❝𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑢𝑒 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑒, 𝑠𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑡𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑖, 𝘩𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑒 𝑙'𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑙'𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎, 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒, 𝑑𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒, 𝑠𝑖𝑚𝑖𝑙𝑖, 𝑠𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑒, 𝑎𝑟𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑝𝑢𝑟𝑜, 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜.❞

||𝑉𝑖𝑐𝑡𝑜𝑟 𝐻𝑢𝑔𝑜||

Il viaggio che intrapresero non fu privo di difficoltà. Incontrarono vari intoppi sul loro cammino, come per esempio l'incapacità dell'automobile di poter andare da sola in salita.

Però, grazie all'aiuto di tutti, riuscirono ad arrivare in un punto ben nascosto, nei pressi del Regno di Tsukasa.

Si erano fermati e accampati dietro delle alte rocce, ad un distanza tale che avrebbe permesso di individuare immediatamente dei possibili spostamenti da parte del nemico.

I ragazzi in quel momento stavano sistemando le loro cose e gli oggetti della scienza che si erano portati dietro, ma Kinuyo si era fermata nell'istante in cui aveva pensato che forse avrebbe dovuto parlare con Kinro.

Ormai erano giunti a destinazione, ed era solo una questione di tempo prima che Taiju e Yuzuriha si riunissero al gruppo. Non poteva rimandare ulteriormente quella loro conversazione.

Come aveva previsto, durante il viaggio il moro non aveva preso l'argomento, come se non ne volesse parlare.

Con un sospiro Kinuyo si avvicinò a lui, toccandolo sulla spalla per attirare la sua attenzione.
«Kinro...» Iniziò a dire la ragazza, con un basso tono di voce.
«Penso che dobbiamo parlare di ciò che entrambi stiamo ignorando.»

Il moro si voltò completamente nella sua direzione. La situazione era complicata, si poteva notare dal fatto che i due non si fossero baciati, come spesso facevano quando si vedevano, o anche quando l'altro si avvicinava.

«Lo so... Lo penso anche io» disse Kinro, cominciando a camminare per allontanarsi un po' dal gruppo, in modo da poter parlare con lei in tranquillità.

La castana lo seguì, e prese parola solo quando entrambi si furono seduti a terra, con la schiena poggiata contro una delle tante rocce presenti in quel posto.

«Per il momento sarebbe meglio prendersi una pausa.» Decise di andare dritta al punto della questione, senza girarci troppo attorno. Farlo avrebbe reso ancora più difficile affrontare l'argomento.

«Taiju tornerà da noi a momenti... E io ho bisogno di pensare.» Abbassò lo sguardo, incapace di guardarlo direttamente negli occhi.

«Sapevo che sarebbe successo, non devi sentirti in colpa.» Le disse lui poco dopo.
«Quando ho deciso di stare con te, te l'ho detto che avrei rispettato la tua scelta finale. Sapevo che c'era già qualcuno che ti stava aspettando, e che anche tu aspettavi.»

«So che ne eri consapevole.» Gli lanciò una breve occhiata, per poi riportare gli occhi sul terreno.
«Ma è stato anche ingiusto da parte mia.»

«Guardami.» Kinro voleva che lo guardasse negli occhi.

Kinuyo si voltò lentamente verso di lui, e nell'incontrare i suoi occhi sentì di poter cedere da un momento all'altro e finire con il baciarlo. Cosa che però non poteva fare, le servivano i suoi spazi per riflettere, e baciare Kinro non l'avrebbe aiutata per niente.

«Questa è una situazione complicata, e ti darò tutto il tempo per pensarci, l'importante è che tu non ti faccia distrarre troppo quando attaccheremo i nemici.» Il moro era anche preoccupato potesse succederle qualcosa, non voleva che per colpa di quei pensieri lei finisse con il ferirsi.

Anche lui spesso pensava a quella che era la loro situazione, e gli faceva male immaginare il momento in cui gli avrebbe detto che si sarebbero lasciati in via definitiva, però stava anche cercando di liberare la mente per lo scontro immediato contro Tsukasa.

«Tranquillo, durante i combattimenti non ci penserò.» Gli promise Kinuyo.
«In ogni caso... Grazie per la comprensione, davvero, te ne sono molto grata.»

La ragazza era consapevole del fatto che la conversazione più difficile sarebbe stata quella con Taiju.

Il giovane sarebbe tornato sicuro di trovarla ad aspettarlo, e invece avrebbe dovuto sapere della sua relazione con Kinro.

Per quel motivo la castana si era sentita ingiusta, per lei era come se avesse preso alla leggera i sentimenti di Taiju, cosa che la faceva sentire inadeguata.

Però non aveva potuto fare niente per evitare di innamorarsi di Kinro, era successo tutto così in fretta che non aveva proprio avuto il tempo di respingere quei sentimenti. Il suo cuore li aveva accolti, e ora doveva allontanare uno dei due ragazzi da quest'ultimo.

Non era per niente una cosa facile da fare. Ma soprattutto, non sarebbe stato indolore.

xxx

Quella sera Ikuyo aveva deciso di salire su una delle rocce che si trovavano lì intorno, più precisamente una di quelle che utilizzavano per controllare se qualcuno si stesse avvicinando al loro accampamento.

Il cielo stellato da lì si vedeva benissimo, quindi la ragazza non aveva potuto fare a meno di andarci.

Aveva così tanti pensieri per la testa che non la lasciavano dormire in tranquillità, tanto valeva occupare il tempo in un altro modo.

Era strano ritrovarsi nel luogo dove tutto aveva avuto inizio.

Ancora riusciva a ricordare alla perfezione la sensazione che aveva provato quando, finalmente, la pietra si era staccata dal suo corpo. Ricordava benissimo quella sensazione di libertà.

Le venne da sorridere nel pensare a quanto la sua curiosità le fosse salita nello scoprire che tutto era cambiato attorno a loro.

Il momento in cui si erano ricongiunti con Senku. La loro idea di riportare la scienza in quel nuovo mondo. Il risveglio di Tsukasa e i conflitti che li avevano portati a scappare, per preparare una contromossa.

Tutto aveva avuto inizio da lì, ed era proprio lì che stava per concludersi quella battaglia.

Per poter mettere fine a quello scontro però dovevano prima salvare Chrome. Ikuyo sperava con tutta se stessa che non gli fosse capitato nulla.

«Immaginavo fossi sveglia.» La voce di Senku interruppe quel suo fluire di pensieri.

«Trattandosi di te, non avevo dubbi che lo sapessi» commentò la castana con una leggera risata.

«Chrome se la caverà» Le disse lui, sedendosi al suo fianco.
«So che sei preoccupata.»

Ikuyo non staccò gli occhi dal cielo, e sospirò appena prima di rispondere.
«Già... Si sente la sua mancanza, spero riusciremo a liberarlo presto» ammise la giovane.

Ormai non erano più solo lei e Senku che lavoravano giorno e notte per sperimentare sempre cose nuove, come era un tempo. A loro ora si era unito Chrome, la sua presenza si era fatta fondamentale nel gruppo, di conseguenza il fatto che non ci fosse si notava parecchio.

«Con la costruzione del carro armato filerà tutto liscio come l'olio!» Esclamò Senku con sicurezza.

Poi tirò fuori uno dei suoi sorrisetti furbi, di quelli che faceva ogni volta che aveva qualcosa in mente.
«Scommetto che appena lo vedrà troverà le forze di liberarsi anche da solo per quanto sarà furioso, perché, tenendolo lì, non ha potuto partecipare alla sua costruzione!»

Ikuyo spostò lo sguardo su di lui, e nel notare la sua espressione le scappò una risata, sembrava proprio curioso di vedere quale sarebbe stata la reazione del moro.

«Sei incredibilmente meschino certe volte, povero Chrome!» Esclamò la ragazza.

Con quella sua uscita, però, Senku era riuscito a farla ridere ed ad alleggerirla un po'.

Il giovane alzò gli occhi al cielo e rimase ad osservarlo per qualche minuto, che avevano passato in silenzio.

«Riesci ancora a vederla?» Domandò improvvisamente alla castana, che lì su momento non capì a che si riferisse.

«Cosa?»
«La stella Ishigami» rispose Senku, non facendola attendere troppo.

Ikuyo indirizzò i suoi occhi verso la direzione dove avrebbe potuto trovarla.
«Considerando che l'ho scelta vicino alla stella polare, io dico che è quella alla sua destra» disse, portando il braccio in alto, e indicando con un dito il punto adocchiato.

«Forse è quella, si, mi sembra la più vicina» commentò il ragazzo.

La giovane rise appena.
«Esattamente!» Si voltò poi verso di lui.
«Ma se vuoi puoi anche cominciare a fare tutti calcoli astrusi per cercare di individuare il punto più preciso possibile.» Gli disse, con tono scherzoso.

Senku accennò ad un sorriso.
«Potrei benissimo farlo, sicuramente tu mi staresti ad ascoltare» commentò, consapevole del fatto che lei avrebbe sentito con attenzione ogni singola parola della sua considerazione.

«Mi è sempre piaciuto ascoltare i tuoi ragionamenti» disse Ikuyo, con un tono più basso di voce, come se quel pensiero avesse fatto un po' di fatica ad uscire fuori.

«Già, per questo sei speciale» sussurrò il giovane, ma non fu abbastanza flebile da non farsi sentire da lei.

«Lo pensi sul serio?» Domandò la castana, non staccando gli occhi dal suo viso, ma soprattutto dai suoi occhi.

Spesso gli occhi di Senku comunicavano ciò che il ragazzo non era in grado di esprimere a parole. Lo avevano sempre fatto, molte volte erano loro a parlare per lui.

Quando si vuole comprendere una persona bisogna osservare attentamente ciò che dicono i suoi occhi. È difficile nascondere le cose attraverso lo sguardo, forse è per questo che la gente tende ad evitare il contatto visivo quando mente, o quando semplicemente vuole celare qualcosa.

«Altrimenti non l'avrei detto» rispose Senku, prendendosi poi qualche secondo.
«Tu mi ascolti, capendo anche i miei ragionamenti, è una cosa che succede solo con te» ammise con sincerità.

Per quanto gli altri potessero interessarsi alla scienza e a ciò che creavano, solo Ikuyo riusciva a stare costantemente dietro a ciò che diceva, non perdendosi nulla e comprendendo ogni cosa.

«Mi fa piacere sentirtelo dire» affermò lei, con un dolce sorriso sulle labbra.
«Sai, questo tuo modo di cercare di migliorarti, esternando di più cosa pensi, almeno con me, è ammirevole.»

Ikuyo aveva osservato le stelle nel pronunciare quella frase, però riportò gli occhi su di lui quando parlò nuovamente.
«Cosa ti ha fatto cambiare idea? Prima non ne volevi sapere di fare conversazioni simili, accadevano per caso e raramente. Invece ora non cerchi di evitarle.»

Lo vide passarsi una mano dietro al collo, come se fosse lievemente a disagio.
«Ecco- È complicato.»

«Complicato» ripeté la ragazza, che però non ebbe modo di andare avanti, perché Senku riprese parola.
«In realtà no, ma per me lo è.»

La castana notò la sua difficoltà e, come spesso accadeva, cercò di alleggerirgli il carico, non mettendogli fretta in ciò che magari voleva dirle.
«Puoi anche non dirmelo adesso.»

Senku scosse la testa, in segno di negazione.
«No, devo farlo adesso. Prima della nostra vera partenza contro Tsukasa.»

Il ragazzo non voleva andare lì senza averle detto ciò che si teneva dentro da troppo tempo. Ora poteva farlo, non c'era niente che lo ostacolava, ma era ugualmente difficoltoso da tirare fuori.

«Beh, io non ho sonno.» Iniziò a dire Ikuyo.
«Quindi hai tutta la notte per trovare le parole.»

Senku trovava incredibile la pazienza che lei mostrava nei suoi confronti. Aveva ragione quando diceva che era speciale.

Prese un profondo respiro, per poi dire subito la frase che avrebbe dato il via a quella loro conversazione.
«È successo quando tu e Gen vi siete baciati.»

«Aspetta, quindi tu-» La ragazza venne anticipata da Senku.
«Si, vi ho visti.» Nel ricordare quella sera il giovane non poté non risentire ciò che aveva provato. Era stato orribile.

«E non hai comunque detto niente?» Domandò Ikuyo, pensando a quanti problemi si era fatta quando era andata da lui per dirglielo.

«Non c'era molto che dovessi dire» rispose il giovane.
«In quel momento volevo parlati.» Fece una pausa, anche se aveva tutte intenzioni di dirle ciò che girava per la sua testa, non era per niente facile per lui.

«Volevo parlarti per dirti che volevo andare contro i miei ideali e provarci...» Confessò, poggiando le braccia sulle ginocchia e osservando quello che si estendeva davanti ai loro occhi, sotto quella grande roccia, avvolto nel buio della notte.
«Provarci sul serio.»

Ikuyo ne rimase sorpresa, non si aspettava una rivelazione di quel tipo.
«Però poi ci hai visti, e non l'hai più fatto...» Constatò ad alta voce, vedendolo annuire poco dopo.
«Scusa... Con le mie scelte ho fatto soffrire anche te.»

Non solo avevano portato Gen a stare male, ma ora si rendeva conto a tutti gli effetti che aveva ferito, neanche troppo leggermente, anche Senku.

Quest'ultimo si era voltato verso di lei, osservandola con uno sguardo interrogativo.
«Non dovrei essere io a scusarmi?»

«Cosa?» Domandò a sua volta la castana, non capiva perché dovesse essere lui a farlo, non si era mica ferito da solo.

«Per come ho evitato l'argomento per tutto il tempo» cominciò a spiegarle.
«Non sono forse io quello che ti ha fatta soffrire rifiutando ogni tuo tentativo?»

Senku sapeva benissimo che le sue azioni l'avevano fatta stare male, anche per questo aveva deciso di non scappare più. Non voleva essere la causa della sua tristezza, non avrebbe potuto sopportarlo.

«Non lo nego, però credo di averti fatto soffrire di più...» Rispose Ikuyo, abbassando gli occhi sul terreno.

«Sei incredibile.» Le disse il ragazzo, accennando ad un sorriso.
«Ammettilo, non stavi minimamente pensando a quanto hai sofferto tu.» Rivolse per un momento lo sguardo verso il cielo.

«Non voglio sapere perché Gen ti ha lasciata, a questo punto credo di averlo capito anche io. Però c'è una cosa che devo dirti.»

Ikuyo lo guardò, curiosa di sapere cosa doveva dirle.
«Che cosa?»

«Quando mi hai baciato mentre dormivo... Beh, in realtà non dormivo.» Dopo tutto quel tempo finalmente le aveva rivelato che quella notte aveva sentito il bacio che gli aveva dato.

La castana sbatté più volte le palpebre, in segno di sorpresa più assoluta. Doveva metabolizzare quanto aveva appena sentito, ma non aveva tutto il tempo del mondo, quindi si fece prendere dal panico.

«E me lo vieni a dire solo ora?! Razza di cretino!» Esclamò con un alto tono di voce, cosa che costrinse Senku a farle segno di abbassarla.

«Shhh! Vuoi forse svegliare tutti?» Domandò lui, notando la sua espressione agitata.

«Tu l'hai sentito!» Disse ancora, abbassando però la voce.
«Tu- Tu-... Praticamente ti ho baciato, tu l'hai sentito, e non hai accennato all'argomento?!» La ragazza andò avanti gesticolando da tutte le parti, Senku non pensava avrebbe avuto quella reazione alla scoperta che lui, quella notte, era sveglio.

«Non hai detto assolutamente niente! Su cosa hai provato! Su cosa significava per te! Non lo so, su qualsiasi cosa!»

Senku decise che invece di parlare era meglio agire, quindi prese e le afferrò il viso con entrambe le mani, per poi avvicinarsi e posare le labbra su quelle della ragazza.

Aveva desiderato che quel momento si avverasse da mesi.
Mesi che aveva passato cercando di non pensare al fatto che non gli era concesso baciare la ragazza che aveva occupato ogni suo pensiero.

Ikuyo inizialmente rimase sorpresa dal suo gesto, però fu solo una questione di pochi secondi. Non ci pensò due volte a ricambiare il bacio del ragazzo.

Le venne da pensare a ciò che quella notte gli aveva detto, ovvero sia che lo avrebbe baciato nuovamente solo se entrambi lo avessero voluto. Ed ora era esattamente così.

Il bacio di Senku era delicato come il tocco di una piuma. Le trasmetteva una sensazione di calore, che si espanse nel suo petto. La faceva sentire a casa.

In quell'istante tutto il resto non aveva importanza. Solo ciò che stava accadendo tra loro due era rilevante.

Dopo tanto tempo, passato a superare gli ostacoli posti sul cammino dei due ragazzi, finalmente si erano riuniti.

Si erano trovati definitivamente. Ora potevano sul serio percorrere quella strada l'uno di fianco all'altra.

Quando si allontanarono Senku la guardò negli occhi. Non aveva ancora lasciato andare il suo viso.
«Te lo sto dicendo ora cosa ho provato e cosa sto provando.» Le disse in un sussurro, facendola sorridere, ma anche arrossire.

La castana non si aspettava proprio un gesto del genere. Non credeva l'avrebbe baciata così all'improvviso, però le aveva fatto piacere. Era quello che il suo cuore, e le sue labbra, bramavano con desiderio. 

«Senku...» Lo chiamò Ikuyo, con una dolce espressione in volto.

«Che c'è? No, aspetta-» Iniziò a dire il ragazzo, non staccando gli occhi da quelli della castana.
«Io faccio schifo in queste cose, quindi se c'è qualcosa di cui devi lamentarti, io non ne voglio sapere. Mi sto sforzando per uscire dai miei schemi e-»

La giovane rise di gusto, le parti si erano appena invertite, ora era lui che aveva preso a parlare a raffica. Ragion per cui Ikuyo decise che quello era il suo momento di attirarlo a se per dargli un bacio.

Mise le mani sulle sue spalle e fece scontrare ancora una volta le loro labbra.
«Andava benissimo.» Gli disse in un sussurro, non allontanandosi troppo da lui.

«Potevi dirmelo subito, invece di farmi preoccupare tanto» commentò Senku, sollevato.

Si sentiva più leggero nel sapere che non aveva fatto qualche stupido errore.

Doveva ammettere però che la sensazione che ne era derivata non gli era dispiaciuta. Baciarla era stato come prendere una boccata d'aria fresca, ed era stato diverso da quando lei l'aveva baciato mentre credeva dormisse.

In quel momento lui era rimasto fermo, non sapendo cosa avrebbe dovuto fare. Ora invece entrambi i ragazzi hanno ricambiato quel gesto, e tutto si era fatto magico.

A distoglierlo da quei pensieri fu la testa di Ikuyo, che si poggiò con delicatezza contro la sua spalla.

«Ti dispiace se rimango così?» Chiese la castana, che subito dopo avvertì il braccio di Senku stringerla a sé.

«Mi fai una domanda del genere dopo quello che è appena successo?» Chiese di rimando il ragazzo, facendola ridere leggermente.

«Hai ragione» disse con un lieve sorriso, che permaneva sul suo viso.
«È una domanda un po' banale.» Alzò lo sguardo verso di lui.
«Allora lo prendo per un si.»

Nessuno dei due si era pentito di ciò che c'era stato tra di loro, quella sera.

Ci era voluto molto tempo prima che arrivassero a quel punto, ma ne era valsa la pena.

Tutte le sofferenze, gli ostacoli, che hanno dovuto superare, ora sembravano solo un lontano ricordo. E tutto sarebbe migliorato una volta sconfitto l'Impero di Tsukasa.

Dovevano vincere ad ogni costo, in modo da continuare a coltivare il sentimento che entrambi avevano accolto in tutto e per tutto.

Senku ha sempre pensato che l'amore fosse una debolezza, ma ora non era più così. Adesso il ragazzo si sentiva ancora più determinato nel concludere quella battaglia con la loro vittoria.

Si era reso conto che a dargli quella forza in più era stato l'amore che provava nei confronti di Ikuyo.

Amore che voleva portare avanti ad ogni costo.

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Angolo autrice:
Buonaseraa❤️

Finalmente ho pubblicato il capitolo in cui si baciano *^*

Ce ne è voluto di tempo, è vero, ma il momento che tanto aspettavate è arrivato uwu

Ho pensato molto a come poteva essere il bacio con Senku, la scena, la conversazione e tutto il resto, e mi piace come è uscito fuori~

Spero sia piaciuto anche a voi❤️

Ci si vede la settimana prossima con il capitolo 54~

Ilas🎐