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𝙋 𝙝 𝙞 𝙡 𝙤 𝙢 𝙚 𝙣 𝙖 ( 𝘵𝘸. 8.9. )

𝙩𝙝𝙚 𝙜𝙧𝙚𝙖𝙩𝙚𝙨𝙩 𝙙𝙧𝙚𝙖𝙢𝙚𝙧
... ♪ ...
𝙩𝙝𝙚 𝙙𝙚𝙖𝙙 𝙨𝙝𝙖𝙙𝙤𝙬
... ♪ ...
𝙩𝙝𝙚 𝙜𝙧𝙚𝙖𝙩𝙚𝙨𝙩 𝙙𝙧𝙚𝙖𝙢𝙚𝙧

*.° 𝙧𝙪𝙤𝙡𝙤 *.°

- Diplomatico

- è molto soddisfatta della posizione che è riuscita ad assumere, anche perchè detestava il suo ruolo di cavaliere, e si è adattata molto bene alla propria mansione.
Le interessano i piccoli giochetti di potere e le trattative dietro cui si basa la politica, non ama la luce del palcoscenico bensì l'oscurità confortevole del dietro le quinte.

- si può dire che abbia un vero e proprio talento per la contrattazione, tanto che nel suo ambiente, per quanto tecnicamente sia solo un cavaliere, è incredibilmente rispettata e chiamata ad intervenire quando le situazioni si fanno spinose.

- per quanto riguarda le sue abilità cavalleresche, è sempre stato evidente che non era minimamente adatta a quel ruolo.

*.° 𝙣𝙤𝙢𝙚 *.°

- Philomena

- nome tedesco, deriva dalla fusione di due parole greche, ovvero:
"philos": amore, innamorato, appassionato
"menos": intelligenza, forza, decisione
Dalla combinazione dei significati si ottiene che il suo significato è "amante dell'intelligenza" "amante della forza"

- i genitori decisero di chiamarla così per un semplice presentimento, che si rivelò tuttavia corretto. Il nome non poteva essere più corretto per una bambina simile, che durante i ricevimenti e i balli si nascondeva sotto i tavoli per continuare la lettura che aveva lasciato a metà.

- Ha sempre amato il suo nome, sin dalla più tenera infanzia, e non sopporta che questo venga accorciato per poterla chiamare più rapidamente. Chiede, anzi pretende, che ci si rivolga a lei col suo nome intero, vede come una mancanza di rispetto nei suoi confronti il chiamarla con un diminutivo, anche da parte della propria famiglia e amici più stretti.
Si identifica alla perfezione con esso, e ne va molto fiera.

*.° 𝙘𝙤𝙜𝙣𝙤𝙢𝙚 *.°

- Blumenthal

- cognome tedesco, deriva dalla fusione di:
"Blumen": fiori
"Thal": valle
Viene da sè che il significato sia valle di fiori.

- al contrario del proprio nome, Philomena non gradisce particolarmente il proprio cognome.
Lo sente come una sorta di vincolo che la marchia e la relega come appartenente ad una famiglia, quindi simile ad essa. Odia quando associano il suo nome e le sue capacità al fatto che lei sia nata in quella casa.

- Non ama i cognomi in generale a dire il vero, specie quelli delle famiglie nobiliari come la propria, visto che molte delle persone che ha conosciuto provenienti da queste erano anche meno di mediocri, tuttavia venivano viste come grandi geni o fenomenali per l'appartenenza ad una determinata stirpe.

*.° 𝙩𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 *.°

- La Rosa Blu

- questo titolo le è stato affidato per una serie di vari fattori.

1. Il primo motivo è che lo stemma della famiglia Blumen rappresenta una rosa circondata da una foresta di spine, cosa che comunemente li fa chiamare "La Rosa" nell'ambiente delle corti e stirpi di alto lignaggio.
Il fiore dello stemma, però, è rosso, non blu.
Nella maggior parte dei casi si rivolgono a lei con questo appellativo per via di una caratteristica del suo aspetto, ovvero il fatto che usa portare dei nastri azzurri nei capelli. È l'unica della sua famiglia a farlo quindi per riconoscerla la chiamano "La Rosa Blu".
Tuttavia ci sono anche un altro paio di motivi, ognuno un po' meno candido del precedente.

2. Il significato della rosa blu nel linguaggio dei fiori è associato all'irraggiungibile, impossibile, criptico e sfuggente, emblematico della complessità e del mistero, oltre ad essere molto rara. Al contrario della generalità delle rose, non porta con sè un messaggio particolarmente positivo, visto che viene anche associata alla stregoneria.
Coloro che lavorano nel suo ambiente e i suoi colleghi si riferiscono a lei in questo modo per sottolineare quanto sia una creatura sfuggente, una sorta di ombra, poco incline a dare fiducia, forse persino manipolatrice e senza particolare riguardo nei metodi che usa.

3. Il blu è il colore opposto al rosso nella scala cromatica, quindi in contrapposizione ad esso.
Quelli che forse sanno un po' troppo su di lei e sui suoi affari, potrebbero anche utilizzarlo per insinuare che il rapporto con la famiglia della Rosa e La Rosa Blu non sia esattamente idilliaco come si cerca di dare a vedere, e che anzi lei cerchi in ogni modo di scappare da essa, che forse fra loro il conflitto sia molto più acceso di una semplice freddezza... chissà, d'altronde questo è solo un titolo, niente di più di una insinuazione, giusto?

- come ho spiegato in precedenza, non ama che ci si rivolga a lei con un soprannome o modificando il suo nome, specie con un titolo... controverso come il suo.
Non è esattamente facile capire chi è tuo amico e chi tuo nemico con delle interpretazioni simili al vaglio.

*.° 𝙣𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙞𝙩𝙖̀ *.°

- Maeriel, è nata e cresciuta qui, nella capitale, fra le case più abbienti e i quartieri più ricchi.

- ha un forte spirito patriottico ed è estremamente legata alla sua terra d'origine, e si vede nella dedizione e nell'impegno che mette nelle trattative e nella sua assoluta devozione al suo paese; per quanto non si possa dire lo stesso per la sua ammirazione al sovrano. Lo reputa un inetto a dire il vero, non tanto per come ha gestito la situazione Stushevatsja, ma per le sue politiche generali riguardo alla gestione del suo stesso regno.

- ha sempre voluto visitare tutti i paesi che compongono Aethyra, ritiene che sia dovere di un buon diplomatico interessarsi di quale sia la situazione nei paesi che circondano il proprio, toccandone con mano sia le criticità che gli aspetti migliori e che possono essere presi come modello.

*.° 𝙚𝙩𝙖̀ *.°

- ventun anni, li compie il nono giorno di aprile.

*.° 𝙧𝙖𝙯𝙯𝙖 *.°

- Umana. Non ha particolari opinioni per quello che riguarda la sua razza, visto che la considera troppo vasta e troppo diversificata per darne un giudizio sommario e uguale per tutti quanti.

*.° 𝙖𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙤 *.°

- Philomena è alta 1.64 metri, perfettamente nella media femminile degli umani.
é slanciata e mantiene sempre una postura impeccabile, che mette in evidenza un fisico atletico e in salute.
La sua pelle è bianco porcellana, cosa che spesso le porta molti apprezzamenti.
Ha le braccia eleganti, con dita piccole e dalla forma affusolata, le gambe snelle. Ha una terza abbondante di seno e le sue spalle sono arrotondate, il collo esile e grazioso; già dal fisico non è un mistero intuire come mai la reputino una bellissima donna.

