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7 - Aspettando te


YOONGI POV

Rimasi immobile ad osservare quella panchina vuota per secondi che sembrarono non terminare più.
Sfilai come sempre il pacchetto di sigarette dalla tasca del mio giubbotto, ne presi una, e presi l'accendino per accenderla.
Avanzai lentamente verso quella panchina, mentre controllai che ore fossero sullo schermo del cellulare.
Mh... la lezione sarebbe iniziata tra quindici minuti.
Mi fermai di fronte a quella panchina vecchia e mezza malandata; mi voltai, mi guardai intorno.
Ero circondato da un sacco di studenti dalle facce annoiate, addormentate e irritate; alcuni si prendevano un caffè, altri già entravano, altri ancora chiacchieravano tra loro.

Niente scricciolo vestito di rosso all'orizzonte.

Sospirai, e decisi di sedermi.
Sbuffai... ora mi toccava pure aspettarla?
Avevamo un accordo da seguire!
Anche se, ripensandoci... non ci dovevamo vedere per forza ogni mattina.

Continuai a fumare la mia sigaretta, quando sentii di nuovo quella brutta sensazione avventarsi su di me; si divertiva a tormentarmi.
Guardai alla mia destra, e Doyun fece il suo ingresso insieme ai suoi amici.
Sorrideva, parlava con loro, scherzava... ad un certo punto però, i nostri sguardi si incrociarono.
Sembrava che mi avesse appena lanciato uno sguardo di sfida.
Continuò ad osservarmi, e io ricambiai inarcando un sopracciglio.
Ma che voleva questo?
Mi superò, e insieme ai suoi amici entrarono all'università.

Tornò ancora quel brutto presentimento ad assillarmi... scossi la testa, cercando di far finta di niente, e provando a convincermi che quel Doyun non c'entrasse nulla con il ritardo di Minhee.

Probabilmente, non le era suonata la sveglia.

O si era arresa.
No... impossibile che si fosse già arresa.

Buttai il mozzicone per terra, mi alzai e mi avviai verso il chioschetto per prendere il mio amato caffè.
Mi misi in fila, e ancora una volta mi voltai per vedere se fosse arrivata.

Cazzo, smettila Min Yoongi... sei patetico.
Non verrà oggi, è inutile che continui a cercarla con lo sguardo.
Mi voltai di nuovo... incredibile, mi ero accorto solo ora che stavo prendendo tempo apposta per aspettarla.
Maledizione.

Arrivò il mio turno, e la signorina mi chiese se avessi voluto il solito.
Stavo per risponderle di sì, quando mi ritornò in mente la figura della piccoletta e ciò che mi disse.

"È decaffeinato. Non ti fa bene bere tutta quella caffeina."

La voce di quella ragazza mi fece tornare coi piedi per terra.

"Allora? Il solito espresso?"

Ci pensai su... le parole dello scricciolo continuavano a ripetersi all'interno della mia mente.
Scossi la testa.

"Decaffeinato questa volta."

Mi servì, pagai e mi diressi verso l'entrata principale.
Bevvi un sorso e... cazzo, che schifo!
Ma cosa mi era saltato in mente?

Entrai e attraversai il lungo corridoio, facendo attenzione a non scontrarmi con le altre persone.
Ad un certo punto...

"Oppaaaaa! Yoongi oppa aspettaaaaa!"

Appena riconobbi la sua vocina, sentii il mio cuore sussultare... cavolo, cosa mi stava succedendo?

Mi fermai, e prima di voltarmi verso di lei, eliminai subito il sorriso che era spuntato sulle mie labbra solo nell'udire la sua voce.
Minhee mi raggiunse, si piegò un attimo per riprendere fiato, a quanto pare aveva corso, e tanto.

"Sei in ritardo." Dissi freddamente.

Lei si rialzò.

"Sì scusa, io... non... non mi è suonata la sveglia." Rispose lei con un tono di voce basso, e con il respiro ancora affannoso dovuto alla corsa.

"Buongiorno oppa!" Esclamò poi, sempre con quel suo allegro sorriso.

Inutile dire che cercai di non ricambiare assolutamente sorridendo... non potevo perdere.

"Buongiorno scricciolo."

Minhee mi guardò con i suoi soliti occhioni da cerbiatto, e continuò a sorridermi.
Mh... c'era qualcosa di strano.
Il suo sorriso era strano... era diverso dalle altre mattine; questo sembrava forzato, innaturale.

"Hai preso il decaffeinato?" Chiese, guardando il bicchiere.

Se ordinavi il decaffeinato te lo versavano in un bicchiere rosso, invece per l'espresso era blu, e per le altre bevande c'erano altri colori diversi.
Guardai il bicchiere che stavo reggendo tra le dita, annuii.

"Sì, ma fa schifo."

Minhee corrugò le sopracciglia.

"Allora perchè l'hai preso?"

Già... bella domanda.
Le porsi il bicchiere.

"Prendilo tu. Non ne ho bevuto molto."

"Davvero?"

Davvero? Sì, me lo stavo chiedendo pure io.

"Non bevo molto caffè, solo se c'è lo zucchero dentro, e tu lo prendi amaro." Borbottò.

Le detti il bicchiere, che lei afferrò prontamente, e appoggiai lo zaino per terra.
Aprii il taschino anteriore e presi due bustine di zucchero, gliele porsi.

"Anche se non ti fa bene assumere troppi zuccheri." Sussurrai.

Minhee sorrise, e prese le due bustine.

"Io vado matta per le cose dolci!" Esclamò.

Chissà perchè, ma non avevo dubbi al riguardo.
Richiusi lo zaino, quando la sua voce di nuovo attirò la mia attenzione.

"Yoongi?"

Posai lo sguardo su di lei, in attesa di sentire cos'avesse intenzione di dirmi.
Notai che il suo solare sorriso si era già dissolto; gli angoli della sua bocca erano incurvati verso il basso.

"Che c'è?"

"Io... non ti ho portato niente oggi." Sussurrò guardando il pavimento, ed evitando appositamente il mio sguardo.

Mi rialzai, sistemai lo zaino sulla mia spalla.

"Minhee, non pretendo di ricevere qualcosa da parte tua ogni giorno."

La ragazzina scosse la testa, visibilmente dispiaciuta.

"Io... dovevo studiare ieri pomeriggio, per questo non ho potuto preparare nulla. Mi dispiace..."

Le ultime due parole le pronunciò con un tono di voce così basso, che faticai a sentirlo; e le voci degli altri studenti che ci passavano accanto, non aiutavano di certo il mio udito.

"Non importa." Dissi.

"Sì che importa. Avevamo firmato un accordo."

Portai una mano al viso, chiusi gli occhi.

"Minhee... prima di tutto; io non ho firmato niente, e nemmeno tu. E poi sei stata tu a fissarti nel volermi fare un regalo ogni giorno."

"Sì perchè..."

"Perchè i doni rendono felici le persone, e se le persone sono felici, sorridono... lo so." Dissi, ripetendo le stesse parole che lei mi aveva rivolto qualche giorno fa.

La piccoletta sorrise.

"Allora mi ascolti quando parlo!"

Agrottai le sopracciglia, certo che l'ascoltavo!
So che non sembrava, sembrava che mi facessi sempre gli affari miei, ma in realtà la ascoltavo attentamente quando parlava.

Mi chinai, avvicinai la mano alla sua morbida guancia per pizzicarla come facevo di solito.
Ma la sua reazione mi lasciò interdetto.

Si allontanò.

Fece due passi indietro, allontanandosi dalla mia mano e guardandola con espressione impaurita.
Osservai perplesso lei e la sua insolita reazione.

"Minhee... guarda che non ti picchio." Dissi con un sopracciglio alzato.

Minhee annuì.

"Sì lo so... tu non lo faresti mai." Sussurrò con voce triste.

Di nuovo, quella cattiva sensazione colpì violentemente il mio petto, provocandomi una forte e dolorosa stretta.

"Ehi, stai bene?" Chiesi in un sussurro.

Minhee alzò lo sguardo; lo incrociò col mio, e notai quanto i suoi occhi fossero spenti... quella mattina, i suoi occhi non avevano quella luce che avevano i giorni precedenti, e che caratterizzava il suo particolare e luminoso sguardo.
Stava per rispondere, ma le voci di quei rompiscatole ci interruppero.

"Buongiorno!" Esclamarono Jimin e Hoseok, mentre Namjoon mi salutò con un cenno della testa.

Mi rialzai, e li salutai.
Jimin si avvicinò a Minhee.

"Ciao! Tu devi essere Minhee! Io sono Jimin, piacere di conoscerti!" Si presentò.

