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La creazione del cellulare faceva sempre piΓΉ passi in avanti.
Il loro obiettivo era di completarlo per la primavera, momento in cui avevano stimano un possibile secondo attacco da parte di Tsukasa, se continuavano in quel modo ci sarebbero sicuramente riusciti.

Il telefono.
In un mondo primitivo come quello stavano veramente per creare un telefono.
Ikuyo era così entusiasta all'idea che si era immersa nel lavoro insieme a Senku.
Sembrava di essere tornati ai giorni in cui cercavano di creare il liquido del risveglio.

PerΓ² aveva notato uno strano comportamento da parte di Kinuyo e Gen, sembrava stessero architettando qualcosa, ognuno per conto proprio.

Si bloccΓ² per un momento con le bacchette a mezz'aria, che tenevano un po' del ramen che stava mangiando.

Ultimamente era stata così occupata che non aveva fatto molto caso ai giorni che passavano, ma facendo un conto veloce il tempo corrispondeva.
Β«Che sia per-Β» CominciΓ² a dire tra se e se prima di essere bloccata da una voce alle sue spalle.

Β«Ti vedo pensierosa Iku-chan, c'Γ¨ forse qualcosa che ti preoccupa?Β» La ragazza si girΓ² verso di lui, che nel frattempo si era avvicinato, sedendosi accanto alla castana.

Β«Stavo solo ragionando su una cosaΒ» rispose la giovane mangiando gli spaghetti che stava tenendo giΓ  da qualche minuto sulle bacchette.

Β«E posso sapere di cosa si tratta?Β» DomandΓ² con curiositΓ  il bicolore, ricevendo una lunga occhiata da parte di Ikuyo.

Β«Tu e Kinuyo siete strani in questi ultimi giorni, mi state nascondendo qualcosa?Β» AssottigliΓ² lo sguardo mentre prendeva un altro boccone dal piatto.

Gen alzΓ² le spalle con nonchalance.
Β«Credo sia solo una tua impressione, forse Γ¨ perchΓ© ultimamente sei presa dal cellulare e ti sembra di passare meno tempo con noi.Β»

Β«MhΒ» disse la castana prima di mandare giΓΉ il ramen.
Β«FarΓ² finta di crederti.Β» Sapeva che quella era solo una scusa per non farla indagare oltre, non le ci era voluto molto per collegare i pezzi.

L'estate era arrivata, e anche se non aveva tenuto troppo il conto dei giorni a causa di tutte le cose che aveva da fare era consapevole che il suo compleanno sarebbe stato il giorno dopo, riprendere il calcolo era stato semplice.

Non intendeva rovinare ciΓ² che i due stavano pensando di farle.
Si chiedeva perΓ² come avesse fatto Gen a venirne a conoscenza, non gli aveva mai detto quando fosse il suo compleanno.

Β«Hai di nuovo un'espressione pensierosaΒ» disse lui interrompendo i monologhi mentali di Ikuyo.

Quest'ultima lo guardò e arrossì appena.
Β«Non analizzare le mie espressioni!Β» EsclamΓ², si era fermato a fissarla e lei non se ne era accorta, tantomeno si era resa conto di come si fosse avvicinato per osservare il suo viso.

«Davvero non credi alle mie parole?» Chiese Gen provocando nella giovane una leggera risata, che il ragazzo percepì come una soffice carezza.

«No, non in questo caso, ma non insisterò nel domandare.» Gli lanciò un'occhiata complice e finì il pranzo.

Il bicolore colse la palla al balzo per chiederle quello per cui l'aveva cercata.
Β«Domani sera sei libera?Β»

Un lieve vento caldo smosse i capelli di Ikuyo, che si apprestò ad afferrarli e sistemarseli dietro l'orecchio, così da non permettere ai ciuffi di andare ovunque.

Β«Lo sono, non ho niente in programma.Β»
Β«Perfetto! Ora hai un impegno, ti porto in un posto.Β» Gen sorrise e si alzΓ² con un balzo, doveva finire di preparare tutto il necessario per la festa che voleva organizzarle, e per farlo aveva bisogno dell'aiuto dei loro amici.

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Β«Attento a dove mi fai camminare, non farmi inciampare.Β» Stava dicendo Ikuyo al bicolore, che la stava accompagnando a destinazione tenendole la mano.

Le aveva fatto chiudere gli occhi, voleva che vedesse tutto una volta arrivati.
Β«Tranquilla, Iku-chan, non potrei mai farti cadere, basta che ti lasci guidare da me.Β»

Β«Sento una nota di compiacimento nella tua voce.Β» Gli fece notale lei accennando ad un sorriso.
«Mi sembra ovvio! Lo sapevo che saresti finita con il fidarti di me anche per cose così piccole!»