- tuttavia, è decisamente il viso a farla da padrone. Non si può certo non ammettere che sia difficile da non guardare.
Dalla sofisticata forma ovale, la mascella morbida, gli zigomi alti, si ricava la sua aura austera, mentre dagli occhi azzuro intenso, magnetico quasi, il loro taglio triangolare, le ciglia lunghe ad incorniciare palpebre pesanti, si evince la sua aria misteriosa. Presenta un naso affilato e dritto (puntellato da diverse lentiggini), delle labbra sottili e fini, molto rosse visto che ha l'abitudine di mordicchiarle, e le guance sode.
La fronte liscia viene coperta da alcuni ciuffi di capelli neri, che tiene lunghi e spesso lega in una treccia o uno chignon, abbelliti da perle e fiori, spesso.
Come accennavo prima, decora la sua chioma con nastri azzurri, che danno un effetto incredibilmente sinuoso al loro movimento.

- nascoste dai vestiti che indossa, ci sono una cicatrice e una voglia particolari.
La prima, si trova sul tallone sinistro, decisamente profonda e mal rimarginata, dall'andamento irregolare e i bordi biancastri, mentre al centro è bordeaux. é facile da notare come sia una ferita vecchia di anni probabilmente. Non è un bello spettacolo da vedere, e lei si premura ogni mattina di fasciarla per evitare che possa peggiorare.
La voglia d'altro canto si trova al centro perfetto della sua clavicola, nella parte alta del petto. Quando era piccola aveva l'aspetto di una farfalla, ora che è più grande ha perso quella forma ben definita, non si capisce bene cosa dovrebbe rappresentare, se non un oggetto dall'aspetto nebuloso.

- prestavolto:


- artista: suortiz (deviantart) / suortizart (instagram)

*.° 𝙖𝙗𝙗𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 *.°

- Philomena utilizza vestiti abbastanza semplici, ma eleganti e comodi.
Solitamente nella parte superiore del corpo veste una blusa bianca, sopra la quale mette un gilet nero ben aderente al corpo dai bottoni in oro, argento o madreperla, infine un lungo cappotto a coda di rondine, di colori variabili fra il castano e il nero.
Nella parte inferiore invece, utilizza dei pantaloni aderenti marroni o beige, sorretti da una cintura e delle bretelle, queste ultime non si vedono essendo sistemate sotto il gilet. Porta stivali di cuoio nero, molto spesso decorati con cuciture argentate sul bordo superiore.
Alla cintura, tiene un fioretto in argento, dall'elsa particolarmente elaborata, dalla forma simile a quella della corolla di una rosa, ovviamente dentro il suo fodero, in cuoio castano, decorato da alcuni ricami dorati a forma di onde.

*.° 𝙘𝙖𝙧𝙖𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 *.°

- Philomena non è mai stata una persona dal carattere facile. Non nel senso che sia difficile da gestire, tantopiù nel senso che non si riesce ad inquadrarla.
Non si capisce quale sia il denominatore comune nelle sue azioni se non quello di aiutare il suo paese, e la sua morale risulta incomprensibile, visto che può fare azioni in completa contraddizione l'una con l'altra.

- incredibilmente riservata e solitaria, è raro riuscire a trovare qualcuno che pensi di conoscerla sul serio, e quelli che lo pensano probabilmente ne ignorano qualche dettaglio. é come un'ombra, una presenza costante che si aggira per le vite degli altri senza mai lasciarne una vera impronta significativa, in una sorta di costante vagabondaggio nelle retrovie. Nonostante la sua competenza e il suo impegno siano riconosciuti da tutti e le potrebbero portarle fama, gloria e posizioni decisamente più rilevanti di quella che attualmente ha, lei preferisce continuare ad imperversare nelle retrovie, avvolta da quella sorta di velo di mistero che l'ha sempre contraddistinta e le ha consentito di costruire una figura indecifrabile e inattaccabile sulla carta, se non da degli insulsi pettegolezzi a cui lei non presta attenzione.

- non c'è nulla che non sia stato detto sul suo conto; dal fatto che una volta fosse una ragazzina piena di vita e poi qualcosa abbia iniziato a corromperla al fatto che sia un demone, dal fatto che hanno tentato di ucciderla ad aver ucciso la sua stessa sorella.
é quasi impensabile cercare di ricavare qualcosa sulla sua figuta da tutte le voci che ci girano intorno.

