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Capitolo 11



Conan POV

Questa mattina mi sono svegliato presto perché il dottor Agasa ci ha portato a fare colazione in un ristorante che ha aperto da poco e come sempre Ai, Ayumi, Mitsuhiko e ovviamente Genta quando si tratta di cibo non possono mai mancare, inoltre Mitsuhiko deve depositare dei soldi in banca.

Ayumi: hey Conan kun, Sonoko ci ha raccontato che tuo cugino Shinichi Kudo il famoso investigatore liceale ha una sorella maggiore che è tornata a vivere in Giappone. Visto che prima di andare in banca dobbiamo passare a casa del dottor Agasa a noi giovani detective piacerebbe incontrare la sorella di Shinichi, dice interrompendo i miei pensieri.

Perché Sonoko non si fa mai gli affari suoi

Genta: si si sono d'accordo, vogliamo conoscerla! dice lui con la bocca piena di cibo guadagnandosi una smorfia di disgusto da tutti noi.

Agasa: Genta kun quante volte ti devo ripetere di non parlare con la bocca piena di cibo, rimprovera Agasa al povero Genta.

Genta: scusa, dice imbarazzato.

Conan: non so se Sophia onee chan si sarà svegliata, sono quasi le 11 e lei si sveglia sempre alle 12 quando ha il giorno libero.

Ai: per me va bene andiamo a perderla, afferma rivolgendosi ai bambini e evitandomi completamente.

Mitsuhiko/Genta/ Ayumi: Sii!! Esclamano entusiasti

Sospiro infastidito e lancio un'occhiataccia ad Ai

Conan: va bene va bene ma voi aspettateci a casa del dottor Agasa, andremo a prenderla io e Ai.

Dopo che il dottor Agasa ha portato Genta, Mitsuhiko e Ayumi a casa sua io e Ai ci siamo diretti verso casa mia cioè la residenza Kudo.
Busso alla porta e ad aprirci è Subaru, appena Ai si accorge di lui inizia a tremare e si nasconde dietro di me come fa sempre.
Sicuramente non si aspettava di vedere Subaru qui.

Subaru: ciao bambini, cosa ci fate qui?

Conan: buongiorno Subaru san siamo venuti per Sophia onee chan.

Subaru: sta ancora dormendo ma posso andare a svegliarla se volete, dice mentre ci fa entrare e chiude la porta alle nostre spalle.

Come non detto sta ancora dormendo...

Conan: non ti preoccupare ci pensiamo noi a svegliarla, rispondo dirigendomi con Ai al piano di sopra.

Ai: cosa ci fa lui qui? Shinichi non dirmi che gli hai permesso di vivere a casa tua ?
Se fosse un membro dell'organizzazione tua sorella e io saremo in grave pericolo, mi rimprovera con un'espressione piena di paura.

Conan: rilassati, non penso sia un membro dell'organizzazione, fidati, Subaru sembra un bravo ragazzo. Non abbiamo prove contro di lui.

Ai: non mi convince molto questo Subaru...

Apro la porta della camera di mia sorella e come sempre sta dormendo profondamente.

Conan: onee chan svegliati su, dico mentre mi avvicino a lei e la scuoto, non reagisce ma dopo poco inizia a parlare nel sonno.

"Mamma lasciami dormire ancora un po' ti prometto che andrò a corso di recitazione più tardi" mormora nel sonno e abbraccia il suo cuscino mentre Ai cerca di trattenere una risata

Ai: a vederla così non sembra affatto un pericoloso agente dell'FBI.

Conan: già, dico concordando con Ai




Nostra madre deve averla terrorizzata con questa storia della recitazione , mi ricordo che la obbligava sempre a frequentare quei corsi.

Conan: a quanto pare non ha intenzione di svegliarsi, c'è solo una cosa da fare per riuscire a svegliarla.

Vado in bagno e riempio un secchio vuoto con l'acqua fredda della doccia e Ai mi guarda confusa.

Ai: non dirmi che hai intenzione di buttarle l'acqua addosso?

Conan: è proprio quello che intendo fare, usavo sempre questa tecnica per svegliarla.

Ai: io sto fuori, non ho intenzione di essere coinvolta in questa situazione, dice dirigendosi verso l'uscita e aspettando fuori dalla camera.

