Capitolo 1
Questa storia appartiene a me, -Saija. Copiarla è un reato punibile nel mio Paese.
Racconta Hiyori...
Yato mi guarda con espressione triste quando si rende conto che non ho voglia di guardare la parata dei Capyper con lui, e poi si allontana. Allora lo inseguo, per poi fermarlo e dirgli: "Yato, so che posso sembrarti egoista.. ma io voglio stare con te molto di più!". A quel punto lui mi prende il viso tra le mani, mi guarda con quei suoi occhi azzurro ghiaccio e...
Un rumore assordante.
Ah, la sveglia. Era solo un sogno.
Era già la sesta volta che lo facevo. Ormai l'estate era finita da diversi mesi, ed era passato veramente tanto da quando ero stata a CapyperLand con Yato e Yukine, ma nonostante questo, quella scena rimaneva nella mia mente... anzi, nel mio cuore.
Ormai era impossibile negarlo, mi ero innamorata di Yato, ma per paura di non essere ricambiata non avevo mai trovato il coraggio di dirglielo. Non volevo rovinare il nostro bel rapporto, sebbene fosse solo d'amicizia.
Decidevo ogni volta di reprimere i miei sentimenti, ma quando vedevo Yato, con quel suo fantastico sorriso e quegli occhi azzurro ghiaccio, il mio cuore riprendeva a battere a mille, e capivo che era impossibile nascondere quei sentimenti.
Durante il periodo estivo ero stata veramente molto tempo assieme a lui e a Yukine, divertendomi tantissimo, ma con l'arrivo dell'autunno e con il ritorno a scuola riuscivo a trovare poco tempo per starci assieme, e di questo ero veramente dispiaciuta.
Mi alzai dal letto, chiusi la finestra e feci una doccia calda. Dopo essermi vestita, uscii per andare a scuola.
Ormai iniziava a fare sempre più freddo, pensai guardando il cielo nuvoloso.
Sulla strada per andare a scuola incontrai l'unica persona che avrei voluto evitare per sempre... Fujisaki-senpai. Non ero riuscita a godermi al meglio la parata con Yato proprio perché lui aveva avuto la faccia tosta di baciarmi. Ci conoscevamo appena! E poi io non provavo nulla per lui.
-Ciao Hiyori!- urlò per farsi sentire, mentre veniva verso di me. Io lo ignorai, svoltai in diversi vicoli per fargli perdere le mie tracce, e fortunatamente non lo vidi più.
Ripresi il cammino per andare a scuola, ed una volta arrivata lì trovai ad accogliermi Ami-chan e Yama-chan.
Yama, nonostante fossero passati ormai tre mesi dal ritorno a scuola, continuava a parlare delle vacanze e si lamentava del fatto che ora potrà dormire di meno. -Non capisco perché dovrei studiare la storia del nostro paese! Se decidessi di fare la cassiera in un combini* di certo non mi servirebbe a nulla sapere chi era Oda Nobunaga!- Disse con convinzione.
-Yama... devi avere almeno il livello base di cultura! Sono cose che si devono sapere!- rispose Ami-chan, ed io annuii. Certo, anche io non amavo particolarmente studiare, ma sapevo che era una cosa che in futuro mi sarebbe tornata utile. Tra una chiacchiera e l'altra arrivammo in classe, dove le ore passarono velocemente.
Racconta Yato...
Odio alzarmi la mattina... Resterei a poltrire per sempre. Mi misi a sedere sul letto e notai che mi ero svegliato prima di Yukine. Che strano, di solito sono io quello che si sveglia nel pomeriggio, non lui.
Decisi di alzarmi e uscire per fare un po' di pubblicità in giro, avevo bisogno di più clienti.
Sebbene ormai avessi un tempio ed un posto nel Takamagahara, i clienti continuavano ad essere pochi. Volevo ottenerne di più, in modo tale da realizzare il mio desiderio: diventare un Dio della prosperità, in modo da far vivere in pace gli umani, proprio come avevo promesso ad Ebisu.
E poi c'era anche un altro motivo per cui volevo diventare più conosciuto... e cioè perché avevo una paura che mi accompagnava costantemente: la paura di essere dimenticato.
Era orribile non avere nessuno, così come non sapere fino a che giorno ci sarei stato, infatti ogni mattina mi ritrovavo a ringraziare di esserci. Ma in fondo, avendo Hiyori sapevo di non poter sparire.
Ma se lei dovesse dimenticarsi di me...
Scacciai subito quel pensiero. Lei non si sarebbe dimenticata di me, lo aveva promesso.
Alla fine uscii dalla finestra per evitare che Daikoku mi desse qualche lavoretto da fare.
Arrivato per strada quasi svenni per il freddo. Cavolo, la mia tuta, per quanto potesse essere fantastica, a volte non bastava.
Non potevo "prendere in prestito" i vestiti di Yukine perché non mi starebbero. Se prendessi quelli di Daikoku, probabilmente lui mi costringerebbe a fare stupidi lavori di casa insieme a lui. L'idea non mi andava molto, quindi decisi di rimanere solo con la mia tuta, anche a costo di morire congelato.
Dopo aver imbrattato numerosi muretti in tutto il quartiere, decisi di andare a cercare Hiyori. Se Yukine dormiva non potevo restare da solo... se fosse apparso un Ayakashi non mi sarei potuto difendere.
Sospirai, e ammisi a me stesso che morivo dalla voglia di vederla. Ancora non capivo il motivo del suo strano comportamento a CapyperLand, del resto tutte le ragazze sono difficili da capire, ma una cosa la sapevo. E cioè che avrei fatto di tutto per renderla la persona più felice del mondo.
Iniziai a saltellare tra gli alberi per cercarla, poi mi ricordai che a quell'ora doveva essere a scuola. Arrivai davanti a quest'ultima e decisi di aspettare che uscisse: volevo passare il resto della giornata con lei.
*Angolo autrice*
Ciao a tutti! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto.
Vi avviso che non riesco mai a suddividere in modo decente tutti i vari capitoli, infatti alcuni saranno più lunghi ed altri più corti... perdonatemi!
Con questo vi saluto... spero di rivedervi al prossimo capitolo! ^^
Curiosità: i nomi di Ami-chan e Yama-chan sono Aimi Tabata e Akira Yamashita.
Altra curiosità: Oda Nobunaga è un famoso condottiero della storia giapponese nato nel terzo anno dell'era Tenbun. (Per saperne di più consultare Wikipedia)
*combini: negozio aperto 24h su 24.
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