Ikuyo sorrise, in effetti all'inizio non Γ¨ che si fosse fidata tanto di quel ragazzo spuntato fuori dal nulla e che avevano scoperto essere della loro stessa epoca.
Dopotutto proveniva pur sempre dal gruppo di Tsukasa, non poteva certo donargli immediatamente la fiducia che tanto cercava.

Le cose perΓ² erano cambiate.
Prima non lo avrebbe mai creduto possibile, ma aveva legato tantissimo con Gen in quel tempo passato insieme a lui.

Β«A quanto pare hai avuto ragioneΒ» rispose la castana stringendo impercettibilmente la presa sulla sua mano.

Improvvisamente si fermarono, Ikuyo arrivΓ² alla conclusione di essere arrivata al luogo dove il bicolore voleva portarla.

Prima di poter parlare perΓ² un profumo pervase le sue narici.
Era un odore dolce e solare, era qualcosa di luminoso.

«È un fiore?» Domandò Ikuyo, ancora con gli occhi chiusi.

Β«Si.Β» Le disse Gen prima di continuare il discorso.
Β«Sai che ci sono molte varietΓ  di gigli? E sai che ognuno di loro ha un significato diverso?Β» Le domandΓ² lui mentre poneva il gambo del fiore tra le mani della ragazza.

Β«So che ci sono vari colori, ma non che per ognuno c'Γ¨ un significato.Β» Ammise lei passando delicatamente la mano sui soffici petali del giglio.

Β«Il giglio bianco simboleggia la purezza. Il giglio giallo ha un doppio significato, dipende dall'occasione nel quale lo si vuole regalare, puΓ² descrivere la falsitΓ , ma anche gioia e allegria. Il giglio rosa indica la vanitΓ .Β»

Ikuyo ascoltava con attenzione la spiegazione di Gen.
L'impulso e la voglia di aprire gli occhi per vedere che colore avesse il giglio tra le sue mani era tanta, perΓ² allo stesso tempo quella piccola attesa era intrigante.

Β«Poi abbiamo quello arancione, che indica l'amore passionale, Γ¨ solito darlo alla persona che ti ha rapito il cuore, monopolizzando i tuoi pensieri.Β» Il suo tono di voce si era ridotto ad un sussurro.

La ragazza sentì le sue guance tingersi di rosso, non c'era più bisogno che pensasse a che colore potesse avere il suo giglio. Lo sapeva già.

Aprì lentamente gli occhi.
Il suo sguardo si posΓ² sul fiore arancione che Gen le aveva dato.

Sorrise timidamente, il ragazzo non lasciava mai niente al caso.
Le sue azioni non erano mai casuali, c'era sempre un messaggio dietro a ciò che faceva, almeno con lei era così.

Il bicolore afferrΓ² il fiore e si avvicinΓ² a lei per metterglielo tra i capelli.

Ikuyo lo osservΓ², non riuscendo a distogliere lo sguardo dalla sua espressione concentrata mentre cercava di sistemare al meglio il giglio tra i suoi ciuffi.
Il cuore aveva accelerato il battito.

Β«L'arancione si intona alla perfezione con il colore dei tuoi capelliΒ» disse lui allontanandosi di poco.

Β«GrazieΒ» rispose Ikuyo, portandosi una mano vicino al fiore.

Voleva dire qualcosa anche in merito a ciò che le aveva confessato, Gen aveva sempre fatto capire il suo interessamento per la ragazza, ma mai lo aveva espresso così direttamente.

Ci aveva sempre scherzato su, in quel momento invece era stato piΓΉ diretto delle altre volte.

La castana voleva tanto dire qualcosa, perΓ² Gen la bloccΓ².
Β«Non c'Γ¨ bisogno che tu mi risponda ora a quello che ti ho detto, Iku-chan.Β» Le disse con un leggero sorriso.
Β«Poco piΓΉ avanti c'Γ¨ il posto dove volevo portarti.Β» AllungΓ² la mano verso di lei per guidarla anche nell'ultimo pezzo.

Ikuyo annuì e glie l'afferrò.
Β«Va bene.Β»

La ragazza perΓ² ci pensΓ².
Se avesse dovuto rispondergli in quell'istante, cosa gli avrebbe detto?
Sarebbe riuscita a compiere una scelta in quel preciso momento?

Non ebbe modo di soffermarcisi troppo perchΓ© davanti ai suoi occhi apparve una distesa di piccole luci, che copriva il luogo che Gen aveva scelto per la festa.

Β«Ammetto che per questo mi sono fatto aiutare dal caro Senku-chan.Β» Le spiegΓ² lui, per la creazione di quelle piccole lampadine l'aiuto del ragazzo era stato indispensabile.

La castana si guardΓ² attorno meravigliata.
Tutte quelle luci la riportarono improvvisamente indietro di tremila e settecento anni, a quei festival organizzati in cittΓ  per celebrare un evento speciale, dove si radunava un consistente numero di persone per parteciparvi.

Il terreno era cosparso di petali di fiori, dello stesso che portava tra i capelli, quindi l'arancione era il colore predominante, che si sposava alla perfezione con l'illuminazione che avevano messo su.

I loro amici erano lì che li aspettavano, pronti a festeggiare e a godersi una serata in tranquillità.

Β«Tu...Β» IniziΓ² a dire Ikuyo.
Β«Tu hai organizzato tutto questo per me? Per il mio compleanno?Β» Trattenersi dal sorridere fu impossibile, era felice per quello che il bicolore si era impegnato a fare per lei.

Β«Certo! In questo mondo privo di ogni comoditΓ  mi sono arrangiato come potevo.Β» La guardΓ².
Β«Una festa, un fiore, sono cose a cui posso dedicarmi senza alcun problema, anche se non ho fatto tutto da solo-Β»

La frase di Gen venne interrotta dall'abbraccio della ragazza, non si aspettava un gesto così improvviso e spontaneo.
Β«Grazie!Β» Gli disse lei mentre lui ricambiava l'abbraccio.
Β«Lo sai che per me Γ¨ solo un piacere, vederti sorridere Γ¨ il mio obiettivo giornalieroΒ» rispose lui con il suo solito tono seducente.

Β«Ti assicuro che ci riesci sempreΒ» affermΓ² Ikuyo prima di allontanarsi e incamminarsi verso i loro compagni.

Avevano preparato proprio tutto, dal cibo al fuoco messo a falΓ², con dei massi a circondare quest'ultimo, in modo da potersi sedere e scaldare la carne che avevano preparato per l'occasione.

Sembrava di essere in un campeggio tra amici. L'atmosfera era esattamente quella, di conseguenza molto probabilmente si sarebbero addormentati lì tutti insieme, per poi riprendere con la loro solita routine il giorno successivo.

Β«Ikuyo!Β» La chiamΓ² Kinuyo correndole incontro.
Β«Tantissimi auguri!Β» Le saltΓ² addosso per stringerla a se, senza darle il tempo di dire o fare qualcosa.

La castana rise appena.
Β«Grazie Kinuyo!Β»

Β«Non ce la faccio ad aspettareΒ» annunciΓ² poi l'amica una volta staccatasi dall'abbraccio.
Β«Ho atteso anche troppo, Kinro non ce la fa piΓΉ a sentirmi blaterare su quanto io non veda l'ora di darti il regalo.Β»

Il diretto interessato annuì con le braccia incrociate al petto.
Β«Confermo, quando comincia non la ferma piΓΉ nessuno.Β»

Kinuyo rise per poi tirare fuori i due bracciali che aveva creato, alla fine era riuscita a farli uscire esattamente come voleva lei.
Ci aveva messo tanto tempo, aveva fallito piΓΉ e piΓΉ volte, ma era soddisfatta del risultato finale.

La ragazza se ne mise uno e infilΓ² l'altro al polso dell'amica.

Ikuyo abbassΓ² lo sguardo verso l'oggetto, esaminando ogni dettaglio.

Era diviso in due, al primo filo vi era ricamata una data e la ragazza sorrise quando le tornΓ² alla mente il giorno in cui si erano conosciute.

Era ben impresso nella sua testa, era così vivido il ricordo che sembrava fosse accaduto da poco.

Sorrise, spostando poi gli occhi sul secondo filo, dove c'era il simbolo dell'infinito che avvolgeva un biscotto.

Si vedeva l'impegno che l'amica ci aveva messo nel farle quel regalo, e l'idea che aveva avuto nel farne due uguali per simboleggiare la loro amicizia le scaldava il cuore.

Β«Ci sono molte cose che ci accumunano, ma la nostra prima conversazione l'abbiamo avuta proprio in merito ai biscottiΒ» disse Kinuyo con un dolce sorriso.

Β«GiΓ , mi ricordo benissimo la calca di gente che c'era quel giornoΒ» rispose Ikuyo con una risatina.

Β«Alla quale poi ci siamo unite anche noiΒ» continuΓ² l'altra.
Β«Per una buona causa direi.Β» Entrambe risero al ricordo delle loro espressione vittoriose dopo essere riuscite ad accaparrarsi dei biscotti.

Β«Kinuyo...Β» La chiamΓ² la castana.
Β«Si?Β» Rispose lei alzando la testa verso Ikuyo.

Β«Lo terrΓ² sempre con me.Β» Le disse portandosi il braccio verso il petto, poggiandoci sopra una mano.
Β«Non me ne separerΓ² mai.Β»

Β«Nemmeno io lo farΓ²!Β» EsclamΓ² Kinuyo con fierezza.

Ikuyo si mosse per abbracciarla.
Β«Mi piace tantissimo, grazieΒ» sorrise ancora una volta, era fortunata ad avere un'amica come lei.

Non sapeva cosa avrebbe fatto senza Kinuyo.
Senza la sua migliore amica.

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