- Fredda, quasi glaciale, solitaria e tenace, così la descrivono coloro che hanno avuto l'occasione di lavorare con lei, coloro che invece la odiano tengono la stessa definizione, semplicemente cambiando l'ultima parola in "spietata", troppe, forse infinite solo le voci che si sussurrano su di lei negli anfratti dei palazzi dei più ricchi o degli ambienti presso cui lavora. Mostra mille facce come una mutaforma a seconda di chi si trova davanti, con un fare quasi serpentesco e manipolatore; ora è sofisticata, ora è pratica, con alcuni è raffinata ed elegante, con altri è semplice e diretta, dura o concessiva, calcolatrice o impulsiva, calma o pronta a scattare in ogni attimo, fiduciosa e sospettosa, non c'è una sola persona che riesca a fare un ritratto su di lei che sia uguale ad un altro.
Ma com'è davvero Philomena?

- certamente è determinata, non vi è alcun dubbio su di questo, in ogni campo della sua vita utilizza questa qualità al massimo che può: nel suo lavoro, nella propria vita privata, nell'aiutare a mediare nel trattato più importante o nella cosa più stupida come alzarsi dal letto la mattina ad un orario troppo mattiniero. Non ama essere al centro dell'attenzione in nessun campo, e se le capita di esserlo fa di tutto per levarsene il prima possibile. Cerca di passare più tempo che può da sola, nella rilassatezza che riesce ad ottenere solo dall'assenza di altri, e allo stesso modo cerca di allontanarli e fare in modo che nessuno possa fare in modo di avvicinarsi a lei e mettere i pericolo il suo stato di intoccabilità, sia per la propria sicurezza che per quella delle persone in questione. Non è semplicemente riservata, è qualcuno che non sa fare altro che tenere segreti, che siano i propri o quelli del proprio paese. Non può permettersi di essere manipolabile come una qualsiasi ragazzetta in preda alle emozioni e in balia di coloro che le stanno intorno. Tenere un muro fra sè e gli altri fa in modo che sia immune da questo e possa sgusciare anche nelle questioni più spinose senza che nessuno possa in qualche modo fermarla. Tenta in ogni modo di assumere maschere diverse con chi incontri per non farsi capire, non farsi tracciare da coloro che potrebbero cercare i suoi punti deboli.
é impossibile vederla perdere il controllo.
Se è di fronte ad altri per lo meno.

- Non è una manipolatrice, bensì è lei quella che cerca di essere superiore alle parti e non lasciarsi manipolare. Tende e non fidarsi di nessuno, per quanto riguarda sè stessa, ma è decisamente affidabile e con lei qualsiasi informazione può ritenersi sicura se affidata a lei. Tuttavia non sarete di certo ricambiati con la stessa moneta, e farla parlare anche di qualcosa di assolutamente banale che la riguarda è un'impresa.
Non è difficile intuire che nasconda qualcosa, forse molto più di quello che si possa credere, ma il suo vero talento non è non far capire che abbia degli scheletri nell'armadio, la sua bravura consiste nel non far capire quali, lasciando tutto adornato da una tenda di mistero impossibile da rimuovere.

- Tende a farsi un'opinione rapida degli altri nella sua testa, e spesso questa non cambia molto facilmente a meno che non si dimostri un cambiamento veramente radicale. Pensa che le persone cambino, ma che la maggior parte di esse sia troppo pigra per farlo sul serio. Rimane sempre qualcosa, anche di piccolo, avvinghiato a te come un cordone ombelicale, e che non puoi cambiare, non conta quanto tenti. Puoi cambiare ciò che è intorno a te, e anche qualcosa al tuo interno, ma una parte è come fossilizzata, immutabile e troppo difficile da eradicare nella sua opinione. Quasi nessuno è abbastanza tenace da privarsene sul serio.

