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Chi me l'ha fatto fare.ย 

Esistono una quantitร  assurda di torture in questo vasto mondo, eppure nessuna mi sembra peggio di quella che รจ toccata a me. Per tre giorni di fila.

Incrocio lo sguardo con le coppie felici che si avviano verso un cancello arrugginito che un tempo doveva essere di un vivace colore verde. Chi passa per di qua potrebbe seriamente pensare di essere davanti ad uno di quei manicomi dove di anno in anno le urla dei disperati aumentavano a dismisura. Mia madre mi aveva raccontato di esserci stata in uno di quelle infrastrutture e che era stata una delle esperienze piรน belle della sua vita, compreso il soave suono delle unghie che si artigliavano sulle finestre, in cerca di un'uscita. La differenza, perรฒ, รจ che le grida che io sento in questo momento non sono cosรฌ, ma bensรฌ qualcosa di puramente assordante.

Mi avvicino all'ingresso. Mi domando dove io abbia la testa quando prendo certe decisioni.

"รˆ solo un fottuto asilo, Mercoledรฌ Addams, puoi sopravvivere" sussurro a me stessa avviandomi per l'infinito vialetto che portaย  al cortile dove un centinaio di bambini stavano giocando e sorridendo.ย 

Ora mi chiedo chi decida di mandare delle povere anime in posti del genere, dove gli insegnano ad abbracciarsi, a volersi bene, e allo stesso tempo, perรฒ, tornano a casa pieni di lividi in faccia. Ringrazio i mieiย  genitori di non avermi mai mandata qui.

"Salve signorina, suo figlio come si chiama? Glielo chiamo subito" mi domanda un'insegnante che non avevo mai visto prima, dev'essere nuova.ย 

Perchรฉ si, ahimรจ, non รจ la prima volta che metto piede in questo posto.

"Sto cercando Carey" rispondo secca, infastidita del modo strano in cui mi guarda la maestra.

La donna si volta e entra dentro il salone d'accoglienza. Mossa astuta siccome la bambina non passa quasi mai il tempo nel cortile, ma dentro a disegnare, quando aspetta che qualcuno venga a prenderla. Era piuttosto riservata, sulle sue, amava la solitudine e la tranquillitร .

"Tรญa Mercoledรฌ!" esclama una testa bionda.

"Piccola Tempesta, ti conviene non saltarmi addosso con quelle mani" rispondo facendo un passo indietro.

Lei si guarda le appendici stranita, come se non fossero completamente sporche di pennarello nero e dopo fa un cenno di saluto all'insegnate.

Mi avvio con lei verso l'uscita, dandole la mano solo per eventuale sicurezza, l'ultima cosa che voglio รจ che sia investita, รจ una creaturina cosรฌ minuta che non la vedrebbero.ย 

"Dopo vuoi vedere il mio disegno, Tรญa?" mi domanda, mentre sale sulla mia auto.

"Va bene, che hai disegnato?" rispondo, stando al gioco.

"Te e la mamma, ti ho colorata di nero perchรฉ so che non ti piacciono i colori..." inizia a dire "...in realtร  nemmeno a me piacciono molto, ma se lo dico alla mia mamma lei come minimo mi manda a fanculo" continua, sicura di sรฉ.

"Carey Petropolus! Sono sicura che Enid si arrabbierร  molto di piรน quando scoprirร  che dici queste cose a quattro anni" la rimprovero.

Lei emette un sonoro buffo, contrariato, e afferma che รจ sicura al cento per cento che Enid, sua madre, non la sgriderebbe mai e che รจ proprio quest'ultima a dire le parolacce quando suo padre si pietrifica davanti allo specchio.ย 

Faccio finta di non sentirla, dopotutto รจ la figlia della mia migliore amica, quando si punta su qualcosa vuole sempre avere ragione. Almeno grazie a me รจ asociale, un po' di buona educazione gliel'ho data.

"Oggi andiamo al Whatervane, Viperetta" le dissi accendendo il motore, che dopo qualche lamento a causa del gelo, decide di collaborare.

Nei miei quasi trent'anni di vita ho imparato che Jericho d'inverno รจ una poesia scritta male. C'era la neve, bello, ma il freddo e il ghiaccio provocava danni ovunque.

Bastava pensare all'anima torturata dell'ex sceriffo Galpin, il quale aveva dovuto gestire negli anni una ventina di ricerche sotto le bufere.ย 

Nonostante tutto, Jericho rimane com'รจ sempre stata, sopportabile.

"รˆ passato molto tempo dall'ultima volta che mi ci hai portata, quando arriviamo?".

Certo che questa bambina non tace mai, eh. Dopotutto l'asilo era praticamente accanto a quel bar, ma oggi volevo fare una delle poche eccezioni.ย 

"Prima andiamo alla Nevermore, prendiamo Ember e la portiamo con noi, va bene?" mormorai.

In seguito a questa frase Carey scoppia in risate e urletti di gioia, come se avesse appena visto un unicorno vendere gelati sul ciglio della strada. Anche se ormai mi aspetto di tutto, dopo questi anni.

Maledetta a te Enid e la tua decisione di fare un secondo figlio, mi vuoi morta.

Perchรฉ sรญ, quella che era la mia Romie, in questo momento รจ in ospedale, dopo aver dato alla luce un bambino dai capelli fatti di serpenti che ha pietrificato mezza sala parto.

Ecco spiegato il motivo per cui mi ritrovo a fare da baby sitter.

All'incirca mezz'ora piรน tardi, dopo aver caricato su un'auto un'adolescente con l'autostima da Nevermore, siamo riuscite a sederci sul nostro solito tavolo.

Se avessi saputo che il mio destino era stare con bambini e ragazzini cinque giorni su sette, sarei andata a fare altro. Tutto a causa del lavoro che faccio, a detta dei miei amiciย  la scrittrice ha abbastanza tempo libero per trascorrere interi pomeriggi con dei marmocchi.

"Allora, Ember, come ti stai trovando a scuola? Suppongo meglio ora che non sei piรน una matricola" domando alla figlia di Lexi.

"Molto piรน interessante. Ieri un ragazzo รจ stato aggredito, Joe, il mio ex, tutti ora stanno a dare la colpa a me. Dicono che essendo una Hyde, ho istinti omicidi dalla nascita" inizia a raccontare.

"Se sei veramente te ad averlo ferito, Ember, sappi che mi hai resa molto fiera" risposi.

Lei fa un piccolo risolino, segno che sotto sotto sa che scherzavo e che volevo che aspettasse i diciotto anni prima di commettere un omicidio.

La nostra breve conversazione, perรฒ, viene interrotta da Carey, che impaziente chiede quando arriverร  il cameriere per ordinare.
Era da un po', effettivamente, che nessuno si faceva vivo. Cosรฌ mi alzai e mi diressi verso la campanella sul bancone.
Col cazzo che mi tenete qui con due esseri affamati per altri dieci minuti.

Ad un certo punto esce un ragazzo, mingherlino e con i capelli di un sgargiante blu, che mi raggiunge con letteralmente due passi.ย 

"Scusa lady, sono consapevole del disagio, ma abbiamo un problema" dice indicando la porta con scritto 'privato', che spiccava poco distante.ย 

"Non importa, io ho due pesti di lร - rispondo infastidita- se non mi riesci a chiamare qualcuno giuro sulla memoria del mio scorpione che non spenderรฒ piรน un centesimo in questo bar" concludo.

Il ragazzetto, piรน impaurito dalla parola scorpione che dalle minacce, sparisce di nuovo.ย 

Vaffanculo.

Rimango con i gomiti appoggiati al bancone, intenta a sistemarmi il pendente del braccialetto in argento che, prendendo Carey in braccio, si era leggermente spostato.
Di tanto intanto volgo anche il mio sguardo sulle due vipere.ย 

Sono ancora intenta a torturarmi il polso, quando sento la campanella suonare, segno che qualcuno si รจ fatto vivo.
Cosรฌ faccio quell'azione che avrebbe cambiato la mia vita da lรฌ in poi, portando a galla ricordi sepolti di una vecchia storia: alzo lo sguardo e incrocio due occhi color foresta che mi guardano, in un incredibile Dรฉjร  vu.ย 

"Qual'รจ il suo problema, Corvo?" disse lui, con il suo solito ghigno.

E come tredici anni fa qualcuno aveva predetto, durante un giorno di neve, l'Ade tornรฒ dalla sua Jericho e dall'anima condannata.ย 

๐Ÿฅ€FINE๐Ÿฅ€

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