DICIANNOVE
Afferro il mio borsone sul letto mentre mi lego i capelli in una coda disordinata.
Luigi è già in salotto che mi sta aspettando, pronti per incontrare la costumista. Solitamente questo incontro si fa di giovedì ma essendo lei impegnata in un altro programma, Maria ci ha chiesto il favore di andare oggi, ovvero un giorno prima.
«Flavia, tu non vieni?» le domando mentre passo davanti alla cucina.
«Ci chiamano loro no?» chiede Flaza, continuando a mescolare l'impasto della sua torta.
«No, dobbiamo andare noi» le risponde Luigi, leggermente scocciato perché è già la seconda volta che glielo ripete.
«Allora dopo arrivo» ci liquida Flavia con un gesto veloce della mano. Il mio amico alza gli occhi al cielo ma decide di non replicare, facendomi semplicemente segno di uscire ed io annuisco seguendolo fuori dalla casetta senza aggiungere altro, perché so che altrimenti inizierebbero un'ennesima discussione sulla puntualità, il rispetto delle regole e l'educazione.
«Oggi sei raggiante» mi fa notare Luigi mentre camminiamo per la strada, pronti a raggiungere gli studi.
«La settimana è iniziata bene, diciamo così» mi stringo nelle spalle, nascondendo il mio più che evidente imbarazzo. Lui ride e mi dà una leggera spintonata facendomi barcollare, dopodiché io lo colpisco scherzosamente sul braccio. Continuiamo a prenderci in giro fino a quando non entriamo nell'edificio, vedendo Rea e Nicol uscire dalla sala della costumista e darci il cambio.
Luigi mi apre anche la porta per poi borbottare un "guarda che gentleman che sono" ed io non posso far altro che ridere come una stupida nel sentire la sua buffa pronuncia.
Appena entriamo, troviamo già Alex, Albe e Alessandra intendi a provare qualche vestito.
Salutiamo tutti educatamente ed immediatamente i miei occhi si scontrano con quelli di Alex, come se all'interno di questa stanza esistessimo solo noi e ci stessimo cercando.
Lui ora sta indossando una maglia beige e dei pantaloni neri, eppure anche con questa semplicità è assolutamente stupendo.
«Per te Giu ho preparato questo, provalo» mi sorride Ilaria, la costumista, porgendomi un bellissimo vestito blu aperto sulla schiena con delle scarpe bianche. Lo osservo leggermente perplessa, non essendo abituata a mostrare le mie gambe ma decido di non obiettare perché tanto sapevo che prima o poi avrei dovuto dire addio ai miei pantaloni.
Annuisco afferrandolo ed appena mi giro vedo Alessandra osservarmi contenta. «Ti starà divinamente» commenta la mia amica ed io le sorrido andando a cambiarmi dietro alla tenda.
Mentre provo quel vestito mi osservo allo specchio ed ammetto di sentirmi incredibilmente a disagio. Ho sempre avuto un rapporto contrastante con il mio corpo e mi ero ripromessa che qui dentro avrei acquistato più sicurezza in me stessa e voglio mantenere questa promessa. Soprattutto perché una volta fuori da qui voglio mettere quel vestito nero che Michele mi aveva regalato al compleanno e che io avevo messo subito in un angolo dell'armadio perché non era da me.
«Che ne dite?» domando aprendo la tenda ed immediatamente tutti si voltano nella mia direzione. Alex si gira di scatto e nel farlo, gli cade dalle mani la bottiglietta dell'acqua.
Neanche con lui ho mai messo un vestito.
E se per me è strano, credo lo sia anche per lui vedermi con questo abito addosso.
«Sei proprio figa» approva Luigi, mostrandomi un pollice in su.
«L'ho detto che saresti stata bene» aggiunge Alessandra sorridendomi.
«È proprio il tuo colore» annuisce anche Albe.
Alex mi sta ancora guardando.
Sento i suoi occhi scrutare attentamente il mio corpo e sicuramente, so di essere arrossita.
Poi tutto d'un tratto, si schiarisce la voce. «Sei bellissima» sussurra abbassando lo sguardo e Luigi immediatamente assume un'espressione maliziosa, poi applaude completamente a caso, giusto per metterci ancora più a disagio.
Albe ride contagiando anche Alessandra.
«Grazie...» è l'unica cosa che riesco a dire, sentendomi piccola in mezzo a quella sala con tutti quegli occhi su di me.
Soprattutto con i suoi occhi.
«Sono l'unico che percepisce questa tensione sessuale?» interviene Luigi, guardando me ed Alex ed a quel punto io alzo gli occhi al cielo, completamente in imbarazzo.
Alex lo colpisce con la bottiglietta recuperata dal pavimento e lui alza le mani in segno di resa mentre si prova la sua giacca nera.
«Dai ragazzi, chi ha finito può tornare in casetta» annuncia Ilaria, ridendo anche lei.
Albe, Alessandra ed Alex recuperano allora i loro vestiti e dopo averci salutato escono anche loro, lasciandomi da sola con Luigi.
«Sei proprio uno stronzo eh» rido, scuotendo la testa «Da oggi con Carola ti renderò la vita impossibile a furia di fare battute» lo minaccio, pensando di fargli un torto ma lui si stringe nelle spalle sorridendo.
«Deve nascere ancora chi può mettermi in imbarazzo» si atteggia, mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni.
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La puntata è stata davvero particolare, perché ci sono state molte sfide tra cui quella di Tommaso e di Rea che fortunatamente, hanno vinto senza problemi.
Giacomo è stato però poi sostituito da Rudy che al suo posto ha fatto entrare Simone, un ragazzo che in quest'ultima settimana ha vissuto con noi. Inutile dire che tra la tristezza generale, Luigi e Luca erano quelli più distrutti dalla sua uscita. Erano davvero tanto amici e a me si è spezzato il cuore nel vederli piangere. Qui dentro si formano davvero dei bei legami e vedere una persona con cui hai creato un bel rapporto uscire, fa davvero male.
Come fa male in questo momento vedere Alex seduto sul divano che fissa un punto davanti a sé. Una volta rientrati dagli studi tutti si sono messi in giardino a parlare, tutti tranne lui.
Per questo motivo mentre la casetta è deserta e si sentono le voci degli altri provenire da fuori, io prendo un respiro profondo e mi avvicino a lui.
So che sta così per la classifica degli inediti fatta da Giorgia ma non per il suo terzo posto, ma perché in un momento di emozione ha sbagliato a cantare.
«Ehi...» sussurro, sedendomi accanto a lui, mentre le nostra braccia si sfiorano.
«Ehi...» risponde lui a bassa voce, senza neanche guardarmi.
Io sospiro, voltandomi verso di lui. «So a cosa sta pensando la tua testolina» inizio, appoggiando la punta dell'indice sulla sua tempia. «Ma non devi avere questa faccia, emozionarsi è normale» spiego, posando poi la mano sulla sua spalla «Vederti emozionato perché il pubblico cantava con te è stato qualcosa di stupendo» ammetto e finalmente lui si volta a guardarmi.
Solo ora mi rendo conto che ha gli occhi lucidi ed il mio cuore perde un battito.
«Ale ti prego, non stare così» lo supplico, accarezzandogli poi delicatamente i capelli.
«Giulia non sono riuscito a gestire le mie emozioni e sai che odio quando succede» sbuffa, portandosi entrambe le mani sul volto.
«Vieni qui» asserisco, sentendomi in dovere di avvicinarmi di più a lui per poi spingerlo verso di me e fargli appoggiare la testa sulla mia spalla. Lui non obietta e si lascia trasportare, lasciandosi poi andare in un pianto liberatorio.
Non piango mai in pubblico, aveva detto lui nella presentazione. Ma so che con me questa sua frase non vale, perché mi ha sempre detto che ero stata la prima persona con cui si era mostrato fragile che non fosse la sia famiglia.
Ed io questa sua fragilità, la voglio custodire.
«Scusami» dice poi velocemente alzandosi ed asciugandosi le lacrime che bagnano ancora il suo volto e che hanno bagnato leggermente la mia maglietta.
«Non scusarti mai per essere te stesso» sussurro io, portando una mano sulla sua guancia per togliere anche io qualche lacrima.
Lui deglutisce a vuoto ed io senza pensarci un secondo di più, mi appoggio sulle ginocchia e mi sporgo in avanti per posare le mie labbra sulle sue in un lento bacio a stampo. Le sue mani si posano istintivamente sui miei fianchi ma quel contatto duro giusto pochi secondi.
Mi allontano di poco e lui accenna un dolce sorriso.
«Grazie» sussurra mentre il mio cuore impazzisce. È la prima volta che lo bacio con questa naturalezza da quando tra di noi è finita. «Grazie per essere stata qui con me ora» aggiunge. «Ne avevo bisogno»
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Capitolo solo di passaggio, poi capirete perché.
Preparatevi...perché ci sarà del bel drama ahah (ve lo avevo anticipato)
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