I miss you...
Era passata un altra ora. Passò lentamente, nessuna mosca volò, sembrava un eternitá, un eternitá ad aspettare che la persona più speciale per Jason e Ethan si risvegliasse, centinaia di posizioni cambiate, nessuna era, o almeno sembrava, comoda...in quella sala non volò una mosca e quel silenzio tombale...era quasi inquietante...dominò per molto in quella stanza afosa... I medici non si erano fatti vedere, i genitori erano nella sala d'attesa... Il biondo teneva la mano ben salda a quella del moro, non era una presa forte, ma dolce... Michael aveva ancora gli occhi chiusi, la bocca socchiusa dalla quale si potevano intravedere un quarto della sua dentatura bianca smagliante...non si era mosso di un centimetro... Probabilmente si stava godendo la dormita.
Freddy aveva anche lui gli occhi chiusi...sereni...sollevati...la bocca completamente chiusa...le mani...una era sul materasso e l'altra era appoggiata tra la fine della pancia e l'inguine...posizionata così da Ethan, che con il suo viso si era appoggiato sulle braccia piegate...aveva gli occhi aperti...la bocca socchiusa mentre guardava il muro a un metro da lui, la testa cambiava di posizione in posizione, di lato, dritta, abbassata...ma dopo aver trovato la pace la trovò la posizione adatta...di lato...prese sonno, era sfinito...
'Non pensavo che Ethan potesse essere così emotivo...Poi ha davvero un bellissimo rapporto con Freddy, può sembrare acido, scorbutico, provocante...ma in fondo ha un gran cuore...per lui noi eravamo una minaccia per quello che è accaduto con Freddy l'hanno scorso, lui non ci conosce molto bene...neanche noi conosciamo lui, io tra l'altro non di lui non mi sono interessato più di tanto, ma credo che sia un bravo ragazzo...se ne incontrano pochi così, modestamente anche io e Michael lo siamo, Freddy....non lo so se lui lo è, lo era solo con Michael, o almeno credo, ma spero che lo sia diventato...non lo vedo più cacciarsi in risse da tempo, non lo vedo prendere in giro più nessuno, non mi umilia più...non risponde più male ai professori, è cambiato in positivo...secondo me non doveva cambiare con l'allontanamento di Mike...ceh...non sto giustificando quello che gli ha fatto, ma non doveva cambiare così, non doveva soffrire...Adesso però sta bene, ha Ethan, non soffre, il peggio è passato e sono contento di questo, anche se può sembrare strano dato che l'ho sempre odiato...Certo che certe volte sono capace di fare certe riflessioni...wow...devo fare lo psicologo...no no no no no...' pensò tra sé e sé Jason. Si alzò dalla sedia, fu proprio mentre si stava alzando che Michael aprì gli occhi e gli prese il polso. Jason fece un sorriso a trentadue denti. "Michael!", Ethan si svegliò sentendo il biondo gridare, o almeno pensava di averlo sentito gridare. "Hmm..." mogugnò rimettendosi composto e strofinandosi gli occhi. "Che ore sono? Jason perché hai-...", "Mike! Ehy ehy, ti sei svegliato! Happy shallala...*iniziò a ballare per tutta la stanza* happy shallala!...", "È Ethan...oppure ha scambiato personalità con Freddy?" chiese Michael sedendosi sul lettino, "No no, è Ethan". Finì fare i salti di gioia, si avvicinò al moro abbracciandolo. "Ma sicuro che sei tu Ethan?", "Si...". "Come ti senti?", "Una merda...no dai sto bene...potrebbe andare meglio, ma non sono morto...", "Zitto cazzo, Jason già ha pianto tanto pensando a questo...", "Scusa...mi siete mancati...*girò la testa guardando verso il lettino dove era disteso il rosso*... Come sta Freddy?", "È messo meglio di te...ora mettiti steso..." disse il corvino. Entrarono anche i genitori del rosso, il padre di Ethan e la mamma di Jason, "Michael!", "Buonasera signora Voorhees...Buonasera anche a voi signori Krueger e anche a lei signor Levis...", "Tutto bene?" chiese il padre del rosso, "Potrebbe andare meglio...", "Mi raccomando, riposati..." lo raccomandò il padre di Ethan, "Non si preoccupi...".
Dopo un po' anche Freddy si svegliò, "Hey...dove mi trovo? P-perché sto in uno ospedale, ah sì l'incidente...ciao mamma, ciao papà,...*si guardò intorno*, ciao Michael, ciao Jason...ciao a tutti, E-ethan?!" il corvino scoppiò in lacrime, erano lacrime di gioia, corse ad abbracciarlo, "Mi-mi sei mancato..." si dissero.
Dopo un po' entrò il dottore, salutò i due pazienti e diede loro delle spiegazioni. Quando i più grandi si assicurarono che era tutto apposto, ritornarono nelle loro dimore, lasciarono solo i figli con i loro amici...non sapevano niente delle loro relazioni....
I maggiori pogiarono la loro testa sulle loro braccia, la pogiarono di lato e gli occhi subito dopo si chiusero.
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