- Anche se non si direbbe da come si comporta di solito, non le piacciono le cose statiche, anzi, ama il dinamismo, il cambiamento, tutto ciò che porta novità e possibilità i rinnovamento.
Ama conoscere, informarsi, sapere tutto quello che può, imparare in generale è una delle sue attività preferite. Il ruolo di diplomatico le piace particolarmente proprio per questo. Dà sempre la possibilità di accrescere la propria conoscenza, su un altro paese, altre culture, persone. Tutto.

- Le uniche cose di lei facili da capire sono due, piuttosto vaghe: come ho detto, è estremamente determinata, e secondo, ama il suo lavoro, o perlomeno quello da diplomatico.

*.° 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 *.°

- Philomena nasce da una delle famiglie più ricche ed influenti di Maeriel, imparentata alla lontana, si dice, col re stesso.
Non ha mai amato l'ambiente di cui faceva parte, statico, sempre uguale, costantemente rivolto al passato e mai futuro, più intento ad autodistruggersi che a fare veramente qualcosa.
I suoi anni passavano fra feste, balli, cene importanti piene di persone noiose che si comportavano in modo noioso. Ebbe naturalmente modo di incontrare qualcuno di interessante, ma non duravano a lungo.
La sua famiglia non sembrava amare le persone che incoraggiavano il suo spirito sin troppo ribelle alle regole e alle loro idee di decenza.
Così, non venivano più invitate ai loro festini e la sua corrispondenza con loro troncata a forza.
Ma niente sembrava funzionare contro la ragazzina.
Troppo intelligente per la sua età e troppo scaltra per la posizione di figlia cadetta in cui si ritrovava, riusciva sempre a trovare un qualcosa che le permettesse di sgusciare via dalle regole che le venivano costantemente imposte.
Ad ogni festa c'era qualcosa di nuovo, ad ogni ballo, apparizione pubblica, cena importante, Philomena trovava sempre un modo di distinguersi da quello in cui avrebbe dovuto amalgamarsi, a cominciare dal portare dei nastri azzurri, non rossi come gli altri, fra i suoi capelli; per poi passare al conversare con tutti coloro che erano troppo eruditi perchè la sua famiglia li approvasse, rifiutarsi di vestirsi elegante per una cena piena di persone che contano e cose di questo genere.
Tutti pensavano che fossero solo bravate infantili, ma man mano che gli anni passavano Philomena sembrava maggiormente interessata al distaccarsi e mostrare che lei non aveva nulla a che fare con coloro che portavano il suo stesso cognome che ad omologarsi ad esse.
E questo era un problema non indifferente per la loro reputazione.

- Più Philomena cresceva, più le cose si facevano difficili. I litigi erano frequenti, e la distanza fra lei e gli altri membri della casa si faceva latente. Lei non approvava loro, loro non approvavano lei. Specie sua sorella maggiore, con cui i conflitti erano ancora più accesi. Sarebbe stata lei a prendere le redini della famiglia in futuro, e non poteva permettersi che la sua stessa sorella rovinasse tutto quanto.
C'era un'immagine da preservare.
L'antica austerità da restaurare.
La superiorità del loro sangue da ostentare.
E non c'era. Spazio. Per. Gli. Errori.
I rapporti tra loro si fecero sempre più amari sino a diventare propriamente divergenti.
Sua sorella aveva il peso di una famiglia da portare sulle sue spalle, Philomena aveva deciso che voleva smettere di reggere la stessa cosa, causando una frattura che avrebbe portato a conseguenze irreparabili, di cui si sarebbe pentita per tutta la vita.
E lei ancora non lo sapeva.

