10. Shut down your mind, turn on your heart
"COME CAZZO TI È VENUTO IN MENTE DI BACIARE QUELL' INSULSO ESSERE UMANO?!!" urlò la mente della ragazza a Seira.
"Posso~ posso spiegare.. ti prego, io~".
"QUELL' INSULSO ESSERE UMANO NON RIUSCIRÀ A SALVARTI, TANTOMENO A CAPIRTI. L'UNICA COSA CHE RIUSCIRÀ A FARE SARÀ DISTRUGGERTI. NON PUOI ASSOLUTAMENTE PERMETTERGLIELO, UCCIDILO!".
"NOO!! T-Ti prego, io gli voglio bene!".
"Che cosa hai detto?!".
"I-Io.. gli voglio bene..".
"Non credere di potermi prendere in giro, Seira, pensi che io non sappia che ti sei innamorata di lui?!".
"Ho provato a contrastare i miei sentimenti, ma non ci sono riuscita, te lo giuro! È stato più forte di me..".
"Lui, però, non sarà mai più forte di me!".
"Che vuoi dire?".
"Che ti farò passare immediatamente questa stupida cotta passeggera!".
"L-Lui non è una semplice cotta!".
"Certo che lo è! Lo conosci da troppo poco tempo per dire che lui sia più di una stupida cotta".
"Non è così semplice come dici tu, non sai come mi sento quando passiamo del tempo insieme: lui mi fa sentire al sicuro, mi ascolta ed è sempre disponibile per me. Mi vuole bene, a prescindere dai miei numerosi difetti, e desidera davvero il mio bene. È l'unica persona che tiene a me e che darebbe di tutto per vedermi felice e fidati, queste non sono cose da poco, anzi, sono solo alcune delle ragioni per cui mi sono innamorata di lui!" ammise Seira con decisione.
"Una volta ti importava solo della mia opinione e te ne fregavi di quelle degli altri. Com'è che di punto in bianco hai smesso di fidarti di me?".
"Ho smesso di fidarmi di te quando mi sono resa conto che tu hai portato solo dolore nella mia vita! Luciano, invece, in così poco tempo è riuscito a farmi sorridere più volte di quante ci sia riuscita tu in tutti questi anni".
"Ahh.. ottimo! Noto con piacere che hai appreso il mio primissimo insegnamento".
"Di cosa stai parlando?".
"Sei solo una stupida ragazzina. Quante volte ti ho ripetuto di non fidarti mai di quelli che ti offrono il loro aiuto?! Loro sono i peggiori tutti, fingono di volerti aiutare, ma in realtà vogliono solo trovare il tuo punto debole e poi attaccarti! Come fai a non capirlo?!"
"I-Io ti ho sempre dato ascolto.. e guarda dove ci hai portate! Siamo rinchiuse in questa stanza da anni ormai. Che senso ha fare ancora resistenza?!".
"Ho cercato in tutti i modi di farti capire che il mondo in cui vivi non è altro che una grande delusione e che tutti i suoi abitanti non sono da meno, ma evidentemente il concetto non ti è entrato in testa! Ma sta' tranquilla, dopo essermi sbarazzata di quel ragazzo, troverò un altro modo per convincerti".
"NO! Lascialo in pace, lui non c'entra niente!
"Non osare parlarmi così! Sono io che comando qui, torna al tuo posto!".
"Sei tu che devi stare al tuo posto! Questa è la mia vita, non la tua!".
"Ora mi hai davvero fatta incazzare!!".
"Non credo ci sia altro da aggiugere allora, torna da lei" disse dolcemente Mirko.
Luciano non fece in tempo a finire di sorridere che restò spaventato, insieme a Mirko, dal grido che provenne dalla stanza poco lontano da loro.
"ESCI DALLA MIA TESTA, STRONZA! ADESSO!".
"Ma è Seira!!" esclamarono all'unisono.
Entrambi si precipitarono verso la stanza e aprirono la porta con grande irruenza.
"Ma che~ SEIRA, DOVE SEI?!" gridò preoccupato il ragazzo.
"Di solito si chiude nell'armadio, è probabile che sia lì dentro".
"Allora controlliamo".
Luciano si avvicinò al mobile posto davanti al muro, ma quando tentò di aprire un'anta qualcuno gli si lanciò contro.
Era Seira.
Il ragazzo, per la sorpresa, perse l'equilibrio e cadde bruscamente sul pavimento. Rimase lì sdraiato per diversi minuti, con poca capacità di muoversi, dal momento che Seira era seduta a cavalcioni su di lui, impedendogli di alzarsi.
"Luciano! Stai bene?!" domandò con una nota d'ansia Mirko.
Fortunatamente Luciano aveva solo sfiorato un piede del letto con la testa, perciò non si era fatto poi così male.
Il ragazzo più grande provò a soccorrere il più piccolo, ma Seira immobilizzò Luciano ancora di più, minacciando lo psichiatra che lo avrebbe soffocato se non si fosse allontanato.
"S-Sì, va tutto bene. Fa' come dice lei".
Mirko eseguì controvoglia poiché temeva che Luciano potesse ferirsi.