Prendo il secchio pieno d'acqua mi avvicino al letto e verso tutto addosso a mia sorella.



Sophia POV

Sussulto e spalanco immediatamente gli occhi quando sento qualcosa di freddo che mi tocca.

Sophia: HAA!! Esclamo cercando di capire quello che è appena successo.

Conan: buongiorno onee chan finalmente ti sei svegliata, sento dire a Conan mentre appoggia il secchio ora vuoto per terra.

Sophia: Conannnnn!!!! Preparati!! Grido con rabbia saltando giù dal letto e inseguendo il moccioso che ora se la sta dando a gambe.

Conan: perdonami ma era l'unico modo che avevo per svegliarti, esclama  correndo al piano di sotto e nascondendosi dietro la gamba di Subaru.

Sophia: moccioso vieni qui!

Conan: Subaru san aiutami, onee chan vuole uccidermi, dice con una voce infantile e recitando la parte della vittima.

Subaru: che è successo? Sei per caso caduta in una piscina? Chiede prendendosi gioco di me.

Sophia: voi due smettetela di prendermi in giro! Subaru spostati non ti intromettere, afferro Conan per il braccio da dietro la sua gamba e cerco di tirare un pugno in testa a mio fratello ma all'improvviso la mia mano viene fermata da qualcuno.

Subaru: mi dispiace ma non permetterò che tu prenda a pugni la persona che mi ha permesso di alloggiare in questa casa.

Cerco di liberarmi dalla sua presa ma non ci riesco.
Mi arrendo e sospiro sconfitta.

Sophia: siete più simili di quanto pensassi.
Lancio un'occhiataccia a entrambi e ritorno nuovamente nella mia camera da letto per cambiarmi.

...

Ai: anche io avrei reagito allo stesso modo, forse anche peggio, sento dire e Shiho mentre entra nella mia stanza e chiude la porta alle sue spalle.

Sophia: ciao Ai, non pensavo ci fossi anche tu qui.

Ai: io e Shinichi siamo venuti a chiederti se ti piacerebbe venire con noi da Agasa perché i bambini sono impazienti di conoscerti.

Sophia: a causa del cattivo risveglio avrei rifiutato ma se sei tu a chiedermelo non riesco a dirti di no, rispondo sorridendo e lei stranamente ricambia.

Ai: ti dispiace se aspetto qui, non mi va di andare giù, chiede con un pizzico di paura nei suoi occhi.

Deve essere a causa di Akai, Conan mi ha raccontato che Shiho riesce a percepire sempre la presenza dei membri dell'organizzazione ed è convinta che anche Subaru sia uno di loro.

Sophia: ma certo , faccio presto.
Prendo dei vestiti dall'armadio e vado in bagno a cambiarmi.

Una volta finito scendiamo per raggiungere Conan e Akai in cucina ma Haibara si ferma non volendo più proseguire e sembra molto spaventata.

Sophia: Ara ara Ai chan stai tranquilla, con me e Shinichi sei al sicuro, fidati di noi, dico cercando di rassicurarla.

Nonostante Shiho abbia 18 anni non riesco proprio a vederla come tale.

Ai: andiamo , Agasa e i bambini ci staranno
aspettando,afferma evitando completamente quello che avevo appena detto e  si dirige verso l'uscita.

Sophia: e va bene , hey Conan andiamo sono pronta! Esclamo in modo che lui possa sentirmi.

Conan: ma non hai nemmeno fatto colazione,risponde  lui dirigendosi nella nostra direzione insieme ad Akai.

Sophia: non ho fame, rispondo brevemente.

Subaru: questa ragazza non mangia mai niente, non riesco proprio a capire come faccia a stare in piedi per tutta la giornata.

Sophia: si si, andiamo adesso, ciao Subaru kun!!

Subaru: Sophia aspetta, devo dirti una cosa.

Sophia: certo, dimmi.

Subaru mi fa segno con la mano di avvicinarmi a lui, faccio come dice e inizia a parlarmi nell'orecchio per non farsi sentire Conan e Ai.

