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*Zap 21*

"And through it all she offers me protection
A lot of love and affection
Whether I'm right or wrong
And down the waterfall
Wherever it may take me
I know that life won't break me
When I come to call, she won't forsake me
I'm loving angels instead" (Angel)

*Marzo*

Zayn's pov

"Sei proprio sicuro che le piacerà?" domandai per la milionesima volta.

"Si, si e ancora si" rispose Louis alzando gli occhi al cielo. "So cosa piace alla mia sorellina" aggiunse poi, sistemando il tavolo.

"Voglio solo che sia tutto perfetto" dissi.

"E lo sarà"

Oramai era marzo inoltrato. Era passato ormai poco piú di un mese e mezzo da quando, quel giorno al capannone, mio padre fu arrestato, sparendo per sempre dalla mia vita e da quelle dei miei amori. Da allora, la mia relazione con Darcy si fortificava sempre piú. Ogni tanto ci capitava di alzare la voce e di dirci su a vicenda, ma tornavamo sempre a fare pace quasi subito.
Ogni giorno che passava, il piccolo diventava sempre piú grande, imparando cose nuove.
Riusciva a camminare da solo per alcuni metri, prima di cadere col sedere per terra, senza farsi troppo male.
Ogni singola volta che cercava di camminare da solo, mi emozionavo tantissimo. Vederlo aggrapparsi ad una sedia, oppure ad un mobile, cercando di mettersi in posizione eretta, allontanando con la manina chiunque provasse ad aiutarlo, mi rendeva orgoglioso di lui. Voleva fare da solo e ci riusciva.
Quando lo vedevo tirarsi su da terra, mi accucciavo poco distante da lui, tendendogli le braccia ed incoraggiandolo a venirmi incontro. Osservavo ogni sua mossa. Il suo lasciare andare, anche se titubante, lo schienale della sedia per poi camminare barcollando un po' verso di me.
Il mio ometto stava crescendo ed io imparavamo tutti i giorni a fare il papà.

Finii di appoggiare qua e la per la stanza le candele, mentre Louis metteva apposto le sedie. Erano due settimane che stavo organizzando, nei minimi particolari, quella sorpresa per Darcy e, senza l'aiuto da parte di Louis ed Harry non ci sarei mai riuscito.
Io e la mia piccola ci conoscevamo da ben due anni e mezzo, e pensai che fosse giunto il momento di fare per bene le cose con lei. Lo avevo sempre desiderato e finalmente lo stavo per fare.

Io e Louis uscimmo dalla casetta sulla spiaggia che avevo affittato per la serata, dirigendoci verso l'auto. Il fratello della mia ragazza mi accompagnò a casa di mia sorella, cosicché potessi prepararmi.
Dopo essermi fatto la doccia, mi avvolsi sui fianchi un asciugamano, dirigendomi in camera da letto per vestirmi.
Optai per una camicia semplice di color bianco, pantaloni eleganti neri, una cravatta del medesimo colore ed una giacchetta anch'essa nera con dei ricami color bianco sulle maniche. Infilai ai piedi un paio di scarpe stringate classiche nero lucide, poi sistemai al meglio con la lacca i capelli biondi.
Mi guardai un ultima volta allo specchio, poi uscii di casa, dirigendomi a casa della mia ragazza.

Me ne stavo in atrio, intento a giocare con Leroy, aspettando che la mia piccola finisse di prepararsi.

"Dad, dad" mi chiamò il piccolo mostrandomi contento il suo nuovo peluche, un regalo della zia Giulia.

Mi dispiaceva tantissimo lasciare a casa nostro figlio, ma avevo bisogno di passare un po' di tempo da solo con il mio amore, specialmente questa sera. Volevo che fossimo solo noi due. Volevo un po' di tempo per noi due, senza nessun altro.

Infilai la mano in tasca, stringendo con pressione, la piccola scatolina di velluto rosso.
Ero nervoso e agitato al sol pensare a quello che stavo per fare, ma era giunto il momento di farlo.
Lo avevo rimandato per troppo tempo. Troppe volte mi ero ripromesso di fare questa mossa, senza mai farla sul serio.

"Amore"

La sua splendida voce mi risvegliò dai miei pensieri. Alzai lo sguardo, ritrovandomi a guardarla negli occhi. In quel preciso momento, l'azzurro dei suoi occhi si mescolò con quello color caramello dei miei.
Ogni singola volta che mi perdevo nell'ammirare i suoi meravigliosi zaffiri, lo stomaco mi si contorceva.
Ero pazzo di lei.

La guardai tutta. Da capo a piede, restando a bocca aperta davanti alla sua tremenda e perfetta bellezza. Si era arricciata i capelli, bloccandoli con delle forcine di lato, facendoli ricadere delicatamente sulla spalla sinistra.
Indossava un abito color rosa pallido, lungo fino ai piedi ed una giacchetta bianca a coprirle le spalle. La parte superiore del vestito presentava una scollatura a cuore, la gonna invece, era svasata e ricadeva morbida lungo i suoi fianchi.

Ero rimasto senza parole. Non c'era al mondo alcun aggettivo che descriveva l'amore della mia vita.
L'osservai scendere lentamente le scale. Le tesi una mano e lei subito la prese.

"Sei splendida" le sussurrai all'orecchio.

Darcy's pov

"E tu sei bellissimo" dissi guardandolo negli occhi.

Abbassai lo sguardo, soffermandomi ad ammirarlo tutto.


"Specialmente coi capelli biondi" confessai inserendo le dita tra i suoi capelli, accarezzandoglieli.

Al mio gesto, il mio ragazzo chiuse gli occhi, godendosi il mio gesto. Continuando ad accarezzargli il ciuffo, mi avvicinai a lui, lasciandogli un dolce bacio sulle labbra. Zayn mi prese per la vita, approffondendo il bacio.

