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𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗈𝗍𝗍𝗈 → ᵃˢ ᵗʰᵉ ᵇˡᵒᵒᵈ ʳᵘᶰˢ ᵈᵒʷᶰ ᵗʰᵉ ʷᵃˡˡˢ

━━━━━━━━━ 𝒘𝒂𝒓 𝒐𝒇 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒔

𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑨                //                𝒍'𝒂𝒔𝒄𝒆𝒔𝒂

episode 5 . . . . season one

༄ // ❝ escursioni nella palude  ❞











































"AVEVAMO UN ACCORDO! Tu proteggi mia figlia e io smantello l'esercito di Marcel. E benché io fossi occupato a onorare la mia parte dell'accordo, tu hai permesso che Thea fosse aggredita e quasi uccisa da un branco di streghe folli" sibilò Klaus con rabbia.

L'adolescente Lockwood entrò nel soggiorno e il suo sguardo curioso si posò sull'interrogatorio che sembrava aver luogo "io non c'entro con l'aggressione, lo giuro. Io e Thea siamo legate, ricordi? Se muore lei muore, muoio io" ribatté freneticamente Sophie, guardando supplichevole la bruna mentre prendeva posto sulla poltrona di fronte a lei.

"Allora chi erano?" chiese Rebekah mentre guardava accigliata la strega, in piedi accanto a Thea con le braccia incrociate sul petto.

Sophie sospirò, appoggiandosi contro il divano mentre alternava lo sguardo tra i tre "un gruppo di streghe estremiste. Sabine stupidamente ha detto loro di una visione che ha avuto sulla bambina" rivelò, facendo incupire il cipiglio di Thea, ripensando alla notte in cui Sabine le aveva detto il sesso della loro bambina.

"Che tipo di visione?" chiese sospettosa l'adolescente Lockwood mentre si sporgeva in avanti "ne ha di continuo in effetti, dipende da come le interpreta. Ma credo che si sbagli su questa" rispose Sophie, costringendo Klaus a socchiudere gli occhi mentre la sua pazienza iniziava a esaurirsi.

"E questa visione in particolare come è stata interpretata?" chiese l'ibrido mentre inclinava la testa di lato, fissando la strega con un'espressione di attesa che la fece sospirare ancora una volta.

"Più o meno che tua figlia porterà la morte di tutte le streghe" Sophie sorrise sarcasticamente mentre Klaus e Thea si guardavano con sorrisi corrispondenti.

Era strano essere felici che alla propria figlia fosse stato profetizzato di portare la distruzione di tutte le streghe, ma dopo tutti i guai che Thea e Klaus avevano avuto con le streghe nel corso della loro vita, non potevano fare a meno di sentirsi orgogliosi della loro bambina non ancora nata.

"Ah, beh, mi affeziono alla bambina ogni secondo di più" Klaus sorrise con orgoglio, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Thea alle sue parole.

L'ibrido cercò di far finta di niente come se gliene importasse di meno della bambina in sé, ma la bruna sapeva quanto lui fosse già coinvolto nella crescita della loro piccola creatura ━ non poteva nasconderglielo, non importa quanto ci provasse.

"Sophie, senti, io ho promesso a Elijah che avrei protetto la piccola Mikaelson mentre lui conquista la fiducia della vostra cara Davina. Perché non mi dici quanto è estremo questo gruppo di streghe?" chiese Rebekah ancora una volta con tono severo mentre guardava la strega, riportando l'attenzione di tutti verso la situazione di cui stavano discutendo.

Mentre le sue parole venivano elaborate, Sophie si voltò verso la originale con un'espressione scioccata "Elijah sta parlando con Davina?" chiese la strega, facendo socchiudere gli occhi a Thea con sospetto "sì. Proprio adesso, immagino" replicò Rebekah mentre osservava l'espressione della strega vacillare leggermente.

"Suppongo che lei abbia molte cose da dire su quel gruppo" mormorò Sophie sottovoce, però, visto che era in una stanza con una vampira originale, un ibrido e una lupa che avevano un udito potenziato, tutti furono in grado di udire le sue parole.

"Racconta" disse Klaus, incuriosito dall'espressione quasi sconfitta della strega mentre si spostava per sedersi sul bracciolo della poltrona su cui era seduta Thea, facendo sì che la lupa Lockwood gli sorridesse felicemente.

"Io... non sono sempre stata una sostenitrice delle streghe" Sophie sospirò mentre scavava in un ricordo, condividendolo con i tre esseri soprannaturali che la stavano fissando con curiosità, aspettando la sua spiegazione.

"Mia sorella era devota, come i nostri genitori, e la nostra educazione era severa, il che mi ha fatto impazzire. Compiuti ventuno anni, ho lasciato il Quartiere per viaggiare... e divertirmi" rivelò la strega con un sorriso "ma volevo fare la chef, quindi sono tornata al Rousseau" disse loro prima di spiegare come Jane-Anne le aveva raccontato del 'raccolto'.

"Che diavolo è un raccolto?" chiese Thea con le sopracciglia aggrottate, fissando confusa la strega "è un rituale che la nostra congrega fa ogni tre secoli per ristabilire il legame con la magia ancestrale. Noi plachiamo le antenate, che ci danno accesso al potere ancestrale" rispose Sophie, anche se questo rese solamente la giovane lupa più confusa, desiderosa di sapere di che tipo di 'rituale' parlava la strega.

"E perché non ne sapevo niente?" chiese Klaus mentre socchiudeva sospettosamente gli occhi ━ aveva trascorso più di mille anni in questo mondo, aveva vissuto a New Orleans per più di cento anni e non aveva mai sentito parlare di un 'raccolto'.

Sophie alzò gli occhi al cielo, leggermente irritata prima di continuare "perché il raccolto è sempre sembrato un mito. Una storia tramandata per generazioni come l'arca di Noè o il Buddha che cammina sulle acque. Cose che per alcuni sono vere e per altri invece no."

Mentre le sue parole venivano elaborate, Thea ripensò a quando aveva sentito parlare per la prima volta di Klaus, e a come tutti avevano creduto che fosse un mito, una leggenda creata semplicemente per spaventare e incutere paura.

Sbuffando internamente, l'adolescente Lockwood rise di quanto fosse ironico che fosse passata dal credere che fosse solo una storia a essere ora la sua anima gemella, incinta della sua bambina ibrida miracolosa.

"Preparavano le ragazze della comunità per mesi. Quattro erano state scelte per il raccolto. Dicevano che era un onore, che erano speciali. E io pensavo fosse un mito" rivelò Sophie, scuotendo la testa come se fosse delusa da se stessa.

"Ed era così?" chiese Rebekah con un'espressione curiosa mentre la strega spostava lo sguardo verso il pavimento, la sua espressione era piena di colpa e rimorso. Però, prima che potesse dire qualcosa, il cellulare di Klaus incominciò a squillare, facendo sospirare l'ibrido prima di uscire dalla stanza.

"Cosa diavolo ci fa tu qui?" chiese Hayley minacciosamente mentre entrava nella stanza, posando il suo sguardo su Sophie mentre si metteva al fianco di Thea in modo protettivo "rilassati, Hales. È qui per dirci quello che sa sulle streghe" disse Thea alla lupa più grande mentre posava una mano sul suo braccio come per calmarla, facendo sì che lo sguardo di Hayley scattasse verso di lei con un'espressione di incredulità.

Prima che avesse la possibilità di ribattere, tuttavia, Klaus tornò nella stanza, ancora al telefono con Marcel "certo, perché no? Sono secoli che non vado nella palude. Parto subito" disse l'ibrido, terminando la chiamata un secondo dopo mentre Thea aggrottava la fronte preoccupata.

"Non puoi andare lì ora. Devo raccogliere i resti delle streghe e consacrarli. E devo farlo prima del tramonto o perderemo il legame con la magia" insistette Sophie mentre fissava l'originale in questione, guadagnandosi in cambio uno risatina secca. 

"Quelle streghe volevano uccidere Thea, per quel che mi importa, possono marcire insieme al resto della tua congrega. Preferirei che l'informatore di Marcel non trovasse niente che lo conducesse a noi, a lei, o a..." disse Klaus alla strega mentre si girava per indicare lo stomaco della Lockwood "quella cosa."

Thea alzò gli occhi al cielo mentre Hayley la prendeva in giro "hai molta classe" commentò sarcasticamente mentre fissava l'ibrido.

Ignorando il suo commento, Klaus indicò Sophie con un'espressione esigente "non ti muovere. E non dire il resto della tua storia fino al mio ritorno" ordinò prima di precipitarsi fuori dalla stanza, guadagnandosi un'espressione accigliata dall'adolescente Lockwood.

