❝𝑃𝑒𝑟 𝑖 𝑟𝑒𝑔𝑎𝑙𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑑𝑖, 𝑠𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒𝑡𝑒 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜.❞

||𝐹𝑎𝑏𝑟𝑖𝑧𝑖𝑜 𝐶𝑎𝑟𝑎𝑚𝑎𝑔𝑛𝑎||

I mesi passarono così rapidamente che i ragazzi non se ne resero conto.
Il caldo aveva lasciato spazio al freddo che l'inverno aveva portato con se, ma nonostante quel cambiamento i lavori erano andati avanti.

Erano stati mesi faticosi, in certe giornate afose continuare a lavorare era stato più complicato del previsto, però non si erano fermati, avevano sopportato, aiutandosi a vicenda e dandosi più volte il cambio l'un l'altro.

«Sono passati mesi...» Sussurrò Ikuyo, intenta a mettersi la giacca pesante fatta dalla sua migliore amica, quella mattina il freddo era più pungente del solito.

La ragazza si rese conto solo in quel momento che erano passati dei mesi da quando si era messa con Gen.

Erano passati mesi dal loro bacio e dalla sua scelta.

Il tempo era decisamente volato.

Non si sentiva così leggera da tanto, non aveva avuto nessun tipo di pensiero opprimente che la disturbasse, era stato tutto estremamente piacevole e tranquillo.

Si girò istintivamente verso la sua sinistra e sorrise subito dopo per l'abitudine in cui, qualche volta, ancora ricadeva.

Era tanto che si trovavano in quel nuovo mondo, eppure Ikuyo si era appena voltata sicura di trovare uno specchio nel quale controllarsi.

«Certe abitudini non te le togli nemmeno volendo» commentò con tono basso.

Ad interrompere quel suo viaggio nei ricordi della loro epoca furono dei piccoli colpi fuori dalla capanna.
«Ikuyo, sei qui?» La voce di Kinro fece aggrottare le sopracciglia della ragazza, non si aspettava una sua visita.

Andò verso la tenda, che faceva loro da porta, e la scostò.
«Ciao, Kinro. Se cerchi Kinuyo-»

«No, cercavo te» disse entrando nella capanna.
«Credo di aver bisogno del tuo aiuto» affermò senza perdere tempo, cosa che lasciò sempre più sorpresa la castana.

Doveva essere qualcosa di importante se era andato a chiedere aiuto a lei e non a Kinuyo.

Quel pensiero la portò su una supposizione, forse non era andato da lei perché avevano bisticciato, o forse doveva parlarle proprio della sua amica.

«Riguardo cosa?» Domandò Ikuyo avvicinandosi al moro.

«Pochi giorni fa mi hai detto che tra un po' è il compleanno di Kinuyo, e che devo pensare a che regalo farle» cominciò a dire, la ragazza riuscì a notare un cenno di imbarazzo, si vedeva che quelli non erano argomenti che toccava frequentemente.

Non ci mise molto ad arrivare a ciò che l'amico voleva chiederle.

Un piccolo sorriso si formò sulle labbra di Ikuyo.

«E non sai cosa farle, non è così?» Domandò lei e dalla sua risposta esitante capì che era esattamente così.

«Tu la conosci molto meglio, c'è qualcosa che potrei farle e che non sembri troppo scontato?» Chiese portandosi una mano dietro il collo.

Ikuyo ci pensò un momento, mentre Kinro aspettava impaziente di ricevere una risposta, che sperava fosse positiva, non sapeva a chi altro chiedere altrimenti.

Dopo circa un minuto la vide sbattere leggermente il pugno sul palmo della sua mano.
«Ce l'ho!» Esclamò con entusiasmo.

Il ragazzo la osservò.
«Allora? Hai qualcosa in mente?»

