51. Senza emozioni la ragione non funzionerebbe pt.1
Tre mesi dopo...
L' ansia dominava sia la casa di Luciano che quella di Seira, trasferitasi momentaneamente dalla sorella.
Luciano era nella camera da letto della madre, che era intenta ad aiutarlo a prepararsi per il proprio matrimonio.
Ormai era diventata un' abitudine beccare Miriam piangere. Lo fece persino quando scoprì che Seira fosse viva.
Flashback.
Inizialmente credeva fosse tutto un sogno, ma nel momento in cui se la ritrovò a casa insieme a tutti gli altri, si ricredette.
Corse da lei in lacrime e la strinse forte in un abbraccio.
"Seira sei davvero tu!?" sciolse per un momento l' abbraccio, in modo tale da controllare ancora una volta "Oh mio Dio! Ma com'è possibile?!".
"S-Sono io s-signora.. Miriam. Sono d-davvero io".
"Ma.. come stai Seira?!".
"S-Sto bene.. g-grazie".
"Eppure.. sei così strana. È forse successo qualcosa?".
"S-Se vuole posso raccontarle t-tutto, basta che si s-segga. È una storia.. molto.. complessa".
La signora si sedette così Seira potette iniziare.
Il suo fu un racconto molto preciso e soffermato nei minimi dettagli.
Le raccontò del tentato omicidio del sig.Spinelli e di come Antony l' avesse salvata.
Poi di quanto avesse sofferto la mancanza di Luciano e della libertà alla quale aveva tanto aspirato.
Di quanto fosse stata male quando era costretta ad uscire di nascosto per poter anche solo spiare il suo ragazzo che, puntualmente, trovava sulla propria tomba, intento a disperarsi mentre le ripeteva di continuo quanto fosse innamorato di lei.
E anche di quella famosa notte, in cui decise di sbarazzarsi una volta per tutte di quell' uomo, che nel corso della sua vita non aveva fatto altro che far soffrire chiunque gli stesse accanto.
Esitò un po' prima di raccontarle tutto, ma alla fine si fece coraggio e riuscì a spiegarle tutto.
La donna era senza parole.
"La s-supplico di perdonarmi s-signora.. Miriam. So di aver commesso un reato e-e soprattutto di aver sbagliato. I-Io non ero comandata da nessuno quella sera, ero c-consapevole delle mie azioni.. provavo una rabbia sovrumana. Non mi stavo riconoscendo più.. p-poi lui mi ha vista e-e.. e-e ha provato ad uccidermi ancora una volta. Io ero riuscita a difendermi.. ma poi a-aveva cominciato a dirmi cose troppo crudeli.. s-su mia madre, su mia sorella, s-su di me.. diceva di voler uccidere prima me e poi di voler raggiungere Sara. I-Io non potevo.. mi sono lasciata andare.. c-così l' ho ferito. Poi ha iniziato a parlarmi di Luciano.. i-io non l' ho retto più e ho continuato a ferirlo fino al momento in cui non è morto.
Ho sbagliato Miriam.. non merito il perdono di nessuno, s-solo.. non togliermi Luciano, non vivrei più.. ti pre-".
Miriam la interruppe per poterla abbracciare forte, così forte da non farla staccare. Quel racconto la fece commuovere "Sta' tranquilla Seira. Hai agito per il bene dei tuoi cari. È il classico esempio in cui si fa la cosa sbagliata per una giusta causa".
"M-Ma i-io-".
"Sono io.. a pregarti di non lasciare mio figlio".
"Miriam..".
"Vedere mio figlio senza alcuna voglia di andare avanti è stato tremendo. Non aveva più un motivo per cui andare avanti.. i-io non voglio che si ripeta. V-Voglio solo che lui sia felice e se con te lo è, voglio che stia con te e poi..".
"Cosa poi?".
"..tu meriti di essere felice. E se con Luciano sei felice, allora devi stare con Luciano".
"I-Io non so come ringraziarti.." si mise a piangere dalla gioia.
"Non lasciare mio figlio. È questa l' unica cosa che ti chiedo".
"Non lo farò mai, Miriam".
Certo. Non fu semplice per la donna assimilare una notizia del genere, ma si rivelò molto più semplice quando scoprì che Luciano avesse fatto la proposta a Seira.
Quella sì che era una buona notizia.
Fine Flashback.
"Che c'è mamma? Stai ancora piangendo?" ridacchiò lo sposo.
"S-Sì figlio mio.. non sai quanto abbia pregato affinché arrivasse questo giorno perché sapevo che saresti stato felice, ma ora.. quasi ci sto ripensando.. perché accompagnarti a quell' altare, significherebbe ammettere che tu ormai sia un uomo".
"Potrei anche avere quaranta anni, ma resterò il tuo bambino per sempre".
"È così bello sentirtelo dire..".
"Oh mamma" la strinse forte in un abbraccio.
Fecero il loro ingresso in stanza Marco Leonardi e Marco Cellucci, nonché testimoni dello sposo, seguiti da Davide e Noemi, i rispettivi autisti delle macchine dello sposo e della sposa.
"UELLAAAA!! CHE SPOSO SUPER FIGO CHE ABBIAMO QUI!" gridarono felici con una bottiglia di champagne e dei bicchieri fra le mani.
"Dai ragazzi!! Così arrossisco!!" si lamentò ridacchiando.
"Sicuro di non star pensando a Seira, eh?" lo stuzzicò Noemi.
"N-NO! M-MA CHE VAI P-PENSANDO!?".
"Io nulla. Sei tu a pensare sempre a quella ragazza" rispose il Marco più grande.
"Nel frattempo.. io proporrei un brindisi per questa giornata fantastica!".
Si riunirono tutti quanti insieme per brindare felici e dare così inizio ai festeggiamenti.
"AGLI SPOSI!" esultarono.
Nel frattempo, dall' altra parte della città, c' era una sposa in una piena crisi di ansia.
"Ma io non ci so camminare sui tacchi! E se dovessi cadere?!" domandò Seira.
"Non cadrai, ma se dovesse succedere, ricorda che ci sono io al tuo fianco, ti riprenderei senza far accorgere nessuno della tua quasi caduta!" esclamò fiero Fabio.
"Tu poi sei bravissimo a non farti notare.." lo prese in giro Mirko "..sei sicuro di non scoppiare a ridere in caso lei dovesse cadere?".
"Oggi devo fare un grandissimo sforzo! Ma lo faccio con piacere.. non ruberò la scena ai miei migliori amici!".
"Che dolce che sei Fabio!" rispose dolcemente Sara, intenta a truccare la sposa.
"Seira mi raccomando! So che tu sia la sposa, ma senza volerlo, mi sono vestito da figo anche oggi, quindi devi essere una vera e propria bomba!" scherzò Fabio.
"L' importante è che sia felice" ribattè Mirko.
"Certo. Anche quello. Ci mancherebbe".
"Sta' tranquilla Seira. Lascerai tutti a bocca aperta, in particolar modo Luciano".
Seira sorrise, tranquillizzandosi un pochino "Chi l' avrebbe mai detto.. la mia mente mi sta truccando per farmi sposare con Luciano e sarà addirittura la mia damigella. E pensare che prima avrebbe dato di tutto per farlo fuori!" scherzò.
"Ti voglio troppo bene. Non mi sarei mai potuta rifiutare. Ti renderò la sposa più bella di tutti i tempi, sorellina".
Entrambi gli sposi erano finalmente pronti. Così, contemporaneamente, lasciarono le loro case.
Tutti si sistemarono nelle rispettive macchine.
Luciano insieme a sua madre e Davide alla guida.
E Noemi, andatasene un po' prima, si fece trovare sotto casa di Sara, così da far salire in macchina la sposa e Fabio.
Luciano arrivò prima di Seira e, accompagnato dalla mamma, si era diretto all' altare, dove lo aspettavano i suoi testimoni.
E un quarto d' ora dopo giunse Seira.
La prima ad essere vista fu Sara, che portava le fedi degli sposi, e subito dopo si vide la bellissima Seira, scortata da Fabio.
Luciano era pietrificato sull' altare. Non aveva parole. Seira era.. meravigliosa. Era.. stupenda.
Fabio scortò Seira fino alla fine dell' altare per poi lasciarla nelle mani di Luciano "Abbi cura di lei, amico mio".
Ebbe così inizio la cerimonia.
#BUCA4VOLPINE
Continuerei pure a scrivere, ma devo studiare bshsbdjejid, riconosciuta dai non comuni mortali con il nome "chimica".
Intanto vi lascio questa parte.
La prossima parte l' avrete non appena finirò (potrei anche morire).
Axera♤
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