❄[Parte 10 {La Fine Della Battaglia}]❄
Valery POV (nel mentre che Rui cercava di fare la pelle a Tanjiro e Aurora)
Io e quel cinghiale di merda stiamo correndo come dei deficienti per non farci prendere da quel ragnaccio gigante, ci nascondemmo dietro a un enorme albero per non farci prendere, sento i brividi percorrermi il corpo infatti alcuni peli della mia forma originale stavano per uscire allo scoperto ma per fortuna riuscii a trattenere la trasformazione per il rotto della cuffia, al meno questo idiota non si è reso conto di nulla, dopo poco però sento che dietro di me non sento più la presenza dell'albero infatti la mia man cerca la structure della corteccia ma non c'era più nulla dietro di noi, CAZZO, pensai mentre mi girai ritrovandomi quel coso dietro di noi, iniziai a correre via mentre prendevo Inosuke da dietro i pantaloni tirando anche la pelliccia, lui si dimenava dicendo di non tirare la pelliccia e che se l'avessi rovinata mi avrebbe strappato via le tette e mi avrebbe fatto a pezzi, me ne fregai di cosa stesse dicendo e corsi come una pazza, dio i ragni, poi la cosa peggiore è che sono aracnofobica, potete immaginare come sono messa, infatti ho urlato come una pazza trascinando Inosuke da dietro i pantaloni per nasconderci ma quell'idiota di un cinghiale ha deciso di tentare il suicidio provando ad andare incontro a quel coso più grosso...e io di cose grosse ne ho viste tante, quell'idiota per uccidere un affare del genere ha bisogno di un barattolo di insetticida enorme quanto un palazzo, appena Inosuke si è liberato dalla mia presa è andato contro quel mostro e ha cominciato ad attaccarlo, QUESTO È UN COGLIOONE, pensai andando accanto incontro a lui per salvargli il culo ma le sue spade si spezzarono.
Io: Cazzo.
Urlai venendo presa con lui ma con l'altra mano di quell'affare con la faccia da ragno, iniziò a stringere la presa sulla mia vita, sento un dolore assurdo per la stretta, vedo Inosuke che ha infilzato le sue spade sul collo di questo demone ma essendo spezzate non ha fatto molto, infatti stavamo rischiando di morire entrambi stavo per svenire per la mancanza di aria vedevo la mia vista offuscarsi ma poi qualcuno venne in nostro soccorso, cademmo entrambi a terra respirai leggermente affannata per recuperare l'aria, appena la mia respirazione tornò normale vidi un ragazzo moro, occhi azzurri e con espressione seria nel volto, sento quanto può essere serio ma vedo quanto forte, lo guardai meglio devo dire che è un po figo eh, Inosuke si rialzò da terra e io lo seguii di conseguenza lui alla fine cercò di combattere contro questo tizio...se non ricordo male lui si chiama Tomioka Giyu, l'ho visto in una delle scene nella sfera nello studio di Stolas, Tomioka dopo che Inosuke gli spiegò la situazione il moro disse al cinghiale che quello non era un demone forte e che il cinghiale doveva ripassare le basi chiamandolo idiota, ghignai al sentirlo aveva ragione su sto tip animale, ma dopo poco però non so come ma mi ritrovai legata con una corda con il cinghiale a penzoloni su un ramo, ASPETTA MA CHE CAZZO?! come ho fatto a ritrovarmi legata come un salame con questo idiota.
Io: EI MORETTO CHE CAZZO CENTRO IO CON QUESTO COGLIONE??
Tomioka mi rispose che potevo fare la stessa cosa che faceva Inosuke, MA CHE CENTRA?! pensai mentre mi dimenavo come il faceva anche Inosuke, in verità quell'idiota di cinghiale mi stava dando anche le gomitate che mi stavano facendo male così gli diedi una testata e lui cominciò a sbraitarmi contro, iniziammo a litigare.
Inosuke: MA CHE VUOI TIPA STRANA, TI STRAPPO LE GAMBE COSÌ NON CAMMINI.
Io: TACI UN PO, IO MI SONO FATTA FOTTERE DA OGNI TIPO DI ANIMALE MA PER TE FARÒ UNA ECCEZIONE, PUZZI PEGGIO DI UNA STALLA NON VOGLIO FARMI TOCCARE MINIMAMENTE DA TE.
Inosuke: CHE HAI DETTO SCARTINA??
Iniziammo a litigare forte urlandoci addosso come dei matti, litigavamo peggio dei cani e i gatti, dopo un po però mi fermai ad urlare perché non c'è la facevo più, con un cenno feci apparire dei tappi per le orecchia all'interno delle mie orecchie, non volevo sentirlo più questo qui è completamente inutile parlare con questo animale, infatti andò avanti per mezzora buona, finché non si stancò e svenne per le ferite che aveva ovunque nel suo corpo e che si era rifiutato di curare...idiota.
Aurora POV. (nella battaglia finale)
Tanjiro iniziò a trascinarsi sulle bracca come un bradipo per raggiungere me e Nezuko, ero esausta per la mia trasformazione, ma io sapevo che Rui si era tagliato da solo la testa con i suoi stessi fili taglienti, infatti la pressione dell'atmosfera tornò pesante infatti vidi il corpo di Rui rialzarsi e riprendere la testa tra le mani per poi rimetterla al suo posto, guardai verso il demone che era veramente arrabbiato sta volta poi con una sua abilità vampirica fece un cerchio di fili di sangue che erano intorno a Tanjiro, Rui voleva ridurre Tanjiro a carne macinata, tenevo tra le braccia Nezuko e cercai di lanciare un incantesimo per liberarlo da quella trappola ma appena cercavo di lanciare l'incantesimo dalle mie mani uscirono solo delle insulse scintille celestine, OH NO NO NO NO, NON ADESSO, NO CAZZO NO, pensai a raffica nel panico più totale.
Rui: io mi sono tagliato la testa con i miei stessi fili per dare quella falsa sensazione di soddisfazione ucciderò te e le altre due ragazze, ma vi devo ringraziare nell'avermi fatto arrabbiare.
Io: TANJIRO NO!!
Rui: TACI TU!!
Disse in un urlo per poi venire circondata anche io dagli stessi fili, pensai a come fare, ora le mie energie sono molto basse sia per alzarmi e aiutare Tanjiro sia per lanciare incantesimi, OH MERDA OH MERDA OH MERDA, pensai in loop sempre nel completo panico mentre i fili si avvicinarono sempre più a me e Nezuko, strinsi più a me la ragazzina per poterla proteggere, ho un brutto presentimento ho paura ora, perché so che doveva accerchiare solo Tanjiro, iniziai a tremare leggermente e il mio respiro divenne veloce e irregolare per la paura, chiusi gli occhi stringendo Nezuko per evitare che si facesse male, sentivo che non potevo morire ora che ho capito molte cose che prima non davo conto in questo universo, NON ORA...NON ORA CHE HO CONOSCIUTO LA PARTE BUONA DI QUESTO MONDO SCHIFOSO, NON ORA CHE HO TROVATO UN SENSO ALLA MIA VITA DEL CAZZO, pensai sentendo i fili che si avvicinavano sempre di più a noi, guardai tristemente il cielo stellato ma appena riabbassai lo sguardo qualcuno tagliò i fili a me e a Tanjiro che nel mentre ci raggiunse stringendoci in un abbraccio, poi vidi qualcuno davanti a noi tre, lo riconobbi immediatamente dal suo aspetto e il suo haori metà con una fantasia metà color vino, per me era inconfondibile quel pattern, TOMIOKA GIYU IL PILASTRO DELL'ACQUA, pensai sollevata perché pensavo che veniva a salvarci quando era troppo tardi, fiù meno male, Tomioka sfoderò la katana intonando l'undicesimo kata dell'acqua e tagliò la testa del piccolo demone, poi il corpo senza la testa di Rui venne e cadde davanti a me, Tanjiro e Nezuko, io e Tanjiro potevamo sentire un odore simile alla tristezza, la tristezza odora stranamente di salsedine forse per le lacrime, posammo le nostre mani sopra la schiena sfiorando delicatamente con la mano il kimono bianco del ragazzino demone, potevo sentire che Rui era leggermente più sollevato quando sentì il nostro tocco delicato sulla sua schiena coperta dal suo kimono con il motivo a ragnatela, attivai un incantesimo visivo e guardai meglio nella sua anima per vedere se stava per andare in paradiso o all'inferno e vidi che era tra le braccia dei suoi genitori e che sta per andare in paradiso perché si è pentito di essere diventato così, appena vidi quella scena non riuscii a placare delle lacrime di commozione, ora era in pace con i suoi genitori, mi resi conto quanto poteva sentirsi triste Rui in questi ultimi secoli senza i suoi genitori che gli davano amore e affetto, io so cosa si prova visto che è ormai da anni che non ritorno più a casa mia, non sento da molto tempo quell'affetto e quel calore di un abbraccio materno o paterno e mi manca da morire come a Rui gli è mancata la sua famiglia ma quella vera, versai una lacrima sul kimono bianco che era per terra, poi Tomioka mise i suoi piedi sopra l'indumento bianco calpestando senza rispetto, il kimono bianco di Rui ormai senza più il suo proprietario al suo interno era piccolo e fragile, io e Tanjiro lo guardammo leggermente male, poi il moro cominciò a parlare in modo pacato quasi da sembrare piatto dicendo che non dovevamo provare compassione per il nemico e che noi cacciatori dobbiamo ucciderli senza pietà, poi però riconobbe subito Nezuko e Tanjiro.