Subaru: tieni d'occhio Shiho, ricordati quello che ci ha detto Rena Mizunashi, l'organizzazione ha incaricato Bourbon a darle la caccia e sappiamo entrambi quanto lui sia abile in queste cose, è vero che con te si è mostrato benevolo e ti ha aiutato a fuggire dall'organizzazione ma solo perché avevi fatto breccia nel suo cuore.
Dubito fortemente che si mostrerà benevolo anche nei confronti di Shiho, tienila d'occhio.

Sophia: si, non ti preoccupare.

Mi allontano da lui e osservo che Haibara e Conan ci guardano incuriositi.

Sophia: bene adesso devo andare.

Subaru: a dopo

...

Conan: Agasa e i bambini ci stanno aspettando fuori dalla banca, dice leggendo il messaggio sul suo cellulare.

Ai: ma non avevano detto che ci avrebbero aspettato a casa del dottor Agasa? Chiede infastidita.

Conan: lo so ma il dottor Agasa doveva fare benzina ed è partito senza di noi.

Sophia: e va bene, questo significa che dovremo andare con la mia macchina.

Prendo la mia macchina e mi dirigo verso il luogo dove mi ha indicato Conan.
Conan si siede dietro nei sedili posteriori e Ai si siede davanti con me.
Strano, di solito è lui quello che si siede sempre davanti...

Dopo circa 10 minuti arriviamo a destinazione.

Conan: è strano che tu non abbia ancora cercato di picchiarmi per averti buttato l'acqua addosso , dice scendendo dalla macchina e chiudendo la portiera.

Sophia: allora è per questo che ti sei seduto nel sedile posteriore, il più lontano possibile da me, chiedo ridacchiando.

"Hey Conan kun! Siamo qui!" Sento in lontananza la voce di alcuni bambini accompagnati da Agasa.

Agasa ha una grandissima pazienza nei confronti dei bambini, ricordo perfettamente quando mi portava in gita con i miei amici quando ero piccola, si prendeva cura di Shinichi e Ran e adesso sta facendo da babysitter anche a questi bambini.
Conan mi presenta con i bambini e loro mi guardano con ammirazione.

Ayumi: sei cosa bella! Dice la bambina con un tono pieno di entusiasmo e ammirazione.

Mitsuhiko: eh già, assomigli moltissimo alla mamma di Conan. Afferma lui guardandomi con stupore.

Conan: insomma quante volte vi devo dire che Yukiko non è mia madre! Rimprovera e lancia un'occhiataccia al suo amico.

Genta: è un vero piacere conoscerti sorella di Conan,commenta lui facendo arrabbiare ancora di più Conan.

Conan: AH! Basta ci rinuncio,dice infastidito e facendo ridere brevemente Haibara.

Sophia: siete dei bambini molto educati e carini, il piacere è tutto mio, affermo sorridendo dolcemente e facendoli arrossire.

Genta/Mitsuhiko/ Ayumi: vieni con noi nee chan! Esclamano loro prendendomi per mano e trascinandomi dentro la banca.

Conan: nee chan? devo dire che non ci hanno messo molto a prendere confidenza, commenta ridendo goffamente.

Agasa: già , Sophia in qualche modo riesce sempre a farsi amare dai bambini, sussurra Agasa a Conan.

Ayumi: vuoi depositare tutti i soldi che i tuoi genitori ti hanno regalato a capodanno in banca? Domanda rivolgendosi a Mitsuhiko.

Mitsuhiko: si, i miei genitori hanno aperto un conto corrente a nome mio.

Genta: Ahia! che dolore mi è appena venuto un tremendo mal di panciaa!! Si lamenta tenendo la pancia con le mani.

Sophia: hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male? Domando preoccupata e mi chino alla sua altezza.

Ayumi: non ti preoccupare Sophia nee chan, Genta fa sempre così, dice cercando di rassicurarmi.

Ai: non dirmi che hai continuato a mangiare anche a casa del dottor Agasa?

Genta: si perché a causa dell'attesa mi stava venendo più fame, risponde  facendo sospirare tutti tranne me.

Ai: per me hai esagerato con il cibo, per questo hai il mal di pancia.

Ayumi: Non hai proprio il senso della misura Genta kun!

Agasa: andremo in farmacia a prenderti qualcosa per il mal di pancia.

Ai: aspetti dottor Agasa la accompagno.

Sophia: io resto con i bambini

Mentre loro escono mi accorgo che entra Jodie e sembra soprappensiero e triste, non si è nemmeno accorta di noi.

