13. It's you. It's always been you
"Cosa cazzo stai dicendo Noemi?!" esclamò Luciano ancora sotto shock "Non cominciare a parlare a vanvera e a dire le prime cose che ti passano per la mente!".
"Ecco, tu non mi prendi nemmeno sul serio! Cazzo Luciano, ti sto dicendo che ti amo e che se te ne fossi accorto prima, ora sarei stata io la tua ragazza, non quella lì!"
Seira era lì ad ascoltare, con il cuore che stava per andare in mille frantumi. Sapeva che Luciano fosse innamorato di lei e non della sua amica, ma sentire tutte queste cose dalla bocca di un'altra ragazza faceva male..
Molto male.
"No, Noemi, non è così. È qui che ti sbagli, e anche di grosso. Io non sarei mai stato tuo e mai lo sarò! Tu per me sei sempre stata come una sorellina~" si arrestò un attimo. Gli si strinse il cuore mentre le stava parlando, non voleva ferirla ulteriormente, ma non poteva fare altrimenti. Noemi doveva capire come lui si stesse sentendo in quel momento.
"..però adesso non riesco più a ritenerti tale..".
"C-Che cosa?".
"Sei stata tu ad augurarmi il meglio e adesso che sono riuscito a trovarlo, stai cercando di togliermelo?! Non riesco ad accettare questo tuo atteggiamento nei miei confronti".
"I-Io~".
"Credi di essere tu il meglio per me?".
"Lo speravo..".
"Sei solo un'egoista! Non sei una sorella per me, se ti comporti così!".
"Lu mi dispiace, ti prego".
"..hai mentito a Davide, hai mentito a me!".
"Stai cercando di farmi sentire uno schifo?!".
"Non c'è bisogno che ti ci faccia sentire io. Tutto quello che hai deciso di fare è uno schifo!".
"....".
"Non transigo su ciò che hai fatto a Seira, non posso assolutamente farlo".
"Ma.. non credevo che lei fosse così~".
"TU NON SAI NIENTE DI LEI! Non devi credere nulla, devi solo starle lontana!".
"....".
"..e sta' lontana anche da me".
"C-Cosa?!".
"Questa volta hai davvero oltrepassato il limite. Hai sputato sul mio lavoro, sulla persona che amo di più al mondo, su ciò che amo fare e.. su di me. Sarebbe meglio se per un po' io e te tenessimo le distanze..".
"Non puoi chiedermi questo~".
"Non te lo sto chiedendo. Se proverai ad avvicinarti a me ancora, te ne farò pentire..".
La ragazza scoppiò in lacrime e corse via con il cuore infranto in miliardi di pezzi.
"Non credi di essere stato un po' troppo duro con lei?".
"Neanche un po'. Se l'è andata a cercare..".
"Ma lei è la tua migliore amica..".
"No. Le migliori amiche non si comportano così".
"..secondo me te ne pentirai..".
"Non lo so, non so più cosa pensare. Perfavore, adesso cambiamo argomento: mi dispiace così tanto, abbiamo sprecato tutto questo tempo..".
"Torniamo in ospedale".
"Di già?".
"Sì, non mi va più di stare fuori".
"È per colpa di Noemi? Seira, ti prego, non farti condizionare da lei, non voglio assolutamente che pensi che il mondo esterno sia come te l'ha mostrato lei~".
"Non lo penso piccolo principe, non agitarti" ridacchiò "Però adesso sono stanca, voglio tornare nella mia stanza".
Luciano era turbato dal desiderio della ragazza. Le stava piacendo così tanto il mondo esterno, si stava divertendo tanto.. perché adesso voleva evitarlo?!
La riaccompagnò in ospedale e durante tutto il tragitto Seira non aveva spiccicato mezza parola.
Che stava succedendo!?
"Sono stata bene oggi..".
"Anche io, mi dispiace per quella scenata~".
"Tranquillo, non fa nulla..".
"Che hai?".
"Mh?".
"Hai un muso lungo da quando siamo usciti dal Mc Donald's e non se n'è mai andato. Cosa c'è che non va?".
"Niente, davvero".
"Ti stavi divertendo così tanto..".
"Sì è vero, ma.. sono stanca. Vorrei riposare".
"Sicura?".
"Sì.." si sistemò sotto le coperte "..vorrei riposare".
"Come vuoi.." le si avvicinò e le stampò un bacio sulla fronte "A domani".
"Sì..".
Il ragazzo lasciò l'ospedale, più turbato di prima, però Seira era molto più turbata di lui. Lei non avrebbe mai detto, tantomeno pensato, che quel ragazzo così dolce potesse comportarsi.. in quel modo.
Seira aveva conosciuto un Luciano dolcissimo, un Luciano che era pronto ad aiutare gli altri e che era sempre buono con tutti, non aveva neanche mai immaginato che potesse reagire così male con una persona. Era spaventata e piuttosto turbata..
In quel momento entrò in stanza lo psichiatra, che lasciò un vassoio con del cibo sulla scrivania della stanza.
Sistemò tutto e dopo fece per andarsene.
"Ehi, tu!".
"Mhh?".
"Non so come ti chiami..".
"Mirko..".
"Sei uno psichiatra, giusto?".
"Sì, lo sono".
"Uno psichiatra conosce la mente umana, no?".
"Sì, la studia".
"Mhh.. ci sono dei casi in cui la mente può essere in errore?".
"Che intendi?".
"Ecco, la mia mente, attraverso i miei sensi, mi ha mostrato una scena, ma non riesco a credere minimante alla sua veridicità, non mi sembra assolutamente vera. È possibile che.. ecco.. i miei sensi abbiano smesso di funzionare per qualche minuto, per questo motivo la mia mente può avermi mostrato qualcosa che, in realtà, non è mai successo?".
"Beh, non credo che sia un dubbio derivato dalla perdita momentanea dei tuoi sensi, perché altrimenti saresti svenuta".
"Ma allora cos'è successo? Non riesco minimante a credere che quella persona si sia comportata in quel modo!".
"Non sai a cosa credere perché nella tua testa sono presenti due idee completamente in contrasto: quello che hai effettivamente visto, ossia il comportamento che ha assunto quella persona in quel momento, e l'idea che tu hai di questa persona, che non si rispecchia minimamente nel comportamento che ha assunto in quel momento".
"E quindi a cosa dovrei credere?".
"In genere gli occhi e le orecchie non mentono mai, Seira".
"Ma io non riesco a capacitarmene~".
"Stai riflettendo su quello che hai visto, non è vero?".
"Beh, direi di sì".
"È un bene, sai?".
"Cosa?".
"È un miglioramento, anche bello grande, perché significa che stai cercando di scegliere l'opzione più adatta. Prima la tua mente era ferma e decisa sulle proprie idee, dal momento che lavorava da sola, escludendoti dal mondo. Invece adesso ci stai pensando su, non hai più una mente chiusa, la stai aprendo a più opzioni, effettivamente a quelle a cui assistito. In vita tua non hai mai dovuto prendere una decisione da sola, perché la tua mente ti spingeva ad agire ancor prima che tu potessi anche solo realizzare ciò che ti stava accadendo davanti agli occhi, ma a quanto pare adesso stai cominciando a fare tutto tu, è un gran bel passo in avanti".
"Quindi sto migliorando?".
"Certo, stai facendo passi da gigante".
"Ma a me non sembra affatto così..".
"Beh.. prima tu non avresti mai osato parlarmi o anche solo fatto una domanda. Mi avresti cacciato fuori dalla tua stanza a calci".
In fondo quell'uomo aveva ragione.
Seira stava cambiando, stava diventando sempre più umana.
"Credi che mi stia aiutando Luciano?".
"Lui è stato l'unico a cui hai permesso l'avvicinamento. Ci sarà un motivo se gliel'hai permesso, non credi? Ma a proposito, non dovevate uscire voi due?".
"Ho deciso di tornare prima".
