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14: Il Vero Min Yoongi


Puntai la sveglia per le sette.

Mi alzai e mi preparai.

Il bello fu che non feci fatica: infatti mi ricordai dell'invito di Nam.

La sera prima mi aveva chiesto se volevo assistere alle prove del loro nuovo videoclip. Ed io non aspettavo altro. Quindi pensai che prima finivo il turno, prima andavo dal mio ragazzo.

Il bar aveva riaperto una settimana dopo della chiusura. E questo mi dispiaceva, perché dovetti tornare al lavoro.

Passai a prendere la mia amica, che abitava poco distante da me. Insieme ci incamminammo verso il bar: ovviamente le raccontai tutto. E lei fu superfelice. <<Vorrei tanto anch'io un ragazzo come Nam...>> disse, sognante.

<<Ah sì? Devi sapere che Nam è il leader di una band famosissima, e sono tutti ragazzi. In tutto, come credo già sai, sono in sette. Ora uno è già occupato, ma tu potresti avere qualche possibilità con un altro...>> le risposi.

<<Davvero? Ma posso conoscerli?>>

<<Helena... Sempre la solita... Ahahah, chiederò a Nam oggi ok?>>

<<Ok ok>>

 Adoro la mia migliore amica. Una su un milione, veramente.

Arrivammo al lavoro. Entrammo e...

<<Giuly!>>

<<Yoongi?!>>

C'era Min Yoongi lì seduto al mio posto dietro al bancone.

<<Sono qui perchè ho saputo che devi assistere alle nostre prove, però senza uno di noi non puoi entrare... Hanno mandato me>> disse, con noncuranza.

Ecco.

Era tornato lo Yoongi scontroso e noioso.

Decisi sul momento di comportarmi come lui.

<<E allora? Non sei contento di essere venuto a prendermi?>> risposi decisa.

<<No, per niente: questo posto fa schifo, il servizio è pessimo, con tanto di cameriere che non si reggono in piedi... Avevo detto che non dovevo metterci più piede qui e invece? Sono ancora qui solo perchè il tuo "ragazzo" non aveva voglia di uscire a venirti a prendere ed io ero l'unico fuori di casa... Se io fossi in te lo lascerei... Ma sei troppo ingenua per capire certe cose... Ah Giuly, hai la capacità di mandarmi fuori di testa così sviluppata che meriteresti un premio!>>

Inutile.

Era molto più bravo di me in arroganza.

E decisi di usare ciò contro di lui: <<In arroganza però non ti batte nessuno! Ne collezioneresti a palate di premi in questa categoria tu!>>

Ero soddisfatta.

<<Andiamo Giuly>> disse Yoongi.

<<Genio devo lavorare prima!>>ribattei io.

<<Ma che lavorare! Spicciati, o farò tardi!>> rispose lui.

Mi prese la mano.

Oddio. Mi partì quella stessa sensazione che provavo quando cercavo di ricordare il bacio di Nam.

Per un attimo cercai di non pensarci e mi limitai a seguire Yoongi.

Mi spinse quasi sulla sua auto, simile a quella di Nam, solo di colore nero.


Partimmo.

Qualche chilometro e Yoongi frenò di colpo.

<<Ma che fai?!>> urlai.

<<Non è colpa mia se ci sono gli imbecilli ai semafori!>> ribattè lui, urlando sopra di me.

Feci un respiro profondo. Il semaforo era rosso.

<<Mi spieghi cosa ti ho fatto?>> chiesi, più lentamente.

Yoongi sbuffò e abbassò lo sguardo.

<<Allora?>>

<<Niente. Non mi hai fatto nulla. Sono io che sono sbagliato>>

<<Cosa vuol dire?>>


YOONGI'S POV

Panico. E ora cosa le dico? Non posso dirle di amarla! Cioè, che volevo stare con lei fino a quando Nam rivelò di starci insieme... Quindi decisi di dire frasi un po' a caso sul momento.

<<Non riesco a controllare le mie emozioni, sia belle che brutte. Quando mi arrabbio, poi, sono cavoli amari: potrei spaccare tutto o anche... Fare male a qualcuno. Non riesco a gestirmi, le mie emozioni sono troppo turbolente. Quindi non posso permettermi di avere troppi amici o addirittura una ragazza... Potrei impazzire sul serio e ferire qualcuno, sia fisicamente che a parole. Poi, quando mi accorgo di aver sbagliato, è sempre troppo tardi, e tutti non credono che le mie scuse siano sincere, e così non ho mai nessuno a parte gli altri membri su cui contare. E tu ne sei la dimostrazione: non hai creduto alle mie scuse. E da allora pensi che sono un arrogante maleducato>>

Ma che cavolo sto dicendo?  

Come mi sono uscite queste parole? 

Notai che però Giuly mi stava guardando in modo perplesso. Così pensai di continuare su questa strada. Forse qualcosa si stava muovendo... Ah, no: era solo il mio battito cardiaco.


GIULY'S POV

Io ero stupefatta. Era incredibile quel ragazzo. Non riuscivo a crederci. Da arrogante e presuntuoso a sensibile e sincero.

<<Oddio, Yoongi... Io ti giuro, non so cosa dire... Mi hai spiazzata, sul serio. Non ci credo... Io, ti giuro, non l'avrei mai immaginato da uno come te... Io pensavo facessi apposta... Ti prego, scusami, non avevo nessuna intenzione di ferirti... Scusami>>

Restammo in silenzio.

Io, un po' per non farmi vedere, un po' perchè dovevo appoggiarmi da qualche parte, girai la testa e appoggiai il gomito quasi sul finestrino.

Iniziarono a scendermi piccole lacrime.

<<Non serve nascondersi Giuly... Se ti va, possiamo ricominciare da ca...>>

<<Toc TOC TOC>>

Qualcuno bussò al finestrino di Yoongi. Lui abbassò.

<<Scusate ragazzi, le vostre cose potete farle in un altro momento? Il semaforo ha già ripetuto tre volte il verde, potete andare? Avete creato una fila enorme! E io sono in ritardo>>

<<Sì, andiamo>> disse Yoongi.

E ripartimmo.

<<Sono felice che tu mi abbia detto quelle cose... Comunque, per dirtela tutta, ci credo alle tue scuse, perchè ti considero mio amico, e stai tranquillo: ci sarò sempre, anche per aiutarti a controllarti... Sempre>> dissi poi.

Mi sentivo dentro di dirgli queste cose. Ci tenevo che lui lo sapesse.

<<Grazie Giuly... Spero ci esserci sempre anche io>> mi rispose lui.

Finalmente arrivammo alla Bighit.

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