scendere giù. "Mamma, è arrivato Mike!". La mamma dei tre bambini superò l'uscio della porta che portava all'ingresso, era pronta per andare a lavoro. "Hey ciao Michael!" disse abbracciandolo velocemente. "Buongiorno signora".
Salutò i bambini. "Mi raccomando fate i bravi!", "Non si preoccupi, sono in buone mani" disse sorridendo il moro. La madre se ne andò e lasciò i suoi figli con il loro adorato babysitter. "Ragazzini miei, inizia la festa!".

Passò qualche ora. Erano le 12:00 PM.
"Bambini, volete mangiare?! Ho imparato a fare tutto ora mai. Sono un cuoco! Vado a Masterchef!", i tre piccoli ridacchiarono. "Mike! Mike!", "Dimmi Teddy", "Devo andare in bagno...", "Hey ometto! *Jacob lo guardò interrogativo* Si si dico a te! Aiuta il tuo fratellino ad andare in bagno! Spegni la PlayStation!", "E dai!" protestò il bambino, "Forza! Nessuno vuole vedere Michael Myers arrabbiato!", "E va bene...".
Michael iniziò a preparare da mangiare. Dopo qualche minuto il campanello suonò. "Jessica, vai a vedere chi è, per favore!", "Ve bene". La bambina prese una sedia e dei cuscini e ci salì sopra. "E questo ragazzo chi è?" disse bisbgliando. Spostò la sedia.

<<DIN DON>>

"Jessica ti avevo detto di aprire!" esclamò il moro uscendo dalla cucina. Jessica aveva aperto la porta. Jacob e Theodore si alzarono dal divano e andarono vicino alla porta chiedendosi chi fosse quel ragazzo. "Jason!". Si abbracciarono. "Mike, Mike, chi è questo ragazzo?" chiese la bambina. "Mi presento... Mi chiamo Jason e sono il migliore amico del vostro babysitter!", "Lui non è il nostro ba-bablybysitlter, è-è il nostro fratellone!", "Theodore, si dice <<babysitter>>...", "Piacere di conoscerti Jason" disse la bambina, sventolando la manina, o meglio cercò di dire. Non parlava ancora benissimo. "Piacere mio. Lo sai che sei proprio graziosa. Anche tu Theodore, sei così tenero. Tu invece, piccolo ometto, come ti chiami?", "Jacob". "Ma che bel nome!". Il bambino si limitò a sorridere e a ridacchiare.
Jason e Michael si misero a preparare da mangiare, Jacob mise la tavola. I due bambini più piccoli si misero a giocare con dei giocattoli.
Il moro stava impiattando quello che avevano preparato, Jacob si era messo a tavola, Jason stava per sedersi, ma venne fermato dal bambino più piccolo, che con quella sua tenera manina gli toccava la gamba. "Hey piccoletto", "Vuoi giocare con me?", "Adesso dobbiamo mangiare Teddy...dopo dai", all'improvviso iniziò a piangere. "Dai Teddy non piangere. *lo prese in braccio e iniziò a canticchiargli una canzone* Shhh". Il bambino si calmò. Michael gli sorrise. "Mi fate tenerezza" disse mettendo i piatti a tavola. "Mi stai simpatico Jason..." disse Jacob. "Yeee. Siete i bambini più calmi e carini che io abbia mai conosciuto. E poi avete davvero un bravissimo fratellone!". Si alzò di poco dalla sedia e lo baciò sulle labbra. "Che carini" disse la bambina bevendo. "Siete fidanzati?", "Giá". "A te Jacob...uhm...c'è già qualcuno che ti piace?" chiese Jason. "No...ma cosa significa essere innamorati?", "Beh, è la parola più usata (e abusata) di tutti i tempi. Amare significa accettare la persona che amiamo così com'è, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. In breve. Ora mangiamo. Dopo io e Theodore dobbiamo andare a giocare con le macchinine. Jessica cosa ti va di fare dopo?", "Voglio giocare con le bambole...", "Invece io dopo sto con Mike...vero?", "Certo, certo che sì! Ti insegno qualche mossa per distruggere i demoni di <<Devil May Cry>> ".

3:00 PM...

La mamma dei tre bambini era tornata a casa. I due ragazzi la salutarono e se ne andarono.

Decisero di farsi una passeggiata.

Mentre camminavano videro due ragazzi familiari. Erano Freddy e Ethan. 'Che ci fanno qui ad Haddonfield?' pensarono i due fidanzati. 'Magari potremmo camminare insieme a loro...' pensò il rosso. "Hey Mike! Hey Jay!" disse correndo il rosso senza guardare se passava qualche macchina. Una macchina stava percorrendo la strada a tutta velocità e neanche dopo due secondi, Michael si precipitò in mezzo alla strada per salvare il rosso. Era troppo tardi. La macchina li aveva presi entrambi di striscio. "M-michael!!!", "F-freddy!!!". Era accaduto troppo in fretta. I maggiori corsero con le lacrime che scorrevano sulle loro gote come torrenti. "Freddy, m-mi senti! Apri gli occhi! R-resta co-con me! Il 911 sta-sta arrivando!", "M-michael!!! A-andrá tutto bene, re-resta con m-me!". Una signora che aveva assistito a tutta la scena chiamò il 911.
Dopo poco tempo arrivarono due ambulanze. Misero ognuno di loro due su una barella di ciascun mezzo. Jason andò con Michael. Ethan andò con Freddy. Le lacrime non si fermavano. Le loro mani stringevano forte quelle dei loro due fidanzati feriti. L'ambulanza partì e si diressero all' ospedale.

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