Lo uccido. Giuro che lo faccio una volta per tutte.

Per quanto so che stia scherzando, perché se così non fosse mi trasferisco al Polo Sud immediatamente, mi da incredibilmente fastidio che quel assassino ridicolo si prenda gioco di me.

Quando mi aveva chiesto se avevo paura di lui ed io gli avevo risposto di no c'era un motivo valido: non riesco e non riuscivo a prendere sul serio un mostro argentato con gli occhi grandi due pneumatici.

Qualcuno l'ha almeno visto? Sembra un peluche, mica un assassino!

Derisioni a parte, ho seguito Tyler in cucina- qualcuno finalmente mi ha ascoltata e ha fatto si che si reggesse in piedi senza problemi- e ora sono davanti ad una pila di cotone e disinfettante che basterebbe per cinquanta persone.

Chi tiene così tante medicazioni in casa?

Sussurro qualcosa simile a un 'cretino' e mi avvicino a lui.

Tyler mi guarda con un'espressione sofferente e vorrei opportunamente intervenire dicendoli che è lui il razza di scemo che si caccia nei guai. Ma meglio stare zitti finché mi degna del suo meraviglioso silenzio.

Mi limito a guardarlo con un'espressione da 'hai rotto il cazzo' e mi siedo a gambe incrociate sul divano.

"Tu mi vuoi fare soffrire" mormora rivolto al cotone impregnato d'alcool.

"Si, ora dammi il braccio e facciamo il più infretta possibile" rispondo fredda come se dieci minuti fa non abbia scherzato sul fatto di noi due a...letto.

Mi sa che quando avrò finito di sistemarli la ferita mi metto il disinfettante negli occhi per lavarmi via le ultime ore da dosso.

Prendo il suo braccio e lo poggio sulle mie ginocchia con il palmo rivolto verso l'alto. Cerco la fine della fascia e comincio a toglierla delicatamente.
Quando arrivo a sfilare la garza, lui fa una smorfia di dolore essendo che essa è attaccata alla ferita.

"Concentrati su un punto fisso, te ne accorgerai di meno" gli dico.

Ed ecco che il suo sguardo freddo ritorna su di me. Devo ignorarlo.
Sbuffo e rimuovo anche l'ultimo pezzo di medicazione.

Il suo braccio ha un taglio che parte dal polso fino alla spalla, come ha fatto a farsi male in questo modo?

Inzio a tamponare con il cotone la ferita con il suo sguardo ancorato a me. Lo sento stringere i denti.
Alzo il viso e il suo sguardo si incrocia con il mio. La sua espressione si fa improvvisamente seria, ma non distoglie gli occhi dai miei nemmeno per un secondo.
All'improvviso lui sorride, un sorriso sincero che non gli avevo mai visto prima. Almeno non dopo gli eventi di sette mesi fa.

'Tyler chi sei?' penso.

Le sue labbra mimamano un piccolo 'grazie'.

Il mio respiro si fa sempre più pesante e la mia mente mi riporta a quel giorno.

Si, a quel giorno.

Il giorno del nostro bacio.

È la prima volta che ammetto a me stessa quello che era successo tra noi.

No,

No,

No!

Avevo detto di non pensare al passato, di non ricordare nulla fuorché lui che mi uccideva. Niente di niente e invece...

"Abbiamo fallito Mercoledì" sussurra Tyler avvicinandosi a me.

Abbiamo fallito, il passato è tornato.
Siamo di nuovo noi.

I nostri nasi si toccano.

"Stai commettendo un'errore" gli ribadisco, ma l'unica cosa che riesco a sentire è la mia testa che mi dice 'Bacialo, bacialo'.

"Probabilmete" risponde.

Bacialo.

È sbagliato, non posso.

Bacialo.

"Definitivamente" sussurro, mentre il mio respiro si fonde al suo.

Sono fidanzata non posso farlo. Non devo tornare indietro, lui mi ha quasi uccisa.

Bacialo.

La battaglia con me stessa finisce nell'istante in cui le labbra di Tyler sfiorano le mie.
Annullo quei millimetri di distanza e lo bacio.

Si, avete sentito bene lo bacio.

Connetto le mie labbra con le sue. Questa volta senza esitazione in un gesto rapido e leggero.
Mi allontano subito come scottata, ma non riesco nemmeno a pensare a quello che ho appena fatto che lui si getta, letteralmente, addosso di me facendo aderire i nostri corpi in un bacio profondo e passionale. Mi sento improvvisamente strana, quasi felice, anche se so che dopo avrò le mie conseguenze.

Ormai la stanza colma solamente di sonori schiocchi.
Gli prendo il volto tra le mani per avvicinarlo a me e lui cinge la vita.
Sento stringere la presa sul mio fianco probabilmente a causa del dolore al braccio ancora scoperto e che non avevo finito di medicare. Schiudo le labbra e lui fa lo stesso facendo connettere le nostre lingue. Ormai è inutile ribadire che la distanza degli ultimi mesi la stiamo recuperando adesso.
Ci stacchiamo solamente per la mancanza di ossigeno e restiamo a guardarci come due ladri colti sulla scena del crimine.

"Avevo detto che non saresti riuscita a resistermi Addams" dice lui appoggiando la fronte sulla mia.

"Sei un cretino" sussurro.

"Un cretino che bacia davvero bene, dai ammettilo!" scherza Tyler.

"Non aumenterò il tuo ego in questa maniera, scordatelo" rispondo.

Ho appena baciato il mio peggior nemico.

E mi è piaciuto, forse troppo.

Nota autrice:

Se devo essere sincera ho stupito me stessa con questa scena perché dovevano baciarsi tipo tra quattro capitoli, ma va beneee.

Allora non per essere modesta ma state sclerando vero?

Avete perso i polmoni?

Se si sono veramente contenta.

Tra poco pubblicherò il continuo e se vi è piaciuto questo capitolo commentate con:
Xavier 🤝🦌

Il cervo sta per le corna 🤟 ahahah

A tra poco,

Bye.