- la mandarono a fare un addestramento da cavaliere per entrare nei loro ranghi, così che forse avrebbe imparato un po' di disciplina da quell'esperienza.
Non andò come previsto, anzi era peggiore che mai.
I rapporti si inaspirono ulteriormente, coi suoi genitori ma soprattutto con Marianne, la sorella maggiore, con cui era ormai ad un punto di rottura.
Minacciò di lasciare per sempre quella casa e non farsi mai più vedere, di smettere di coprire tutto il marcio che continuavano a nascondere sotto i ricchi arazzi e tappeti di quella vecchia villa in cui erano sempre vissuti.
E sapeva che non sarebbe mai tornata indietro. Se c'era una cosa chiara che Marianne sapeva di Philomena, era che non si guardava indietro.
Niente al mondo la avrebbe distolta dal suo intento.
Aveva solo diciassette anni al tempo.

- le due sorelle non si odiavano. Non si volevano più bene, questo era certo, ma nessuna delle due era mai stata capace di valicare la barriera dell'amarezza ed entrare in quella di un sentimento così radicale.
Marianne avrebbe voluto la forza di Philomena, la determinazione per abbandonare quello che lei non sapeva lasciare.
Philomena invidiava la compostezza, la maturità e la perfezione che Marianne aveva sempre avuto.
Però era tardi per lasciarsi oscurare dai sentimenti, ed entrambe lo sapevano.
Ormai la convivenza non era più possibile.

- Marianne propose a Philomena un duello. Se Philomena avesse vinto, l'avrebbe lasciata libera di andarsene per sempre e l'avrebbe protetta dalle ire dei loro genitori, al contrario, avrebbe finalmente accettato il suo ruolo in quella famiglia e se ne sarebbe rimasta buona.
Inizialmente la minore era scettica di questo, ma considerando il fatto che se se fosse semplicemente andata sarebbe finita probabilmente sulla strada e senza soldi, decise di acconsentire.
Per quanto solitamente non si impegnasse molto per esso, aveva pur sempre ricevuto un addestramento da cavaliere, mentre la sorella no, il che le dava buone possibilità di vittoria.
Il giorno del duello, però si rese conto che non sarebbe stato così.
Marianne si era fatta sostituire da una delle guardie che la servivano, non l'avrebbe affrontata direttamente, ma sarebbe rimasta in mezzo a loro, a fare da arbitro.

- il duello iniziò ugualmente. Lei e la guardia non erano chiaramente allo stesso livello, tanto era vero che fu ferita diverse volte in maniera poco grave, senza lasciare cicatrici, prima che le cose degenerassero e lei rimediasse una ferita che non si sarebbe mai richiusa del tutto sul tallone. Nonostante questo, decise di continuare, per quanto consapevole di non avere alcuna possibilità di vittoria contro una persona di lega così alta rispetto a quella in cui era lei.
Marianne la giudicava con uno sguardo impassibile continuare a lanciare attacchi inutili come un animale in punto di morte.
Sino a quando non fermò la guardia e prese lei il suo fioretto.

- tutt'oggi, Philomena non sa come mai avesse deciso di farlo. Forse voleva prendersi gioco di lei, forse voleva avere un minimo di onore del combattere almeno l'ultimo giro contro la sorella, o forse non lo aveva fatto con premeditazione, semplicemente aveva seguito un impulso del momento. Forse voleva lasciarsi morire.
O aggrapparsi al suo senso di colpa per tutta la vita.

- Marianne non sapeva usare una spada. Non era mai stata addestrata a combattere nemmeno con un pugnale.
Fu così che quando persino sua sorella con una gamba inutilizzabile e allo stremo delle forze la attaccò, non seppe difendersi.
La lama la trapassò da parte a parte.
Non disse nulla prima di morire. Guardò Philomena. Chiuse gli occhi. E non li riaprì mai più.

- I genitori non erano semplicemente arrabbiati, erano fuori di sè.
Pagarono la guardia per non confessare nulla di ciò che era accaduto, fecero circolare la voce che la loro amata figlia maggiore era morta per via di una malattia, e misero Philomena di fronte all'atto compiuto, ovvero che doveva essere lei colei che avrebbe preso in mano le redini della famiglia quando sarebbe arrivato il momento.
La libertà che aveva sempre sognato, ormai era solo un sogno irrealizzabile e distrutto per sempre, e il nuovo fantasma della sorella era pronto ad infestarsi nella sua mente e tormentarla sino alla fine dei suoi giorni con la consapevolezza che era stata lei stessa ad uccidere Marianne.
E che nulla la avrebbe riportata indietro.