"E INVECE NO! NON VA TUTTO BENE!" urlò Seira.
"Seira, sta' tranquilla.. ascoltami, andrà tutto bene".
"NON È VERO, BUGIARDO!" gli sbraitò contro.
"Fino a cinque secondi fa era serenissima.." sussurrò lo psichiatra.
"Lo so..".
"SEIRA STAVA BENISSIMO PRIMA DI CONOSCERTI! PERCHÉ TUTTO D'UN TRATTO SEI DOVUTO ARRIVARE TU?! PERCHÉ?! STAI ROVINANDO IL MIO DURO LAVORO!" gridò la mente di Seira, utilizzando la ragazza come tramite, in modo tale da essere in grado di parlare direttamente con Luciano.
"Sono arrivato perché tu stai uccidendo questa povera ragazza!".
"Tu menti! Lei stava benissimo quando eravamo soltanto io e lei!".
"No, affatto, e tu lo sai! Stava di merda! Viveva la vita più schifosa del mondo! Non sei né abbastanza sveglia né abbastanza intelligente per capirlo, mio Dio.. che fottuta mente di merda sei?!".
"ATTENTO A COME PARLI! TU NON PUOI GIUDICARMI".
"Oh, io ti parlo come mi pare e piace! Inoltre, questo non è giudicare, bensì sbattere in faccia la pura verità, una cosa che evidentemente non conosci dal momento che le cose che cerchi di trasmettere a Seira sono tutte cazzate. Non sei una mente, sei solo una tiranna".
"Chi cazzo ti credi di essere?!".
"E non riesco a provare che odio per te!".
La ragazza portò le mani al collo del ragazzo, circondandolo con le dita, e cominciò a fare una certa pressione su di esso.
"LUCIANO!!" esclamò spaventato Mirko, che cercò di avvicinarsi a loro per separarli.
"NO! FERMO!" ribattè il ragazzo.
"..c-cosa?".
"Mirko, esci fuori da questa stanza!".
"Ma se non la fermo, ti ucciderà!".
"Fidati di me, esci fuori e non rientrare!".
"Luciano~".
"VA' VIA!".
Mirko, per evitare di peggiorare ulteriormente la situazione, decise di obbedire e uscire dalla stanza, lasciando i due ragazzi soli.
"Seira, so che puoi sentirmi.. e ti ripeto per l'ennesima volta che tu puoi fermarla, solo tu puoi farlo! Sei più forte di lei, decisamente più forte..".
"Lei non è più forte di me, e questo lei lo sa benissimo!".
Ad un certo punto gli venne un colpo di genio, pensò a qualcosa che sicuramente avrebbe colpito direttamente Seira.
"Seira.. ascoltami..".
Seira stava continuando a tenerlo immobilizzato. Luciano la guardò fisso negli occhi per dirle "ti amo".
Seira improvvisamente si fermò e spalancò gli occhi.
"È la prima volta c-che lo dico a qualcuno, quindi n-non so esattamente come ci si senta quando si è innamorati, ma quando tu sei con me.. sento il cuore c-che va a mille e.. p-perdo la cognizione del tempo. Sto così bene con te.. q-quindi credo che questo sia proprio amore.." Seira ricominciò a fare pressione, ma Luciano sentiva di dover assolutamente finire quel discorso "..e-e voglio continuare a dirtelo perché voglio c-che tu non te ne dimentichi mai. Seira.." strinse ancora "..io non ti voglio lasciare..".
E in quel momento, preoccupata e spaventata, Seira riuscì a riprendere il pieno controllo delle proprie azioni.
Si rese conto delle condizioni di Luciano e se ne spaventò. Se fosse trascorso qualche altro secondo, avrebbe potuto perderlo.
"L-Luciano..." annaspò Seira fra le lacrime, restando ancora seduta su di lui.
Il ragazzo tossì, alzandosi con la schiena per appoggiarsi al letto, finalmente libero di tornare a respirare regolarmente.
"Oh mio Dio.. ti prego, dimmi che stai bene!" il ragazzo non le rispose immediatamente, per questo motivo cominciò ad avere seriamente paura "..L-Luciano.." annaspò, temendo di averlo perso.
"Shh.. tranquilla, s-sto bene" disse con una strana voce. Aveva tutte le corde vocali indolenzite, ma ciò non gli impedì di stringerla tra le proprie braccia per tranquillizzarla.
"S-Stavo per ucciderti.." quasi gridò tra le lacrime.
"Non eri davvero tu, era la tua mente a comandarti.. tu non hai colpe".
"..a-avrei potuto perderti!".
"No, questo non succederà".
"Ero a tanto così dal farti fuori, ti rendi conto?!".
"Volpina, non ti stavi controllando, ma nonostante ciò io non ero affatto spaventato, perché s-so che non saresti mai in grado di sbarazzarti di me" le sorrise.
"Avrei potuto perdere questo sorriso.." gli accrezzò le labbra, incurvate in un sorriso.
Un po' per necessità personale, un po' per tranquillizarla, Luciano cominciò a baciare Seira. La tenne stretta a sé, avvolgendo le proprie braccia intorno all'esile corpo della ragazza.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro