Verrà la guerra e sarà festa
nei ghetti vuoti di una città senza nome,
nei volti audaci di chi è cieco di avidità. 

Verrà la guerra e sarà festa
per i giornali che appetiscono spettacoli,
per i politici che animano le tragedie.

Verrà la guerra: tra chi non riconosce diritti,
tra chi combatte per divenire un numero,
invece che sancire finalmente l'ultima parola. 

E sarà festa: per chi è protagonista sulla scena,
per chi sa di ingannare il proprio pubblico,
mentre dietro le quinte nessuno sa cosa succede.

Verrà la guerra e sarà festa
perché i cadaveri dei valori umani
verranno serviti in banchetto
a chi neanche bestia è.