- ora che non era più una figlia cadetta, però, potè se non altro usare la sua carriera da cavaliere, per entrare nell'ambito della diplomazia, che era quello che aveva sempre sognato.
Prese ad allenarsi assiduamente nella scherma con una dedizione che non aveva mai avuto prima per la disciplina, quasi per miracolo. Più che un miracolo, era la pressante memoria del corpo della sorella morto di fronte a lei a costringerla a farlo. Forse, se fosse stata più allenata e con dei riflessi più pronti, Marianne sarebbe sopravvissuta.
Per proteggere la sua situazione, assunse un comportamento ancora più criptico di quello che adottava in precedenza, diventando quasi l'ombra del suo dipartimento.
Sino a che dai suoi superiori non le è stato affidato l'incarico di sorvegliare un certo inventore.

*.° 𝙛𝙖𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖 *.°

- Se si leva sua sorella e i suoi genitori, non c'è mai stato nessuno di veramente presente nella sua vita, era sempre un continuo via vai di conoscenze mai davvero approfondite, magari interessanti, magari che le sarebbe piaciuto rendere più intime, ma che ha sempre perso e disperso, o che ha sempre allontanato troppo perchè diventassero un qualche rischio per lei.
Generalmente è sempre stata molto sola.

- Coi suoi genitori, penso si sia capito che il rapporto non è esattamente idilliaco.

- per quanto riguarda tradizioni familiari, ce n'è solo una, che lei fa di tutto per disattendere. Intrecciare dei nastri, o anche solo uno, rossi nei capelli. Lei, dalla tenera età di dieci anni, veste solo nastri azzurri.

*.° 𝙥𝙤𝙩𝙚𝙧𝙞 *.°

- non ne possiede.
Sin dalla nascita, è sempre stata completamente priva di qualsiasi forma di magia.
:(

*.° 𝙖𝙧𝙢𝙞 *.°

- porta sempre con sè il suo fioretto d'argento.
I fioretti sono un particolare tipo di spada, le cui caratteristiche sono l'estrema sottilezza della lama e la leggerezza, quindi la manovrabilità dell'arma.

- oltre ad essere fatto d'argento (metallo non ossidabile ed estremamente resistente) la sua maggiore peculiarità è il fatto che l'elsa è costruita a forma di rosa, con persino le venature dei petali e le spile ai margini per sembrare il più fedele possibile.

*.° 𝙥𝙪𝙣𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙛𝙤𝙧𝙯𝙖 𝙚 𝙙𝙞 𝙙𝙚𝙗𝙤𝙡𝙚𝙯𝙯𝙖 *.°

- Vantaggi

- ha un'intelligenza fuori dal comune ed è molto scaltra, sa cavarsela in qualsiasi situazione.

- ha ricevuto un addestramento da cavaliere, quindi sa tirare di scherma, combattere con un pugnale, conosce tutte le leggi e le norme di comportamento a cui devono attenersi, andare a cavallo e simili.

- sa trattare in modo eccellente ed è esperta in ambito contrattuale, con lei, una trattativa può solo andare a buon fine.

- è disgustosamente ricca.

- Ambiguità

- ha una marea di conoscenze nei luoghi più disparati, cosa che può essere sia positiva che negativa.
Da un lato ha la possibbilità di ottenere infromazioni su praticamente chiunque; dall'altra parte ci sono molte più persone che sanno chi lei sia.

- Svantaggi

- è quasi impossibile da capire, è chiusa in sè stessa e misteriosa, non lascia trasparire nulla di quello che pensa e delle sue vere intenzioni.

- non concede a nessuno la sua fiducia e per via della sua abitudine a non far sapere nulla di sè risulta difficile anche darle fiducia.

