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Capitolo 12 - Che ne dici di Lena ?

《 Come ti chiami ?》 Chiese lui per l'ennesima volta

《 Che ne dici di Lena ?》 Rispose lei

Lui alzò lo sguardo incredulo : non la vedeva e sentiva da più di un anno .

                 Capitolo 12

                     Parte I

         Francia Parigi 1945

Continuava interrottamente quel terribile frastuono , si fermò sole all'alba , quando il solo sorse tra le macerie della città.

Avevano fame , erano sporche di fuligine e nei loro occhi era disegnata la tristezza .

Urla , gemiti e pianti li circondavano , ma sta volta decisero di non rimanere lì ma anzi di cercare una soluzione per andare via da lì al più presto .

Si diressero a piedi nella periferia dove vi erano campagne deserte e silenziose .

Il cielo era cupo , coperto da nuvoloni grigi : c'era freddo infatti neanche i loro corpi riuscivano più a resistere ma continuarono a camminare per cercare del cibo .

La nebbia non lasciava  intravedere neanche l'orizzonte anzi sembrava che tutto si fermasse lì.

《 Max , è inutile 》 Disse Ines arresa e sedendosi per terra .
Ines guardò Lena per cercare un approvazione ma anzi lei pe disse : 《 Dobbiamo tornare a casa Ines 》

《 Adesso mi dai ragione 》 disse Max a voce alta

《 Perché cosa dovrei fare ? 》 gridò lei lanciandogli uno sguardo di sfida .

《 Basta 》 Disse Ines alzandosi da terra e mettendosi in mezzo , tra i due .

《 Possibile che noi stiamo morendo di fame e voi continuate ad essere così ostinatamente egoisti e senza un minimo di umiltà 》 continuò Ines 《 Parlo sopratutto con te Lena 》

Lena capì ed incrociò le braccia abbassando lo sguardo , sospirò e poi disse 《 Credevo che non ti sarebbe importato 》

Max capendo che si riferiva a lui rispose 《 È ovvio che mi importa ma perché mai non mi hai detto nulla di Henri ? sai , io avrei capito 》

《 Ho sbagliato , scusami 》 disse Lena alzando lo sguardo ed incrociando il suo continuando 《 Puoi perdonarmi ?》

《Scusami , non ancora , ho bisogno di tempo 》 rispose Max

《 E proprio  il tempo che ci ha messo in questo problema 》 scherzò Ines .

In lontananza , si sentì qualcosa di rumoroso , un'auto ma molto carica e pesante .

《 Togliamoci dalla strada 》 propose Max e così fecero mettendosi di lato lasciando passare il camion pieno di armi varie .

Continuarono avanti , non c'era più nebbia ma il sole non c'era comunque .

Lontano da lì si intravedeva un campo pieno di alberi rasi al suolo ma carichi di frutta invernale .

Decisero così di andare lì scavalcando il recindo e mangiamdo ma i propietari uscirono dalla casa sotterranea che avevano e li videro lì ,mangiare .

Loro cercarono di scisarsi spiendo che erano molto affamati e loro anche avendo poco decisero di aiutarli e lì portarono giù,  con loro .

Parigi 2020 Garnier

La folla urlava mentre venivano posizionati gli strumenti che Henri avrebbe usato per il concerto e si facevano le prove dei microfoni e delle casse .

Henri invece era intervistato e parlava del suo nuovo album " Time in colors " i quali poster erano ovunque .

Lena invece voleva parlare con lui , appena vide uscire e la folla lo acclamava crebbe in lei una forte rabbia che in quel momento avrebbe potuto radere al suolo l'intero edificio .

Ma allo stesso le era mancato veramente tanto e quella terribile attesa , quei silenzi da parte sua e tutte le lettere alle quali non aveva risposto dopo quella brusca litigata insensata .

Il suo desiderio era chiarire , voleva correre da lui e abbracciarlo ma allo stesso tempo aveva una voglia di spropositata , una veleno di vendetta cresceva in lei .

