È passata una settimana dalla mia chiacchierata con Enid e da quel giorno l'argomento 'Hyde' è proibito, come del resto lo è sempre stato sin da novembre dello scorso anno. Adesso che ci penso, effettivamente quella era stata la prima volta che in una nostra conversazione veniva nominato Galpin. Se può definirsi tale, io non ho fatto trasparire nessuna emozione.

In questi giorni siamo unicamente andati in spiaggia e la cosa più interessante che ho visto era Ajax che si pietrificava guardando il suo riflesso nell'acqua mentre cercava la cuffia che gli era caduta. La parte più bella è stata quando il suo corpo stava annegando...chissà dove si sarebbe trovato adesso se Kent non fosse intervenuto, di certo non sulla Terra.

"Mercoledì tocca a te fare un salto in città" dice la voce di Enid dalla cucina.

Se sono riuscita fino ad adesso ad evitare di muovermi dalla zona Villa- spiaggia è solo grazie alla mia perspicacia e talento a spaventare le persone. Riformulo, terrorizzare le persone.

Ma sono Mercoledì Addams e sono, modestamente, migliore almeno di tutte le persone di questo insulso paesino. Per non dire di tutto il continente, ma non sono quella che si fa passare per vanitosa e troppo piena di sé. Sono convinta, però, che un po' di modestia nel carattere ci voglia, ti aiuta a concentrarti su un giudizio positivo di te stessa, fregandotene di quello degli altri, come ho sempre fatto.

Stramba? Almeno sono originale e unica.

Ma ti vesti sempre di nero? Almeno non sembro una barbie dell'ultimo modello e mi vesto come mi pare e piace perché sono io.

Sei un mostro! Quale bambina decapita le proprie bambole, i tuoi genitori sono degli psicopatici! Ma sono le uniche persone che davanti alle difficoltà si vestono anche con quelle degli altri pur di aiutarli, perché il resto della società gli ha emarginati.

Ma hai dei sentimenti? I sentimenti sono una debolezza, vanno mostrati solo a chi è pronto a non giudicarti. Ma il giudizio è la droga degli umani.

Solo chi capirà del tutto il significato della frase "le piante più belle nascono all'ombra" saprà vedere il Mondo con occhi diversi. Perché quando l'ho detta ero certa che tutti avrebbero avuto una spiegazione, ma solo una è la chiave.

I miei pensieri mi hanno accompagnata così tanto nella mente che mi sono dimenticata di star camminando e di essere già davanti alla mesticheria...Xavier avevi proprio bisogno di una nuova tela? Per lo più devo recarmi a prendere i cereali che hanno di nuovo finito.

Entro dentro il negozio e mi dirigo verso la commessa.

"Buongiorno, cosa desidera?" mi chiede.

"Una tela, piccola quindi venti per venti centimetri" le rispondo.

"Ok, arrivo subito" dice per poi andarsene.

Mi allontano e mentre aspetto ne approfitto per guardarmi intorno, non sono mai stata in una mesticheria. Quella di questo paese è piuttosto piccola con cianfrusaglie ammassate di qua e di là. Una parte è occupata da oggetti casalinghi e di lavoro manuale come nastri isolanti e guanti da giardino. Dove mi trovo io invece gli scaffali sono colmi di pennelli e colori, sfumini, carboncini, sanguigne, matite grigie a volontà di ogni tipo. Più in là intravedo un piccolo spazio dedicato a quadernetti e block-notes e decido di darci un'occhiata. Intravedo, in particolare, uno che coglie subito la mia attenzione: a righe, avvolto da una finta pelle nera carbone, con un piccolo corvo inciso sulla parte frontale.

"Quello lì non lo compra nessuno, sei una delle pochi che se ne interessano" dice la commessa di prima che tiene stretta con se la piccola tela.

Si è sciolta i capelli e solo ora noto che ce li ha completamente viola scuro e abbinati a tutti i piercing fanno subito risaltare il suo viso: perché tutte quelle con i capelli colorati le becco sempre io?

"Se vuoi te lo regalo, intanto qua non sta nemmeno da esposizione" mi dice lei.

"Se per te non è..." inizio, ma lei mi interrompe- perché tutti mi interrompono sempre?

"...Un problema!? Mah figurati! Qui l'unica persona che si è interessato a quello è il gran figo che si è appena trasferito nella parte adiacente al parco...lo sai che quella casa era in disuso da più di un secolo? Io da piccola ci andavo a caccia di fantasmi!" continua lei.

"Ah, ok" rispondo per poi pagare la tela.

'Adiacente al parco, casa in disuso ' prenderò queste informazioni utili per pedinare Galpin in caso di vendetta.

"A proposito come ti chiami?" mi chiede la commessa, molto giovane, dovrà avere poco più della mia età.

"Mercoledì Addams" rispondo, stupita dalla mia confidenza.

"Ehi, aspetta quel ragazzo di cui ti parlavo la settimana scorsa era entrato dicendo 'Addams sei una stronza' , vi conoscete?" domanda lei.

"Si, purtroppo" dico fredda.

"Wow, non sai quanto darei per essere te, comunque mi chiamo Lexi" mi risponde.

"Sta per?" chiedo.

"Niente, solo Lexi!" esclama.

Rivolgo lo sguardo all'entrata e riconosco una figura che ricordo fin troppo bene.

Destino o sfiga?

Per me sono la stessa cosa.

Faccio cenno a Lexi che vado e lei mi fa l'occhiolino- perché?

Mi dirigo verso tutti i miei problemi non prima di sentirla chiamarmi: " Ah, Mercoledì! Sei la prima con dei vestiti decenti che incontro in questo posto".

Certo che è veramente strana.

Spazio autrice:

Ho pubblicato puntuale wow!

Spero vi sia piaciuto, è un po' più lunghetto del solito questo capitolo. Non so come mi sia saltata fuori Lexi (non era nei piani), ma mi piace! A voi?

Bye