- non possiede alcun tipo di abilità magica.

- è testarda e impuntata sulla sua idea, non ha la capacità di lavorare in gruppo con altri e preferisce lavorare da sola.

*.° 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙚 *.°

- venire manipolata. Come ha fatto la sorella, i suoi genitori, ha paura che altri cercheranno di aprofittarsi di lei per i propri fini e la intrapoleranno ancora più di quanto non sia già.

- dover dipendere da qualcuno per qualsiasi cosa. La terrorizza la prospettiva di essere in debito con qualcuno e la possibilità che questi la possano ricattare per questo.

- tutto quello che è anche solo vagamente viscido.

*.° 𝙨𝙤𝙜𝙣𝙞 𝙚 𝙤𝙗𝙗𝙞𝙚𝙩𝙩𝙞𝙫𝙞 *.°

- prima che sua sorella morisse le sarebbe piaciuto poter viaggiare per il mondo e scrivere delle guide da viaggio o degli atlanti in cui illustrava nel dettaglio ogni paese. Ora come ora, ha abbandonato l'idea di poter realizzare questo desiderio.

- scappare dalla sua famiglia e dal ruolo che le è stato imposto. Darebbe qualsiasi cosa per far avverare questo sogno, poter scappare da tutto quello che le è crollato sulle spalle all'improvviao, frantumando il futuro che aveva lì di fronte, lo sentiva fra le mani, lo stava già quasi vivendo, e poi da un secondo all'altro è diventato poco più di un'iilusione.
é esattamente questo il motivo per cui accetta di entrare nella comitiva. La possibilità di scappare dalla sua vita? L'occasione irripetibile di vivere liberamente anche se solo per un breve lasso di tempo? Non se la lascerebbe sfuggire per niente al mondo, anche se durasse un solo attimo .

*.° 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙥𝙚𝙣𝙨𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙙𝙞𝙫𝙞𝙣𝙞𝙩𝙖̀ *.°

- non ha una particolare fede nè attaccamento verso le divinità, generalmente ignora la loro esistenza e si concentra su altro; non le piace affidarsi a nessuno per quello che la riguarda, nemmeno ad un Dio.

*.° 𝙥𝙖𝙧𝙚𝙧𝙞 𝙨𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙞𝙩𝙪𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 *.°

- anche se non lo dà a vedere, è affascinata ed entusiasta della situazione. Avere la possibilità di vivere finalmente l'avventura che ha sempre voluto vivere, allontanarsi dalla vita che le è sempre stata imposta senza che potesse mai opporsi ad essa dopo la morte della sorella? Come potrebbe mai non essere felice della cosa, anche senza darlo a vedere? Non vede l'ora, non aspettava altro che questa occasione, ed è estremamente determinata a non lasciarsela scappare.

*.° 𝙥𝙧𝙤𝙣𝙤𝙢𝙞 --- 𝙞𝙙𝙚𝙣𝙩𝙞𝙩𝙖̀ 𝙙𝙞 𝙜𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚 --- 𝙤𝙧𝙞𝙚𝙣𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 *.°

- she/her
- donna cisgender
- aroace (aromantica asessuale)

*.° 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙤 *.°

- è mancina

𝙩𝙝𝙚 𝙜𝙧𝙚𝙖𝙩𝙚𝙨𝙩 𝙙𝙧𝙚𝙖𝙢𝙚𝙧
... ♪ ...
𝙩𝙝𝙚 𝙙𝙚𝙖𝙙 𝙨𝙝𝙖𝙙𝙤𝙬
... ♪ ...
𝙩𝙝𝙚 𝙜𝙧𝙚𝙖𝙩𝙚𝙨𝙩 𝙙𝙧𝙚𝙖𝙢𝙚𝙧

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𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢: 𝘿𝙚𝙪𝙨 𝙚𝙭 𝙈𝙖𝙘𝙝𝙞𝙣𝙖
𝘈𝘶𝘵𝘰𝘳𝘦: -lycxris

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