𝕆𝕜𝕒𝕕𝕒 𝕄𝕒𝕤𝕒𝕞𝕦𝕟𝕖 • ғᴏʀ ᴛʜᴇ ᴄʀᴏᴡɴ
𝔻𝕦𝕔𝕒 𝕕𝕚 ℤ𝕦𝕣𝕦𝕛𝕚𝕤𝕒
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ᴬᴸᴬˢ, ᴴᴼᵂ ᶜᴿᵁᴱᴸ...
ᵀᴴᴵˢ ᵂᴼᴿᴸᴰ ᴵˢ ᶠᵁᴸᴸ ᴼᶠ ˢᴼᴿᴿᴼᵂ
ᴮᵁᵀ ᵀᴴᴬᵀ'ˢ ᶠᴵᴺᴱ
ᵀᴴᴱ ᶠᴬᶜᵀ ᵀᴴᴬᵀ ᵂᴱ ᴹᴱᵀ ᴵˢ ᴬ ᴶᴼᵞᴼᵁˢ ᴼᴺᴱ,
ᴰᴼᴺ'ᵀ ᵞᴼᵁ ᵀᴴᴵᴺᴷ?
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⫸ɴᴏᴍᴇ
Masamune 真心
"真", il primo kanji, ha il significato di "vero", "reale"; il secondo,"心" può essere letto come "cuore". In realtà, il significato al quale puntavano i genitori era "puro di cuore", e raccontano in giro che questa è la combinazione di kanji che, secondo loro, ci si avvicinava di più, anche se letteralmente sarebbe completamente sbagliato. Curiosamente, in ogni caso, il motivo di questa scelta è stata la sorella maggiore, che al tempo della nascita di Masamune aveva 4 anni. Sentendo discutere i genitori sul nome del fratellino, decise che erano anche affari suoi, e che meritava voce in capitolo. Non sapeva ancora scrivere, essendo così giovane, ma ricordava che gli fosse stata letta una bellissima storia, il quale protagonista si chiamava proprio Masamune: essendo che si avvicinava vagamente all'idea iniziale della coppia, e da quanto felice sembrava Rika all'idea di dare il nome al pargolo, hanno deciso di optare per il renderla contenta. Chi non fu contento, però, fu lo zio, fratello del padre, che da tempo insisteva sul fatto che dovesse ereditare quello di loro padre, il nonno di Masamune, per onorarlo. Evidentemente ad i due non importava proprio nulla dell'opinione di quella rottura di scatole che era lo zio, perciò non gli diedero retta nemmeno per zittirlo.
⫸ᴄʟᴀɴ ᴅɪ ᴀᴘᴘᴀʀᴛᴇɴᴇɴᴢᴀ
Okada 岡田
Significa, letteralmente, "campo di riso in cima alla collina". Masamune lo trova... particolare. Nè pessimo, nè stupendo, per lui è solo un cognome dal significato peculiare.
⫸ᴛɪᴛᴏʟᴏ ɴᴏʙɪʟɪᴀʀᴇ
Masamune Okada, duca della Regione di Zurujisa
⫸ᴇᴛà
Ha 24 anni, compiuti il 30 settembre, il che lo rende di qualche mese più giovane di Banri, ma in realtà sembra, dalle apparenze, essere lui il più grande.
⫸ᴀsᴘᴇᴛᴛᴏ
Dalla carnagione molto più scura di qualsiasi membro della sua famiglia, è data da tutto il tempo che passa all'aperto in estate e primavera senza maglia, proprio per ottenere questa gradazione di colore che tanto gli piace; i discorsi dello zio sul come la pelle chiara sia simbolo di purezza, specialmente in un nobile, non gli interessano e fa come gli pare, divertendosi persino a rispondere a tono a quelle stupide frecciatine che l'uomo gli lancia di tanto in tanto. Ha un fisico niente male, soprattutto perchè tiene molto all'immagine che lui stesso ha di sè, e pretende di essere il più fedele possibile all'immagine che vorrebbe vedere riflessa nello specchio. E ci si è avvicinato moltissimo. Il suo corpo è pieno di cicatrici più o meno profonde, specialmente sulle braccia e sulle mani. La più evidente, comunque, è quella che ha sulla vita, a destra, che parte dalla parte superiore centrale dell'addome, per terminare sul fianco. Se ci si fa caso, quando apre la bocca, si può notare che parte della lingua è assente, tagliata via, il che gli rende difficile pronunciare bene la R o la T, aggiungendo così alla sua parlata uno strano accento.
Qualcuno potrebbe scambiarlo per uno straniero, così è costretto a rispondere, alla domanda "dove sei nato?" tirando fuori la lingua. Alla maggior parte delle persone sembra far schifo, e la metà di queste ha persino la faccia tosta di chiedere cosa gli sia accaduto. Essendo di natura un idiota, Masamune si mette a spiegare come è accaduto. Se l'è staccata da solo, all'età di un anno e mezzo, con i suoi stessi denti. Ora, a meno che i suoi denti da latte non siano stati affilati come lame, è ovvio che si voglia approfondire la questione. Masamune soffre di una condizione chiamata Congenital Insensitivity to Pain, o, in breve, CIP. A causa di una mutazione genetica che impedisce la formazione di un certo tipo di cellule nervose, quelle responsabili della trasmissione dei segnali di dolore, del caldo e del freddo al cervello, Masamune non ha alcuna sensibilità. Non è in grado di rendersi conto di essersi ferito, di avere un semplice mal di testa o di pancia, o anche solo di essere toccato: il massimo che può sentire sono delle vaghe sensazioni di calore e di gelo, ma sono tanto leggere che non si accorge, effettivamente, di avere caldo, o di starsi bruciando. E così si è masticato via un bel pezzo di lingua.
