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☾︎𝓐𝓬𝓮 𝓣𝓻𝓪𝓹𝓹𝓸𝓵𝓪☽︎

ꨄ︎𝓘𝓵 𝓣𝓾𝓸 𝓒𝓻𝓮𝓽𝓲𝓷𝓸 ꨄ︎

Era il tuo primo giorno di scuola al Night Raven College, e tu non riuscivi proprio a trovare le parole per descrivere quanto fossi entusiasta di essere lì.

Avevi da poco attraversato la soglia del cancello principale assieme ad una miriade di giovani nuovi studenti che erano con te il giorno precedente alla cerimonia d'inaugurazione, e nessuno di essi pareva trattenere l'emozione. Proprio come te, i loro occhi brillavano ogni volta che ammiravano le imponenti mura della scuola, e tu, lungo la strada, riuscivi a sentire certi primini gridare per l'emozione. Per quanto anche tu vorresti dare libero sfogo alla tua gioia, la parte più razionale di te continuava a punzecchiarti dicendo di mantenere la calma, così da fare buona impressione ai professori. Dopotutto, ritenevi che dopo aver superato la prova dello specchio magico, potessi affrontare qualsiasi cosa.

Ti sembrava ieri quando avevi ricevuto per la prima volta l'invito della scuola dei tuoi sogni. Ricordi bene che fino a prima tu eri in camera tua a riposare, quando i tuoi genitori erano subito piombati dentro per annunciare la splendida notizia. Il tuo cervello non riusciva proprio ad elaborare la frase "sei stata ammessa al Night Raven", perché in quell'istante era come se ogni tuo senso fosse andato in blackout. Poche volte hai provato una tale felicità, e di sicuro non sei mai statx più felice di andare a scuola come quel dì.

E adesso, a distanza di mesi, tu finalmente eri lì, a quel college di maghi che desideravi tanto andarci. Indossavi fieramente la tua divisa, e la penna magica che ti avevano donato la tenevi stretta a te come se fosse il più prezioso dei tesori. Con gli occhi che brillavano dall'euforia, avevi attraversato l'ingresso principale superando tutti gli altri studenti, per poi metterti in cammino verso la tua classe lungo i corridoi. Sfortunatamente, a differenza di altri primini, non avevi ancora fatto amicizia con nessuno. Speravi nel profondo di stringere un buon rapporto con qualcuno degli studenti, magari con un tuo compagno di classe. Se solo non avessi già perso le speranze in partenza, avresti anche desiderato fidanzarti entro la fine della scuola, ma non volevi darti false speranze.

Ad ogni modo, anche senza amici o un ipotetico fidanzato, ti sentivi comunque felice. Dopotutto, a che servono queste piccole sciocchezze quando tu finalmente avevi la possibilità di diventare unx magx proprio come desideravi?

Ma proprio mentre pensavi questa frase e la tua testa era ancora sulle nuvole da non riuscire a renderti conto del mondo circostante, non avevi proprio notato un ragazzo che stava correndo a tutta velocità lungo il corridoio. In men che non si dica, voi due vi eravate scontrati, cadendo entrambi sul pavimento e con un forte dolore alle vostre teste che si erano appena sbattute l'un l'altra.

«Porca di quella miseria, che dolore...» aveva borbottato il giovane, massaggiandosi lentamente la fronte. «Aspetta... Oh cavolo! Sono mortificato, ti ho fatto male? Scusami, non volevo! Stai bene?» Aveva cominciato a domandarti con ansia, alzandosi in piedi e offrendoti cortesemente la mano. Tu subito avevo alzato lo sguardo verso di lui, cercando di focalizzare la sua immagine: era un bellissimo ragazzo dai capelli arancioni e un po' scompigliati, e due bellissimi occhi color rubino che risplendevano tanto quanto la pietra preziosa stessa. Accanto all'occhio sinistro aveva un cuore rosso, che ti avevano fatto ipotizzare, assieme al gilet del medesimo colore, che fosse di Heartslabyul.