Conan: noi andiamo ad accompagnare Genta in bagno.

Sophia: certo, io vi aspetto qui.

Mi avvicino a Jodie e lei finalmente si accorge di me.

Jodie: Sophia chan! Non mi aspettavo di vederti qui!E si può sapere dove hai messo il tuo cellulare ti ho chiamata tantissime volte.

Sophia: ciao anche a te, il mio telefono è scarico l'ho messo in carica prima di uscire di casa ma eccomi qui, cosa volevi dirmi?

Jodie: oggi è il compleanno di Andre Camel, James io e Camel abbiamo deciso di festeggiarlo e ti stavo chiamando per chiederti se volevi unirti a noi ma non mi rispondevi.

Sophia: stai scherzando vero? Non potrei mai dire di no alle feste soprattutto quando c'è di mezzo l'alcol, esclamo entusiasta e Jodie mi guarda divertita.
Pagate voi vero? Chiedo guardandola in attesa di una risposta.

Jodie: ma tu non riesci a reggere l'alcol ricordi? Ogni volta che ti ubriachi fai sempre figuracce.
E poi doveva pagare James ma alla fine hanno chiesto se potessi pagare io ed è per questo che sono qui per prelevare soldi, dice facendo il broncio.

Stavo per dire qualcosa quando sentiamo tutti uno sparo.

"Chiudete a chiave gli ingressi e abbassate le saracinesche tutte le persone devono radunarsi in un punto" comanda  un rapinatore.

Tutte le persone iniziano a farsi prendere dal panico e un civile cerca di fare l'eroe attaccando un rapinatore ma il rapinatore reagisce sparandoli sulla spalla destra.

Rapinatore 1 : facciamo sul serio, se non volete che vi succeda la stessa cosa , obbedite!

Rapinatore 2: attenzione! Se siete venuti qui con amici e parenti restate insieme a loro, afferma con un tono autoritario cercando di intimidire tutti.

Jodie: questo non ci voleva, che si fa?

I bambini saranno ancora in bagno non riesco a individuarli da nessuna parte.
Shinichi non uscire dal bagno...

Sophia: prima di agire dobbiamo calmarci e pensare a un piano, siamo in inferiorità numerica...i rapinatori sono 5 e tutti sono armati, noi siamo in due e di noi due solo tu hai portato la pistola.

Jodie: hai ragione, non possiamo fare molto e poi ci stanno tenendo d'occhio.

Sophia: forse noi no ma Conan si, ascoltami attentamente, Conan e i bambini al momento sono in bagno una di noi due deve andare da loro e chiedere a Conan di cercare di attirare uno ad uno i rapinatori in bagno dopodiché deve metterli fuori combattimento con le freccette narcotizzati.

Jodie: vado io, ci penso io.

Ma perché sono così sfortunata non è la prima volta che assisto a una rapina!

Rapinatore 3 : silenzio e tutti a terra!

Sophia: oh ma per favore, dopo questo prometto che andrò a farmi esorcizzare da un prete, vieni con me Jodie? Bisbiglio alla mia amica stanca di queste situazioni e mi siedo a terra come ha detto il rapinatore.

Giro la testa convinta di vedere il viso di Jodie ma rimango pietrificata e spalanco gli occhi sorpresa quando mi accorgo che la persona accanto a me è... Akai?
No, non è lui, ha un'ustione sull'occhio destro deve trattarsi di un travestimento fatto anche bene aggiungerei.
Questo non ci voleva proprio! Spero con tutto il cuore che non sia Vermouth!
Si è seduto in mezzo a me e Jodie ma quando ha avuto il tempo di farlo? Ricordo perfettamente che ero accanto a Jodie fino a 2 minuti fa...
Noto che Jodie lo sta fissando intensamente, come se avesse appena visto un fantasma.

Jodie: Shu, sei tu vero? Dimmi che ti ho ritrovato... chiede lei speranzosa.

Jodie non sa come sono andate veramente le cose e forse è meglio così. La persona che si è travestita da Akai sicuramente sarà qui per assicurarsi della morte di Akai in base alla reazione dei suoi colleghi di lavoro, e la reazione di Jodie mi sembra più che adatta alla situazione.

Sophia: n-no non è possibile, tu non puoi essere Shuichi Akai, chiedo con una voce tremante e la sua attenzione si sposta su di me e mi guada negli occhi senza dire niente.

Jodie: non dirmi che sei riuscito a fuggire da quella macchina in fiamme, Shu ti prego rispondi chiede lei ancora sotto shock ma non riceve ancora nessuna risposta.
Non fa altro che fissare e basta.

Non è Vermouth, se fosse Vermouth sarebbe perfettamente in grado di imitare la sua voce come fa con tutti, ma se non è lei allora chi potrebbe essere?

Sophia: Jodie ti prego cerca ti ragionare, so che fa male ma Akai è morto e non è umanamente possibile che un morto resusciti, se fosse riuscito a fuggire come dici tu non se la sarebbe cavata con una semplice ustione all'occhio, ricordati anche che la polizia ha trovato un corpo carbonizzato che corrispondeva con le impronte di Akai, quindi è impossibile che lui sia il nostro amico. Affermo spostando il mio sguardo da lui a Jodie

Jodie: hai ragione, ma...

Sophia: stammi bene a sentire, al momento non so chi tu possa essere, se è uno scherzo è di pessimo gusto, stai certo che riuscirò a scoprire chi sei e quando lo farò me la pagherai cara per esserti permesso di travestirti da un mio caro amico. Dico guardandolo dritto negli occhi e potrei giurare di aver visto un sorriso indecifrabile sul suo volto.

Rapinatore 5: hey tu! Dove credi di essere nel salotto di casa? Metti il cellulare in questo sacco e siediti per bene, chiede severamente a Jodie.

Jodie: oh yes, ok, i'm sorry, risponde lei in inglese mettendo il telefono dentro la sacca del rapinatore.

Rapinatore 5: e tu cosa aspetti? Muoviti! Ordina alla persona travestita da Akai che è seduto in mezzo a noi due.

Lui continua a non rispondere e il rapinatore stanco e irritato lo afferra per il colletto della giacca e gli punta la pistola in testa.

Jodie: no please! Anche se lo avesse non potrebbe usarlo perché non sente e non parla, non vede i segni delle ustioni che ha in faccia? Dice difendendo il falso Akai.

Non dirmi che è ancora convinta che lui sia il vero Akai.

Rapinatore 5: hey, lo stesso vale per te bambolina, qui non facciamo favoritismi, dice rivolgendosi a me questa volta.

Sophia: vorrei farlo ma purtroppo non ho con me il cellulare l'ho lasciato a casa perché era scarico, rispondo brevemente.

Rapinatore 5: allora non ti dispiace se ti controllo.

Sophia: non ho niente da nascondere.

Mi alzo e lui inizia a ispezionarmi e mette le mani dove non dovrebbe arrossendo come un manico.

Sophia: tieni le tue sporche mani lontane da me!! Grido con rabbia dando al rapinatore una ginocchiata sul mento e facendolo cadere a terra.

Rapinatore 5 : ma come ti permetti! Dice evidentemente a disagio per essersi fatto picchiare da una donna. Si rialza e cerca di avvicinarsi a me per puntarmi la pistola in testa ma all'improvviso si ferma come se fosse spaventato da qualcuno, mi giro curiosa di vedere da chi si è spaventato e noto che il falso Akai gli sta lanciando uno sguardo omicida.

Rapinatore 1: hey, datti una mossa e smettila di perdere tempo prezioso! Rimprovera al suo amico.

Mi siedo nuovamente a terra accanto al falso Akai, continuo a fissarlo e cerco di pensare a chi possa essere.

Rapinatore 1 : ordino al direttore di questa banca di alzarsi e di mettere tutti i soldi della cassaforte dentro a queste valigette!

Direttore: devo fare tutto da solo?

Rapinatore 1: certo, nessuno meglio di te sa maneggiare il denaro.

Rapinatore 2: adesso si alzino in piedi tutti quelli che sono da soli che non hanno amici o parenti, venite e prendete il nastro adesivo per tappare occhi e bocca di coloro che non conoscete e dovete legare anche le mani dietro la schiena. Alla fine penserò io a legare anche voi.

Gli ostaggi obbediscono coprendo occhi bocca e legando le mani a tutti noi.

Jodie: please, lasciatemi andare in bagno prima, non riesco più a resistere! Chiede lei al rapinatore

Perfetto, Jodie è già entrata in azione.

Rapinatore 5: ah! Che rompiscatole sei proprio una seccatrice! Si lamenta lui.

Alla fine i rapinatori hanno accettato e hanno portato Jodie in bagno.

Penserò dopo a chi potrebbe essere la persona travestita da Akai adesso devo pensare ai rapinatori.

Direttore: e-ecco fatto i-o ho finito, se aprite le valigette posso mettere tutto dentro, dice balbettando a causa della paura.

Rapinatore 1: mi prendi in giro ! Sono pochi!! Non parlare e segui le istruzioni scritte qui, se provi a dire solo una parola per te è finita direttore. Dice minacciando il direttore.

Istruzioni? Cosa avrà scritto?

Passano altri 7 minuti...

Riesco a sentire il rumore del mouse di un computer che si muove e poi sento dire al direttore:

Direttore: io qui ho finito ho fatto quello che mi hai chiesto.

Rapinatore 1: bravo, così ti voglio.

Aspetta... all'inizio i rapinatori avevano chiesto al direttore di riempire le valigette con il denaro che si trova nella cassaforte e doveva farlo da solo,una piccola filiale come questa di solito ha trecento milioni in contanti e duecento nella cassaforte. Una persona da solo impiegherebbe moltissimo tempo a raccogliere tutti quei soldi e metterli dentro le valigette, è impossibile che il direttore abbia già finito. Poi a giudicare dal rumore del mouse del computer la spiegazione è solo una, avranno obbligato il direttore a effettuare in modo telematico il versamento di una grossa somma di denaro che poi verrà trasferita sui loro conti personali, useranno una banca straniera che non possa essere rintracciata da qui...
Che sciocchi, se questa banca fa un bonifico di trecento milioni verso un istituto straniero il centro nazionale effettua un controllo sulla transazione e la blocca perché la legge vieta severamente versamenti non autorizzati oltre i cinque milioni.
Questi rapinatori devono aver saltato delle lezioni di economia aziendale.
Ma allora le valigette che hanno portato a cosa dovrebbero servire?

"onee chan,sono qui" sento all'improvviso la voce di Conan e mi leva il nastro adesivo dalla bocca e occhi.

Conan: non posso slegarti le mani perché ho fretta le valigette contengono delle bombe, sussurra lui piano per non farsi sentire dai rapinatore che ora si sono camuffati da civili mettendosi anche loro il nastro negli occhi e bocca.

Sophia: non posso crederci, allora è a questo che servivano le valigette.

Osservo i bambini che trasportano le valigette con l'esplosivo lontano da qui mentre io cerco di slegarmi le mani.
È tutto chiaro adesso, dopo aver versato i soldi in modo telematico sul loro conto personale per fuggire dalla polizia si sono camuffati da civili, hanno fatto vestire 5 ostaggi con le loro divise e gli hanno fatti sedere vicino alle valigette con gli esplosivi, dopo l'esplosione quello che resterà saranno solo gli ostaggi vestiti da rapinatori e i soldi sparsi intorno a loro così quando la polizia entrerà nella banca penserà che i rapinatori abbiano cercato di aprire la cassaforte con l'esplosivo e abbiano causato per sbaglio lo scoppio.

I bambini sono riusciti a evitare che le bombe esplodessero qui. Sono stati veramente in gamba.
Osservo Conan che usa la voce di uno dei rapinatori con il microfono creato dal dottor Agasa dicendo:

Conan: aprite bene le orecchie,voglio che adesso vi alziate tutti in piedi e che camminate tutti in direzione della mia voce.
Si alzano tutti tranne me e ovviamente i 3 rapinatori.
Gli altri due rapinatori probabilmente gli avranno messi fuori combattimento con le freccette narcotizzanti.

Conan: mi dispiace, vi siete traditi siete voi i rapinatori, siete rimasti fermi ai vostri posti semplicemente perché l'ordine che avevo appena impartito non era previsto, afferma dirigendosi verso i tre rapinatori.

Ahh! Accidenti non riesco a slegare la mani, questo adesivo è veramente resistente!!

Sophia: Conan stai attento!! Dico ad alta voce quando mi accorgo che il rapinatore pervertito di prima è appena apparso all'improvviso alle spalle di Conan e gli sta puntando una pistola in testa.

Rapinatore 5: moccioso di le tue ultime parole

Ricarica la pistola per sparare a Shinichi e io finalmente riesco a slegarmi.
Vado da Jodie che è svenuta per terra e prendo la sua pistola, miro nella direzione del rapinatore cercando di sparargli sul braccio ma qualcuno riesce a sparare prima di me, quel qualcuno è la persona travestita da Akai, il rapinatore non si arrende e si rialza ma io gli sparo sulla gamba e finalmente lascia andare Conan.
I poliziotti a causa degli spari irrompono nella banca e arrestano i rapinatori.

Spinta dalla curiosità mi metto a inseguire la persona travestita da Akai, per un momento lo perdo di vista e entro in un vicolo cieco.
Ma dove è finito? Mi giro e sussulto perché all'improvviso me lo ritrovo davanti.
Cammino all'indietro perché lui si sta avvicinando un po' troppo e mi ritrovo bloccata con spalle al muro

Sophia: non la smetterò di inseguirti fino a quando non mi dirai chi sei veramente.

"Ouch, questo fa male, ti sei già dimenticata di me" dice  rivelando finalmente la sua voce.

Quando sento la sua voce il mio cuore inizia a battere velocemente.

Sophia: m-ma t-tu sei...

"Io sono... " sussurra lui avvicinandosi di più a me

Sophia: Bourbon sei veramente tu? Riesco finalmente a chiedere senza balbettare.

Amuro: risposta esatta, sussurra all'orecchio facendomi venire un brivido lungo la schiena.

Continuiamo a guardarci negli occhi per un paio di secondi e finalmente inizio a parlare

Sophia: cosa ci fai qui e perché sei travestito da Akai?

Amuro: devi andartene da qui, dice brevemente allontanandosi da me e lasciandomi nuovamente il mio spazio.

Sophia: rispondi alla mia domanda

Amuro: Sophia, devi andartene , tra poco arriverà Vermouth e non credo tu abbia il piacere di rivederla.

Non sapendo più cosa dire me ne vado anche perché non ho voglia di incontrare Vermouth, mentre mi allontano mi giro per guardarlo un ultima volta e lui mi guarda con uno sguardo assente.

...

Conan: onee chan! Dove eri finita ti stavamo cercando, dice lui correndo nella mia direzione insieme a Jodie, James e Camel.

James: va tutto bene Sophia kun?

Sophia: io stavo solo...beh ho aiutato un ostaggio che era sotto shock a ritornare a casa e poi mi sono persa, dico mentendo.

Camel: allora, participerai alla nostra festa? Domanda lui quasi entusiasto.

Sophia: mi dispiace ma non posso, mi sono ricordata che ho una cosa importante da fare.

Devo andare subito da Akai e raccontare quello che è appena successo...

Jodie: e dai Sophia chan puoi farlo più tardi no? Forza vieni con noi! Dice aggrappandosi sul mio braccio.

Sophia: Conan, dove sono i bambini, il dottor Agasa e soprattutto Ai, domando cercando di nascondere la mia preoccupazione sul fatto che Bourbon potrebbe accorgersi di Shiho da un momento all'altro.

Conan: Il dottor Agasa gli ha accompagnati a casa perché è tardi.

Sophia: capisco, Jodie chan mi dispiace ma non posso, agente Camel ti auguro un buon compleanno, affermo sorridendo brevemente.

Camel: capisco, se hai da fare non ti preoccupare Sophia san e grazie per gli auguri, dice ricambiando il sorriso mentre James e Conan mi guardano strani.

Jodie: ok, voi andate io devo parlare di una cosa con la mia amica aspettatemi in macchina, dice lasciando la presa sul mio braccio e James e Camel obbediscono andando via.

Sophia: Conan, aspettami anche tu in macchina faccio presto.

Anche lui obbedisce e si dirige verso la mia macchina.

Jodie: so tutto, so perché hai rifiutato all'improvviso il nostro invito...

Sophia: ma di cosa stai parlando?

Jodie: è per Akai vero? L'uomo che abbiamo visto oggi in banca, forse lui era veramente Akai, forse è riuscito a salvarsi.