È stato praticamente un miracolo che abbia superato i cinque anni, dopo i quali è stato finalmente in grado di capire in che situazione si trovava. Gli si veniva ripetuto che doveva stare attento ad ogni passo che faceva, che non poteva lasciare il fianco dei genitori o dei servi. A dirla tutta, è un incredibile passo avanti che sia sopravvissuto fino ad adesso, per quanto è diventato spericolato e del tutto incurante delle conseguenze. Non avendo mai provato dolore, ci ha messo un bel po' per imparare a dosare la forza, e non riesce tutt'ora a regolarla di tanto in tanto, finendo per rompere qualcosa.
I suoi capelli sono bianchi, candidi come la neve che non ha mai visto; li tiene corti davanti per evitare fastidi davanti agli occhi, mentre dietro arrivano persino fino ad i glutei. Solitamente li raccoglie in una treccia o in una coda, per evitare che si impiglino da qualche parte, come è già successo diverse volte per la tendenza che hanno nel creare nodi come nulla fosse. Sono folti, ma affatto morbidi al tatto, sebbene li lavi molto spesso; essendo molto crespi può sembrare, infatti, di star toccando della paglia. Gli occhi sono di un colore altrettanto freddo: di un azzurro ghiaccio, affilati, apparentemente giudiziosi ed attenti, tutto ciò, al contrario di quanto si possa credere, non stona affatto con il colore scuro della sua pelle. È alto 1.87, e pesa quasi 95 kg.
⫸ᴀʙʙɪɢʟɪᴀᴍᴇɴᴛᴏ
•tєmpσ líвєrσ•
Essendo molto attento alle apparenze ed a quello che gli sconosciuti pensano di lui, indossa gioielli e vesti eleganti persino se deve uscire di casa in una normalissima giornata. I sui colori preferiti sono sicuramente il rosso da abbinare con l'oro: sulle spalle indosserebbe, infatti, un lungo kimono rosso intenso dalle rifiniture nere e dorate, con legate alla vita una cintura ed un secondo kimono, semplicemente per estetica. Il petto è scoperto, come al solito. Come base per il tutto, avrebbe una tuta bianca dai pantaloni larghi, fermati ad i polpacci da delle fasce.
I gioielli riprendolo gli stessi colori, oro e rosso. Gli piace letteralmente ricoprirsi di oggetti preziosi, rendendo la vita di Banri il doppio più difficile, dovendolo difendere persino dai ladruncoli di strada.
Tende ad indossare un paio di guanti di pelle su tutto, per evitare graffi o bruciature delle quali non si accorgerebbe.
•αвítí fσrmαlí•
Stranamente, i suoi abiti formali comprendono raramente qualche genere di gioiello, per lo più perchè in queste occasioni sta formalmente rappresentando la sua casata; è uno scemo, non un cretino. Sa di dover apparire elegante, non pretenzioso o arrogante. I suoi completi preferiti sono due: il primo, nel quale il bianco predomina, è anche quello che si posa meglio sul suo prestante corpo. Sembra imponente, luminoso, con le lunghe maniche leggere e svolazzanti, che lasciano comunque vedere metà dell'avambraccio, l'accenno di armatura lungo i fianchi e le gambe, i larghi pantaloni grigi inglobati da stoffa bianca, che va a finire direttamente negli stivali che gli arrivano al ginocchio. La parte che preferisce, però, sono proprio gli stivali rialzati: gli regalano 6 cm in più, facendogli raggiungere quasi il metro e 90. Sa come intimorire, questo è certo.
La seconda opzione è quella che gli piace meno, ma anche quella che ha di nuovo tutti i suoi colori preferiti e gli permette di scoprire il petto: di base indossa un kimono senza maniche grigio chiaro, dalle rifiniture di una sfumatura più scura, sopra il quale ha un secondo kimono, giallo intenso, che va a coprire solo il braccio sinistro. Anche in questo caso porta dei pezzi di armatura in pelle, sui punti dove rischia sempre di farsi male senza accorgersene, ovvero le spalle, le braccia ed i fianchi.
•pígíαmα•
Pigiama? Quale pigiama? Masamune non ha bisogno di un pigiama. Oltre al fatto che non gli servirebbe visto che non sente il freddo, gli da solo un gran fastidio perchè dice che gli impedirebbe i movimenti. In passato erano i suoi genitori che lo obbligavano, almeno in autunno ed inverno, ad indossare qualcosa e ad usare delle coperte di notte, ma adesso è Banri che lo convince senza sforzo. Perciò, d'estate indossa dei semplici pantaloni neri corti, mentre per l'inverno ha un semplice yukata bianco.
⫸ᴄᴀʀᴀᴛᴛᴇʀᴇ
Paragonabile in tutto e per tutto ad una stella, ad un sole, AL Sole, Masamune brilla. È un faro nella notte per chiunque lo incontri, un punto di riferimento per gli smarriti, un appiglio per chiunque soffra, è irrimediabilmente ottimista e molto bravo con le parole e gli incoraggiamenti. Non c'è nulla da fare, è in grado di tirare su persino chi non ha intenzione nemmeno di alzare la testa. Sorride, e lo fa con talmente tanta sincerità ed allegria che è impossibile non rimanere a guardarlo, incantati e stupiti davanti a qualcosa di tanto genuino da risultare inumano. Sebbene non abbia mai provato dolore fisico, o anche solo psichico, Masamune ne ha visto gli effetti in prima persona, ed ha deciso che, se è tanto orribile, allora nessuno merita di soffrire. È del tutto onesto e senza secondi fini quando si avvicina ad un senzatetto e gli porge un'intero filone di pane che ha appena comprato, ed è così contento di aver fatto un bel gesto quando viene ringraziato che è difficile da credere che lo stia facendo unicamente per sè stesso. Ed in effetti è così, lo fa per il suo stesso bene e lo fa per il bene degli altri: è genuinamente buono, cordiale e solare. È conosciuto proprio per questa sua gentilezza e disponibilità, rendendolo il membro più amato della famiglia assieme al padre. Non si può dire che sia dolce, anzi, è sempre piuttosto diretto e sincero anche negli argomenti un po' più spiacevoli, semplicemente perchè non si rende conto che in questo modo potrebbe arrivare a ferire o a dare fastidio a qualcuno. Non è ingenuo, tutt'altro: il problema è che non è molto empatico o bravo a capire lo stato d'animo di una persona, il che gli rende complicato trovare davvero le parole giuste se non gli si è prima stato detto cos'è che non va.
In ogni caso, non significa certo che non pensi a sè stesso, affatto! La maggior parte delle volte è proprio lui la priorità, perciò se ha un impegno importante non lo metterà mai da parte per aiutare qualcuno, nonostante lo desideri davvero. Se pensa prima a risolvere i suoi problemi, allora sarà in grado di aiutare meglio gli altri più tardi. Questo suo comportamento, comunque, vale nei confronti di chi non gli ha mai fatto nulla di male, o di chi non reputa una minaccia; in questi casi, se capisce che una persona che ha ferito lui, sua sorella o Banri, Masamune cambia del tutto atteggiamento, mostrandosi aggressivo e pronto a tutto per restituire il pessimo gesto al mittente, persino alzando le mani o minacciando. E quando Masamune minaccia non lo fa per dare aria alla bocca, ma fa sul serio. Se promette qualcosa la porterà a termine, che sia una buona o una cattiva azione. Detesta doversi rimangiare la parola, il suo enorme orgoglio glielo impedirebbe: se è davvero disperato e la sua superbia ne stesse andando di mezzo potrebbe arrivare a mentire, certo, ma in ogni altro caso è sempre sincero. Per questo motivo non ne ha la minima idea, ma sarebbe davvero un buon bugiardo vista la sua buona memoria e la capacità di improvvisare, oltre a possedere la teatralità di un attore professionista. È persino capace di fingere il dolore molto bene, se solo non avesse spifferato ad i quattro venti della sua condizione fisica, allora sarebbe capace di ingannare davvero, di sembrare normale. Ma non gli interessa, Masamune detesta mentire, e già lo sappiamo. Nei momenti più inopportuni però, per puro divertimento, potrebbe uscirsene con frasi fatte come <<Per me è troppo tardi... addio! Ricordami da buon compagno!>> per un misero taglietto che si rende conto di essersi fatto, o per una cena particolarmente pesante.
È davvero molto paziente, forse troppo per il suo stesso bene. Sa che ognuno ha bisogno di più o meno tempo per fare o per capire qualcosa, perciò se gli si viene chiesto di insegnare qualcosa, o di parlare a qualcuno per convincerlo di qualcosa, allora lo farà con tranquillità e con calma. Non si mette fretta e non la mette agli altri, ed è in grado di spiegare e ripetere la stessa identica cosa in maniera diversa più e più volte, tentando di farla entrare in testa all'altra persona. Si impunta specialmente sulle questioni di cuore, o su quelle come la calligrafia o la matematica, entrambi argomenti in cui eccelle.
Allo stesso modo, quando si mette in testa di fare qualcosa, si può star ben certi che la farà, ed anche bene. Il suo motto è "Un lavoro iniziato e lasciato a metà è un lavoro mai davvero cominciato", o qualcosa del genere. In queste situazioni potrebbe fissarsi, per restare in tema, con le lezioni di matematica che da a sua cugina ed a Banri. È impossibile sfuggirgli una volta iniziato, e non si arrenderà fino a che uno dei due non riesce a risolvere i calcoli ed i problemi che Masamune propone. Sa benissimo di essere una rottura di scatole, ma alla fine è proprio quello l'obbiettivo: entrambi i suoi studenti sono migliorati, e lui ne va estremamente fiero.
Purtroppo, Masamune ha anche un lato estremamente infantile ed iperattivo. È molto espansivo, riesce a stringere un legame anche in pochi minuti con una persona appena incontrata. Ride per le battute più stupide, ride per le sue stesse barzellette ancor prima di riuscire a terminarle e non è in grado di fermarsi, spesso, dal prendere in giro le persone con le quali entra in confidenza. Lo fa per scherzare, ridendo, e si capisce benissimo che non vuole ferire, bensì far ridere. L'unico che non ride di solito è Banri, ed in parte è quello il bello di inventare qualche stupida battutina, proprio per vedere come si impegna per capirla.