Egli sembrava sul serio preoccupato, così tu, sebbene ancora un po' dolorante, avevi trovato la forza per potergli rispondere. «N-Non preoccuparti, sto bene grazie» lo avevi rassicurato, afferrando la mano che ti aveva gentilmente porto. «Fiuuu, menomale che stai bene. Giuro che non era mia intenzione davvero. Ora perdonami però, sono di fretta.»

Leggermente in confusione, eri in procinto di domandargli perché stesse correndo a quella velocità, quando la sua voce aveva superato la tua. «Deuce! Grim! Da questa parte! Veloci! Prima che ci ammazzi!»
E in men che non si dica, ecco che l'arancione si era subito dileguato, seguito da un altro ragazzo con i capelli blu e uno strano gatto con delle fiamme nelle orecchie e una coda a forma di tridente. Quando erano oramai scomparsi, tu non riuscivi a staccare lo sguardo dalla loro direzione e il tuo cervello si riempiva di innumerevoli quesiti. "Ma chi era quel ragazzo? E perché è scappato così? Si può sapere che hanno combinato quei tre?"

Per tutto il giorno non avevi fatto altro che pensare a loro, ma in particolar modo al magnifico ragazzo dei capelli arancioni. Continuavi a domandarti chi fosse, cosa stesse facendo, perché era fuggito, ma non riuscivi proprio a placare le tue paranoie. Stavi morendo dalla curiosità così tanto che pareva che la felicità per essere al Night Raven fosse diventata di colpo un vano scrupolo, e proprio non riuscivi a distrarti.

Fino a che, il giorno successivo, quando avevi chiesto ai tuoi compagni di classe se lo conoscessero, essi ti avevano dato le informazioni che cercavi: il suo nome era Ace Trappola, studente di seconda ed appartenente al dormitorio di Heartslabyul. Ti avevano raccontato che era abbastanza famoso per combinare spesso guai, finendo nei casini assieme ai suoi due inseparabili amici Deuce e Grim. Ti avevano perfino detto che il primo giorno avevano rischiato di essere espulsi siccome avevano dato fuoco ad una delle statue dei Grandi Sette, e tu stentavi a crederci!

"Ma quanto si può essere stupidi da poter fare una cosa del genere?!" Ti chiedevi in continuazione. "Voglio dire, se questa è una delle loro marachelle minori, non so che altro hanno fatto!"

E tu, ogni volta che provavi ad attraversare il corridoio, dovevi fare attenzione ad evitare i tre che correvano a tutta velocità, Ace più di tutti. Non riuscivi a capacitarti di come potesse essere così svelto, ma era sempre ad un passo avanti agli altri. Con il lungo andare, oramai vi eravate abituati della presenta dell'altro, e così subito eravate diventati molto amici. Spesso il giovane ti invitava perfino ad unirti al loro gruppo, ma tu declinavi sempre.

«Sai, non voglio rischiare di dare fuoco ad una statua in particolare», continuavi a girargli il coltello nella piaga, facendolo ogni volta scoppiare a ridere. E tu, quando lo vedevi avente il suo solito sorriso smagliante per il ricordo delle scemenze che aveva fatto, non potevi proprio non definirlo un emerito cretino.

Ma alla fine, anche se non lo avresti mai ammesso davanti a lui, a te piaceva eccome starci assieme. Sebbene fosse un ragazzo problematico, spesso casinista e un po' sbruffone, dovevi ammettere che con il tempo stavi iniziando ad avere un debole per lui. Ma quello che tu non sapevi, era che in realtà anche lui si stava affezionando sempre di più a te, ecco perché continuava a proporti di unirsi a lui: in tal modo, voi sareste stati ancora più vicini e riteneva che vi sareste divertiti un mondo insieme.

Ma anche se non accettavi, lui non ne era dispiaciuto. Perché così, dopo che combinava un'altra delle sue, egli era subito pronto a raccontartela così per vedere come avresti reagito, se gli avessi tirato uno scappellotto insultandolo o se non avessi saputo nemmeno cosa dire talmente eri basitx.

Ma una cosa era certa, e codesta sarebbe stata per sempre: Ace non si sarebbe mai sognato di passare una giornata senza la tua compagnia e, soprattutto, mai avrebbe permesso che fosse stato qualcun altro a prendere posto del tuo cosiddetto "cretino del cuore".

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