La giovane fece dei passi verso di lui e sorrise con soddisfazione.
«Oh Kinro, vedrai, sarà il regalo più originale che tu possa farle in questo mondo.» Alzò un dito verso l'alto, per precisare una cosa.
«Però non potrai fare tutto da solo, ti servirà aiuto.»

«Aiuto? Di chi?»
«Il mio, ma anche quello di Gen.»

Kinro sbatté più volte le palpebre, alquanto confuso.
«Tu, che sai tutto sulla scienza, e di Gen, che si occupa di trucchi.» Una breve pausa intercorse tra di loro.
«Si può sapere cos'hai in mente?»

L'altra ridacchiò, portandosi una mano davanti la bocca.
«Kinro, tu, con il nostro aiuto, preparerai un profumo floreale per la tua amata Kinuyo.» Gli disse muovendo una mano verso il proprio petto quando parlò dell'aiuto che gli avrebbero dato.

«Un... Profumo floreale?» La sua reazione fece ridere Ikuyo, ovviamente non sapeva cosa significasse tutto ciò.

«È un liquido che può avere diversi odori, nella mia "epoca", se così vogliamo chiamarla, si usavano spesso.» Sorrise con nostalgia.
«Per uscire con degli amici, con il proprio ragazzo, ma anche solo per andare a scuola, insomma, faceva parte della vita di tutti i giorni.»

Kinro ascoltava con interesse, c'erano ancora così tante cose che non sapevano del mondo dei loro nuovi amici.
«Era veramente così diffuso?»

Ikuyo annuì.
«Si, ma nonostante ciò è sempre stato un regalo apprezzato da tutti, anche se era reperibile in ogni negozio.» Lo guardò.
«E se era apprezzato nella mia epoca, qui, dove non esiste, lo sarà molto di più.»

Il giovane era sempre più convinto di volerle fare quel regalo, inoltre aveva capito alla perfezione i ruoli che avrebbero avuto Ikuyo e Gen in tutto quello.

«Quindi tu ti occuperai di creare il liquido con la scienza, mentre Gen dovrà selezionare il tipo di fiore più adatto.» Pensò ad alta voce, ricevendo la conferma da parte della castana.

«Esatto, e tu parteciperai attivamente! So che non è il tuo campo, ma tu seguirai le mie indicazioni, mescolerai gli ingredienti personalmente!» Ikuyo era felice di poter aiutare l'amico in quell'impresa.

La voglia che aveva Kinro di farle un bel regalo l'aveva colpita, non poteva negarli quell'aiuto.

Sicuramente avrebbero fallito molte volte, visto che era Kinro che doveva prepararlo, anche se lo avrebbe fatto seguendo ciò che Ikuyo gli diceva, ma alla fine, quando ci sarebbe riuscito, sarebbe stato fiero del suo lavoro, fatto con le sue stesse mani e con tutto l'amore possibile.

xxx

Usando la scusa di una delle loro solite uscite insieme, Gen e Ikuyo erano potuti andare a prendere i fiori che servivano per il profumo che dovevano far fare a Kinro.

Avevano trovato un posto che ne era pieno e in quel momento i due ragazzi erano completamente immersi nella bellezza di quelle piccole piante colorate.

Improvvisamente si vide mettere vicino al naso un fiore dall'odore delicato, in grado di ammaliare con la sua dolcezza chi gli si avvicinava.

«Che ne pensi, Iku-chan, questo potrebbe andare bene?» Domandò Gen osservandola.

La castana afferrò delicatamente ciò che il bicolore le stava facendo sentire e chiuse gli occhi per qualche secondo, godendosi il suo profumo.
«Penso che sia perfetto.»

Subito dopo il ragazzo ne prese un altro e lo mise tra i capelli di Ikuyo.
«Io penso che sia perfetto anche su di te.» Le disse con un sorriso, a cui lei ricambiò.

Portò una mano accanto ai suoi capelli prima di rispondere.
«Ti piace proprio tanto mettermi i fiori tra i capelli, vero?»

Gen rise appena.
«Non posso farci niente se li vedo benissimo su di te, ti donano.»

Doveva ammettere di non essersi ancora abituata ai suoi complimenti, li faceva con così tanta sincerità e facilità da lasciarla sempre sorpresa.

Ikuyo si chinò su di lui, posando una mano sulla sua guancia prima di baciarlo.
«Grazie.»

«Stavo pensando che potresti darmi un bacio ogni volta che ti faccio un complimento.» Propose lui con un leggero sorrisetto.

La castana lo guardò divertita.
«Certo, così non farò altro che baciarti.» Si lasciò andare in una piccola risata.
«Non so se ci hai fatto caso, ma mi fai parecchi complimenti.»

«Ma è proprio per questo che te l'ho chiesto.» Ribatté lui con tono consapevole, ricevendo in risposta uno scuotimento di testa da parte della giovane.

«Sei sempre il solito, non ti smentisci mai.»
«Lo so, e ne vado fiero!»

Dopo alcuni secondi Gen la guardò con curiosità.
«In ogni caso, c'è una cosa che volevo chiederti da prima.»

«E sarebbe?» Domandò Ikuyo, che aveva ripreso a raccogliere i fiori attorno a loro.
«Come hai intenzione di prepararlo questo profumo?»

La ragazza stava per cominciare a parlare, ma Gen fu più veloce nel fermarla prima che iniziasse.
«Ah! Usa termini che anche io possa capire! Altrimenti potrebbe scoppiarmi la testa!» Esclamò facendola ridere di gusto.

«Va bene, va bene.» Promise lei alzando le mani in segno di resa.
«Ci sono vari metodi, ma per alcuni ci vuole molto, giorni, se non addirittura settimane, e noi non abbiamo tutto questo tempo.» Accennò ad un sorriso.
«Quindi useremo il metodo della distillazione.»

«È quello che ci mette di meno immagino.» Commentò Gen, vedendola poi annuire.

«Esatto. La materia prima ce l'abbiamo» disse mostrando i fiori nella sua mano.
«Questi vanno messi in un ampolla, a spirale, e poi dobbiamo aggiungere una quantità d'acqua pari a cinque volte quello dei fiori.»

Il bicolore la osservò sbattendo più volte le palpebre.
«Non potremmo mai essere precisi.»

Ikuyo alzò le spalle.
«Fa niente, ci basta anche solo avvicinarci a quella che è la quantità giusta. L'ultima cosa da fare poi è quella di mettere l'ampolla sul fuoco e lasciare che il vapore, risalendo, si raffreddi e cominci a gocciolare dal beccuccio a spirale, in modo da cadere dentro un altro recipiente in vetro che metteremo lì sotto.»

«Mi sembra anche abbastanza semplice a dire la verità» commentò Gen sollevato.

«Già, la parte più difficile sarà non far scoprire a Kinuyo ciò che stiamo facendo.» La ragazza ci pensò per un momento.
«Non possiamo lavorare qui al villaggio, dovremmo allontanarci un po', con qualche scusa.»

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Alla fine i tre ragazzi riuscirono a trovare un posto nel quale lavorare in santa pace, senza il timore che l'amica li scoprisse, inoltre lei era anche molto occupata, si stava dedicando con la massima cura nel fare degli abiti caldi per loro.

Kinro aveva appena annusato i fiori che avevano scelto Gen e Ikuyo e si trovava in accordo con quella selezione, l'odore piaceva molto anche a lui.

«Quindi ora cosa dobbiamo-» Stava dicendo il moro, ma venne bloccato dalla ragazza.
«Cosa devi fare.» Precisò lei con un sorriso, mentre Gen, accanto alla giovane, annuiva saggiamente.

«Ricordati, Kinro-chan, devi farlo con le tue mani il regalo» disse lui con pacatezza.
«Certo, sarà ovvio che hai avuto bisogno d'aiuto, però-» Ikuyo gli diede un colpo in testa, talmente forte da farlo finire quasi faccia a terra.

«Questi sono piccoli dettagli, anche io mi farò aiutare da Kaseki per il regalo che voglio farle.» Commentò la castana, incrociando le braccia al petto.

«Ahi ahi ahi, che botta, anche se stiamo insieme riesci comunque a colpirmi, sei cattiva, Iku-chan.» Si lamentò lui, nascondendo però un sorriso.

«Ti serve il suo aiuto? Cosa vuoi farle?» Chiese Kinro dopo aver sentito la sua frase.

«Un bracciale a fascia, con sopra delle rose in vetro.» Si portò una mano dietro al collo, ridacchiando appena.
«Ma quando si tratta di modellare il vetro è meglio rivolgersi a Kaseki.» Subito dopo sbatté i palmi delle mani tra di loro.
«Però ora pensiamo a te, segui tutti i passaggi che ti dirò di fare.»

Vedere Kinro applicarsi in qualcosa di scientifico, che non aveva niente a che fare con i combattimenti, era qualcosa di più unico che raro.

Il moro era molto attento a quelle che erano le indicazioni di Ikuyo, ma certe volte aveva rischiato di sbagliare.

Come quando aveva messo troppa acqua, e Ikuyo, urlando un grandissimo "no aspetta", lo aveva spaventato involontariamente, facendolo finire con il buttarsi addosso gran parte del liquido.

O come quando ci aveva riprovato e Gen voleva constatare quanta acqua ci fosse, perché gli sembrava poca, ma nel prendere la boccetta, messa sul fuoco, a momenti si bruciava il palmo della mano.

Ikuyo a quel giro aveva scosso la testa disperata, andando poi a versare dell'acqua fredda sulle dita del bicolore, che non erano riuscite a sfuggire in tempo al calore del fuoco.

Quando finalmente Kinro ci riuscì senza problemi i tre ragazzi si misero ad osservare la distillazione, facendosi carico di tutta la pazienza che avevano in corpo.

È vero che quello era il metodo più veloce, ma era comunque qualcosa che richiedeva del tempo, come tutti gli esperimenti chimici.

Ikuyo era sempre stata abituata a tutto ciò, ma a forza di seguire i progetti di Senku lo furono anche Gen e Kinro, infatti non ebbero difficoltà nell'aspettare che il processo finisse.

«Ci siamo!» Esclamò la castana, una volta aver constatato che non sarebbe scesa più nessuna goccia.

Afferrò la boccetta in vetro con dentro il liquido profumato e la porse a Kinro.
«A te l'onore di sentire per primo com'è venuto!»

Il ragazzo la prese e avvicinò il naso verso di essa, facendo un piccolo sorriso subito dopo.
«Profuma esattamente come i fiori che avete raccolto.»

Poi fu il turno degli altri due compagni sentirne l'odore, e dopo averlo fatto Ikuyo iniziò a saltellare dalla felicità.

«È perfetto! Ora volendo possiamo fare anche il profumo!» Alzò entrambe le mani verso i due ragazzi, aspettando che ricambiassero il gesto.
«Kinro ce l'hai fatta!» Disse ancora la giovane.

Il diretto interessato sorrise e prima di rispondere batté il cinque all'amica.
«Se ce l'ho fatta è stato perché tu mi hai guidato, grazie, ad entrambi.»

Il bicolore si affrettò a fare lo stesso, dando anche lui il cinque alla ragazza.
«Si è rivelato estremamente divertente, sapete?»

Ikuyo li guardò e sorrise raggiante, Gen aveva ragione, era stata un'esperienza divertente far preparare il profumo a Kinro.

Ma ancora più bello era stato vedere l'impegno che il ragazzo ci aveva messo, era la prima volta che si dedicava in modo così diretto a qualcosa che avesse a che fare con la scienza, e a quanto pare non gli era dispiaciuto per niente.