È molto espansivo, e spesso dimentica del concetto di spazio personale. O si avvicina sempre troppo a qualcuno per parlare, così inquietandolo, o posa la mano sulla spalla di qualcuno che conosce giusto per spaventarlo. Non ha proprio un passo silenzioso, ma ogni tanto riesce a prendere di sorpresa e ride al come ha fatto sussultare il povero malcapitato. Si diverte così, ed è difficile spegnere quel sorriso con qualche gelido commento. È una specie di magnete per entrambi i sessi a causa del suo fisico, ma non è interessato a questo genere di relazioni; che pensano di ottenere? Non ha sensibilità da nessuna parte, non ha senso cercare di sedurlo. Non funziona. Un po' ci ha sofferto nel tempo, ma ultimamente non ci pensa più molto.
Divide in maniera piuttosto evidente le situazioni che lo fanno arrabbiare da quelle che lo fanno davvero incazzare. Nelle prime, molto spesso, sorride e scaccia via ogni problema, dicendosi che non avrebbe senso prendersela per una cosa stupida; dall'altra parte, invece, se la situazione è seria, allora... si spegne. Non si arrabbia, non è quello. Si trasforma del tutto. Diventa freddo, serio ed infastidito da far paura. Smetterebbe di essere il Masamune solare e supportivo, farebbe tutto il contrario: qualsiasi cosa gli venga in mente che possa ferire chiunque lo abbia ridotto in questo stato, la farà o la dirà. Non si controlla, ed anche per questo potrebbe facilmente passare alla violenza per risolvere la questione. In parte ha ragione, perchè se arriva ad arrabbiarsi tanto allora il fatto scatenante è davvero grave da non potersi risolvere a parole, ma esagererebbe, senza dubbio. Non si rende conto della forza che usa, soprattutto in una situazione del genere. Comunque, finchè non si fa del male serio a lui o ad i suoi amici, allora è tutto apposto.
Non è mai, mai stato visto triste o infelice: forse non è in grado di esserlo, forse non vuole farsi vedere quando lo è, ma sono tutte ipotesi sbagliate. Masamune ha tutti i privilegi che si possano desiderare, non ha mai problemi seri, ed ha Banri. Che altro potrebbe volere? È felice, e non ha paura di mostrarlo.
È molto protettivo, alcune volte da considerarsi persino ossessivo: se decide che una cosa o una persona appartengono a lui, allora non la lascerà avere a nessun'altro. Ha la forte convinzione che bisogni combattere per proteggere ciò che si ama, e così ha intenzione di fare se qualcosa di suo viene minacciato. Ha il pessimo difetto di parlare troppo; non è in grado di mantenere un segreto a lungo, soprattutto se è un segreto stupido e del quale non ci si deve vergognare, secondo lui. Una volta ha spifferato al padre della donna con cui, apparentemente, andava al letto lo zio, ed entrambi ci hanno riso sopra. Non c'è bisogno di tenere dei segreti del genere in una famiglia come la loro, ma evidentemente lo zio non l'ha ancora capito. Naturalmente, non si azzarderebbe mai a parlare del passato di Banri, sa quanto ne soffrirebbe e quante ripercussioni avrebbe sulla sua già debole psiche, perciò ha la bocca ben cucita in questo caso, e negherebbe qualsiasi coinvolgimento del cavaliere nell'incidente, se gli si venisse chiesto qualcosa. Stranamente, è molto ordinato, ha un posto specifico per qualsiasi cosa, e se gli si viene spostata potrebbe perdere ore a cercarca senza trovarla, anche se dovesse trovarsi proprio sotto il suo naso: se non è dove l'ha lasciata, allora la spaccia per perduta, e spesso lascia perdere.
⫸ʟɪᴠᴇʟʟᴏ ᴅɪ ғɪᴅᴜᴄɪᴀ ᴇ ᴄʀᴇᴅɪʙɪʟɪᴛà
Si fida abbastanza facilmente degli altri, anche a causa della sua scarsa empatia gli è difficile giudicare esattamente l'intento di una persona se non gli si viene sventolato davanti. Purtroppo ha il difetto di giudicare un po' troppo dalle apparenze, perciò, se un tipo vestito di scuro si aggira durante la notte, allora deve essere un ladro. O qualcuno di cattivo. E, se una persona ha una spada alla cintura, probabilmente vuole fare del male a qualcuno, a meno che non si tratti di un cavaliere, perciò in questi due rari casi non sarebbe in grado di fidarsi. È altrettanto facile fidarsi di lui per l'espansività, per quanto facilmente sembra affezionarsi sul serio, e per quanto si vede che è sincero quando dice di volere il bene del prossimo. Non è praticamente mai visto come una minaccia.
⫸ᴘᴀssᴀᴛᴏ
La sua è una storia piuttosto tranquilla, ed esente di troppi eventi importanti; secondogenito di una famiglia tanto nobile, non gli è mai mancato nulla, nè libertà, nè affetto, nè amici. L'unica, grande cosa che ha scosso la famiglia, è stato scoprire e convivere con il problema che affliggeva bambino. E lo hanno scoperto nel peggiore dei modi, proprio nel momento in cui, così piccolo, ha iniziato a sanguinare dalla bocca. Ha, molto probabilmente, ingoiato il pezzo di lingua che ha staccato, siccome non lo hanno trovato da nessuna parte. Da quel momento, non lo hanno mai più perso di vista: era sempre affiancato da qualcuno che lo osservasse perennemente, per evitare che decidesse di mangiarsi qualche altro pezzo di corpo. Con il tempo, comunque, pur avendo capito di non doversi ferire, di dover stare attento, ha deciso che non gli importava un gran chè delle conseguenze di quello che avrebbe fatto, perciò ha iniziato sempre più a giocare fuori, ad allontanarsi da casa senza il permesso per giocare con gli altri, ed i genitori hanno deciso di non fermarlo, bensì di lasciarlo libero. Prima o poi sarebbe accaduto qualcosa di grave, e le opzioni sarebbero state la morte per Masamune, o un comportamento più prudente da quel momento in avanti.