"Non mi dire che ti mancava questo posto..".
"Nono.. ma~".
Seira decise di raccontargli tutto l'accaduto.
"E di cosa hai paura adesso?" le domandò lo psichiatra.
"Chi ti dice che io abbia paura?".
"Cara, ho studiato tutta la vita per fare questo lavoro. Penso di riuscire a dedurre un paio di cosette dai tuoi atteggiamenti".
"Allora dimmelo tu di cos'ho paura".
"Tu l'hai conosciuto in un modo completamente diverso all'interno di queste quattro mura. Dal momento che tu hai sempre avuto una mente statica, non appena incontravi una persona e questa cominciava a parlarti in un modo che fosse carino e gentile o magari più diretto e sfacciato, ti autoconvincevi che quello fosse il suo carattere e che, di conseguenza, si comportasse in quel modo in ogni situazione, per esempio non avresti mai riconosciuto un atteggiamento più cattivo in una brava persona, come è successo oggi pomeriggio con Luciano. Però, mia cara Seira, devi sapere che le persone non si comportano alla stessa maniera in ogni situazione. In molti casi gli esseri umani possono arrivare a non sopportare più il comportamento di una persona tanto da esplodere e, quindi, cominciano a dire cose che in realtà non pensano affatto, lo fanno solo per sfogarsi e per cercare di alleggerire il peso che si sta formando dentro di loro.
Tu temi che Luciano all'esterno di queste quattro mura possa trattarti nello stesso modo in cui ha trattato la sua amica, perché hai visto che si è comportato così per la prima volta in un luogo diverso dalla tua stanza, ma non è assolutamente così, non dipende affatto dal posto in cui si trova una persona. Non associare mai l'ambiente ad una persona. Tanto si sarebbe arrabbiato per strada, tanto si sarebbe arrabbiato nel corridoio dell'ospedale. Tu hai subito sentito il bisogno di tornare qui perché pensavi che qua dentro lui sarebbe tornato il Luciano di sempre, ma devo dirti che sei in errore. Gli esseri umani hanno troppe emozioni, così tante che a volte non è possibile controllarle, e se esplodono, come possono essere la cosa più bella del mondo, possono anche essere la più brutta. Un'altra cosa che devi tenere a mente è che le persone non sono sempre le stesse in qualsiasi situazione: assumono dei comportamenti in base alla situazione in cui si trovano, non al posto. Lui si comporta così con te perché ha di fronte la persona che ama, invece si è comportato in quel modo con quella ragazza perché in quel momento aveva di fronte una persona orribile. Lei ha sbagliato, ma ha anche agito in base alla situazione in cui si trovava: aveva di fronte la ragazza che gli aveva rubato il ragazzo che le piace. Se lui ha trattato lei in quel modo, non necessariamente lo farà anche con te.. anche perché gli spezzerei le gambe" scherzò alla fine.
E dopo diverso tempo, finalmente, Seira ricominciò a ridere.
"E ricorda.. non c'è bisogno di una laurea in psicologia per capire com'è fatta una persona fino in fondo".
Mirko aveva fin troppa ragione, era davvero una persona saggia, anche perché la maggior parte delle cose che le aveva detto non le ha mai studiate.
Lui sì che era un vero psichiatra, ma soprattutto.. un cero amico.
Seira non si dimenticherà mai di quelle parole. Mai.
La mia coerenza fa paura.
Intanto si è scoperto che di prima mattina sono saggissima.
Poi.. se io metto la sveglia alle 5:30 per ripassare storia.. io non ripasso storia, bensì scrivo un capitolo..
Sono coerentissima!
Almeno la mia coerenza vi piace :').
È questo l'importante alle fine..
Non che prenderò 4 a storia..
Assolutamente, ho forse torto volpine?
Il primo che osa darmi torto dopo aver messo a nudo le mie perle di saggezza, si scavi la fossa da solo.. che se la scavo io, sono dolori.
Dolori brutti.
Gesù.. aiutami tu! E aiuta anche loro.
Axera♤
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