Dopodichè si presentò anche Hoseok, facendo un baccano enorme, e poi Namjoon.
Minhee fece un timido inchino.

"Piacere di conoscervi." Sussurrò, per poi indietreggiare.

Era improvvisamente diventata timida... oggi si stava comportando diversamente dalle altre volte.

"Guarda che non ti mangiamo!" Disse Hoseok con tono scherzoso.

Minhee sorrise.

"Dove si trova l'aula dove si terrà la tua prima lezione?" Chiese Namjoon.

"È nell'ala ovest."

"Oh dall'altra parte dell'edificio? Allora ogni mattina devi correre per non fare tardi." Chiese Hoseok.

Minhee annuì, e sentii Namjoon darmi delle gomitate sul fianco; mi voltai verso di lui, lanciandogli uno sguardo interrogativo.

"Capito cosa fa ogni mattina per venire a vederti?" Sussurrò al mio orecchio.

Non risposi... sapevo che doveva frequentare le lezioni dall'altra parte dell'edificio.
Ogni volta che mi salutava e correva via, notavo che invece di entrare, tornava indietro e usciva dal cancello.
Era davvero una bella corsa.

"Non hai mai fatto tardi a lezione?" Le chiese Jimin.

Minhee scosse la testa.

"Sono molto veloce." Esclamò sorridendo.

I ragazzi sorrisero, e Hoseok le posò una mano sulla testa, le scompigliò i capelli.
Strinsi fortemente la mano in un pugno; non seppi perchè, ma quel gesto mi dette parecchio fastidio.
Le stava dando troppa confidenza.

"Sei molto carina sai?" Le disse Jimin facendole l'occhiolino.

Ovviamente le guance di lei arrossirono all'istante.
Fulminai Jimin con lo sguardo, e lui lo notò.

"Okay beh... noi ti aspettiamo dentro Hyung." Disse Jimin.

Annuii, continuando a guardare male sia lui che Hoseok.
I tre salutarono con un cenno della mano Minhee, che ricambiò regalando loro un timido sorriso.
Si voltò verso di me.

"Devo andare... non voglio farti fare tardi a lezione, e poi..."

"E poi devi correre." Pronunciai, finendo la frase al suo posto.

Lei annuì.

"Buona giornata oppa!" Esclamò, per poi girarsi e iniziare a correre.

Ma la fermai, afferrando velocemente il suo polso.
Lei si voltò, guardò prima la mia mano stretta intorno al suo polso, poi posò i suoi occhi su di me.
Mi avvicinai, e mi chinai.

"Ti vedo strana oggi... più del solito."

"In che senso strana?" Chiese con sguardo confuso.

"Ti è successo qualcosa?"

Vidi Minhee deglutire, poi scosse immediatamente la testa in segno di negazione.

"No? Sicura?" Le richiesi.

Lei annuì.
Mi rialzai, e le lasciai il polso... stavamo davvero per fare tardi tutti e due.
Lei ricominciò ad indietreggiare.

"Ci vediamo domani Yoongi oppa!" Esclamo, per poi scappare subito via.

Mi voltai per rientrare in classe, ma prima di fare il mio ingresso, notai Doyun appoggiato alla parete, non molto distante da me.
Aveva la braccia incrociate al petto, e continuava ad osservarmi, con un sorriso da sbruffone stampato sul volto.
Iniziava a darmi sui nervi... quel sorrisetto gliel'avrei fatto sparire volentieri.

Lo fissai, e quando vide che mi ero accorto della sua presenza, si staccò dalla parete e si allontanò.
Solo ora capii che ci stava osservando... ci aveva osservati per tutta la durata della nostra conversazione.
Entrai e raggiunsi i miei amici, mi misi a sedere.

"È carinissima!" Esclamò Hoseok.

Alzai gli occhi al cielo.

"Cosa ti ha dato oggi?" Chiese Namjoon.

"Nulla... aveva da studiare ieri, e non ha preparato niente."

"Però è venuta comunque a salutarti... che carina." Pronunciò Jimin.

Sorrisi.

"Già..." Sussurrai, facendo attenzione a non farmi sentire dagli altri tre.

