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Ritornare in hotel invece di andare a casa era parecchio strano. Roma era completamente diversa da Bologna e abituarmi alla capitale non era per niente facile ma Biondo era riuscito a farmi amare quella città grazie alle sue numerose guide turistiche, accompagnate da continue battute.
Era bello vedere come la scuola di Amici riunisse vari ragazzi provenienti da luoghi diversi ma con un unico sogno in comune: fare della propria passione il proprio lavoro.
«Domani abbiamo la serata libera,ti porto a fare un giro se vuoi» propose Alessandro affiancandomi. Ero completamente distratta e non riuscii a percepire bene quello che disse dopo. Il mio sguardo era concentrato su Filippo e Nicole che stavano ridendo e scherzando poco distanti da noi. Per quanto Carmen e Lauren mi avessero detto che tra quei due non c'era più nulla,io potevo notare perfettamente gli occhi a cuoricino della mia compagna di stanza mentre lo guardava.
Lauren continua a ripetermi che quell'attrazione che c'era all'inizio del programma era svanita ma io non ne ero molto convinta.
«Domani sera esce con noi» si intromise Biondo avvicinandosi mano nella mano con Emma. Non avevo avuto nessun tipo di dialogo con lei ma almeno non mi guardava più come se volesse uccidermi da un momento all'altro. «Quindi,adios» gli fece segno di andarsene ed il cantante dei The Jab,dopo aver sbuffato,si allontanò per evitare un'ennesima discussione,mimandoni un "a dopo" riferito al fatto che sarei andata nella sua stanza per aiutarlo con Believer. In quella settimana avevo capito che i due non andavano molto d'accordo per il semplice fatto che Biondo si era schierato dalla parte di Filippo quando quest'ultimo aveva litigato con Alessandro per Nicole. Un casino insomma.
«Irama si accorgerà che lo fissi» ridacchiò Carmen facendo ridere anche Emma. In televisione facevano credere che tra loro due ci fosse rivalità perché erano entrambe bravissime,ma in realtà andavano d'accordo. Alzai gli occhi cielo cercando di farle capire che aveva appena detto una cavolata,non lo stavo assolutamente fissando. Stavo solo osservando i suoi movimenti.
Pian piano la voce dei miei compagni di avventura diventò sempre meno chiara fino a scomparire del tutto.
Nella mia testa pensavo solamente a quello che era successo durante la puntata e alle parole di Irama. Non sapevo a quale Filippo credere: a quello che mi diceva che ero stato brava o a quello che mi aveva più volte ripetuto che non ero in grado di farla?
«Filippo vieni con noi o preferisci continuare a fare il piccioncino con Nicole?» scherzò Biondo risvegliandomi da quello stato di trance. Il ragazzo dagli orecchini a piuma sbuffò per poi roteare gli occhi con fare annoiato.
«Vorrei venire ma devo trovare delle idee per la canzone quindi penso che starò in camera a pensare» sospirò passandosi una mano tra i capelli. Nicole lo guardò intensamente mordendosi il labbro e subito Emma lo notò perché la vidi rivolgermi un veloce sguardo.
Dopo che io ebbi realizzato le sue parole spalancai gli occhi. «No, non puoi» intervenni ricevendo un'occhiata confusa da parte tua «Io devo aiutare Alessandro con una canzone e saremmo in troppi poi» dissi alludendo al fatto che lui,Einar e il cantante dei The Jab fossero compagni di stanza. Stavo iniziando ad avere paura di quello che sarebbe potuto succedere se mi fossi avvicinata troppo a lui quindi la mia testa cercava di vederlo come una persona negativa perché sapeva che altrimenti le cose non sarebbero andate a finite bene per me.
«Non è di certo un mio problema» si strinse nella spalle per poi afferrare le chiavi della stanza ed allontanarsi dal nostro gruppo. Presi un respiro profondo cercando di calmarmi e dopo aver salutato gli altri decisi di seguirlo.
Lui evidentemente se ne accorse perché iniziò a rallentare il passo senza però fermarsi. Io cercai di velocizzarmi e con un po' di fatica lo raggiunsi.
Eravamo uno vicino all'altro e per quanto potesse fare freddo nonostante fosse quasi primavera la sua presenza emanava calore,non abbastanza però.
Incrociai le braccia al petto cercando di ripararmi dal vento visto che non avevo pensato di portarmi dietro una felpa. Le altre volte avevo preso quella di Einar ma in quel momento me ne ero completamente dimenticata.
Filippo girò leggermente la testa nella mia direzione ed io feci la stessa cosa,incatenando il mio sguardo nel suo.
Sembrava difficile da credere ma in quel momento sentii una strana sensazione dentro di me ed il mio cuore mi stava supplicando di non rompere quel contatto visivo perché sarebbe rimasto ore a guardare quegli occhi verdi.
«Hai la pelle d'oca» sussurrò con voce roca sfiorandomi un braccio con le dita,il che peggiorò la situazione. Non risposi abbassando lo sguardo e ricevendo una serie di imprecazioni da parte della mia coscienza.
Sorrisi solamente quando sentii il tessuto di jeans posarsi sulle mie spalle. Era caldo ed emanava il suo profumo.