All'improvviso mi sento osservata come se qualcuno ci stesse spiando e con la coda dell'occhio intravedo l'ombra di una persona che probabilmente sta origliando ma faccio finta di niente.

Sophia: te l'ho già detto... non è possibile, Akai è morto e lo sai bene è inutile negare l'evidenza, l'hai visto con i tuoi stessi occhi, le impronte di Akai corrispondevano perfettamente con il corpo della persona senza vita che la polizia ha trovato. Affermo in modo un po' brusco.

Jodie: ma perché ti comporti così?! Si può sapere che cosa ti prende? Perché non nutri un po' di speranza e soprattutto perché non mi aiuti a investigatore un po' sulla questione... risponde lei irritata

Sophia: forse perché a differenza tua io sono realista, il caso è chiuso, abbiamo avuto le prove inimmaginabili...
Apri gli occhi e abbi il coraggio di accettare la realtà, non farti ingannare, probabilmente l'uomo che abbiamo visto e che tu sei convinta che sia il vero Akai non è altro che un membro di quella maledetta organizzazione che sta cercando di farci pressione psicologica e direi che su di te sta avendo effetto.

Forse sto esagerando un po' a parlare in questo modo a Jodie ma non ho altra scelta, quella persona ci sta ancora origliando... noto che Jodie è molto irritata e sembra quasi sul punto di  piangere.

Jodie: è incredibile... eppure lui ci teneva moltissimo a te, non ti credevo così egoista, non hai nemmeno cercato di fermarlo... gli hai permesso di andare a quell'incontro da solo, lui non si meritava questa morte. Dice lasciando cadere le lacrime e abbassando lo sguardo.

Sophia: stai cercando di incolparmi per la sua morte?

Jodie: devo andare, non ho nient'altro da dirti ho finito, dice asciugando le lacrime e andandosene via.

Mai nella mia vita avrei immaginato che Jodie mi avrebbe potuto incolpare per qualcosa di così delicato... devo dire che ci sono rimasta male ma non importa l'importante è solo che Akai sia al sicuro.


...

*Le persone che stavano origliando*

Vermouth: hai visto, te l'avevo detto, Akai Shuichi è morto.

Amuro: come fai a esserne così certa

Vermouth: ricordati che Sophia è stata una mia allieva, non sta recitando, riesco a vedere il dolore nei suoi occhi e anche e la sua amica agente dell'FBI sembrava distrutta emotivamente.

Amuro: capisco, ma c'è sempre qualcosa che non mi convince

Vermouth: adesso andiamo sono stanca di origliare agenti dell'FBI per oggi.

...

Sophia POV

Ho raccontato tutto a Shinichi e ad Akai sia di Bourbon che della reazione di Jodie.

Conan: non te la prendere con Jodie sensei, sono sicuro che avrà reagito in questo modo solo a causa della rabbia... come fai sempre tu

Akai/ Subaru: già , e comunque dobbiamo tenere d'occhio Bourbon, me l'aspettavo che qualcuno dell'organizzazione avrebbe usato voi per accertarsi della mia morte è per questo che ho preferito non raccontare nulla agli altri.

Sophia: si... ma soprattutto dobbiamo tenere d'occhio Shiho, l'organizzazione ha affidato il compito a Bourbon di dare la caccia a Shiho e non di dare la caccia a te Akai, sono sicura l'idea di travestirsi da te sarà stata di Bourbon sappiamo entrambi che ti odia e sicuramente non riesce ad accettare il fatto che tu sia morto per mano di qualcun'altro e non la sua.

Conan: Bourbon odia Akai san?

Akai: in realtà lui odia tutti gli agenti dell'FBI tranne tua cugina

Conan: e perché non odia onee chan?

Akai: beh forse perché -

Sophia: Akai stai zitto, Conan vieni ti devo portare a casa è tardi. Dico interrompendo Akai

Conan: Ma-

Sophia: niente ma, andiamo adesso.

Conan: uffa ma io volevo ascoltare.

Trascino Conan con la forza dentro la mia macchina lo porto nella agenzia investigativa Mori e poi ritorno nuovamente a casa mia stanca, a malincuore mi metto a mangiare quello che ha preparato Akai, prometto che domani gli insegnerò a cucinare,  dopo vado a dormire concludendo così la mia giornata.


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Non perdetevi il prossimo capitolo!

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