Tomioka: siete il ragazzo e la demone di tempo fa a quanto vedo.
Tanjiro: si levi da sopra questo kimono la prego.
Tomioka: non provare pena per il nemico.
Tanjiro: Anche loro erano umani volente o nolente.
Tomioka rimase in silenzio un po, Tanjiro ha ragione nonostante loro sono demoni sono stati umani un tempo solo che non se lo ricordano più per colpa del sangue di Muzan che scorre nelle loro vene, questo è veramente triste, cioè non ricordarsi delle persone a cui si teneva, le persone che tenevano a te, i tuoi famigliari e dimenticare colei o colui che si ha amato, è estremamente triste e orribile, dopo poco il pilastro dell'acqua si accorse di me che tenevo ancora tra le braccia Nezuko mentre Tanjiro stringeva entrambe, aveva uno sguardo strano quando si soffermò su di me quando si è accorto che proteggevo Nezuko, mi studiò attentamente da testa a piedi come per tenersi a mente chi fossi io o cosa stessi facendo, poi notò la mia spilla a cella d'ape con il fiocco di neve in mezzo e fece un espressione strana come se mi avesse riconosciuto solo in quel frangete, anche se io non ho mai incontrato Tomioka o altri pilastri al di fuori di Rengoku e Tengen, mi sentivo leggermente a disagio essere guardata da uno come Tomioka, perché quella serietà e quei modi taciturni di comunicare con lo sguardo mi ricordava tantissimo mio padre, perché mio padre se voleva dire che qualcosa non gli andava bene lo faceva intendere con uno sguardo, bastava solo quello per capire cosa pensasse, in breve mio padre è il classico tipo che vale il detto "una parola è troppo poco e due né sono troppe" stessa cosa anche il pilastro dell'acqua, però nello sguardo di Tomioka riuscivo a ritrovare la figura che mi mancava ormai da anni, ma mi fa comunque strano perché Giyu è giovane solo di pochi anni più grande di me, lo guardai negli occhi e potevo riconoscere che è bello come ragazzo...mia madre ha ragione a piacergli lui, poi Tomioka mi domandò freddo come solito fare.
Tomioka: allora sei tu la famosa erede?!
Io: tutti a parlare di me...che ho fatto per essere così conosciuta?
Tomioka: sei la seconda che è riuscita a sopportare l'allenamento di Rengoku-San e sei l'unica che è rimasta fedele alla respirazione delle fiamme.
Io: che esagerazione Dio mio.
Tomioka: però perché stai cercando di difendere quella ragazza demone? non la conosci nemmeno.
Io: qui si sbaglia di grosso, io sono la loro amica da molto tempo e le lettere che ho scritto a loro da cinque anni a questa parte lo dimostrano.
Tomioka: però ti stai mettendo nei guai così, ne sei consapevole?
Io: Sono talmente tanto consapevole che non può immaginarlo nemmeno lei.
Dissi facendo rimanere di sasso il pilastro dell'acqua, poi con un gesto Tomioka prese me insieme a Tanjiro per spostarci dalla mira di Shinobu che era puntata verso Nezuko, Shinobu quando atterrò era talmente leggiadra che sembrava seriamente una farfalla come l'haori che indossava con il motivo ad ali di farfalla, la guardai leggermente storto mi alzai mettendo dietro di me Nezuko tenendola da dietro le ginocchia, Shinobu mi guardò confusa come se non capisse il perché io stessi proteggendo la ragazzina demone, MA È COSÌ DIFFICILE CAPIRE CHE NEZUKO NON È PERICOLOSA PORCO CANE, mi dissi a mente guardando Shinobu nei suoi occhi vuoti del colore del glicine, la vedevo bene emanava una sensazione molto opprimente tanto che sentivo il mio corpo come schiacciato con solo la forza del suo sguardo, non avevo paura, quello no, ma sentivo quanto lei odiasse i demoni e quanto gli provocasse fastidio il fatto che io una delle eredi di una delle respirazioni di base stesse proteggendo un demone, poi lei iniziò a parlare in modo delicato come se gli importasse del fatto che io non venga ferita dalla demone, lei non mi da fastidio ansi la trovo molto carina, solo che quando fa così mi fa impressione perché occulta i suoi veri sentimenti di vendetta, rabbia, disprezzo e disgusto nei confronti dei demoni.
Shinobu: Aurora-Chan sai che è pericolosa quella demone.
Io: Ma.-
Tanjiro: lei è la mia sorellina minore ma.-
Shinobu: oh santo cielo che tragedia, allora non preoccuparti che allo l'avvelenerò con un veleno dolce.
Io: Si fermi signorina la prego mi creda questa demone non ha mai fatto del male a nessuno da quando è demone glie lo posso assicurare...lei è un demone da cinque anni e non ha fatto del male a nessuno glie lo posso giurare.
Shinobu: come può essere possibile?
Tomioka: Kocho non ti crede Aurora-Chan, meglio che voi tre scappate che ci penso io a lei, chiaro?
Tanjiro: Ma abbiamo già creato parecchi problemi.
Io: non vogliamo essere fonte di altro fastidio.
Tomioka: Taci e scappate voi tre.
Ci girammo e iniziammo a correre via come dei pazzi per poter sfuggire alla pilastro degli insetti, potevo sentire la conversazione dei due che stavano discutendo, so però che Kanao è nascosta dietro l'angolo, avevo ancora in braccio Nezuko, potevo vedere il povero Tanjiro che sta facendo fatica a respirare in modo regolare, avevo paura che avesse una danno molto più grave di quanto non sembrava, per questo sto tenendo io Nezuko tra le mie braccia, non volevo che si aggravasse la situazione respiratoria di Tanjiro, ad un tratto sentivo una presenza tra le fronde degli alberi pronta ad attaccare, ma era una presenza come passiva ma sentivo una nota di tristezza ma era talmente lieve che nemmeno si poteva definire tristezza vera e propria, sapevo di chi si trattava così continuai a correre senza fermarmi nemmeno un secondo, dopo poco come pensavo Tanjiro fu colpito sulla schiena proprio da Kanao che lo face cadere a terra a pancia sotto, lei voleva tagliare la testa di Nezuko, e per fermarmi voleva ferire me ma fu fermata da Tanjiro che la prese per il mantellino bianco che è solita a portare e la fermò appena in tempo, il ragazzo a terra mi disse di continuare a correre senza fermarmi e di proteggere Nezuko, ero dubbiosa se farlo o no ma Kanao diede un calcio sulla testa di Tanjiro, ricominciai a correre più veloce della luce ma l'erede di Shinobu cominciò a raggiungermi quindi non avevo scelta che andare avanti per la strada che è davanti a me, non sapevo dove andare ma non mi feci prendere dal panico, non mi fermai dovevo proteggere Nezuko ed è l'unica cosa che farò non importa cosa succederà, Nezuko è mia amica e non permetterò a nessuno di fargli del male proprio come farebbe anche suo fratello, così mi venne in mente che Kanao esegue gli ordini che gli vengono assegnati quindi cercai di parlare mentre stavo correndo per seminarla con tra le braccia Nezuko che era diventata piccola per facilitarmi il suo trasporto.
Io: Ehi fermati lei non devi ucciderla è un demone buono, ferma ti prego dammi ascolto.
Dissi con il timore che non mi ascoltasse perché ero del suo stesso rango, ovvero erede, visto che lei esegue spesso gli ordini dei superiori e non quelli degli altri spadaccini, infatti come volevasi dimostrare non mi ascoltò quasi per nulla, anche se mi ascoltava rimaneva in silenzio guardandomi con quello sguardo vuoto e quel sorriso senza emozioni mentre m'inseguiva, poi lei fece un salto e me la ritrovai davanti a me, ma mi abbassai scivolando di fianco a lei, la sua lama era talmente vicina a me che mi tagliò le due ciocche di capelli ai lati del mio volto rendendoli un po più corti facendomi come una frangetta divisa in due scalata, non mi fermai non volevo mica farmi uccidere dai miei stessi colleghi o far uccidere Nezuko, oh dio mio c'è mancato proprio poco non c'è che dire pensavo che mi avrebbe tagliato il naso, pensai cercando di scappare più velocemente possibile per mettere in salvo la ragazza che è tra le mie braccia, per fortuna Nezuko non era ferita, poco dopo sentii la mia civetta delle nevi venire verso me e Kanao dicendo che c'è un ordine dall'alto cioè che la demone Nezuko Kamado, me e Tanjiro Kamado dovevamo essere portati alla base principale e essere messi in giudizio dal nobile Oyakata stesso.
Yuki: L'EREDE DELLA RESPIRAZIONE DELLA FIAMMA AURORA, KAMADO TANJIRO E SUA SORELLA KAMADO NEZUKO DEVONO ESSERE PORTATI ALLA BASE PRINCIPALE, L'EREDE PORTA UN HAORI CELESTE CON UNA SPILLA A CELLA D'APE CON UN FIOCCO DI NEVE AL CENTRO DEL SUO PETTO, NEZUKO KAMADO PORTA UN PEZZO DI BAMBÙ SULLA BOCCA, TANJIRO KAMADO HA L'HAORI A SCACCHI NERI E VERDI CON UNA CICATRICE SULLA FRONTE, DEVONO ESSERE PORTATI ALLA SEDE CENTRALE PER ESSERE PROCESSATI DAL NOBILE OYAKATA.
Kanao: siete voi Nezuko e Aurora?
Io: si siamo noi.
Kanao: perfetto allora seguitemi.
Disse Kanao con tono pacato senza emozioni, mentre tenevo Nezuko tra le braccia come per paura che cambiasse idea Kanao, presi meglio Nezuko e la portai immediatamente da Tanjiro dove la sua cassa era ancora sulle sue spalle, tolsi il baule dalle spalle di Tanjiro per poi mettere Nezuko nella sua scatola in legno, appena la misi dentro il baule i Kakushi presero il baule di legno strappandomela dalle mani per portarla via con loro, cercai di fermare il Kakushi che ha preso il baule ma venni presa e legata con le braccia dietro la schiena da un altro Kakushi poi vidi Yuki venirci dietro attentamente, mentre camminavo con le braccia legate dietro la schiena la civetta volò affianco a me volando a un metro da terra guardandomi leggermente preoccupata, riuscivo a capire che Yuki era veramente preoccupata per me potevo vedere delle lacrime sugli occhi del rapace, gli feci un sorriso leggero con la bocca chiusa.
Io: grazie Yuki ci è mancato un dito.
Yuki: sei la mia spadaccina e io non voglio che ti succeda qualcosa.
Disse posandosi sulla mia spalla anche se non potevo accarezzarla posai leggermente la mia guancia contro la sua ala come per ringraziarla, lei di risposta posò la sua testa sulla mia chiudendo gli occhi, anche se è da poco tempo che mi hanno dato lei come rapace dell'legame io e lei già ci siamo affezionate avvicenda e sento che nessuno ci dividerà, sento la civetta strusciare la sua testa contro i miei capelli come per accarezzarmi, so che non devo preoccuparmi ma incontrare il nobile Oyakata mi mette leggermente in ansia perché è una figura importantissima in questa organizzazione segreta contro i demoni, mi sento come sopraffatta se sono davanti a qualcuno di così importante come lui quasi da sentirmi fuori luogo, poco dopo ci fecero salire su di un carro con una gabbia su di esso, Yuki si mise sopra la gabbia appollaiandosi sul bordo del cubo che era come un carro carcerario, mi aiutarono a salire sul carro facendomi entrare in gabbia noto che Tanjiro è qui ed è ancora svenuto, mi misi affianco a lui poi vidi che chiusero una specie di cortine per non farmi vedere dove ci stavano conducendo, rimasi tranquilla per tutto il viaggio nel carro, sono tranquilla perché non è la prima volta che vengo legata e intrappolata in questo modo solo perché ho fatto la cosa giusta, solo a ricordarlo mi salgono un po i nervi ma so che posso stare tranquilla perché se sei sul giusto ti lasceranno andare sicuramente, poi se non hai fatto nulla di sbagliato puoi stare tranquillo e sei in pace con te stesso, o dico male? I Kakushi (che ci venivano a controllare dentro la gabbia scostando di poco le cortine) mi guardarono quasi impressionati a vedermi così calma e tranquilla forse gli trasmettevo anche un senso di paura, chi sa? dopo poco ci fecero scendere dal carro visto che eravamo arrivati a destinazione, scesi dal carro con un balzo atterrando in ginocchio per poi rialzarmi in piedi con le braccia legate dietro la schiena, vedo i membri dei Kakushi sempre più sorpresi, poi uno dei Kakushi aveva Tanjiro in spalla poi mi accompagnò nel giardino del nobile Oyakata e ci fecero mettere in ginocchio davanti agli 8 pilastri principali i membri più forti della squadra ammazza-demoni.
Tanjiro venne posato in terra essendo ancora privo di sensi, Sanemi ovviamente chi sa dove diamine è oltre a prendere la cassa di Nezuko, potevo vedere molti guardarmi leggermente delusi, Gyomei sembrava piangere di più appena sentì la mia aura entrare nel giardino, Tokito aveva la faccia che sembrava fregarsene altamente ma in fondo potevo sentire un po di delusione anche da parte sua, però uno in particolare era deluso per questo fatto, Kyōjurō Rengoku pilastro della fiamma nonché mio maestro, aveva un espressione indecifrabile in volto, ma potevo sentire che era deluso e dispiaciuto più degli altri forse perché pensa di aver perso una allieva a detta sua capace e caparbia come dovrebbe essere un possessore della respirazione delle fiamme, appena incontrai il suo sguardo ci guardammo negli occhi come per comunicare tra noi mentalmente, potevo vedere il dispiacere nei suoi occhi accompagnato da un pizzico di delusione forse anche un po arrabbiato con me, mi dispiaceva procurargli una delusione del genere, davvero ero dispiaciuta anche se non si vedeva dalla mia espressione, forse le mie labbra mi tradivano perché le sentivo tremare leggermente, mi morsi l'interno delle labbra per non far notare questo piccolo particolare, devo essere sicura di quello che ho fatto e far fondare quello che ho detto, strinsi la chiusa dei miei occhi appena distogliemmo lo sguardo una dall'altro, dannata imbecille che sono io non devo cedere alle mie emozioni, non devo farmi prendere dall'emozioni altrimenti la mia credibilità è andata, molto più di quanto non lo fosse già in quel momento, presi un respiro profondo per calmarmi e cercare di placare le mie emozioni al meno per un attimo, sentivo le mie emozioni placarsi leggermente per fortuna, perché mi sento così in soggezione? non c'è motivo non ho fatto nulla di sbagliato, chi sa cosa mi sta scucendo? sono una cretina, mi diedi della cretina cercando di calmarmi un po di più, mi avvicinai a Tanjiro strattonarlo leggermente con un ginocchio per farlo svegliare, ovviamente non troppo forte non volevo fargli più male più di quanto non lo era in quel momento, lo richiamai molte volte per farlo svegliare, sentivo la tensione farsi più forte nell'aria quasi da non riuscire a stare composta o rimanere naturale o neutrale, sentivo anche una certa sensazione di disagio, poi mi guardai intorno e potevo vedere Kyōjurō con uno sguardo molto strano, non l'ho mai vista una espressione così sul suo viso, lui è sempre sorridente, dolce e gentile non ha mai fatto un'espressione simile, mi fa troppo strano vederlo così, mi avvicinai di più a Tanjiro per poi strattonarlo ancora con il ginocchio chiamandolo perché sentivo i guai avvicinarsi con una velocità inaudita, poi continuai a chiamarlo.
Io: Tanjiro, Tanjiro svegliati, svegliati dannazione, Tanjiro per favore svegliati, mannaggia al demonio svegliati Tanjiro.
Tanjiro: ma che succede??
Domandò lui confuso riprendendo i sensi, il mannaggia al diavolo lo dissi in italiano infatti tutti mi guardarono con sguardo molto interrogativo come se non mi avessero capito quello che ho detto, meglio così non voglio sentire nessuno lamentarsi su quello che dico, o meglio in verità solo uno forse lo aveva capito e aveva fatto un'espressione ancora più strana della precedente, e già Rengoku sa parlare l'italiano me lo disse una volta, si sa poco i tempi ma riesce a dire qualcosa di comprensibile, guardai in torno a me, Tanjiro si guardò intorno cercando sua sorella con lo sguardo, non ho proprio una bella sensazione, sento non solo gli occhi di Kyōjurō addosso ma anche gli occhi di Tengen e questo non m'ispira nulla di buono, dopo quello che successe quando ci siamo visti io e il pilastro del suono quando ero andata da Kyōjurō il primo giorno per l'allenamento, non mi ha lasciate delle belle vibes quel tipo, cioè entrare in un bagno dove una ragazza si sta facendo il bagno, beh bella figura non fai, sciacquai quei pensieri dalla testa cercai di mettermi il più composta possibile quei ricordi mi danno un po su i nervi per colpa della sfacciataggine di Tengen, però ci riuscii a stare neutrale in apparenza, vedo Mitsuri osservarmi in modo molto studioso pensando chi sa cosa però ha uno sguardo dolce credo stia pensando sul fatto che io sia carina o cose così, io penso il contrario su me stessa sul fatto di essere carina ma dettagli, volevo usare la mia katana per liberarmi ma ricordai che la mia katana mi è stata tolta dai Kakushi appena mi avevano legato e portata sopra al carro, avevo un espressione molto calma in volto a differenza di Tanjiro che è nel completo panico perché non vedeva dove fosse il baule di Nezuko, poi i vari pilastri espressero la loro opinioni su di noi, a me la maggior parte dei pilastri dicevano di darmi un grande castigo, manco dissero cosa volessero farmi, ma appena Obanai si espresse in modo molto arrogante, dicendo che avevo bisogno di una punizione molto severa tipo mettermi per un sacco di tempo dentro una delle celle delle segrete, sentivo i nervi a fior di pelle e lì non mi stetti zitta per nulla, lì il mio spirito combattivo si attivò al massino tanto che alcune saette della trasformazione del primo universo comparvero dentro i miei occhi poi dissi.
Io: E LEI SI FA CHIAMARE PILASTRO?? SECONDO LEI IO MENTO SUL FATTO CHE NEZUKO KAMADO FOSSE PERICOLOSA?? IO HO PASSATO UN SACCO DI TEMPO CON LORO E SECONDO LEI LASCIAVO CHE NEZUKO MANGIASSE UN ESSERE UMANO? QUESTO DIMOSTRA CHE LEI È UNO STOLTO, NON RICONOSCE NEMMENO UN DEMONE BUONO DA UNO MALVAGIO CHE RAZZA DI PILASTRO È LEI?
Obanai: Rengoku dovresti insegnare alla tua erede di moderare le parole.
Io: Non tiri in ballo il mio maestro, lui non centra nulla con il mio pensiero, non dia la colpa a chi non c'è l'ha...non se lo merita.
Kyōjurō: AURORA-CHAN...può bastare così.
Disse Rengoku guardandomi severamente parlando con un tono di rimprovero, guardai male Obanai rimanendo sempre in ginocchio, mi stetti zitta sempre guardando in cagnesco il pilastro del serpente, potevo sentire che lui si burlava del fatto che io obbedivo a Kyōjurō, grazie al cazzo lui è il mio maestro è normale che io obbedisca a quello che dice lui, altrimenti a chi dovrei obbedire? ad un Pinco Pallino qualunque? ad un fottuto panda parlante? dimmelo tu guarda, Obanai mi guardò alzando un sopracciglio come dubbioso e sospettoso mentre Mitsuri divenne rossa dicendo sottovoce che ero carina quando ero arrabbiata e perché ascoltavo Rengoku e non altri, come fa Mitsuri ad essersi innamorata di un tipo del genere io non lo so, lui è scorbutico lei è del tutto l'opposto di Obanai, vabbè gli opposti si attraggono, Kyōjurō poi diede la sua opinione su di me e quello che disse mi distrusse leggermente, disse con rammarico che mi avrebbe accompagnato lui stesso nelle segrete dove tengono i traditori se Nezuko si rivela pericolosa, sentivo i miei occhi iniziare a pizzicare per le lacrime che stavano per uscire, cercai di calmarmi senza far vedere che stavo per piangere, mi morsi il labbro inferire e respirai profondamente con il naso per evitare del tutto di piangere, allora Rengoku non mi conosce affatto nonostante tutto il tempo che io e lui abbiamo trascorso insieme ad allenarci e parlare sono stati vani, dicendo questo non mi conosce affatto vuol dire, Mitsuri forse ha notato la mia delusione stampata in volto in un'espressione che sembrava normale ma si poteva vedere quanto i miei occhi si svuotarono dalle scintille di ogni tipo e un paio di lacrime che erano pronte ad uscire, infatti Mitsuri mi guardò leggermente triste accorgendosi della mia espressione di malinconia e delusione, mi sentii leggermente tradita in quel momento non lo posso nascondere, anche se eravamo solo erede e maestro mi sentii come se mi avesse pugnalato alle spalle, mi trattava come se fossi una parte integrante nella sua vita come se fossi importante per lui, Rengoku mi ha come rotto un pezzo di cuore in quel momento, potevo sentire il suono di qualcosa dentro di me che si stava per rompere o qualcosa in me si è crepato, ad un tratto sentii qualcuno arrivare con un tono di voce molto roco e squillante, riconobbi immediatamente quella voce così...non dico irritante ma vicina dall'esserlo, era Sanemi Shinazugawa pilastro del vento con in mano il baule di Nezuko, appena lo guardai potevo sentire i miei nervi a fiordi pelle più di prima, poi lui espresse una opinione prima su Nezuko facendo arrabbiare Tanjiro poi si espresse su di me guardandomi attentamente con quello sguardo da Chiuaua incazzato, inutile dire che Tanjiro si era incazzato più di prima appena disse.
Sanemi: quindi lei sarebbe la tua erede Rengoku? mi aspettavo più intelligenza da colei che hai allenato, perché a difendere un demone è da allocchi.
Io: oh davvero?? oppure è lei l'allocco che non vede quanto vantaggio può darci Nezuko Kamado contro Muzan...senza offesa e con tutto il dovuto rispetto per lei ma da dove vengo io tipi come lei li chiamiamo Sciem a buon intenditor poche parole.
Kyōjurō: AURI-CHAN!?
Mitsuri: *pff* scusatemi.
Sanemi: mi stai sfidando ragazzina? come ti permetti a dirmi cose come questa?
Io: sono tentata a sfidarla mi creda...sono fottutamente tentata.
Kyōjurō: AURORA BASTA COSÌ.
Sanemi: la sistemo io questa mocciosa, ma tranquillo Rengoku che non la colpirò in faccia, non te la voglio rovinare, perché credo che lei è solo un bel faccino e nulla di più.
Io: io se fossi in lei non farei tanto lo spiritoso.
Sanemi: sei solo una ragazzina cosa potresti capire tu?
Io: Oh questa risposta me l'aspettavo da una persona come lei, è questo quello che pensa, allora lasci che gli dica che si sbaglia di grosso, pensa davvero di conoscermi solo a prima vista, lascia che le dica che lei è un vero stolto.
Sanemi: maledetta mocciosa come ti permetti! ti faccio a pezzi.
Tanjiro: NON OSARE TOCCARLA, TU HAI IL CORAGGIO DI CHIAMARTI PILASTRO?? NON SAI NEMMENO DISTINGUERE UN DEMONE BUONO DA UN DEONE MALVAGIO NON SEI DEGNO DI ESSERE CHIAMATO TALE, POI TI PERMETTI ANCHE AD ATTACCARE I GIOVANI SPADACCINI VERGOGNATI ALTAMENTE DI TE STESSO, POI AURORA NON È SOLO UN BEL FACCINO NON TO PERMETTO D'INSULTARLA OLTRE.
Mitsuri: oh santo cielo Aurora-Chan è carina con quella espressione leggermente seccata è carinissima e Kamado-Kun sta difendendo Aurora-Chan quanto è carino.
Disse Mitsuri in un sussurro che sentii in modo abbastanza chiaro, il pilastro del vento prese la scatola di Nezuko e la infilzò con la sua katana, io impallidii a sentire il lamento strozzato di Nezuko, il mio sangue ribolliva più della lava, Sanemi e Tanjiro iniziarono una discussione molto accesa cercai di fermarli in qualche modo anche se ero un po impedita a farlo visto che ero ancora legata con le braccia dietro schiena, di conseguenza manco potevo lanciare qualche incantesimo, Tanjiro schivò i colpi di Sanemi, Giyu interruppe la discussione dicendo che il nobile Oyakata sarebbe arrivato a momenti, dicendo questo placò la litigata ma Tanjiro diede una testata assurda al pilastro del vento che cadde a terra in ginocchio lasciando la presa sulla scatola di Nezuko, potevo vedere del sangue uscire dal naso del ragazzo chiuaua, Mitsuri trattenne una risata per non risultare maleducata, io e Tanjiro ci mettemmo davanti al baule guardando Sanemi con l'istinto omicida a mille, poi sentimmo le ragazzine annunciare l'arrivo del nobile Oyakata, mi inginocchiai con le mie braccia ancora legate dietro la schiena, appena il giovane signore si mostrò davanti a noi, tutti dal primo all'ultimo lo salutammo, io compresa per dimostrare rispetto nei confronti di Kagaya Ubuyashiki il capo di questa organizzazione, Sanemi augurò la buona salute all'uomo accompagnato dalle figlie, come volevasi dimostrare sento la mia testa leggera a sentir parlare il nobile Oyakata, quel tono di voce viene chiamato rumore 1F, persone dotate di quest tono di voce sa far calmare anche la persona più selvaggia, Kagaya Ubuyashiki si presenta con un kimono da casa molto semplice di colore grigio topo con un'obi intrecciato marrone e un Haori bianco con una fantasia fucsia e lilla stile fiamma verso i bordi del capo d'abbigliamento, poi iniziò a parlare dicendo che noi tre godevamo della sua approvazione per molteplici ragioni metà dei pilastri obbiettarono su questo, solo sul fatto di Nezuko non erano d'accordo perché non sapevano che lei è la risposta a tutto, mentre per quanto riguarda me che ho aiutato Tanjiro a proteggere la sorella demone, beh ho avuto una specie di amnistia, poi non credo che Kagaya sia così stupido da portare un demone pericoloso nella sede centrale della squadra ammazza-demoni, o sbaglio? c'è sempre un'attenuante che smentisce il fatto che Nezuko non è un pericolo, dopo una discussione sul cosa fare con Tanjiro, me e Nezuko il nobile signore disse una cosa che fece rabbrividire tutti i pilastri, perfino me che non ci avevo ripensato a quell'evento così poco traumatico per me.
Kagaya: Questi due giovani hanno incontrato Kibutsuji Muzan.
Kyōjurō: COSA?!
Kagaya: in verità Aurora l'ha incontrato ben due volte, la prima da sola quando è dovuta partire per venire da te Kyōjurō poi con Tanjiro.
Kyōjurō & Tanjiro: COSA?!
Tengen: Ma nemmeno uno di noi pilastri l'ha mai incontrato o visto di sfuggita o peggio che nessuno è tornato a raccontarlo.
Disse Tengen a dir poco scioccato, Sanemi iniziò a prendere Tanjiro e scuoterlo per farlo dire come fosse fatto Muzan, anche se è inutile visto che quello stronzo può cambiare forma a seconda dell'esigenza, si scatenò il casino generale tra i pilastri su questo discorso, in fondo non posso biasimarli visto che Muzan è più pericoloso di ogni demone conosciuto essendo il re dei demoni, infatti Sanemi non ricevendo risposte da Tanjiro iniziò a scuotere me per avere informazioni, a forza di scuotermi sentivo risalirmi la nausea e sentivo la testa girarmi come una trottola, MA QUESTO È SCEMO O COSA? Pensai mentre lui mi scuoteva peggio di un shaker per cocktail, ma dopo poco il nobile Oyakata li fece zittire tutti con un solo cenno di un dito sopra le sue labbra in segno di silenzio, infatti dopo quel segno fece cessare il brusio delle domande, appena Sanemi smise di agitarmi il mio sguardo si fece basso per far smettere la nausea, sentivo la mia testa girare ancora per quanto mi aveva agitato quell'imbecille, poi rincominciammo a discutere sul cosa fare con noi tre o meglio Il nobile signore ricominciò il discorso di questa specie di processo accennando al signor Urokodaki, appena il nobile accennò al nome del vecchio maestro mi ricordai immediatamente cosa dissi una volta al signor Urokodaki, ovvero quanto fosse inutile suicidarmi per me visto che le ferite si rigenerano anche contro il mio volere, al signor Urokodaki glie l'ho detto quando Tanjiro era fuori per allenarsi proprio gli ultimi giorni che avevo passato in quella casa prima di partire per la villa di Kyōjurō, quando glie lo spiegai glie lo dimostrai pungendomi un dito con uno spillo, Il maestro notando questo decise che se Nezuko impazzisse e mangerebbe qualcuno il maestro mi diede l'incarico di tagliare la testa a prima a Nezuko poi a lui, Tanjiro e in fine Tomioka, all'inizio mi ero rifiutata in mille modi diversi forse pregavo anche degli dei inesistenti per non farlo, perché io non ne avevo intenzione di ucciderli, ma l'anziano signore alla fine riuscì a convincermi, mi ricordo che quel giorno piansi moltissimo e in silenzio, e come volevasi dimostrare il nobile Oyakata fece tirare fuori la lettera dell'anziano signore e la fece leggere a una delle figlie, in quel foglio di carta c'era scritto ciò che ho citato, ad ogni parola mi ricordai quella conversazione dalla prima all'ultima sillaba e vocale, ma Sanemi protestò di nuovo dicendo che se ne fregava del fatto che ben quattro persone si suicidassero venendo assistenza in ciò da parte di una promessa dicendo che se ne infischiava altamente del fatto che volessero morire e che io le dovevo ammazzare, un comportamento così immaturo non l'ho riscontrato manco nei miei cugini più piccoli, pensai guardandolo malissimo, molti diedero ragione a Sanemi, sentivo il fastidio salirmi tanto che il sangue mi ribolliva nelle vene, mi alzai da terra e dissi al nobile Oyakata cercando di mantenere la calma e non lanciare qualche tipo di blasfemia o parola di poco buon gusto.
Io: Possiate scusarmi se manco di rispetto alla vostra figura alzandomi così all'improvviso nobile Oyakata ma mi permetto di dire un paio di cose se voi non siete contrario.
Kagaya: puoi parlare con calma Figliola, sei libera di dire ciò che pensi.
Io: vi ringrazio infinitamente nobile Oyakata, cercherò di rimanere più educata possibile.
Mitsuri: oh Aurora-Chan quanto è educata però è leggermente infastidita, ha un espressione di estrema serietà e quegli occhiali a cerchio le fanno risaltare i suoi grandi occhi marrone nocciola che sono arrabbiati e lucidi che carina.
Sanemi: se intendi farmi il sermone sul vostro sacrificio sappi che io me ne infischio altamente delle vostre maledette promesse mocciosa.
Io: Prima di tutto porta rispetto ai più anziani sottospecie di Chiuaua urlante maleducato, poi pensa con quel tuo cervello secondo te il nobile Oyakata portava qui un demone pericoloso rischiando la vita sua e quella di tutti noi qui? se pensi questo scusa se lo dico ma sei un idiota, poi tu sottovaluti il nostro sacrificio per dimostrare a tutti che Nezuko non è pericolosa, ma lascia che ti dica una rivelazione lei non lo è anzi non farebbe del male neanche ad una mosca, quindi ti dovresti leggermente vergognare di te stesso, se ci credi o no a me non interessa ma solo una cosa mi da fastidio, il fatto che non rispetti coloro che hanno più esperienza di te e che rischiano la vita stando in prima linea, al meno un briciolo di rispetto e umiltà dimostrala, me ne infischio se sei un pilastro il rispetto lo devi dimostrare a tutti indipendentemente da chi hai davanti, ricorda quello che ti sto per dire imbecille: Hitotsu Manshin Shinai, Futatsu karate do wa rei ni Hagimari rei ni owaru.
(Traduzione: prima cosa sii umile, seconda cosa rispetta ciò che ti circonda)
Gli altri pilastri appena sentirono le mie parole si stupirono mentre il capo famiglia sfoggiò il suo solito sorriso anche se si sentiva che la sua aura era leggermente cambiata, ma quel cambiamento di aura da parte del giovane signore era veramente così veloce che nessuno se ne accorse al di fuori di me, Sanemi mi guardò sempre infastidito, in seguito mi prese dal colletto della divisa per poi guardarmi negli occhi come per intimidirmi, come se questo mi spaventasse, se pensa questo ha preso un enorme granchio questo qui, Tsk coglione di un chiuaua maledetto, pensai dentro la mia mente, non m'impressionai manco un po anzi ricambiavo il suo sguardo omicida con uno all'apparenza pacato senza nessuna reazione agitata o cose simili, potevo vedere Mitsuri e Rengoku guardarmi con sorpresa quasi scioccati, a quanto pare nessuno ha mai fatto quello che stavo facendo io, bene così imparerà l'educazione questo Chiuaua arrogante e scorbutico, poi mi lasciò spingendomi a terra per poi chiedere perdono al nobile Oyakata l'insolenza delle sue azioni ma voleva dimostrare a tutti noi in quel momento quanto un demone può essere pericoloso infatti si taglio l'avambraccio con la tua katana e ricominciò ad infilzare la cassa di Nezuko con la sua arma, stavo per intervenire ma Obanai afferrò me e puntò Tanjiro a terra con il suo gomito premendo sulla schiena del ragazzo, iniziai a chiedere di rallentare la pressione sulla colonna vertebrale di Tanjiro ma non mi stava ascoltando minimamente anzi iniziò a stringere forte la presa anche sui miei avambracci, Obanai disse a Sanemi che doveva portarlo all'ombra il demone perché con la luce del sole muore per poi definirlo un'idiota, L'unica cosa giusta che ha detto quest'altro idiota, vabbè dai "per riconoscere una buona stoffa ci vuole un buon mercante" come si dice, sentii la presa sui miei avambracci venire stretta ancora un po, trattenni un verso di dolore stringendo i denti, non volevo dargli questa soddisfazione, maldetto, pensai per poi vedere Sanemi prendere la cassa della demone e lanciarla dentro la casa del nobile Oyakata e ricominciare a infilzare la cassa, io strillai di smetterla ma nulla non la finiva a fare quello scempio, Obanai non strinse di più gli avambracci sotto richiesta di Shinobu sapendo che dopo avrebbe dovuto ingessarmi le braccia, poi Nezuko uscì dalla scatola più infuriata che mai guardando Sanemi con la bava che usciva dalla sua bocca la potevo intravedere da sotto il pezzo di bambù che deve mordere costantemente, dopo un po sentii una sensazione di male dietro le mie spalle non solo perché Obanai mi stava stringendo le braccia con una mano ma anche perché...stava per uscire la trasformazione della Valchiria perché era una situazione abbastanza drammatica vicina al diventare un macello e (cosa da non sottovalutare) era una situazione che mi da su i nervi, controllati Aurora controllati, mi dicevo cercando di avere più autocontrollo possibile, per fortuna con un incantesimo tagliai le corde liberandomi insieme a Tanjiro guardammo verso Nezuko che era sull'orlo di una crisi, io e Tanjiro strillammo a Nezuko di tenere quel poco di autocontrollo, all'improvviso la ragazza distolse lo sguardo dal braccio sanguinante di Sanemi che rimase sorpreso, io e Tanjiro tirammo un sospiro di sollievo, fiù meno male c'è mancato molto meno di un dito, il nobile Oyakata disse che ora che è riscontrato che Nezuko non è pericolosa si può stare tranquilli, noi sentendo il nobile Oyakata io m'inginocchiai tenendomi su un ginocchio mentre Tanjiro si era messo come in posizione di preghiera buddista con la fronte che toccava le mani posate a terra, il nobile Oyakata ci disse che nonostante noi eravamo come graziati da lui non tutte le persone saranno contente di ciò e spetta a noi dimostrare il contrari a questi altri, poi Tanjiro alzò la testa di scatto e disse che io, lui e Nezuko avremo battuto Muzan a tutti i costi, il nobile signore gli sorrise e gli disse che al momento non poteva visto che doveva recuperare e che gli bastava che noi tre uccidevamo una delle dodici lune demoniache, come se fosse la cosa più semplice proprio, Tanjiro arrossì vistosamente e disse un si tremante, credo che c'è la faremo nonostante sia un compito arduo, mentre il Nobile Oyakata spiegava potevo vedere gli altri pilastri trattenere le risate anche Gyomei stava ridacchiando sotto i baffi, anche se devo ammettere che nemmeno io ero da meno, poi Shinobu disse che ci avrebbe pensato lei a noi tre per curarci portandoci nella sua villa, io ero l'unica rimasta quasi illesa nella missione al monete Nagatomo, infatti qualcuno disse.
Kyōjurō: più tardi viene con me che dobbiamo parlare di molte cose seriamente signorina.
Shinobu: Rengoku-San al meno vedere se ha qualcosa.
Io: Kocho-Sama non si preoccupi non ho nulla, non ho nemmeno un graffio...poi ho molte cose da dire al mio maestro quindi non si preoccupi, sto bene.
Shinobu: in effetti i Kakushi mi hanno detto che non hai nemmeno una ferita, ma sei sicura di stare bene? non sottovalutare le tue ferite Aurora-Chan.
Io: si sono sicura Kocho-Sama.
Dissi io ferma con tono molto pacato, quasi ad arrivare allo stesso timbro di voce del nobile Oyakata, Shinobu mi guardò dritta negli occhi e si convinse, vidi il mio migliore amico andarsene in spalla ai Kakushi, mi alzai da terra per mettermi in disparte ma prima che potessi fare una mossa ritornò Tanjiro dicendo che voleva dare una testata a Sanemi per aver infilzato molte volte Nezuko, in fondo se lo merita quello ma non si può avere tutto dalla vita, così andai verso i Kakushi per fermare l'ira di Tanjiro ma ci pensò Tokito a fermarlo lanciando delle pietruzze in testa a Tanjiro, una pietra lo colpì in testa mettendolo K.O, Wow quello lì ha forza anche sulla punta delle dita, poi il giovane pilastro disse che è maleducazione interrompere il nobile Oyakata quando sta parlando, non ha tutti i torti in fondo, i Kakushi iniziarono ad inchinarsi chiedendo perdono a tutti con il terrore nei loro occhi, credo che questi non vengono pagati abbastanza, pensai mentre vedevo i due Kakushi andarsene con Tanjiro mezzo svenuto in spalla, mi misi in disparte per far cominciare la riunione dei pilastri, io sono Tsuguko quindi non centro una mazza, in tutto il tempo che il nobile uomo parlava io rimanevo in disparte cercando di evitare le occhiatacce di Sanemi e di Obanai, ma che cazzo avete da guardare? che avete visto? la madonna per caso? pensai guardandoli con la coda dell'occhio stizzita, infatti emisi come un ringhio, poi intervenne il gigante buono, Gyomei disse di non preoccuparmi e che si sente che sono una brava persona e che non farei mai del male a nessuno, poi mi pattò la testa dolcemente, QUEL GIGANTE BUONO FATELO SANTO, pensai sorridendogli delicatamente, quello si che è un esempio di dolcezza e bontà, Kyōjurō aveva un'espressione strana in volto che era un misto di molte emozioni, lì tornai seria, mi rimisi al posto dove rimasi ad aspettare fino a sera quando la riunione mensile dei pilastri finì, mi rialzai da terra quando rividi Rengoku uscire dalla casa del nobile Oyakata, Kyōjurō mi guardò un po severamente e disse di seguirlo, la camminata verso casa fu silenziosamente fastidiosa, quel silenzio era pesante e insopportabile, mi misi più affianco a lui mantenendo sempre una certa distanza per evitare un po una discussione o qualunque cosa, poi guardammo verso l'alto e iniziò ad annuvolarsi, oh no ci mancava solo questa, appena eravamo entrati in un paesino di periferia per dirigerci a casa iniziò a piovere fortissimo, corsi affianco a Kyōjurō che anche lui iniziò a correre nel villaggio, ma non si fermava nemmeno un secondo per aspettarmi, così corsi più velocemente possibile, ma nulla lui accelerava sempre di più il passo.
Io: KYŌJURŌ POTRESTI RALLENTARE LA CORSA?? MA CHE DIAMINE HAI PER DIO!?
Kyōjurō: lo vuoi proprio sapere?
Io: certo che lo voglio sapere visto che centro io per una piccola percentuale.
Kyōjurō: non mi è piaciuto per nulla come si è sviluppata la situazione, non dovevi rispondere a Shinazugawa, poteva farti fuori sul posto insieme a quella ragazza demone.
Io: oh ora è sbagliato difendere ciò che è giusto, comprendo allora.
Kyōjurō: HAI FATTO UNA VIOLAZIONE GRAVE DEL REGOLAMENTO AURORA, TE NE RENDI CONTO O NO??
Io: SE TU MI CONOSCESSI DAVVERO SAPRESTI CHE IO SE FACCIO DETERMINATE COSE C'È SEMPRE UNA RAGIONE VALIDA E SE È GIUSTA IO ME NE INFISCHIO DELLE REGOLE, SONO SICURA CHE QUESTO LO SAI BENISSIMO.
Kyōjurō: PROTEGGERE UN DEMONE NON È PER NIENTE UNA COSA GIUSTA.
Io: LO CREDI TU QUESTO? O LO CREDE SHINAZUGAWA? NEZUKO PUÒ ESSERE LA RISPOSTA A TUTTI I NOSTRI PROBLEMI CON QUEL BASTARDO DI MUZAN, E TU CHE FAI?? VUOI FAR FUORI L'ULTIMA SPERANZA PER NOI INSIEME AL FRATELLO, CHE CAZZO TI DICE IL CERVELLO? ME LO SPIEGHI? PERCHÉ NON TI COMPRENDO QUANDO FAI COSÌ.
Non volevo alzare la voce contro Rengoku però quello che ha detto mi ha fatto leggermente infastidire...non so se si è capito che il LEGGERMENTE era sarcastico, la violazione del regolamento che ho fatto si è grave ma nulla in confronto al tradimento quella si che è una violazione gravissima sia sul punto di vista sociale che umano, io in confronto a qualcun altro che ha tradito la squadra ho fatto una semplice cavolata. però devo dire che mi aspettavo di tutto in questa avventura in questo universo ma non mi aspettavo per nulla di litigare con il mio personaggio preferito poi in modo così acceso, Kyōjurō si girò di spalle a me prendendo un respiro profondo quando gli urlai contro, eravamo sotto la pioggia con i vestiti che si stavano bagnando mentre la pioggia cadeva picchiettando sulla nostra pelle sentivo l'aria farsi malinconica e leggermente disagiante, poi Kyōjurō proferì di nuovo parola ma tenendo il tono di voce pacato e basso per non scatenare una lite tra noi, non vuole litigare con me a quanto pare, io ovviamente rispondevo con un tono simile a quello che usava il ragazzo ma solo un po più serio e leggermente infastidito.
Kyōjurō: Aurora...senti, non devi metterti più in questi guai e per questo che da ora in avanti dovrai stare lontano dal giovane Kamado.
Io: COSA?! Stare lontano dal mio migliore amico? ma che diamine stai dicendo?
Kyōjurō: sto solo dicendo che non mi sembra una buona idea...e io come tuo maestro vorrei il meglio per te e per il tuo futuro nella squadra.
Io: non prendermi in giro, io sono abbastanza consapevole del fatto che c'è altro dietro e non è per il mio bene, quindi sputa quel fottuto rospo e di la verità, so che la dici.
Kyōjurō: penso che non sia una buona idea che frequenti il giovane Kamado...tutto qui.
Io: non credo sia tutto qui...devi sapere un'altra cosa su di me, so quando qualcuno nasconde qualcosa o sta dicendo la verità, si tu stai dicendo la verità su quello che pensi ma stai nascondendo qualcosa di più importante di questa "scusa" che stai dicendo.
Si girò di spalle prendendo un respiro profondo per potersi calmare, poi disse con tono leggermente piatto di tornare a casa altrimenti ci prendevamo un raffreddore, voleva sviare la conversazione, non deve fare una cosa del genere quando si fa una domanda quel qualcuno per rispetto deve rispondere, io lì prima che lui potesse correre lo presi per la manica della divisa nera, non mi muovo finché non so che diamine gli sta succedendo, un cambio così repentino nel comportamento non è normale, poi perché non mi sembra giusto nei miei e nei suoi confronti, quindi per risparmiargli quella mancanza di rispetto non solo nei miei ma anche nei suoi lo fermai, lui appena sentì la mia presa sulla manica disse di lasciarla ma io gli dissi di no dicendo che volevo sapere la verità, vidi che Rengoku si stava un po stizzendo, stringendo i pugni e disse con tono un po più seccato di lascare la manica della divisa io rimasi ferma dicendo che non l'avrei lasciato finché non mi avrebbe detto tutto quello che gli balenava in mente, lui si rigirò verso di me guardandomi un po infastidito ripetendomi di lasciare la presa dalla manica della divisa, dissi di no guardandolo negli occhi con il medesimo sguardo, credo di averlo deluso fino al punto di sentirsi ferito, mi dispiace Kyōjurō mi dispiace davvero ma Nezuko fa parte dei buoni e non puoi giudicarla di primo acchito la devi conoscere prima di fare qualunque cosa, ad un tratto sentii prendermi il polso per poi mettermi contro il muro di un recinto di una casa, ma che diamine? poi riuscii a liberarmi grazie alle mie ali da libellula e un incantesimo per respingerlo, Kyōjurō fu spinto all'indietro e lui di conseguenza cadde a modi Spider-Man per terra guardandomi molto più seccato di prima, io lo guardai negli occhi sia dispiaciuta che stizzita, poi ricevetti uno schiaffo sulla guancia all'improvviso, era Kyōjurō che me lo diede, l'ho stressato al punto di darmi una sberla, lo riguardai leggermente arrabbiata e gli ridiedi la medesima sberla come per farlo risvegliare, poi con un colpo il ragazzo dai capelli fiamma mi spedì fuori dal paese di periferia facendomi entrare nel sentiero in mezzo al canneto, appena mi raggiunse gli urlai contro.