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Durante il viaggio in macchina, cercai in tutti modi possibili di scoprire dove fossimo diretti, ma Zayn continuava a ripetere che era una sorpresa.
Guardai fuori dal finestrino, ammirando il paesaggio, cercando di capire la nostra destinazione.

"Dove mi porti?" chiesi per l'ennesima volta, con la speranza che me lo dicesse.

Mi guardó un attimo, sorridendo. "É una sorpresa" rispose riportando lo sguardo sulla strada.

Dopo quasi un'ora di macchina, arrivammo a destinazione.
Malik scese dall'auto, venendo poi ad aprirmi la portiera. Lo ringrazia, scendendo dal veicolo. Mi fece voltare, coprendomi gli occhi con una benda.
Fece intrecciare le nostre dita, guidandomi verso non so dove.
Ad un certo punto, i miei piedi sprofondarono nel terreno, ed udii in lontananza il rumore del mare. Mi aggrappai meglio a Zayn, evitando cosí di cadere sulla sabbia.

"Siamo arrivati" annunciò togliendomi la benda.

"Wow" esclamai ammirando quello che si trovava davanti ai miei occhi.

Eravamo all'interno di una piccola casetta di legno, situata poco distante dalla riva del mare.
L'intera stanza, era illuminata da tante piccole candele sparse qua e la, creando un atmosfera magica.

"Ti piace?" mi chiese stringendomi a se da dietro, appoggiando il mento sulla mia spalla, lasciandomi un leggero bacio sul collo.

Ancora stretta nel suo abbraccio, mi voltai, annuendo alla sua domanda. Alla mia silenziosa risposta, sorrise. Avvicinai maggiormente il mio viso al suo, sfiorandogli il naso col mio. Feci congiungere le nostre bocche. Le sue labbra, si muovevano lentamente sulle mie.
Zay fece spuntare di poco la lingua, cominciando a farla picchiettare lungo tutta la superficie del mio labbro inferiore.
Schiusi le labbra, permettendo alla sua lingua di entrare in contatto con la mia.

---

La cena si era conclusa benissimo ed il resto della serata stava procendendo in modo perfetto.
Avevamo deciso di fare una passeggiata e, dopo esserci sfilati le scarpe, andammo sulla spiaggia.
Camminammo in riva al mare, mano nella mano, con le onde del mare che ci bagnavano i piedi.
Ormai era tarda sera. Sulla spiaggia regnava il silenzio ad eccezzione del suono calmo delle onde.
In cielo splendevano centinaia di stelle e la luna illuminava il paesaggio.

Avevamo passato entrambi l'inferno, superando una miriade di ostacoli.
Molti al posto nostro si sarebbero arresi alla prima difficoltà, ma noi non eravamo persone comuni.
Eravamo Darcy e Zayn.
Due ragazzi con decine di difetti e pochissimi pregi che ci rendevano perfetti l'uno per l'altro.

Meritavamo la felicità.

"Amore mio" mi chiamò Zay fermandosi. Mi voltai, cosicché potessi guardarlo negli occhi. Era nervoso. "Devo chiederti una cosa. É importante" continuò.

Lo incoraggiai a proseguire il discorso. Sciolse la presa della mia mano, infilandola poi nella tasca della sua giacca. Dopo poco la estrasse, stringendola a pugno.

"Lo sai che ti amo, vero?" chiese accarezzandomi dolcemente il dorso della mano. Annuii. "Vedi..." iniziò mostrandomi l'oggetto che teneva in mano. Una piccola scatolina di velluto rosso. Guardai la scatolina, poi lui.

"...Ne abbiamo passate molte assieme. Ci siamo feriti a vicenda. Ti ho distrutta troppe volte, però continuiamo a stare assieme. Ogni giorno che passa, m'innamoro sempre di piú di te, il mio angelo dagli occhi azzurri, ed ora, voglio fare questa cosa che ho rimandato troppo a lungo" confessò.

Aprí la scatolina, rivelando cosa contenesse. Dalla scatolina, tirò fuori una catenina argentata, con appeso un pendaglio a forma di sole.
Era bellissima.

"Era di mia madre. La portava ogni giorno. Diceva sempre che il pendaglio rappresentava me. Il suo Sun, cosí mi chiamava. Ero il Sun che illuminava la sua vita fatta altro che di ombre e tenebre" fece una pausa. Sentii gli occhi colmarsi di lacrine. Era la prima volta che mi parlava di sua madre. "Quando me la regalò, ero un bambino ma le parole che mi disse, mi restarono impresse in testa. Mi disse di donarla alla persona che mi avrebbe fatto provare i sentimenti che io facevo provare a lei. Quella persona sei tu, Darcy Tomlinson. Sei il mio Sun splendente. Il Sun che ha fatto breccia nel mio cuore e nella mia anima nera, portandomi la luce" concluse. "Vuoi accettarla?" domandò con voce tremante.

"Si" risposi con le lacrime che scorrevano lungo le mie guance.

Il mio ragazzo mi allacciò al collo la catenina. Presi in mano il pendaglio, ammirandolo. Mi fiondai tra le sue braccia, stringendolo a me, sussurrandogli un "Ti amo" sul petto. Mi concentrai ad ascoltare il battito del suo cuore. Cuore che batteva per me, nello stesso modo nel quale il mio batteva per lui.

Era tutto tremendamente perfetto. Non potevo desiderare qualcosa di meglio.

Capitolo diabetoso
Avevate pensato che le chiedesse di sposarlo, vero? E invece niente, muhahaha.
Sto scrivendo le risposte dell'Ask&Answer e domani le posto. Siete molto diffidenti nei confronti di zay.
Se volete fare altre domande, fatele pure.

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