♱ 𝖛𝖔𝖎𝖈𝖊𝖘 𝖎𝖓 𝖒𝖞 𝖍𝖊𝖆𝖉 ♱
Abbiamo scritto questa oneshot seguendo la challenge di AmbassadorsITA, che ci sfidava di scrivere una oneshot che contenga le parole "eco", "torpore" e "respiro" in modo che rientri nel genere di WattpadBrividoIT. Speriamo davvero tanto di avere colpito nel segno, buona lettura.
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Brian era riverso a terra completamente ricoperto di sangue ancora caldo, la mente avvolta in un torpore confuso, come se non avesse preso consapevolezza su dove si trovasse. I suoi occhi chiari fissavano il pavimento come se non lo stessero davvero guardando, perdendosi tra quel sangue che andava via via scurendosi con il tempo, e il suo respiro era stranamente regolare, come se si fosse appena risvegliato da un sonno tranquillo.
Piano, il suo cervello iniziò a formulare varie domande sul motivo di quella situazione che non riusciva a riconoscere al volo, ma quella che più lo stava tormentando era: quando mi sono addormentato?
Il suo sguardo, attento e assopito allo stesso tempo, continuava a scrutare il pavimento imperlato di gocce rosso cremisi e nella sua mente si fece strada un'altra teoria, più agghiacciante dell’ipotesi formulata appena "svegliato": non mi sono mai addormentato.
La messa a fuoco di quanto successo lo colpì improvvisamente, investendolo con una potenza inaudita. Si mosse all'indietro immediatamente, perdendo l'equilibrio e cadendo con la schiena contro il pavimento, accorgendosi con orrore che il suo dorso aveva colliso contro una superficie ben più viscida: sangue. Sangue ovunque.
La sua mente collegò in fretta quella pozza di sangue con l'essere a cui apparteneva, e Brian spalancò le labbra in un urlo muto.
Brian, con uno scatto, si afferrò ferocemente i capelli, tirandoseli e strattonandoli, mentre con gesti compulsivi delle gambe si trascinava verso una parete, tremando e cercando un appiglio a cui tenersi. Le sue mani vagavano velocemente dai capelli sporchi e crespi al muro, sul quale continuava a scivolare a causa delle mani sporche di sangue. Il suo respiro mutò, lento e inesorabile, e continuava ad aumentare di intensità gradualmente, mentre cercava di ricordarsi quanto accaduto, inutilmente, sapendo bene e essendo certo solo di una cosa, ovvero, che quando tutto ciò era avvenuto, non era lui stesso.
Non riusciva sinceramente a credere di avere fatto una cosa del genere al suo amato. Non riusciva a realizzare completamente che il corpo accanto a sé era quello delicato e leggiadro del suo Steven, il ragazzo che più di tutti gli era rimasto accanto, il destinatario di tutto il suo amore, l'unico che fosse in grado davvero di capirlo e di gestire ogni lato della sua personalità...
Tentò di aggrapparsi alla parete dietro di sé con pieno terrore, un terrore sottolineato dalle voci di odio che rimbombavano nella sua testa in un'eco che dava tutta la colpa a lui e soltanto a lui.
Piano piano, una voce in particolare si distinse fra le altre, viscida e derisoria, nel sentirla la sua mente immaginò un ghigno mentre pronunciava quelle parole che più lo terrorizzavano ogni volta: così impari a non cedere ai tuoi istinti da vampiro.
Brian singhiozzò dal dolore, odiando profondamente quella forza sconosciuta che premeva dalla sua anima per uscire e palesarsi in tutta la sua crudeltà. Seppe con certezza che avrebbe ucciso ancora prima di arrendersi alla sua parte di vampiro.
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Speriamo davvero di avervi intrattenuto e che questa oneshot vi sia piaciuta, noi sicuramente ne siamo un sacco orgogliosi ^^
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