Capitolo 33
Hiroto 's pov
Il contrattacco andava meglio del previsto, in due secondi ebbi di nuovo la palla ai miei piedi, e mi bastò correre di un altro paio di metri per essere nella posizione giusta. Occhi chiusi, il pallone in aria, una rete di colori ed il gioco era fatto. Esplosione Atomica. Amo questo nome, gli si addice alla perfezione. Purtroppo, quel bast***o del portiere questa riuscì a pararla. Dannazione.
Un urlo alle mie spalle attirò la mia attenzione. "SBATTI E DISPIEGA LE TUE ALI, FENICE!"
Mer*a. La Fenice d'Arabia.
La palla cominciò a non toccare quasi più terra, l'Arabia se la passava con colpi di testa, senza darci neanche la possibilità di prendere possesso della situazione. Sono fo**utamente bravi nel gioco aereo.. e nel dribbling. Quando uno di quelli prese palla, arrivando a centrocampo, cercai di pararmi davanti, ma si levò una fiamma dal terreno, e non vidi nulla. Chiusi gli occhi poco dopo aver visto Fudou e Haizaki fare la stessa cosa, incapace di fermarlo.
Fuoco su fuoco su fuoco. Solo questo riuscivo a vedere. Vampate altissime che nascevano da ogni parte del terreno, costringendomi a girarmi appena in tempo per vedere una luce poco più in alto.. davanti la nostra porta.
Solo l'urlo del telecronista riuscì a mettermi al corrente del fatto che Endou fosse stato capace di pararla, perché per il resto non ci vedevo un ca**o. Poi, non so se sia stato per miracolo o per fortuna, ma la palla passò dalle teste degli avversari.. ai piedi di Asuto. E quel ragazzo ci sa fare con la palla, è innegabile. Peccato che abbia fatto una ca**ata.
Ha passato la palla a Ichihoshi.
Quel puffo blu era letteralmente andato in tilt dal nostro primo goal, lo si vedeva lontano un miglio. Ma Nosaka era stato chiaro ieri, quando ha detto "Aiuteremo Ichihoshi". E, anche se la cosa non mi andava tanto a genio, quello è bravo con le tattiche, fo**utamente bravo. E, per una volta, il traditore collaborò.
Non riesco a capire come l'aura fin troppo pura di Asuto lo abbia potuto contagiare, fatto sta che stava dribblando tutti gli avversari. E per avversari, intendo i nostri avversari. Stava correndo verso la porta dell'Arabia. E sorrideva.
Era davanti la porta. Da solo, con il portiere. Se lo avesse fatto, avrebbe completamente ribaltato la situazione.
Mi tremavano le mani mentre lo guardavo tentennare davanti alla porta, il pallone al piede.
Tira. Ca**o Ichihoshi, tira.
Palo. Ha preso il palo. E un Ichihoshi al massimo della forma avrebbe fatto goal anche senza un tiro particolarmente forte.
Eppure, Asuto insisteva con la sua smielata dolcezza: continuava ad incoraggiarlo a segnare e si complimentava per i bei tiri. Era evidente, bastava vedere il suo sguardo. Asuto stava svegliando Ichihoshi dal suo incubo di Orione. Gli aveva letteralmente scombussolato il cervello.
Haizaki, però, non la pensava come me. Era ancora furioso per la storia di Kidou, ed era chiaro come il sole che non lo avrebbe mai perdonato. Ma l'angiolettino innocente aveva cambiato anche lui, in passato "Per quanto possa mentire a sé stesso.. il calcio potrebbe far emergere il suo vero io"
Prima che la palla ritornasse in gioco, diedi una pacca sulla spalla al demoniaccio, guardandolo in volto: era ancora titubante riguardo Asuto.. però..
"Oi" attirai la sua attenzione una volta per tutte, e mi concentrai sui suoi capelli scombinati dal vento per non incantarmi a guardare di nuovo i suoi occhi "Tu sai meglio di me quanto quel bast***o dai capelli rosa è bravo con le tattiche, quindi lascialo fare"..
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