Non c'era modo che sarebbe rimasta lì, quei lupi l'avevano aiutata e voleva sapere chi fossero ━ per quanto ne sapeva, potevano essere la famiglia che Hayley stava cercando, e doveva a lei scoprirlo.

. . .

Sophie era al cimitero, intenta a mettere nello zaino varie bottiglie di ingredienti magici. La strega aveva fretta, sapendo che non poteva lasciare che Klaus o Marcel arrivassero alle streghe prima di lei. Doveva consacrarle in modo che lei e il resto della sua congrega avessero abbastanza potere per completare il 'raccolto', altrimenti tutto sarebbe stato inutile.

Credendo di avere tutto, la strega si voltò e si ritrovò davanti Hayley e Thea con corrispondenti espressioni determinate "ehi. Che cosa volete?" chiese mentre sobbalzava.

"Andrai lo stesso, vero?" chiese Hayley, conoscendo già la risposta mentre lei e Thea bloccavano la via d'uscita in modo che la strega non potesse scappare. Quando Sophie non rispose, Thea annuì con la testa "vogliamo venire con te" dichiarò, guadagnandosi uno scherno dalla strega Deveraux in risposta.

"No, grazie. Sono già stata aggredita da Klaus stamattina. Non voglio una replica" negò Sophie, scuotendo la testa con decisione e facendo sì che Thea alzasse gli occhi al cielo infastidita.

"E se ciò che è responsabile per la morte di tutte quelle streghe fosse ancora lì? Sappiamo che io gli piaccio e odia le streghe" disse la Lockwood con un sorriso fiducioso, cercando di persuadere la strega mentre Hayley annuiva con la testa.

"E io non la lascio mai, quindi sarai molto più al sicuro con noi. Penso che sia un buon accordo, T, vero?" aggiunse la Marshall alla frase dell'altra lupa, guardando Thea con un sorriso mentre finiva la sua frase, guadagnandosi un cenno dall'adolescente mentre entrambe sorridevano subdolamente alla strega.

Se Sophie non le conoscesse già, avrebbe pensato che le due ragazze fossero sorelle.

"Non ci credo alla tua preoccupazione per la mia sicurezza" la strega sbuffò mentre cercava di superarle ancora una volta, ma Thea rimase ferma con uno sguardo infastidito, costringendo Sophie a fermarsi sui suoi passi.

"Senti. L'unico motivo per cui siamo venute in questa stupida città è stato per saperne di più sulla famiglia di Hayley e sui bignè... oh, a proposito, ne hai altri degli altri? Vorrei troppo mangiarli di nuovo..." iniziò la Lockwood prima che il suo divagare fosse interrotto dallo sguardo infastidito di Hayley che la fece sospirare, dimenticando le deliziose prelibatezze fritte mentre tornava a quello che stava dicendo.

"Tua sorella mi ha detto che è stato Marcel a cacciare i lupi mannari dal Quartiere e spedirli nella palude. Ieri sera, sono quasi certa che un lupo angelo custode mi abbia salvato la vita e sono certa che sia collegato in qualche modo ad Hayley. Quindi, veniamo con te" insistette la bruna con un'espressione severa, mostrando alla strega che non si sarebbe mossa dalla sua posizione.

Hayley sorrise leggermente alla giovane Lockwood prima di indurire lo sguardo verso Sophie. 

Thea che aveva minacciato di ucciderla numerose volte e si era rifiutata di riconoscere la sua presenza la maggior parte del tempo, ma adesso stava andando contro le indicazioni della sua anima gemella per aiutarla a trovare la sua famiglia ━ questo le scaldava il cuore.

"Potreste mai essere più idiote?" chiese Rebekah retoricamente mentre entrava nel cimitero, unendosi alle tre ragazze mentre le guardava con un'espressione incredula. Thea alzò gli occhi al cielo mentre Hayley e Sophie spostavano lo sguardo sul pavimento, sapendo che la originale avrebbe proibito loro di andare.

"Chi la fa, l'aspetti! Avete sentito Klaus, lui e Marcel sono diretti proprio dove state andando voi" affermò incredula la bionda mentre le guardava come se fossero stupide.

"Distraiamoli allora. Perché, o rinchiudi un lupo mannaro incinta in tempesta ormonale in una tomba o io vengo con voi" insistette Thea con tono severo, inclinando la testa di lato mentre guardava la sua amica bionda "e non pensi che Elijah si arrabbierebbe se io e la piccola morissimo per asfissia?"

Hayley fece un sorrisetto all'adolescente Lockwood mentre Rebekah scuoteva la testa, chiaramente infastidita dalla sua testardaggine. E, mentre la originale spostava lo sguardo verso la strega, Sophie emise un sospiro frustrato, rassegnandosi a lasciare che Hayley, Thea e Rebekah andassero nella palude con lei.

. . .

"Cosa c'è Rebekah? Ti rode perché sono uscito con il tuo ex?" disse Klaus al telefono con sua sorella, che semplicemente alzò gli occhi al cielo al suo tentativo di stuzzicarla.

"Cos'è quel terribile trambusto di bifolchi nel sottofondo" commentò Rebekah con un'espressione infastidita mentre lei e le altre tre continuavano a camminare attraverso la palude.

"Beh, secondo la orrenda insegna, è il Big Auggie's Bayou Bar" rispose Klaus mentre guardava dietro di sé verso l'insegna con un sorrisetto sul volto, facendo sospirare Rebekah dall'altra parte della linea.

"Beh, ordinatevi qualche moonshine e state alla larga dalle streghe morte per un po'" lo avvertì la bionda mentre camminava più velocemente nel tentativo di raggiungere Thea, Hayley e Sophie che sembravano miglia avanti a lei.

"La strega è in missione di sepoltura, la tua cara Thea è in ritiro spirituale per aiutare la sua amica lupo a trovare la sua famiglia, e io sto proteggendo entrambe, come ho promesso ad Elijah. Quindi, prendi tempo, per favore" affermò, riattaccando il telefono prima che Klaus potesse rimproverarla per aver permesso a Thea di tornare nella palude.

"Allora, questa storia del raccolto, dimmi di più" ordinò Rebekah mentre continuava a camminare alla ricerca delle streghe morte "Klaus ha detto di aspettarlo" le disse Sophie in modo sprezzante, guadagnandosi un'occhiataccia dalla bionda.

"Sì, ha anche detto di restare fuori dalla palude eppure eccoci qui, in mezzo a creature che ronzano e strisciano" ribatté Rebekah con un espressione disgustata mentre agitava un braccio davanti al viso, scacciando le zanzare che le volavano intorno.

Alzando gli occhi al cielo, Thea continuò a camminare davanti alle due litiganti con Hayley al suo fianco, fermandosi quando gli occhi di entrambe si posarono sul mucchio di corpi "ci siamo" annunciò mentre si guardava intorno con un'espressione disgustata sul viso, osservando i numerosi corpi smembrati.

Sophie sembrò sentirsi male mentre si inginocchiava per cercare qualcosa nella sua borsa, afferrando gli ingredienti di cui aveva bisogno per consacrare le sue compagne streghe.

Esaminando la radura, gli occhi di Hayley videro un'enorme impronta di zampa nel fango, cosa che le fece spalancare leggermente gli occhi "whoa" sussurrò, avvicinandosi per vedere meglio mentre Thea la osservava, notando dei graffi insanguinati nella corteccia di un albero.

"Sono tracce di lupo?" chiese Sophie incuriosita mentre notava l'impronta, guardando incuriosita le due lupe mentre rimaneva inginocchiata accanto a una delle streghe morte.

Prima che qualcuno di loro avesse la possibilità di rispondere, la loro attenzione fu improvvisamente attratta dal bosco quando sentirono il suono di passi "chi c'é?" domandò Rebekah.

Un vampiro maschio, che molto probabilmente era l'informatore di Marcel, uscì da dietro gli alberi con un'espressione spaventata "che diavolo? Un originale?" mormorò scioccato il vampiro prima di allontanarsi dalla scena, troppo spaventato per restare ancora a lungo.

Mentre il vampiro scappava via, le ragazze si alzarono tutte in piedi, fissandosi l'un l'altra mentre le loro bocche si spalancavano per lo shock e la preoccupazione.

. . .

Era ormai notte quando Thea, Hayley e Sophie si diressero verso il camion della strega. Rebekah le aveva lasciate prima per aiutare a fermare Marcel mentre Klaus risolveva il casino che avevano combinato.

Thea sapeva che sarebbe stata in guai seri con l'ibrido quando sarebbe tornata, avendo già ricevuto innumerevoli messaggi da lui che le chiedevano di tornare a casa, ma come gli aveva detto in precedenza, non la possedeva.

In più, l'adolescente Lockwood si sentiva come se dovesse ripagare un favore a Hayley per essere rimasta con lei, e non si sarebbe fermata fino a quando non avrebbe completato ciò che le due avevano deciso di fare prima che tutto questo iniziasse.

Hayley era in questo casino a causa sua. Era stata rapita dalle streghe e costretta a rimanere intrappolata in una villa perché Thea era incinta di un bambino miracoloso.

Le due erano a malapena amiche quando tutto questo era iniziato, e nonostante ciò, Hayley era rimasta al suo fianco, proteggendola dalle streghe e aiutandola a farsi strada attraverso i vampiri.

La bruna sapeva di non aver bisogno di aiutare Hayley, ma Thea aveva un cuore estremamente gentile e testardo, e lo voleva fare.

Se la donna Marshall poteva rischiare la sua vita per proteggere lei e la sua bambina non ancora nata, il minimo che poteva fare era aiutarla a trovare la famiglia che aveva cercato per tutta la vita.

"Mi dispiace, tutto questo per una visione sulla mia bambina alla quale tu neanche credi?" chiese Thea a Sophie mentre si fermavano davanti al camion ━ la sua mente ripensò alle streghe che erano state così pronte ad uccidere lei e suo figlio la sera prima, costringendola a mettere una mano davanti al suo stomaco leggermente gonfio.

"Senti, io adoro Sabine, ma come strega equivale a una regina del dramma. Ho imparato a prendere con le pinze tutto quello che dice di vedere. Vorrei solo che avesse tenuto la bocca chiusa" la rassicurò Sophie, ridacchiando leggermente mentre apriva il baule, gettandoci dentro la sua borsa.

"Il rituale del raccolto, hai detto che non ci credevi. Avevi ragione?" chiese Hayley con un'espressione curiosa mentre Sophie chiudeva la portiera del baule, voltandosi verso entrambe con le sopracciglia aggrottate.

"No. L'ho visto con i miei occhi. Stava funzionando, era vero" disse loro la strega, facendo aggrottare la fronte a Thea mentre si guardava lo stomaco. Poi riportò lo sguardo sulla strega Deveraux con aria interrogativa "allora come puoi essere sicura che la visione di Sabine non lo sia?"

Sophie sembrò sbalordita, completamente presa alla sprovvista ━ non sapendo come rispondere alla domanda della lupa.

. . .

"Non mi importa se dovremmo mettervi un guinzaglio, quella è stata la vostra ultima gita nella palude" Rebekah rimproverò le due lupe mentre versava loro da bere, facendo alzare gli occhi al cielo a Thea.

Era lusingata dalla preoccupazione della bionda, ma leggermente infastidita da tutti quelli che cercavano di dirle cosa fare.

Anche se capiva che stavano solo cercando di proteggere lei e la bambina, aveva giurato che una volta lasciata Mystic Falls avrebbe iniziato a pensare di più a se stessa e ad avere più controllo sulla propria vita ━ e loro lo stavano leggermente ostacolando.

"Comunque, che c'è tra voi e quei lupi?" chiese la bionda mentre si voltava verso di loro, facendo sospirare l'adolescente Lockwood.

"Perché ho giurato ad Hayley che l'avrei aiutata a trovare la sua famiglia non appena fossimo arrivate qui. E poi siamo state rapite e costrette a rimanere in una villa per mesi e lei è stata al mio fianco da allora" dichiarò Thea mentre si voltava verso Hayley con un sorriso riconoscente.

"Non dovevi restare qui, Hales. Ti odiavo e ti trattavo di merda, eppure ti sei rifiutata di lasciare il mio fianco. Glielo devo, merita di trovare la sua famiglia proprio come io ho trovato la mia" rivelò la lupa, guardando Rebekah alla fine con un'espressione severa, facendo sorridere sia la bionda originale che Hayley alle sue parole.

"Penso che in qualche modo siamo legati. Non lo so. Forse è solo un sogno irraggiungibile quello di trovare una famiglia vera là fuori. Ma, a volte, quando mi sento come se fossi da sola contro il mondo, mi dà la forza" spiegò la Marshall, guardando le due ragazze con un'espressione distante mentre Rebekah e Thea le sorridevano.

Allungandosi dietro di lei, Rebekah afferrò due bicchieri di bourbon, porgendoli alle due lupe mentre Thea aggrottava le sopracciglia, facendo ricordare alla bionda che la bruna era incinta e non poteva bere.

"Ah, giusto" la originale ridacchiò, bevendo il contenuto del bicchiere di Thea prima di versarsene un altro.

"Beh, se lo chiedi a me, la famiglia è una spina nel fianco" disse Rebekah con amarezza, costringendo l'adolescente Lockwood ad annuire con la testa in segno di assenso ━ la sua mente ritornò a tutte le stupide stronzate che Tyler aveva fatto e a come aveva ripetutamente dovuto pulire i suoi casini.

"E per quanto riguarda l'essere da sola, come osi? Non mi sono rovinata un paio di Nike favolose camminando nella palude per chiunque" commentò Thea mentre lei e Rebekah sorridevano a Hayley, facendola ridere felicemente ━ sentendosi per una volta come se non fosse sola.

Rebekah bevve il suo secondo bicchiere, versandone un altro per lei e Hayley quando la porta d'ingresso si spalancò all'improvviso mentre Klaus entrava "Nik, finalmente! Cosa-" esclamò la bionda prima che Elijah entrasse in casa, interrompendola.

Rebekah corse verso il suo fratellone con un sorriso raggiante mentre Thea la seguiva pochi secondi dopo, abbracciando forte l'originale, felice di riaverlo a casa ancora una volta.

Elijah c'era stato per lei sin dal momento in cui l'aveva incontrata ━ anche se all'epoca la conosceva solo come Jojo Siwa ━ aveva sentito il bisogno di proteggerla, e lo sentiva ancora adesso.

Era una famiglia per lui, un'altra sorella per cui sentiva un bisogno irresistibile di proteggere.

Mentre le due si allontanavano, lo sguardo di Elijah si posò su Hayley che gli sorrise dolcemente prima di uscire dalla stanza, sentendosi come un'intrusa.

"Elijah! Sei salvo! Adesso che sei tornato, come prima cosa vorrai uccidere Niklaus?" chiese Rebekah con un'espressione felice sul viso che fece ridacchiare Thea, sapendo che stava scherzando ━ nessuno dei due avrebbe mai fatto del male alla sua anima gemella.

Elijah sorrise alle due ragazze di fronte a lui prima di guardare nella direzione in cui era andata Hayley "scusatemi solo un momento" si scusò l'originale prima di uscire dalla stanza.

Rebekah rimase sbalordita mentre osservava suo fratello maggiore andarsene e Thea sorrise semplicemente, sapendo che Elijah provava la stessa attrazione che provava Hayley per lui.

Spostando leggermente lo sguardo a sinistra, Thea vide la sua anima gemella. I suoi occhi erano pieni di rabbia e preoccupazione mentre incrociava le braccia al petto, facendo sospirare piano l'adolescente Lockwood, sapendo la ramanzina che avrebbe ricevuto.

"Quale parte di 'non lasciare questa casa' non capisci? Avresti potuto farti ammazzare oggi a causa del tuo sconsiderato desiderio di aiutare tutti" la rimproverò l'ibrido dopo un momento di silenzio, guadagnandosi un'occhiataccia dalla lupa.

"Mi dispiace di non averti detto dove stavo andando, o di non essere stata più attenta, ma non mi scuserò mai per aver cercato di aiutare qualcuno. È quello che sono, Nik, e non cambierò solo perché pensi che ogni piccola cosa che faccio mi farà uccidere" rispose Thea, socchiudendo gli occhi con aria di sfida, rifiutandosi di ammettere che aveva sbagliato.

Notando la sua testardaggine, Klaus sospirò sconfitto, scuotendo leggermente la testa mentre i suoi occhi si addolcivano.

"So chi sei, Thea. Il tuo altruismo e la tua natura gentile sono due delle cose che preferisco di te. Non ti sto chiedendo di cambiare chi sei, vorrei solo che stessi più attenta quando fai queste cose. Non puoi aspettarti che io stia bene quando metti la tua vita e la vita della nostra figlia in pericolo con le tue decisioni sconsiderate" ribatté Klaus con un'espressione più dolce sul viso, anche se il suo tono era ancora fermo e severo.

Thea si accigliò, spostando lo sguardo verso il pavimento mentre iniziava a sentirsi in colpa, sapendo che aveva ragione.

Klaus stava facendo tutto il possibile per assicurarsi che lei e la loro bambina fossero al sicuro, e ogni giorno lei si comportava come una mocciosa e si opponeva, mettendo in pericolo la vita di entrambe.

Non era giusto nei suoi confronti, e non lo era nei confronti della loro bambina, ma non poteva nemmeno starsene seduta e non avere voce in capitolo nella sua vita.

"Mi dispiace, Nik. Non ci avevo pensato. Ma non voglio nemmeno essere prigioniera in questa casa" rispose la lupa mentre si avvicinava a lui, facendo sospirare Klaus, che annuì con un lieve sorriso mentre accettava le sue scuse.

"Compromessi, piccolo lupo, troveremo una soluzione, te lo prometto" le disse mentre le avvolgeva le braccia intorno alla vita, abbracciandola forte mentre emetteva un sospiro di sollievo, sapendo che era al sicuro tra le sue braccia.

Non avrebbe mai permesso che accadesse qualcosa a lei o alla loro bambina, le avrebbe protette fino alla fine dei suoi giorni.

Thea sorrise, tirando il suo corpo ancora più vicino al suo mentre trovava conforto nel suo abbraccio. Si erano avvicinati molto e le cose stavano finalmente cominciando a tornare come prima, se non meglio.

La lupa aveva sempre pensato che forse aveva affrettato un po' troppo le cose con Klaus all'inizio a causa del loro legame dell'anima gemella, ma questa volta loro due si erano letteralmente rialzati da terra e il loro amore era più forte proprio per questo.

Non erano ancora arrivati fino in fondo, non erano ancora pronti per stare del tutto insieme perché avevano troppa paura di rovinare ciò che avevano ricostruito, ma entrambi sapevano che non c'era nient'altro che sarebbe stato paragonabile a quello che avevano.

Elijah rientrò improvvisamente nella stanza con un sorriso mentre i suoi occhi si posavano su suo fratello e la giovane lupa, felice che i due fossero riusciti a superare le loro divergenze nel tempo in cui lui non c'era stato.

Quando aveva trovato la ragazza per la prima volta a Mystic Falls, aveva voluto fare tutto ciò che era in suo potere per tenerla lontana da suo fratello, ma ora sapeva quanto aveva fatto bene la sua presenza. Lei gli aveva illuminato la vita. Aveva illuminato tutte le loro vite e aveva dato loro speranza. Stavano meglio insieme di quanto sarebbero mai stati separati.

"Anche se odio interrompere, ho delle notizie da condividere" disse il fratello maggiore, facendo separare Klaus e Thea mentre Hayley tornava nella stanza e si sedeva accanto a Elijah sul divano.

Rebekah, che era appollaiata sulla poltrona di fronte, alzò lo sguardo e Klaus e Thea si voltarono verso il nobile originale con espressioni curiose mentre lui iniziava a spiegare "tutto quello che ci ha condotti qui a New Orleans è una bugia. La storia che Sophie Deveraux ha inventato, questa lotta per il controllo del Quartiere Francese, questa guerra tra vampiri e streghe... non riguardava affatto il territorio, ma Davina."

"Otto mesi fa, Sophie Deveraux e sua sorella Jane-Anne hanno perso tutto. Dopo quattro mesi, una giovane ragazza incinta finisce nel loro ristorante e si dà il caso che sia l'anima gemella del famigerato ibrido immortale. All'improvviso, la speranza si riaccende. Jane-Anne ha davvero sacrificato la sua vita affinché la sorella potesse usarti per trovare Davina. Se Sophie Deveraux riuscirà a catturare Davina, potrà riportare in vita la figlia di Jane-Anne. Pensavamo di essere venuti qui per fare una guerra per il potere. Ma questo riguarda la famiglia. Per riportare in vita sua nipote, Sophie Deveraux combatterà fino alla morte. Il che la rende più pericolosa di chiunque altro."
















ˏˋ⋆ SIDE A ⋆ˊˎ

𝘮𝘺 𝘤𝘩𝘦𝘮𝘪𝘤𝘢𝘭 𝘳𝘰𝘮𝘢𝘯𝘤𝘦 ⎯⎯⎯⎯⎯ 𝘩𝘰𝘶𝘴𝘦 𝘰𝘧 𝘸𝘰𝘭𝘷𝘦𝘴

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