«Grazie» la mia voce fece fatica ad uscire ed ero sicura di essere arrossita almeno un po'.
Dopo qualche minuto entrammo nell'hotel ed io sentii subito l'aria calda del riscaldamento avvolgermi. «Io non capisco solo una cosa...» iniziai dopo che la nostra camminata era trascorsa nel silenzio più assoluto. Lui mi guardò mentre con un dito premette il pulsante per chiamare l'ascensore «Perché davanti agli altri fai la parte dello stronzo?» domandai entrando una volta che le porte si furono aperte.
«Non sono stronzo,semplicemente mi piace dire quello che penso subito» rispose tranquillamente appoggiandosi alla parete con le mani in tasca.
Avevo capito fin dal primo giorno che quel ragazzo mi avrebbe attratta e quella ne fu la conferma. Per quando cercassi di non guardarlo era più forte di me.
Uscimmo dall'ascensore e ci dirigemmo verso la sua stanza. Filippo aprì la porta e non considerò minimamente Alessandro intento ad accordare la sua chitarra acustica. Lanciò le chiavi sul comodino,afferrò la penna ed il suo foglio che erano tranquillamente adagiati sul suo letto e si chiuse nel bagno senza dire nulla.
Guardai Alessandro che si strinse nelle spalle non aggiungendo nulla alla scena che avevamo appena visto.
«Va beh dai,iniziamo?» cercai di eliminare quella tensione che si era creata e mi sedetti sul letto del cantante che si trovava in bagno.
Iniziammo a provare Believer ed ogni tanto lo correggevo sull'intonazione o sulla pronuncia visto che ero piuttosto brava in inglese avendo fatto un liceo linguistico. Più andavamo avanti più la mia concentrazione diminuiva. Alessandro cercava in tutti i modi di fare conversazione ma non riusciva a prendermi nello stesso modo di altri. O di uno in particolare.
Quella canzone ormai era diventata un tormento. L'aveva ripetuta troppe volte ed i miei occhi ogni tanto si chiudevano per la stanchezza. Quando ormai pensavo di essere sull'orlo di addormentarmi,vidi Irama uscire dal bagno che,molto probabilmente, si sorprese nel vedermi ancora lì.
«Sono quasi le tre e domani abbiamo lezione,sei impazzito per caso?» chiese Filippo rivolgendosi ad Alessandro. Cercai di dire qualcosa in sua difesa ma il cantante della band mi precedette.
«Questa è la stessa frase che hai detto quando Nicole era venuta ad aiutarmi,un po' di originalità ti servirebbe» ripose.
«Oh e tu che ci provi con lei esattamente come ci hai provato con Nicole? Questo è originale?» ribatté Filippo. I toni iniziarono ad accendersi ed io mi alzai in piedi cercando di distrarli. Si vedeva la rabbia che i loro occhi emanavano e soprattutto si capiva che non erano riusciti a dimenticare una vecchia discussione.
«Si chiama amicizia. Però ti capisco,tu sei abituato a portarti a letto tutte quelle con cui parli o no?». Sentii la frase di Alessandro colpire in piena faccia Filippo in quale però non sembrò minimamente scosso.
«Mi sa che stai parlando di te stesso» quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Alessandro si alzò di scatto dal letto avvicinandosi a Filippo ma io mi misi prontamente in mezzo.
«Okay,okay, calmatevi. Filippo,andiamo a prendere un po' d'aria» dissi afferrando il diretto interessato per un polso e trascinandolo fuori dalla camera mentre continuava a lanciarsi occhiatacce con Alessandro. Chiusi la porta della stanza sbattendola leggermente per poi far appoggiare Filippo contro il muro.
Lui gettò la testa all'indietro per poi sospirare.
Ero consapevole del fatto che molti mi avrebbero presa per pazza ma la voglia di abbracciarlo in quel momento era davvero forte. Non c'era un valido motivo ma ero sicura che ne avessimo bisogno entrambi. In fondo Amici era parecchio stressante.
«Vai a dormire che è tardi. Se domani Rudy ti vede stanca ti fa la ramanzina» disse non guardandomi.
«Tu stai bene?» domandai non considerando quello che mi aveva appena detto. Incurvò l'angolo della bocca ed io lo presi come un sì. «Buonanotte Fil» mi avvicinai timidamente a lui e ,dopo aver contato fino a tre per evitare di pentirmene,gli lasciai un piccolo bacio sulla guancia.
«Buonanotte Cass» lo sentii sussurrare mentre pian piano mi stavo allontanando.
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Vi piaceva Nicole? Secondo voi meritava il serale?
Per quanto riguarda la puntata di sabato sono felicissima che Filippo abbia vinto per la terza volta consecutiva ma sono rimasta parecchio delusa dalla proposta di Rudy.
Io penso che Carmen ed Emma siano due talenti veri che ovviamente possono piacere come no,ma non bisogna negare l'evidenza sul fatto che le loro voci siano incredibili. Secondo me quando Rudy ha detto:"Hanno voci sovrapponibili" non ci credeva nemmeno lui perché puoi dire tutto tranne quello.
Detto questo spero che rimangano entrambe dentro perché se lo meritano.
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