Non fece nulla , lo guardò uscire e non degnarla neanche di uno sguardo . le scorrevano le lacrime .

Aveva ascoltato l'intera intervista , non l'aveva nominata neanche mezza volta , parla di sé , del suo album e quando gli chiedevano della sua vita rispondeva come se Lena non era mai esistita per lui .

Era terribile , una martellata al cuore , un misto tra tristezza , delusione , rabbia e nostalgia .

Non capiva neanche lei cosa le stava accadendo , i suoi sogni andavo in frantumi davanti ai suoi occhi e lei era inerme .

Lui iniziò a cantare , era una canzone d'amore così importante per lei e ad ascoltare quelle larole le si scioglieva il cuore in lacrime dolci quanto dolorose .

La sua voce era così bella , le mancava terribilmente ascolatatla quanto parlava , quanto la salutava o quanto le sussurrava all'orecchio " Ti amo " , quando le diede la collana e le disse che era speciale o quanto rideva .

Non la sentiva da molto , sì , si parlavano tramite lettere ma non era la stessa cosa : le lettere fanno perfettamente trasparire i sentimenti tramite le parole ma non è la stessa cosa di sentire la voce di una persona che cambia tono e che con lo sguardo ti fa capire metà di ciò che una lettera possa trasmettere.

Ricordo i bei momenti passati con lui , dalla prima volta che lo incontrò quamto erano bambini e lei non capiva nulla di ciò che diceva dato che non sapeva ancora parlar francese e dall'ultimo quando scomparve attraverso la parete del Garnier .

Quando poi il concerto finì prese un foglio con la scusa di un autografo , Henri passava da lì tra la folla in fila per firmare con la sua penna quel foglio con la sua immagine .

Non sapeva bene come funzionava ma fece come faceva la gente del futuro e si stupì che per scrivere non serviva più il calamaio .

La fila scorreva e lei si  avvicinava sempre più a lui , e lui a lei , dopo anni .

Come ti chiami ? Come ti chiami ? Come ti chiami?
Henri faceva a tutte la stessa domanda finché arrivò il turno di Lena .

Come ti chiami 》 chiese lui per l'ennesima volta

《 Che ne dici di Lena ?》 Rispose lei

Lui alzò lo sguardo incredulo : non la vedeva e sentiva da più di un anno .

Avrebbe voluto abbracciarla ma il suo sguardo  indignato e il suo viso in lacrime lo bloccarono .

《 Lena ?》 Ripeté lui , prima era il solo che la chiamava Lena il resto della gente la chiamava "principessa"Helena oppure solamente Helena .
Lui le aveva dato quel nomignolo che lei poi usò per nascondere la sua identità dal resto della gente .

《 Si , mi chiamo così 》 rispose Lena deglutendo e guardandolo negli occhi .

《 Sono felice di rivederti 》 disse lui con estrema sincerità per poi ricevere la risposta di Lena.

Lei avrebbe voluto rispondere " mi sei mancato anche tu " ma quel veleno di vendetta le fece rispondere invece : 《 Avresti almeno potuto rispondere alla mia lettera invece di fingere di dimenticarti di me e poi dirmi che ti sono mancata 》

《 Io ti ho scritto , ma tu non mi hai risposto 》 rispose Henri

La folla dietro di loro era seccata per la lunga attesa ma loro continuarono .

《 Scusani Lena sono impegnato 》 disse Henri

《 Certo , ora ti interessa solo questo ... ed io ? Io ora non sono più nulla per te , non fai altro che pensare ai soldo e al successo 》 gli rispose Lena ad alta voce e quelli dietro di lei sentirono tutto .

《 Lena , ti prego , non dire così...》 la implorò Henri

《 Invece lo dico 》 continuò Lena 《 guardati a torno , prima tu non eri così,  non so più neanche chi sei , chi ho davanti ? 》

《Lena 》 cercò di interromperla Henri

《 Tu non sei l'Henri che ricordavo 》 disse Lena amdando via , le lacrime le scendevano e lui non corse dietro di lei , le lanciò uno sguardo di addio e continuò a firmare e fare autografi .

                   Capitolo 12

                      Parte II

Alcuni minuti dopo

Lena tornò da Ines e le raccontò tutto , la signorina Carré facendo 2+2 era convinta che lei fosse Elena Grande perciò lasciò che partecipasse alle audizioni .

Lena era veramente confusa , era tutto così " futuresco " ovvero tecnologico ma prese tutto con curiosità e le piaceva assagiare nuovi cibi : cereali , amburger , tacos , suchi , riso , pizza , pasta ecc...

La incuriosiva parecchio anche il rettangolo luminoso che possedevano tutti , le cuffiette , le auricolari , i tablet e i suoni che facevano quanto vibravano .

Si presentò davanti a madame Carré a danzo " Il fiore " dimostrando la delicatezza nei suoi movimenti ma anche l'agilità nel farli .

《 Molto bene , con te rimpiazzero la signorina Thea Rachel 》 disse madame Carré

Lena si inchinò andando via dal palco e ragiungendo Ines che stava lì a guardarla .

1905

Franck si alzò in piedi e con i suoi scagnozzi si diresse all'Opera indignato .

Thea stava uscendo da lì,  lui si voltò a guardarla e vide in lei un'aria diversa che lo atraeva a lei come una calamita .

Si sistemò ed andò verso di lei sorridendo : 《 Le porgo i miei saluti 》 disse facendo la riverenza come segno di rispetto .

《 e tu chi sei ? Un giullare ? 》 rispose lei in maniera acida come le era solito fare .

《 No , mi chiamo Franck 》 rispose lui un po' infastidito dalla battuta .

《 Io non ti ho chiesto come ti chiami , ti ho chiesto se sei un giullare 》 rispose lei

Quel carattere la attraeva , era furba , attenta ma anche cattiva e faceva male con le parole .

《 No , non sono un giullare , cerco una ragazza si chiama Helena Grisky per caso l'hai vista ?》 Chiese lui

《 Lena , no , non la vedo da molto ma meglio così... credo che sia andata via con la madre in Russia 》 rispose lei

《 No , è impossibile 》 disse lui

《 Nulla è impossibile , dai conto che mi trovavo nel 2019 e in un battito di ciglia mi sono ritrovata qua per colpa di un orologio 》 rispose lei dandogli torto e dimostrando che era possibile tutto .

《 Orologio ?2019 ?》 Chiese lui stranito

《 Tu non puoi capire 》 lo sminui lei iniziando a camminare .

Lui la seguì e le disse 《 So perfettamente di cosa parli ma dimmi dove hai trovato l'orologio di cui parli ?》

《 Ah , ho capito , vuoi tornare lì e prenderlo prima di mw dato che essendo stato nascosto nel passato e dato che io l'ho trovato nel futuro dovrebbe essere ancora lì ? 》 regionò Thea

《 Esattamente 》 esclamò Frank dato che quello effettivamente era ciò che voleva fare .

Bene , però a me è stato rubato sicuramente da Lena perciò facciamo così : io ti dico dove si trova ma non lo terrai tutto per te altrimenti potrò sempre tornare indietro nel tempo al momento in cui ancora tu non sapevi nulla di nulla 》 cercò di contrattare Thea

《Io cosa ci guadagno ? 》

《 Saprai dive si trova 》

《 Non prendermi in giro , sarai furba ma anche io 》 disse lui

《 Allora ti propongo un altro patto tu usi l'orologio ma dovrai farmi arrivare a Lena per avere la mia vendetta su di lei perché dopotutto l'orologio non mi importa molto 》 propose lei

Lui ci pensò per poi dire : 《 Potremmo diventare soci e lavorare in squadra così entrambi avremmo ciò che vogliamo 》

《 Ci sto 》 disse Thea per poi dargli una stretta di mano .

《 Perciò ora puoi dirmi dove hai trovato l'orologio 》 ripeté Frank

《 Nel lato destro del'arque , sotto terra ... 》

1766 p.

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