Durante la lezione non riuscii a concentrarmi; continuai a ripensare all'incontro avuto prima con Minhee.
La mia mente continuava a chiedersi come mai lei si fosse allontanata in quel modo, quando stavo per toccarle la guancia.
Perchè?
Anche i giorni precedenti le pizzicavo la guancia, e lei non aveva mai protestato, anzi sembrava le facesse piacere.
Questa volta invece si era allontanata con un'espressione intimorita sul volto.

"Minhee... guarda che non ti picchio."

"Sì lo so... tu non lo faresti mai."

Perchè aveva risposto in quel modo?
Che qualcun'altro l'avesse picchiata?
Non era che Doyun le aveva messo le mani addosso, vero?

Perchè se avesse davvero fatto una cosa del genere, lo avrei ucciso.

La prima volta che vidi Minhee, lei stava discutendo in modo pesante con quell'idiota.
Ad un certo punto, Doyun l'aveva spinta facendola cadere per terra, non facendosi nemmeno troppi problemi nel compiere quell'azione.
Ricordai con che facilità la offese, e la spintonò con forza.

Ancora non conoscevo Minhee, ma già dalla prima volta che la vidi, mi fece molta tenerezza.

Però, ora che l'avevo conosciuta, e avevo capito che tipo di persona fosse, mi chiesi con che coraggio qualcuno potesse farle del male.

Se avessi scoperto che Doyun l'aveva sfiorata anche solo con un dito, nel periodo in cui stavano insieme, era morto.





MINHEE POV

Entrai di corsa in classe, raggiunsi Yun e mi sedetti, sdraiandomi quasi sul banco.
Tentai di regolare il mio respiro, che era diventato affannoso da quanto avevo corso, e cercai di calmare il battito del mio cuore, che pareva impazzito.
Per fortuna il professore non si era ancora fatto vedere; e anche oggi, ero riuscita ad arrivare in tempo.

"Dio Minhee... non puoi fare le maratone ogni mattina per quel ragazzo." Disse la mia amica.

Mi voltai verso di lei.

"Sì invece!" Esclamai.

Yun roteò gli occhi al cielo.

"Mi ha dato il suo caffè, e mi ha fatto capire che mi stava aspettando!" Le feci sapere tutta contenta.

"Ti stava aspettando?"

Annuii, sorridendo.

"Sì, appena mi ha vista mi ha detto che ero in ritardo, quindi mi stava aspettando!"

"Wow... il caffè invece dov'è?" Chiese, notando l'assenza del bicchiere.

"L'ho bevuto velocemente tutto in un sorso, non potevo mica correre con quello in mano."

Yun annuì.

"Ti ha dato il suo caffè un'altra volta... è una cosa positiva." Notò.

Annuii, ancora con il sorriso stampato sulle mie labbra.

"Tu cosa gli avevi portato oggi?"

Appena sentii la sua domanda, il mio sorriso scomparve, e di nuovo il dispiacere si fece spazio dentro di me.
Scossi la testa.

"Non ho avuto il tempo di fare nulla ieri." Sussurrai.

Yun mi accarezzò i capelli.

"Sono tornata alle otto e mezza, e tu eri già a nanna. Dovevi essere molto stanca."

"Già..." Mentii.

"Tranquilla, ci saranno altre occasioni."

Annuii.
Il professore entrò, e dopo averlo salutato educatamente, prendemmo il libro per seguire la lezione.
Sentii il mio cellulare vibrare nella tasca dei jeans, e senza farmi vedere, lo presi per leggere il messaggio appena arrivato.

Il mio cuore si fermò, non appena lessi il nome di Doyun sullo schermo.
Perchè continuava a tormentarmi?
Che cos'avevo fatto di male per meritarmi tutto questo?
Che non fosse abituato a ricevere un rifiuto, e ad essere lasciato da una ragazza?

Lo odiavo... lo odiavo con tutta me stessa.
Ma allo stesso tempo, avevo anche paura di lui.
Come avevo potuto essere così stupida, e accettare di uscire con lui?
Dovevo dare ascolto alle voci sul suo conto...

Mi feci coraggio, e lo aprii.
I miei occhi si spalancarono, non appena vidi che allegata al messaggio, c'era una foto.

Eravamo io e Yoongi, mentre parlavamo in mezzo al corridoio qualche minuto fa.

Lessi la didascalia.

< Ti tengo d'occhio tesoro. >







~ Angolo Autrice ~

Grazie mille a chi continua a leggere, votare e commentare questa storia. ❤

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