❝𝐿𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑎 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜, 𝑝𝑒𝑟𝑐𝘩𝑒́ 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎 𝑒 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑙𝑎.❞

||𝑇𝑎𝑙𝑒𝑡𝑒||

«Ikuyo.» Senku la stava osservando, seduto su un masso, con la guancia poggiata sul palmo della mano e il braccio messo sulla gamba, leggermente sporto in avanti.

«Si?» Rispose lei intenta a tirarsi su i capelli mentre teneva tra le labbra la piccola cordicella che usava per legarseli.

«Non credo che così facendo riuscirai a non fallire di nuovo.»
«Ho bisogno di concentrazione» affermò con convinzione.

I ragazzi cercavano, da tutta la mattinata, di modellare il vetro per poter creare gli oggetti che gli servivano.
Ma non avevano avuto molto successo.

Ikuyo e Chrome si erano messi a fare squadra, provandoci in due, ogni volta però ne combinavano una, con Senku che senza perdere tempo commentava il disastro che si ritrovavano davanti.

«Forse dovremo girare più lentamente... O forse no... E se dovessimo essere più rapidi? Più stabili? Più pazienti?» Farfugliò Chrome cercando di trovare una soluzione.

«Sto andando in confusione» disse poi passandosi più volte le mani tra i capelli.
«Ikuyo, riproviamoci!» Decise afferrandole il braccio.

«Certo! Non mi farò sconfiggere tanto facilmente!» Acconsentì la diretta interessata.

«Smettetela di sprecare materiale! Dobbiamo trovare qualcuno del mestiere, un artigiano» esclamò Senku alzandosi e mettendo entrambe le mani sui fianchi.

«Un artigiano?» Chrome ci rifletté per un momento, poi ebbe un'idea e senza dire nulla corse via come una furia, lasciando i presenti senza parole.

«Che gli è preso?!» Domandò il ragazzo dagli occhi cremisi osservando la direzione presa dal moro.

«Forse è andato a chiamare qualcuno di più competente di noi, altrimenti la sua fuga non avrebbe senso.» Ipotizzò Ikuyo sistemando quello che lei e Chrome avevano lasciato in giro durante i vari tentativi.

Non dovettero aspettare molto prima che il giovane tornasse, seguito da Kinuyo e da un signore, legato e impossibilitato al movimento.

Senku accanto a lei aveva una faccia a dir poco sconvolta, sicuramente per una motivazione diversa dalla sua.

Non dovrebbero essere più delicati con gli anziani?

Si chiese la giovane mentre il gruppo arrivò davanti a loro.

«Si può sapere cosa sta succedendo qui?» Domandò Ikuyo guardandoli a turno.

«Succede che ci ha provato spudoratamente, e questa è stata la mia risposta» rispose l'amica incrociando le braccia al petto.

«Beh, c'era un'ottima motivazione allora.» La castana appoggiò Kinuyo, dopodiché Chrome spiegò loro l'aiuto che l'anziano, di nome Kaseki, poteva dargli.

Inizialmente non ne volle sapere nulla, ma quando Senku gli mostrò quanto facessero pena nel modellare il vetro partì in quarta.

Il piccolo scienziato l'aveva provocato di proposito e in quel momento se la rideva soddisfatto, mentre Kaseki si era messo a lavoro.

Ikuyo si portò una mano sulla fronte, doveva aspettarsi una mossa del genere da lui.

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Taiju aveva ammesso l'attrazione che provava nei confronti di Kinuyo.

Non gli era sembrato giusto nascondere una cosa del genere a Yuzuriha, la ragazza che per tanto tempo aveva detto di amare.

Doveva darle delle spiegazioni, considerando anche quello che le disse alle terme.

In quel momento il moro si stava rilassando nello stesso posto in cui si erano baciati lui e Kinuyo, prima della partenza della giovane.

«Taiju» disse una voce, il ragazzo si girò giusto il tempo per vedere Yuzuriha sedersi accanto a lui.

«Ormai sai sempre dove trovarmi.
Qui mi sento come se l'avessi vicina... Mi manca come l'aria.»

La ragazza portò le ginocchia all'altezza del petto, avvolgendole poi con le braccia.
«Manca anche a me.»

«Continuo a pensare al fatto che potrebbe dimenticarsi di me e mettersi con un altro, non credo di poterlo sopportare.» Abbassò per un momento lo sguardo, non era da lui comportarsi in quel modo.

Quando si trattava di lei però poteva diventare anche abbastanza pensieroso, cosa alla quale Yuzuriha ormai aveva fatto l'abitudine.

«Sono sicura che troverai Nuyo lì ad aspettarti, dopotutto le hai promesso che saresti tornato da lei, no?» Gli ricordò l'amica sorridendo appena.