Ed in effetti, qualcosa accadde. Ad otto anni, correndo insieme ad un gruppo di amici, Masamune perse l'equilibrio e quasi si bucò l'intestino cadendo su un ramo; per fortuna lo prese di striscio, e non si provocò alcun danno interno, ma tornò a casa tranquillo e grondante di sangue. Ovviamente i genitori si sono spaventati, ed hanno provveduto immediatamente. Fedelmente alle previsioni, dopo quell'esperienza, Masamune decise di stare un po' più attento, per non dover più terrorizzare in quel modo i genitori. Lo lasciavano libero di fare come voleva, e lui in cambio voleva ringraziarli in qualche modo, evitando magari di correre in un bosco, o di procurarsi graffi troppo profondi. È sempre stato un ragazzo allegro e solare, ubbidiente quando gli si veniva chiesto di fare qualcosa o di accompagnare i genitori a qualche incontro con altri nobili. È sempre stato esemplare, l'ultima cosa che voleva era far fare brutta figura alla coppia, prendendo d'esempio anche la sorella maggiore, educata e fiera: ha sempre voluto essere regale quanto lei, ma si è reso conto presto che quell'atteggiamento così serio e fiero non faceva per lui.
Il vero cambiamento nella sua vita arrivò, però, all'età di dodici anni, quando suo padre decise di prendere con sè un bambino. Non lo aveva propriamente adottato, ma preso sotto la sua ala; il che non fu ben chiaro a Masamune, ma non si fece problemi e cercò immediatamente di socializzare con il coetaneo appena arrivato: per i primi tempi fu inutile. Quel bambino non alzava mai gli occhi dalle sue stesse mani, se le fissava in continuazione, senza un evidente motivo. Non parlava, non avevano ancora mai avuto un solo contatto visivo dopo due mesi di convivenza. Eppure, il giovane Masamune non si arrese. Voleva sapere perchè Banri si comportava in quel modo, perchè non lo volesse come amico, e perchè suo padre non aprisse bocca sull'argomento, nonostante gli avesse sempre detto tutto. E finalmente, dopo mesi e mesi di tentativi, il giorno del tredicesimo compleanno di Masamune, finalmente riuscì a farsi rispondere. Fu un buongiorno, un misero e sussurrato "'giorno", ma ne fu davvero contento. Da quel giorno, ogni mattina Banri rispondeva ad i suoi saluti, ma non sorrideva mai. E così, il piccolo duca si impose un obbiettivo: farlo ridere.
Fu un impresa titanica. Non reagiva alle battute, non era affatto facile sostenere una conversazione che comprendesse più di due risposte di fila, ma era anni luce avanti al resto della famiglia, che non era ancora stata in grado di strappargli una sola risposta. In un certo senso aveva capito che adesso Banri si fidava di lui, che voleva parlare, ma doveva esserci qualcosa che non andava, qualcosa che lo costringeva a tenere la testa bassa. Così insistette ed insistette con il padre per farsi rivelare l'origine del bambino, e finalmente riuscì a strappargli la storia di Banri dalla bocca. E si sentì male. Masamune non era mai rimasto così impressionato da una storia; forse perchè ne conosceva il protagonista da vicino, o magari perchè si era immaginato al suo posto, ma adesso sapeva. Sapeva e poteva fare qualcosa. Iniziò a rassicurarlo ogni giorno, ma non in maniera diretta, bensì con un altro genere di sorrisi: dei sorrisi di chi è disposto ad aiutare e a stare vicino in ogni caso. Nessuno doveva sopportare un dolore del genere da solo, e Banri si rese rapidamente conto di quello che Masamune tentava di fare. E lo lasciò fare. Si lasciò rassicurare e si lasciò andare, eliminando parte di quel pesante macigno che lo forzava a non alzare lo sguardo da terra. In quel momento entrambi decisero, all'unisono.
"Lo proteggerò, sempre."
⫸ғᴀᴍɪɢʟɪᴀ
• Padre • Hideaki • 51 anni •
Gentile, dall'animo estremamente nobile ed altruista, Masamune ha preso la maggior parte delle sue qualità dal padre. Sempre pronto a scherzare, non tratta i figli come tali, ma piuttosto come dei suoi pari. Li ama, certo, ma ha dei principi ben saldi e cerca di attenervici sempre, non mostrando troppo affetto in pubblico ed arrivando ad abbracciarli ed a sollevarli in aria persino adesso, quando sono in casa. È alto 2 metri spaccati, e per la sua età ha ancora un fisico praticamente da combattente. Se non fosse per il calore che il suo sorriso emana e per l'educazione che mostra sempre verso chiunque, un armadio a due ante come risulterebbe decisamente inquietante.
• Madre • Etsuko • 51 anni •
Al contrario del marito, Etsuko potrebbe essere paragonata ad un mare piatto, infinito, tranquillo. È sempre pacata, paziente ed in qualche modo fredda, come se, in fondo, dei suoi figli non le importasse affatto. Il che non è vero, è solo che ha enormi difficolta nell'esprimere le sue emozioni: sul suo volto è sempre presente un'enigmatica espressione, complicata da tradurre, e stranamente sembra essere più legata a Banri che ad i suoi stessi bambini. È alta 1.80, ed i suoi tratti affilati non hanno perso un grammo della bellezza che possedevano vent'anni fa. Sarà per i gioielli con i quali si ricopre spesso, o proprio per l'inespressività che le ha risparmiato le prime rughe che a quest'età dovrebbero comparire, spesso senza volerlo fa breccia nei cuori dei giovani nobili.
• Zio • Choiki • 48 anni
Uomo schietto, è l'esatto opposto del fratello Hideaki: non passa un giorno senza che giudichi il comportamento di qualcuno, o che non gli venga fatto qualche scherzo dal nipote, riesce solo a criticare. È una spina nel fianco per chiunque, ma la sorella di Masamune ha, curiosamente, preso le sue difese; senza di lei lo avrebbero già allontanato di casa, senza dubbio. È divorziato dalla moglie 20 anni fa, poco dopo la nascita della loro prima figlia, ed ha fatto pena alla famiglia per la neonata della quale avrebbe dovuto prendersi cura da solo.
• Sorella maggiore • Nobue • 28 anni
Una rottura di scatole proprio quanto lo zio, ficca sempre il naso in affari che non la riguardano: lei e Masamune avevano un ottimo rapporto da bambini -non sapeva dire il suo nome, perciò la chiamava affettuosamente "Rika"- ma eventualmente l'affetto da parte della donna è sfumato nel tempo, ed adesso non lo guarda più nemmeno in faccia se non per questioni importanti. Lo ignora. Masamune, in ogni caso, la vede ancora come la sua preziosa sorellona, e gli è molto attaccato. Proteggerebbe lei e la sua reputazione con i denti, sapendo che non otterrebbe assolutamente nulla in cambio. Quando i suoi genitori premono perchè si sposi, infatti, prende le difese di Nobue, ma lei cerca sempre di zittirlo, dicendo che non sono affari di nessuno, che prima o poi si sposerà se smettono di insistere.
Non lo farà.
• Cugina • Shihori • 21 anni
Timida e riservata, non ha preso proprio nulla dal padre. Detesta dover parlare di sè, preferisce ascoltare in silenzio e non commentare se non specificatamente richiesto. Si sente particolarmente a suo agio in compagnia di Masamune e di Hideaki, ultimamente preferisce non avere nulla a che fare con il padre, che, proprio come per Nobue, cerca di trovarle marito. Il problema? È lesbica. Totalmente. Non ha mai trovato il coraggio di confidarsi con nessuno, nemmeno con chi ha più confidenza.
Vorrebbe avere la forza di farlo, ma proprio non riesce.
⫸ᴘᴏᴛᴇʀᴇ
Olfatto
Il suo potere non gli permette di distinguere chiaramente degli odori, anzi, ha difficoltà spesso nel riconoscerli in maniera precisa: quel che gli permette di fare, però, è di sentire l'aroma delle bugie. È quel limpido, disgustoso odore di ciliegia marcia, che si avvicina molto a quello del sangue; ovviamente, perchè possa sentire la bugia, deve essere rivolta direttamente a lui dopo una domanda ben mirata, altrimenti non funziona, sarebbe troppo semplice. Non gli è mai piaciuto utilizzarlo, comunque, preferisce fidarsi di primo impatto, per non mettere nessuno a disagio.
Se però la bugia è particolarmente forte e mal nascosta, potrebbe captarla anche senza sentirla direttamente. C'è una sorta di spiegazione fisica sul come le onde sonore abbiano un loro preciso odore, ma... è magia, meglio non scervellarsi troppo.
⫸ᴄᴏsᴀ ɢʟɪ ᴘɪᴀᴄᴇ
•I gatti
Oh, Masamune ama i gatti. Sono soffici, così minuscoli fra le sue mani, e vibrano letteralmente di contentezza quando li accarezza! Come non adorarli? Porta sempre del cibo ad un gruppetto di gatti randagi dietro casa, che adesso lo adorano a loro volta.
•L'odore della pelle
Non della pelle umana, oh madonna no-- ma della pelle lavorata, quella utilizzata per certe parti delle armature e per le copertine dei quaderni; ogni tanto lo si potrebbe catturare intento a sniffare la copertina di qualcosa. È più forte di lui, deve farlo.
•Il cibo
Non ha un vero e proprio piatto preferito. Ama il cibo, punto. Ha sempre fame, la sua tipica citazione è "a che ora si pranza?" alle 10 di mattina. Per questo Banri ha sempre del cibo con sè da dargli in caso inizi a lamentarsi.
•Le attenzioni
Si sente realizzato quando riesce a catturare l'attenzione di tutti con una barzelletta, o con qualche battuta, soprattutto quando riesce a far ridere davvero. Comunque, essendo così teatrale ed aperto, è raro che non riesca a far ridere la maggior parte dei presenti.
•Il rosso
È il suo colore preferito, certo, e cerca di indossarlo il più possibile; ma, allo stesso tempo, si è reso conto di quanto Banri lo detesti da come lo guarda. Non è empatico, ma lo capirebbe anche un'idiota: sta aspettando che glielo dica lui stesso. Deve imparare a capire che può chiedere qualcosa in base a cosa sente, non in base a quello che provano gli altri. Non si farebbe nessun problema a smettere di indossarlo!
•I giochi di carte
Non per vantarsi, ma è molto bravo con le strategie, in gran parte grazie a quanto afferra in fretta i concetti matematici. È quasi imbattibile.
