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𝑺𝒆𝒅𝒊𝒄𝒊

«E quindi cosa gli hai detto?» domanda Thessa, iniziando a camminare avanti ed indietro per il salotto dopo che ho finito di raccontarle della proposta di Jorginho.

«Che devo pensarci...» spiego, torturandomi le dita. Forse perché in realtà ho già deciso ma ho bisogno che la mia migliore amica mi dia un suo parere.

«Gli dirai di no vero?» chiede ancora, avvicinandosi a me che sono seduta sul divano ma io rimango in silenzio, non avendo una risposta vera e propria. «Dimmi che non ci stai pensando davvero» spalanca gli occhi e quando si rende conto che non ho intenzione di parlare, inizia a dare di matto. «Cloe non puoi trasferirti a Londra!» urla incredula. «Hai tutto a Venezia, non puoi andartene per uno che conosci da poco più di un mese» spiega, cercando di mantenere la calma.

«Lo so, ma non voglio che quella tra me e Jorge rimanga un'avventura estiva» ammetto, passandomi una mano sul volto.

Thessa a quel punto sospira, sedendosi al mio fianco. «Parte tra cinque giorni lui, giusto?» domanda ed io annuisco. «Tu sai che io ti voglio bene e voglio il meglio per te. Ma trasferirti in Inghilterra è una pura follia e lo sai anche tu» sussurra, quasi come se le dispiacesse dirmi queste parole anche se so che ha ragione.

«Quindi dovrei finirla prima che parta?» chiedo. Non è quello che voglio, ma è la decisone giusta. È giusto viversi il momento, ma a volte bisogna pensare e ragionare per evitare di fare qualche cazzata.

Thessa abbassa lo sguardo. «Non per forza» si stringe nelle spalle «Godetevi questi ultimi momenti senza pensare e poi si vedrà»

«Non voglio perderlo T, lo amo» ammetto e sento le lacrime iniziare a solcare il mio volto.

«Lo so tesoro, lo so» mi rassicura «Ma se è destino, la distanza non vi separerà»

***********

Osservo Jorginho mentre prepara le valigie e non ho il coraggio di dirgli che ho preso la mia decisione. Sorride mentre piega le sue maglie ed ogni tanto si avvicina a me per darmi un bacio. Ha iniziato a parlarmi del suo appartamento a Londra, di dove potrei sistemare i miei vestiti e mi ha parlato di come potrei trovare lavoro come traduttrice sportiva dopo essermi laureata. Lui già pensa ad un probabile futuro ed io non trovo il coraggio di spezzare il suo entusiasmo. Negli ultimi due giorni abbiamo girato la città e ci siamo divertiti come bambini, il che mi ha fatto capire che lui è davvero la persona giusta al momento sbagliato.

«Poi ti devo portare in un bar meraviglioso vicino a Wembley dove è pieno di gatti» continua sorridendomi ed io abbasso lo sguardo.

«Jorgi...» lo richiamo.

«Dimmi» risponde immediatamente. A quel punto io mi alzo dal suo letto ed a passo lento mi avvicino a lui, per poi accarezzargli delicatamente il braccio.

Gli sorrido e lui ricambia. «Ti amo» sussurro e Jorginho si volta di scatto verso di me.

«Lo hai detto davvero?» domanda sorpreso con un sorriso davvero bellissimo. A quel punto annuisco ed immediatamente lui mi stringe tra le sue braccia. «Sono così felice di averti incontrata Cloe» sussurra, posando le sue labbra sulle mie. Inizialmente il bacio è delicato, poi lui inizia ad approfondirlo ancora di più fino a farmi perdere l'equilibrio, dunque cado sul letto e lui cade sopra di me.

Io scoppio a ridere ma Jorginho inizia a lasciarmi lenti baci sul collo ed io percepisco immediatamente il suo desiderio che aumenta secondo dopo secondo.
Vorrei davvero non fermarlo, ma ho bisogno di dirgli che non andrò con lui in Inghilterra.

«Sai, a Londra ho un letto davvero comodo» ridacchia, infilando le mani sotto la mia maglietta per accarezzarmi la schiena. «E una doccia spaziosa» continua, strofinando il suo naso contro il mio collo.

Immediatamente metto le mani tra i suoi capelli, beandomi del suo dolce tocco e non trovo le forze per rovinare i suoi piani.
Ma devo farlo, adesso o mai più.

«E soprattutto potremmo-»

«Non verrò Jorgi» lo interrompo, parlando velocemente e sperando di non doverlo più ripetere. Jorge smette subito di baciarmi e si alza dal mio corpo, quasi come gli fosse scattato qualcosa nella testa.

«Hai già deciso?» chiede e percepisco la tristezza dal suo tono di voce.

«Mi dispiace...» sussurro sinceramente provando ad accarezzargli la guancia ma lui si scosta bruscamente. «Non puoi chiedermi di lasciare tutto e seguirti» cerco di farlo ragione «C'è la mia famiglia a Venezia, la mia università, c'è Thessa...c'è tutto» gli spiego mettendomi seduta.

«Lo capisco» borbotta alzandosi ma so che non sta capendo.

«Londra è lontana...» continuo e lui annuisce, dunque percepisco che è arrabbiato. Allora mi alzo anche io, volendo avvicinarmi anche se so che sarà difficile cercare un contatto in questo momento. «Possiamo provare a vedere come funziona una relazione a distanza» propongo.

«Non funzionerà» scuote la testa lui «Meglio darci un taglio ora che tra qualche mese» sputa acido senza guardarmi.

«Non dire questo, so che non lo pensi» ribatto, cercando di afferrargli il braccio per costringerlo a guardarmi.

«E cosa dovrei dire?!» esclama, alzando leggermente la voce «Non è una cosa fattibile Cloe, evitiamo di prenderci per il culo» aggiunge, questa volta cercando di calmarsi dopo aver molto probabilmente notato l'aggressività che ha usato.

«Però possiamo provarci!» asserisco io, quasi in lacrime. «Non può finire così» sussurro.

«Non è neanche iniziata» borbotta.

«Jorgi...»

«Lasciami da solo Cloe, per favore» dice, prima di allontanarsi per andarmi ad aprire la porta.

«Partirai dopodomani, non voglio che tu te ne vada odiandomi» asserisco, avvicinandomi di nuovo a lui e posizionandomi proprio davanti al suo volto. Jorginho contrae la mascella, senza guardarmi.

«Hai preso la tua decisione» è l'unica cosa che riesce a dire.

«Perché non provi a capirmi?!» mi lascio andare, volendo afferrare il suo volto tra le mani ma anche questa volta lui si sposta.

«Non farmi dire cose che non penso Cloe, vattene ti prego»

Detto questo, mi fa segno di uscire.

«È quello che vuoi davvero?» domando.

Lui annuisce solamente.

«Ti chiedo solo di non andartene senza salutarmi» sussurro uscendo dalla sua camera ma lui non mi risponde, si limita solo a chiudere la porta lasciando lì da sola nel corridoio con gli occhi lucidi.

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ALLORAAA

Siete d'accordo con la decisione di Cloe?

Nonostante l'abbia scritto io questo capitolo, poi vi darò anche la mia opinione.

Detto questo vi ripeto che il finale di questa storia sarà DIVERSO dagli altri, quindi preparatevi ahahah

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