«Già, hai ragione! E ho intenzione di mantenere la promessa!» Esclamò alzandosi da terra, ritrovando la sua energia.

Non doveva farsi abbattere da quei pensieri, doveva solo pensare a quello che aveva promesso e impegnarsi per riuscire a rivederla il più presto possibile.

«A proposito, devo dirti una cosa» cominciò a dire Yuzuriha osservando il moro.

«Certo, dimmi pure» rispose risedendosi nuovamente a terra.
«Devo preoccuparmi?» Domandò dopo aver visto la sua espressione, non c'era più traccia del sorriso di poco prima.
Ora sembrava insicura.

«È che avrei dovuto dirtelo prima, ma Taiju... Nuyo non è tua sorella.»

«Yuzuriha, cosa stai...?» Non riuscì a finire la frase perché ci pensò la giovane.

«Proprio quello che hai sentito, ma c'è dell'altro.»

Taiju non sapeva cosa avrebbe dovuto rispondere.
Ora, però, comprendeva meglio quei sentimenti nei confronti di Kinuyo.

«Ti ricordi il giorno in cui ti ho raccontato di quando ho scoperto di avere una sorella?»
«Si, me lo ricordo, dove vuoi andare a parare? Vuoi dirmi che...»

La castana annuì.
«Si, Nuyo è mia sorella.»

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Da quando il bicolore era tornato tutti non facevano altro che discutere sulla veridicità delle sue parole.

Cercavano di essere discreti, ma non lo erano per niente.

Sono poco furbi a parlarne così tranquillamente, con lui che potrebbe benissimo sentire.

Pensò l'uomo sedendosi sul tronco di un albero, ormai lo usavano come fosse una panchina.

Doveva ancora abituarsi a tutto quello, accettare quel nuovo mondo non era poi così semplice.
Ma almeno respirava e poteva vivere di nuovo, però sapeva anche che era stato merito di Senku.

Era riuscito ad avvicinarsi abbastanza a Tsukasa da farsi dire come fossero riusciti a sopravvivere a quella pietrificazione.

Senku... Quel ragazzo non si smentisce mai, non sa proprio cosa siano i limiti.

Il suo sguardo si indurì, la mano chiusa in un pugno.
Le nocche diventarono bianche per la forza che ci aveva messo.

È sempre stato spericolato, sempre con l'idea di dover sperimentare cose nuove.
E ha portato anche lei sulla sua strada, una strada che ora è diventata pericolosa.

Lui è stato quello che ha rafforzato l'idea di Ikuyo di continuare con la via della scienza e della chimica.

Devo trovarla e portarla al sicuro, non sarà la scienza a salvarla dai pericoli di questo nuovo mondo, ma il posto che Tsukasa ha creato qui.

Qui sarà veramente al sicuro.

Si alzò, intenzionato ad andare da colui che lo aveva risvegliato.

Se alcuni di loro si stavano facendo domande sull'affidabilità di Gen, allora anche Tsukasa ci stava pensando.

E se aveva capito come era fatto, allora sarebbe andato a controllare di persona, o almeno, avrebbe mandato qualcuno.

Lui doveva essere in quel gruppo, a tutti i costi.

Si diresse a grandi passi verso la grotta dove passava la maggior parte del tempo quando doveva parlare di qualche loro strategia.

Lo trovò impegnato a discutere di qualcosa con Hyoga, come sospettava.
Stava sicuramente organizzando qualcosa.

Quando lo notò gli fece un cenno prima di finire il suo discorso con l'altro.

«Kensuke, cosa ti porta qui? È per caso a causa di questa flebile agitazione che occupa la mente di molti da quando Gen è tornato?» Domandò sedendosi su quello che ormai era come un trono per Tsukasa.

Come succedeva spesso, aveva capito tutto senza che lui proferisse parola.

Probabilmente ai suoi occhi appariva molto prevedibile, considerando che sapeva tutto.

«La gente continua a chiedersi se sia vero quello che Gen ci ha riferito.» Camminò all'interno della grotta, avvicinandosi al moro.
«E anche io.
Senku potrebbe essere vivo, non è facile toglierlo di mezzo, in qualunque modo tu la voglia pensare.»

«Ed è per questo che manderò un gruppo a verificare.
È vero, ho deciso io che ci andasse Gen, ma non sappiamo se abbia cambiato la sua posizione dopo il tempo passato lì.
Comunque sia, avrei comunque mandato qualcun altro per un secondo controllo» disse poggiando la guancia sulla mano, chiusa in un pugno.

«Mi unirò anche io» annunciò deciso Kensuke.

«Non ce n'è bisogno, non è ancora il momento per te di andare al villaggio» disse invece Tsukasa osservandolo attentamente.

«Devo portarla qui, non la lascerò ulteriormente in quel posto, dove probabilmente risponderanno alla vostra presenza attaccandovi.
Potrebbe finire nel mezzo.»
«Di quello non ti devi preoccupare, non le verrà torto nemmeno un capello.»

Lo guardò con sicurezza prima di continuare.
«Ikuyo, tua figlia, starà bene.»

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«Voglio riprovarci!» Esclamò Ikuyo con gli occhi che le brillavano.

Kaseki stava facendo un lavoro straordinario con il vetro, la sua maestria ridusse drasticamente il tempo che ci avrebbero messo i ragazzi nel portare avanti quella loro idea.

La castana voleva imparare come modellare il vetro, o quantomeno voleva aiutare in qualche modo.

Era consapevole del fatto che per riuscire nell'intento non bastava aver visto solo una volta come si faceva.

Kaseki viveva come artigiano da tutta la vita, non la sorprese il suo riuscire a lavorare con qualcosa di nuovo già al primo tentativo.

«Puoi anche andare, ma stai attenta, quello ci prova.» Le disse Kinuyo con le braccia incrociate al petto, mentre lanciava un'occhiataccia al diretto interessato.

«Oh stai tranquilla.» Ikuyo sorrise, mettendo entrambe le mani sui fianchi.
«Credo di poterlo gestire.
Non ho il pugno facile come te, ma se dovesse provarci non esiterò a rimetterlo al suo posto.»

«Io avrei da ridire sulla seconda parte.» Si intromise Senku lanciandole uno sguardo.

«Ei! Senku! Non è vero!» La giovane si girò verso di lui, avvicinandosi.

«Il fatto che sia successo giusto due volte non mi classifica tra le persone dal pugno facile» disse con innocenza Ikuyo, beccandosi un'altra occhiata da parte del ragazzo dagli occhi cremisi.

Lui sorrise con convinzione.
«Non se non così sicuro.»

La ragazza si avvicinò ancora, sorridendo allo stesso modo.
«Ma non sei tu quello che mi ha detto di non essere cambiata da quando siamo qui?»

L'espressione di Senku si trasformò in quella di qualcuno che era appena stato colpito e affondato.

Però poi si ricordò di una cosa che aveva aggiunto subito dopo.

Sul suo viso si formò un nuovo sorrisetto.
«Ma ho anche detto che hai aggiunto delle cose in più, sbaglio forse?»

«Tu e il tuo ricordarti tutto, non è sempre un vantaggio.» Protestò Ikuyo cominciando a giocare con una ciocca di capelli che si era sfilata dalla coda.

«Anche tu te lo ricordavi, ma per me è stato tutt'altro che uno svantaggio.» Le disse Senku compiaciuto.

«Tutto ciò è molto interessante, ma fatemi capire bene, secondo voi ho il pugno così facile?» Domandò Kinuyo facendo qualche passo nella loro direzione.

«Domanda inutile, effettivamente è così.» Si girò verso Ikuyo prima di riprendere a parlare.
«Tu più che pugno facile hai il momento del lancio degli oggetti.»

La ragazza sospirò, su quello non poteva darle proprio torto.
«Volevo replicare, ma questo è vero.»

Smise di giocare con la ciocca di capelli per poi guardare Senku.
«Sei forse infastidito per le volte che ti ho colpito?»

«Eh? Io non-» La vide aggirarlo, ma lui si spostò avendo capito cosa volesse fare Ikuyo.

«Dai! Non ti sei mai fissato su queste cose!» Disse ridendo.

Per quanto il ragazzo volesse sfuggirle, lei poi ebbe la meglio, riuscendo a saltargli sulle spalle, avvolgendo le braccia attorno al suo collo per tenersi.

Era esattamente così che lo aveva accolto quando si erano rincontrati dopo la pietrificazione.

Senku si era sporto d'istinto in avanti per non farla cadere.

Ora che ci faceva caso, era un po' che non la sentiva ridere con tanta spensieratezza.
Ultimamente la vedeva sempre con un pizzico di aria pensierosa attorno.
Per quanto lei riuscisse a risultare come sempre, non poteva nascondere la preoccupazione che si portava dietro.

Si ritrovò a sorridere impercettibilmente, sembrava essere tornati al primo anno passato in quel nuovo mondo, quando ancora stavano cercando un modo per far tornare le persone normali, tutti insieme.

Anche Kinuyo sorrideva guardando la scena, pensando alle stesse identiche cose.

È così che immaginava le loro giornate una volta che si sarebbero riuniti tutti quanti.

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Angolo autrice:
Buonaseraaa💕

È un po' che non aggiorno su questa storia, ma finalmente sono riuscita a finire il capitolo~

Spero vi sia piaciuto✨💕

Ilas🎐