⫸ᴄᴏsᴀ ɴᴏɴ ɢʟɪ ᴘɪᴀᴄᴇ
•I funerali
Non ha mai perso nessuno di importante nella sua vita, ma una volta è stato al funerale della madre di uno dei suoi amici: è stato con il morale a terra per settimane, riuscendo solo a pensare alla bara. Ed alla morte.
•Stare da solo
Si annoierebbe ed inizierebbe a parlare a sè stesso; Masamune deve parlare, è uno dei pochi contatti che ha con il mondo. Se è da solo non c'è nessuno che possa rivolgergli la parola, nessuno che la possa rivolgere a lui, nessuno da vedere, e di suo non ha niente da toccare per assicurarsi di essere ancora nel mondo reale.
•I temporali
Ha il banale terrore dei tuoni improvvisi, un po' come Banri. Quando diluvia stanno sempre vicini, per rassicurarsi a vicenda.
•Disegnare
È un disastro nel farlo, non ha il minimo senso di proporzione. Adesso detesta farlo perchè è stato parte della sua istruzione, perciò ha sviluppato un particolare astio verso questa attività.
•Camminare lentamente
Cammina sempre più veloce di un normale essere umano; dice che si stanca subito se è costretto a rallentare il passo, quindi è facile che si ritrovi sempre in cima al gruppo.
•La violenza
Può sembrare incoerente, perchè è lui il primo ad alzare le mani se crede ce ne sia il bisogno, ma non sopporta la violenza verso chi non è in grado di difendersi. Specialmente verso gli animali. Se vede che un cane viene maltrattato in qualche modo interviene subito, usando a sua volta la giusta dose di ostilità.
⫸ᴏʀɪᴇɴᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ sᴇssᴜᴀʟᴇ
Demisessuale Panromantico
A causa della sua condizione fisica, fino ad ora non ha avuto alcun interesse nella parte sessuale delle relazioni; o meglio, non crede che potrebbe mai funzionare. Non ha sensibilità, che dovrebbe succedere? Ma non ha la minima idea che gli stimoli non sono solo tattili, il che lo rende abbastanza convinto di essere asessuale, cosa che non è. Dall'altro lato, prova attrazione romantica verso qualsiasi genere.
⫸ᴅɪsᴘᴏɴɪʙɪʟɪᴛà ᴀᴅ ᴜɴᴀ ʀᴇʟᴀᴢɪᴏɴᴇ
Non si mostra affatto disponibile ad avere una relazione, perchè è già abbastanza impegnato nel cercare di capire cosa provi verso il suo cavaliere. In realtà lo sa, vorrebbe trovare un modo per confessarsi, ma... non ne ha il coraggio. È l'unica situazione in cui il suo ego e la sua fiducia in sè stesso svaniscono. Banri è bisessuale e Masamune lo sa, prova attrazione sessuale, e non vuole incastrarlo in qualcosa che lo farebbe soffrire.
⫸ᴄᴏᴍᴘᴏʀᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ ᴅᴀ ɪɴɴᴀᴍᴏʀᴀᴛᴏ ᴇ ᴅᴀ ғɪᴅᴀɴᴢᴀᴛᴏ
Non cambia affatto il modo in cui si comporta quando è innamorato: è sempre gentile e disponibile con tutti, e non è il tipo di persona da imbarazzarsi facilmente, perciò non si capisce proprio quando ha perso la testa per qualcuno. Il che è successo, o almeno si è reso conto che qualcosa stava accadendo, due anni fa. È già innamorato, ma non si comporta da tale. Forse dall'esterno può risultare evidente che i sorrisi che rivolge a Banri sono ben più luminosi di quelli normali, ma ovviamente nessuno dei due se ne rende conto. Sono praticamente ciechi, se qualcuno o qualcosa non spingesse Masamune a mettere da parte le preoccupazioni, probabilmente non finirebbero mai insieme.
Se dovesse riuscirci, comunque, sa che Banri non direbbe di no in ogni caso, perciò cercherebbe di assicurarsi di essere davvero ricambiato, di capire che non gli sta solo facendo un favore, come sembra fare sempre. Se dovesse avere nuovamente successo, allora, inizierebbe lentamente a rendersi conto di quanto davvero fa il suo cavaliere per lui, e cercherebbe in ogni maniera di mettere sè stesso al secondo posto per far spazio ad i bisogni di Banri; lo metterebbe su un podio e, per la sua filosofia del "non osare guardare ciò che è mio", diventerebbe geloso di qualsiasi cosa. Di chiunque parli con lui, di chi gli rivolga anche solo un'occhiata: impossibile. Non si renderebbe conto però, così, di star oggettificando il cavaliere, ma se dovesse accorgersene (o se gli venisse detto, almeno) cercherebbe di aggiustare questo comportamento. Non pretende altro che il bene di Banri.
⫸ɪɴᴛᴇʀᴘʀᴇᴛᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴅᴇʟʟᴀ ᴘᴇʀɢᴀᴍᴇɴᴀ
Sembra una specie di partita a carte. Una promessa spezzata è una mossa imprevista, la fiducia tradita è un compagno di squadra che aiuta i nemici, la verità nascosta è il barare nascondendo uno specchio alle spalle dell'avversario e la giustizia non resa è la rissa finale non avvenuta. E ne ha viste di partite così. La trova un po' banale.
⫸ʀᴀᴘᴘᴏʀᴛᴏ ᴄᴏɴ ɪʟ sᴜᴏ ʀᴀɴɢᴏ
Poteva farne a meno, lo sa, non è lui che ha deciso di nascere in una famiglia nobile; eppure, sapendo di non poter cambiare il come stanno le cose, accetta la situazione di buon grado. Sarebbe potuta andare molto peggio, sarebbe potuto nascere povero. O debole.
È grato per essere stato così fortunato.
⫸ᴄᴏsᴀ ɴᴇ ᴘᴇɴsᴀ ᴅɪ ᴀᴠᴇʀᴇ ᴜɴᴀ ɢᴜᴀʀᴅɪᴀ ᴅᴇʟ ᴄᴏʀᴘᴏ ᴇ ᴄᴏᴍᴇ sɪ ʀᴀᴘᴘᴏʀᴛᴀ ᴄᴏɴ ʟᴜɪ?
È Banri... lo sappiamo, ci ho scritto pure troppo. Sono due idioti che farebbero qualsiasi cosa l'uno per l'altro.
Cuccioli.
⫸ᴄᴏsᴀ ᴘᴇɴsᴀ ᴅᴇʟ ᴄʟᴀɴ ɴᴀᴋᴀᴍᴜʀᴀ ᴇ ᴅᴇʟʟᴀ ɢᴜᴇʀʀᴀ?
Vede i Nakamura un po' come quelli che si sentono migliori di tutti gli altri, solo avendo vinto una stupida, vecchia guerra. Che hanno da essere tanto altezzosi? Sa che le guerre sono fondamentali per la pace, ma questa non ha creato che altre ostilità ed il doppio dei problemi. Immagina ci sia bisogno di qualcuno che sia in grado di riportare davvero un po' di pace fra i Clan, perchè è certo che fra poco si salteranno tutti alla gola, compresi loro.
⫸ᴄᴏsᴀ ᴘᴇɴsᴀ ᴅᴇɪ ᴍᴀɢʜɪ?
Uhh... nulla. Sono persone normali che sanno usare la magia. In passato lo reputava fantastico, voleva persino essere un mago! Ma ora non ha così tante aspettative, sa che possono essere paragonati facilmente ad i cavalieri per le loro capacità.
Sono cavalieri con un po' di magia nel mezzo, ecco.
⫸ᴄᴏsᴀ ғᴀʀᴇʙʙᴇ sᴇ ғᴏssᴇ ᴛʀᴀᴅɪᴛᴏ?
Farebbe esattamente ciò che fa quando si arrabbia. Non pensa, non ragiona, non chiede i perchè, ma passa alle mani, e deve quasi sempre essere bloccato da Banri per evitare che si faccia del male. E non potendo fare altro, ovviamente, si metterebbe ad urlare insulti senza senso a chiunque abbia osato conquistare la sua fiducia e tradirlo: in parte si sentirebbe in colpa, ce l'avrebbe con se stesso per non essere stato in grado di etichettarlo come bugiardo, dall'altra detesta essere preso in giro. Cercherebbe vendetta, che senza dubbio si trasformerebbe rapidamente in un "io lo faccio fuori".
⫸ᴀʟᴛʀᴏ
•sa suonare lo Shamisen, uno strumento a tre corde: ha fatto parte della sua istruzione, ed ogni tanto lo riprende in mano per non dimenticare le note.
•molto spesso sogna di ustionarsi o di congelarsi, con tanto di sensazioni ad accompagnare le immagini, ma sono solo le leggerissime sensazioni di caldo e freddo che è in grado di sentire, ma amplificate.
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ᵀᴴᴱᴿᴱ ᴬᴿᴱ ᵀᴵᴹᴱˢ ᵞᴼᵁ'ᴸᴸ ᵂᴬᴺᵀ ᵀᴼ ᶜᴿᵞ,
ᵂᴱ ᶜᴬᴺ ᴶᵁˢᵀ ᴮᴱ ᵀᴼᴳᴱᵀᴴᴱᴿ
ᵂᴴᴱᴺ ᵞᴼᵁ ᶜᴬᴺ'ᵀ ᶠᴵᴺᴰ ᵀᴴᴱ ᵂᴼᴿᴰˢ,
ᶜᴬᴺ'ᵀ ᵂᴱ ᴶᵁˢᵀ ᴮᴱ ᵀᴼᴳᴱᵀᴴᴱᴿ?
ᵂᴴᴱᴺᴱᵛᴱᴿ ᵞᴼᵁ ᴹᴵˢˢ ᴹᴱ,
ᵂᴱ ᶜᴬᴺ ᴶᵁˢᵀ ᴮᴱ ᵀᴼᴳᴱᵀᴴᴱᴿ
ᴬᴸᵀᴴᴼᵁᴳᴴ ᵂᴼᴿᴰˢ ᴬᴿᴱ ᴴᴬᴿᴰ ᵀᴼ ᶠᴵᴺᴰ,
ᶜᴬᴺ'ᵀ ᵂᴱ ᴶᵁˢᵀ ᴮᴱ ᵀᴼᴳᴱᵀᴴᴱᴿ?
"もうひとりじゃなくていい"
"ᵞᴼᵁ ᴰᴼᴺ'ᵀ ᴴᴬᵛᴱ ᵀᴼ ᴮᴱ ᴬᴸᴼᴺᴱ ᴬᴺᵞᴹᴼᴿᴱ"
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[6138 parole]
Sara-chan04
Ha il passato cortissimo, ma è quello di Banri che era davvero troppo--- onestamente però, per qualche motivo preferisco lui u.u
Spero sia tutto apposto e di non aver scritto idiozie-
Vb devo lavorare a una fracca di oc e ho mal di testa
s a l v a t e m i
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