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𝑉𝑖

𝑭𝑬𝑴 𝑹𝑬𝑨𝑫𝑬𝑹
𝑻𝒊𝒑𝒐: 𝐹𝑙𝑢𝑓𝑓
𝑼𝒏𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐: 𝐶𝑎𝑛𝑜𝑛𝑖𝑐𝑜.
𝑨𝒗𝒗𝒆𝒓𝒕𝒆𝒏𝒛𝒆: 𝑁𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑎

Vi si sedette sul bordo del letto, il suo viso contrito per il dolore mentre sentiva il calore dell'asciugamano imbevuto di alcol premere contro i tagli che le solcavano la pelle. I suoi pugni ancora sporchi di sangue e l'ombra di un sorriso compiaciuto tradivano la sua recente vittoria in un'altra rissa. Ma adesso, il compito di rimediare ai danni spettava a chi le stava accanto.

«Sto bene, pasticcino. Davvero. Ho visto di peggio, sai?» mormorò Vi, la voce quasi disinteressata, come se i tagli e i lividi fossero per lei poco più che inconvenienti temporanei. Con un gesto casuale, posò una mano insanguinata sul ginocchio di [Y/n], alzando appena lo sguardo verso di lei.

«Non stai per niente "bene". Il tuo viso dice tutt'altro.» rispose la fidanzata con un tono deciso, continuando ostinatamente a pulire le ferite nonostante le proteste.

Vi sospirò, inclinando la testa indietro, chiudendo gli occhi con un'espressione esasperata mentre il piccolo taglio sulla sua guancia veniva tamponato. Ogni tocco del panno sembrava una nuova tortura, e ogni tanto un lieve gemito le sfuggiva dalle labbra.

«Dannazione, [Y/n]. Lo apprezzo, ma fa un male cane.» borbottò, stringendo i denti mentre l'alcol pizzicava la pelle ferita.

«Allora prova a non tornare qui ridotta così la prossima volta.»  replicò lei, la voce ferma ma carica di preoccupazione.

Vi sorrise appena, trovando ironico quanto fosse seria in quel momento. «Non era nei miei piani, ma quel bastardo se l'era cercata.» mormorò, quasi a giustificarsi, prima di rabbrividire di nuovo al tocco dell'asciugamano.

Con un sospiro esasperato [Y/n] finì di pulirla, scosse la testa e si voltò per riporre il kit di medicazione nel cassetto vicino al letto. Vi restò ferma, osservandola in silenzio. Le dava fastidio l'idea di essere accudita, trattata come una persona fragile, ma al tempo stesso c'era qualcosa di rassicurante nel tocco di [Y/n].

«Mi dispiace essere sempre un peso per te.» disse Vi, la voce più dolce di quanto fosse abituata. Il suo sguardo era fisso sulla figura della ragazza che sistemava le bende e disinfettanti nel kit.

Non ricevette risposta. [Y/n] era ancora visibilmente infastidita e non le rivolse nemmeno un'occhiata. Vi, testarda come sempre, si alzò dal letto e, ignorando il dolore che le attraversava il corpo, la abbracciò da dietro.

Le sue braccia forti si avvolsero attorno alla sua vita come serpenti, stringendola in un gesto deciso. Vi abbassò il viso e lo nascose nella curva del collo di [Y/n], respirando il suo profumo dolciastro. Nonostante l'espressione rigida e contrariata, lei non fece nulla per allontanarla.

«Dai, non essere arrabbiata.» mormorò Vi, la voce soffusa da un'ombra di pentimento.

Lei scosse la testa, ma il tono con cui rispose non era duro, solo stanco. «Non sono arrabbiata, Vi. Sono preoccupata. E infastidita.»

Vi sorrise debolmente contro il suo collo, lasciandosi andare a un piccolo bacio sulla pelle calda. «Preoccupata e infastidita, eh?» chiese con una punta di ironia, allentando la presa quanto bastava per permetterle di voltarsi.

Quando [Y/n] finalmente si girò, a testa bassa, il suo sguardo era severo, ma negli occhi si leggeva la preoccupazione autentica che sentiva ogni volta che Vi si metteva nei guai.

«Puoi almeno guardarmi negli occhi mentre mi rimproveri?» disse Vi, cercando di smorzare la tensione con un sorriso malizioso e un broncio esagerato.

«Vi, non adesso. Ero davvero preoccupata.» rispose lei in tono ferito, guardandola dritta negli occhi, ignorando il suo tentativo di sdrammatizzare.

Il sorriso di Vi svanì lentamente. Quella serietà non era qualcosa che affrontava spesso, ma sapeva che stavolta non poteva fare finta di niente. Abbassò le spalle con un profondo sospiro.

«Lo so... e mi dispiace. Non volevo farti preoccupare.» ammise, la voce quasi un sussurro mentre distoglieva lo sguardo e ritirava le mani.

[Y/n] non rispose subito, ma prese il braccio di Vi e abbassò lo sguardo, appoggiando la fronte contro il suo petto. Il gesto colse Vi alla sprovvista. Per un attimo, rimase immobile, il cuore che batteva più forte. Poi, con una delicatezza che raramente mostrava, le avvolse le braccia intorno, stringendola in un abbraccio sicuro e protettivo.

«Mi dispiace, pasticcino.» mormorò di nuovo Vi, chinandosi a posare un bacio lieve sulla cima della sua testa.

«Cerca di pensare prima di agire, d'accordo?» disse lei, la voce ormai più dolce mentre si lasciava andare a quell'abbraccio.

Vi chiuse gli occhi e annuì piano, lasciandosi cullare da quella vicinanza. «Ci proverò. Promesso.» rispose, accarezzandole dolcemente la schiena.

[Y/n] fece un piccolo verso d'assenso, nascondendo il viso nel collo di Vi, lasciandosi finalmente andare ad un piccolo sorriso di sollievo.

Vi sorrise, divertita e sollevata, posando la guancia sulla sua testa e iniziando a giocare con i suoi capelli. «Non sei più arrabbiata con me, vero?» chiese con un pizzico di malizia.

«Non ero arrabbiata.» rispose [Y/n] a bassa voce, la testa ancora appoggiata sul collo di Vi.

«Sicura? Sembravi bella furiosa prima.» la provocò la ragazza dai capelli rosa, un sorriso più largo che le piegava le labbra.

[Y/n] si lasciò sfuggire una risata, scuotendo appena la testa. «Forse dovresti riposarti, Vi.»

«Se resti con me, potrei anche pensarci.» rispose Vi, stringendola ancora di più e appoggiando la testa contro la sua.

𝑾𝒐𝒓𝒅 𝑪𝒐𝒖𝒏𝒕: 885

Enniente, amo Vi con tutto il mio cuore.

Scrivere su di lei mi rilassa tantissimo lol

Ci vediamo alla prossima one shot che, spoiler, sarà su Viktor.

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