Io: MI SPIEGHI CHE TI PRENDE O NO? LA PRIMA VOLTA MI HAI INCITATO TU A PARLARE COSÌ POTEVO LIBERARMI, ORA STO SOLO CERCANDO DI RESTITUIRE IL FAVORE.
Kyōjurō: LO VUOI PROPRIO SAPERE??
Io: CERTO DÌ PURE, SONO TUTTA ORECCHI.
Kyōjurō: NON MI PIACE IL FATTO CHE VOI DUE SIETE COSÌ UNITI, SEMBRATE QUALCOSA DI PIÙ CHE BUONI AMICI.
Io: MA CHE CAZZO DICI?? IO E TANJIRO CI VOLGIAMO BENE MA COME SE FOSSIMO FRATELLO E SORELLA, MA CHE DIAMINE PENSI CHE SIAMO!? SEI SCEMO O COSA?
Cominciammo a litigare su questo fatto, Kyōjurō pensava che stessi mentendo, MA È FUORI O COSA? CHE MOTIVO AVREI PER MENTIRGLI IN MODO COSÌ SPUDORATO? dopo un po tra gli strilli ci inzuppammo per bene con la pioggia che picchiettava sui nostri corpi, ogni parola che ci urlammo a vicenda faceva male...molto male, come una pugnalata al cuore, l'ira aveva preso il sopravvento su di noi, l'ho stressato al punto di farlo arrabbiare così? o c'è altro dietro a questa sua arrabbiatura, dopo poco però sentivo come se le parole del giovane mi stavano divorando in malo mondo il cuore, il mio cuore batteva talmente tanto forte che rimbombava nelle mie orecchie, quelle parole mi facevano male, lo so che è l'ira che sta parlando al suo posto ma fanno un sacco male comunque, cercai di evitare di piangere, non ci vedevo più a causa delle gocce di pioggia che erano cadute sulle lenti dei miei occhiali e per colpa delle lacrime dentro i miei occhi, però appena domandai un'altra volta urlando.
Io: MA SI PUÒ SAPERE CHE HAI O NO? VORREI SAPERLO PERCHÉ IO CI TENGO A TE E PORCA PUTTANA, DIMMELO PER UNA BUONA VOLTA CHE DIAMINE HAI, VOGLIO BENE ANCHE TE E NON DIRMI CHE STO MENTENDO PERCHÉ SU QUESTO IO NON MENTO MAI, SULLE COSE CHE SENTO NEI CONFRONTI DI QUALCUNO CHE CONOSCO NON OSO MINIMAMENTE A MENTIRE IDIOTA.
Dissi in un fortissimo urlo di disperazione e ira, mi sentii più leggera e la mia testa si alleggerì di colpo, sentivo il mio cuore molto più libero come se un enorme peso si fosse tolto, io ci tengo a lui e glie l'ho dimostrato molte volte, lui non è solo il mio eroe è anche un mio amico ora, anche se ho delle lacrime che mi solcano il volto non si vede per colpa delle gocce di pioggia che picchiettavano sul mio intero corpo ormai fradicio, Kyōjurō rimase nel completo silenzio con le braccia incrociate come è solito fare poi guardarmi dritto negli occhi, aveva uno sguardo sorpreso in volto accompagnato dagli occhi spalancati, ad un tratto abbassò lo sguardo incupendo il suo volto, la sua bocca che di solito formava un grande e bellissimo sorriso era una linea dritta di serietà e tristezza, forse sapeva che in verità non stavo mentendo solo che in quel momento la rabbia aveva preso il sopravvento rendendolo cieco alla evidente verità, dopo poco sentii sussurrare ma non sentii essendo che parlava con tono molto più basso del solito, ma poi disse con tono dispiaciuto.
Kyōjurō: scusa per quello che sto per fare ma è per farti capire cosa mi sta succedendo e come mi sento in questo momento...e soprattutto cosa mi fai sentire.
Io: aspetta, che hai in mente?
Domandai leggermente titubante e preoccupata ma poi sentii uno scatto che venne contro di me per poi sentire qualcosa premere sulle mie labbra, spalancai gli occhi sentendo quel contatto così improvviso, Kyōjurō mi stava baciando e io ero rimasta di sasso ma dopo poco qualcosa in me mi fece ricambiare il bacio del ragazzo, sentii le braccia del ragazzo che si avvolsero attorno a me, un braccio dietro la mia schiena nella parte lombare e uno invece dietro le mie spalle, io invece presi dei lembi della stoffa della divisa del ragazzo come per spingerlo verso di me, il bacio era piacevole e leggero molto inesperto ma dolce, poi Kyōjurō si separò da me guardandomi negli occhi con occhi curiosi come se mi stesse domandando se avessi capito cosa gli stesse succedendo, io lo riguardai negli occhi sorridendo leggermente imbambolata con un paio di lacrime, lui appena le vide mi strinse a se in un abbraccio scusandosi per la sua sfacciataggine, per la sberla e per non avermi creduto, io ricambiai l'abbraccio dicendo che non era per quello per cui stavo arrabbiata prima, poi quando iniziai a piangere lui si scusò sempre di più spiegai poi perché stavo piangendo, ovvero perché avevo trattenuto un sacco di lacrime prima di quel momento e dovevo sfogarmi in qualche modo, lui mi tenne tra le sue braccia scusandosi del fatto che alla riunione aveva detto che mi avrebbe rinchiuso nelle segrete per aver tradito la squadra, dicendo di sapere che non era vero che avevo tradito ma in quel momento era deluso e la delusione l'ha fatto parlare senza pensare, lo perdonai senza pensarci d'altronde è umano sbagliare, poi mi prese per mano e ci dirigemmo verso casa, appena arrivammo a destinazione mettemmo i vestiti a lavare per poi metterli ad asciugare in una stanza, poi ognuno si fece il bagno, feci fare il bagno a Kyōjurō per primo, perché mi sembrava più giusto così, poi quando arrivò il mio turno nel fare il bagno mi insaponai e mi lavai ma mentre ero dentro la vasca con l'acqua calda ripensai a tutto quello che è successo interrogandomi su qualunque cosa e cosa potessimo essere io e Kyōjurō adesso, perché amici non credo proprio c'è il sentimento dietro tutto, l'ho sentito il sentimento in quel bacio anche se inesperto ha dimostrato cosa sente nei miei confronti, mi sentivo strana anche io però, non sapevo cosa fare, se ricambiare il suo sentimento così grande e puro oppure rimanere in questo stato davvero disagiante, che devo fare? non so come muovermi, perché non voglio soffrire di nuovo, lui è destinato a morire alla missione del treno infinito, iniziai a piangere silenziosamente ricordandomi quella scena così sanguinaria e dolorosa abbracciando le gambe, che devo fare? che devo fare? questa era la domanda che rimbombava nella mia testa, poi una voce famigliare disse "non preoccuparti lo salverai tu", Merlin?? quello che pensai riconoscendo la voce, mi guardai intorno e il bagno era vuoto e il tempo non si era fermato, ma come lo salverò? come? pensai ripensando alle parole di quella frase, non lo so ma sento che sarà così se me lo ha detto Merlin, ma non so come farò a salvargli la vita, cioè è un evento canonico se si spezzasse cosa potrebbe succede? forse Merlin ha riscritto la storia di questo universo copia, spero lo abbia fatto.
Dicerie dell'epoca Taischō:
Sanemi (quando Aurora gli ha fatto la predica sul rispetto) l'ha lasciata parlare a posta per vedere cosa pensasse realmente, in quel momento pensò che lei era una che ha le palle cubiche per affrontare in quella maniera un pilastro.
Nel prossimo capitolo: Infastidita Dalla Luna Crescente
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro