Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

《Capitolo 2》

Da quel giorno, le cose presero veramente una piega diversa. Le scappatoie di Talia e Baji aumentavano settimana dopo settimana, verso mete ogni volta diverse e la ragazza dai capelli grigi sembrava essere cambiata con la sola influenza del moro e senza rendersene nemmeno conto non era più la brava ragazza che era prima.
Baji stava proprio crescendo una piccola teppista.

Certamente la sua media scolastica rimaneva impeccabile e di sicuro non aveva intenzione di fare a botte con nessuno, ma quel lato "libero" che ammirava nel teppista, stava poco a poco crescendo dentro di lei.
Nella prima lezione che aveva avuto col professor Baji, aveva imparato a "Non avere rimpianti" e Talia ne aveva così tanti e non aveva certo intenzione di far sì che questi aumentassero, ma non aveva nemmeno intenzione di far diventare quelle loro fuge, una brutta abitudine.

Ma nonostante tutto, aveva la sensazione che il divertimento che cercava, la stava raggiungendo a passo costante e forse avvicinarsi a Baji era tutto quello di cui aveva bisogno senza nemmeno saperlo.

Una giornata soleggiata, accompagnata dal passaggio di aria fresca, era così che poteva interpretare Baji, Talia.
Nuvolette bianche scorrevano veloci sopra le loro teste, mentre la stella più grossa che la Terra potesse vedere, cercava come poteva di illuminare le loro teste. Uniti dal vento quasi tagliente, superavano veloci macchine di ogni tipo, trovando vantaggio nel traffico con la loro moto, con cui vincevano le gare che si erano imposti con gli altri veicoli.

La testa su un altro pianeta e l'estate ormai a metà, sarebbe presto finita anche per loro.
A bordo di quel bolide nero, andavano ovunque volessero, senza limiti né restrizioni ed era questo il momento preferito di Talia, quando andavano in giro insieme.

L'osservare di sfuggita quei panorami che la guardavano andare via, mentre il corpo di Baji di fronte a lei, la proteggeva il più che poteva dal vento senza tregua. Il riuscire a sentire il calore del corpo del ragazzo, che talvolta le afferrava la mano anziché tenere le sue sul volante e la sua stretta calda e sicura che la trascinava lontano da tutto.  Baji si era reso conto che viaggiare in compagnia era più divertente di quanto immaginasse e spaventare una povera ragazzina con i suoi stupidi scherzi, lo divertiva ancora di più e si era legato a lei senza nemmeno volerlo e lui, in un certo senso, aveva paura di rovinarle la vita.
La stava trascinando troppo oltre, se il suo andazzo fosse stato quello, avrebbe fatto sì che il suo mondo da brava ragazza venisse da lui stesso rovinato e rovinarla era l'ultima cosa che voleva.

Una ragazza talmente fastidiosa da far quasi ridere. Così intelligente, capace in tutto da far sentire inferiore chiunque senza nemmeno volerlo, eppure così bella. Sembrava il fiore bianco di un limpido stagno, obbligato a stare lì per l'eternità. Obbligato a quello scenario monotono, mentre sotto i suoi petali luminosi nascondeva imperfezioni e paure, che vennero scoperte assieme alle sue altre qualità da un visitatore curioso.
E il mondo silente li osservava correre via insieme. Correre via dalla monotonia, dalla loro vita e da tutto ciò che li avrebbe resi tristi e una loro nuova scappatoia, li aveva portati questa volta al Parco dei Divertimenti.

《Su forza Baji! Andiamo!》

Senza nemmeno pensarci, una volta scesa dalla moto, afferrò la mano al moro trascinandolo con tutta la fretta del mondo, fuori da quel parcheggio, vedendo in lontananza le attrazioni già in funzione.
Baji non l'aveva mai vista agitata in quel modo, forse perché per una volta non erano fuggiti da scuola, ma lo divertiva vederla sotto quella luce. Sembrava una bambina in gita scolastica e a quanto pareva Baji avrebbe dovuto badare a lei per tutto il giorno.

《Guarda che le giostre non scappano mica eh》Le rispose il moro, con evidente poca voglia di correre.
《Prima arriviamo meglio è per noi!》

E continuando a trascinare dietro di sé il moro, raggiunse finalmente le gigantesche attrazioni che la chiamavano senza tregua.
Così alte, così imponenti e così paurose, che facevano udire a tutti i passanti, le urla più acute dei passeggeri a bordo delle giostre più spericolate e Baji e Talia avevano già deciso che non ne avrebbero saltata nemmeno una.

Con sguardi da complici divertiti, iniziarono a fare un'attrazione dopo l'altra. Dalle più alte alle più veloci, da quelle con l'acqua a quelle senza e seduti uno affianco all'altro in quella sola mattinata riuscirono a fare un bel po' di giostre, nonostante le varie code.

《Sai Baji, credo che la parte più divertente di ogni giostra, sia quando durante la discesa inizi a fare facce strane》
《HEY! -》

E senza lasciarlo finire, l'ultima delle giostre su cui erano saliti cadde in picchiata verso il suolo, mentre il teppista che improvvisamente smise di divertirsi, non faceva altro che pensare a insulti rivolti alla grigia, che nel mentre rideva più allegra che mai, non sapendo ancora che cosa l'attendesse una volta giunta sulla terra ferma.

《Tu brutta stronzetta, con la faccia da angelo! Non dire più che le facce che faccio sono brutte! Sono fottutamente magnifico in tutto!》

E agli insulti che le vennero rivolti, insieme all'enorme ego che Baji nascondeva dentro di sé, Talia non poteva fare a meno di ridere a quello strabo comportamento e sotto quel continuo blaterare, i due ragazzi si sedettero su una panchina per riposarsi un po'.

Le giostre dall'alto del cielo, continuavano con il loro percorso spericolato, mentre il silenzio fra quei due giovani cadde dedicandogli riposo. Baji allargò le braccia sulla panchina e lasciò che la sua testa cadesse all'indietro, mentre Talia poco più distante da lui, lo osservava con occhi diversi rispetto a quelli con cui lo osservava tempo addietro, dal suo monotono banco di scuola.

Ora lei poteva dire a tutti di conoscere Baji Keisuke per quello che realmente era, non per come tutti lo definivano. Lui non era una cattiva persona e forse non lo era mai stato e più lei si avvicinava a quel così strano teppista, più non aveva intenzione di fare ritorno da qualunque posto lei fosse giunta.
Baji stava sempre più prendendo importanza all'interno della vita di quella banalissima secchiona.

《Vuoi farmi la coda?》

Le chiese il moro alzando leggermente la testa in sua direzione, notando che Talia lo stava fissando senza fiatare, cosa che curiosamente lo divertì.

《Eh-?》Rispose la grigia, riprendendosi dal suo stato di trans.
《Ti ho chiesto se vuoi farmi la coda》Ripetè il ragazzo, che ricevette responso con un verso accompagnato da un cenno positivo da parte della sua amica.

Talia si sfilò uno degli elastici che portava al polso e portò le sue mani pallide sui i morbidi capelli di Baji, che per facilitarle il lavoro, le rivolse la schiena.
Con attenzione e cura, sistemava quei mori capelli cercando di rendere quella semplice acconciatura la più precisa possibile e una volta finito, il teppista si girò trovandosi accolto da un dolce sorriso da parte della grigia.

《Ti sta bene la coda》Gli disse guardandolo, mentre l'affermazione senza doppi fini, lo imbarazzo più di quel che si aspettasse.

Ma il neo-dialogo che stava nascendo fra i due, venne presto interrotto dal pianto disperato di una bambina, non molto distante da loro, che attirò inevitabilmente l'attenzione della ragazza.

《Ti prego, non fare quello che hai intenzione di fare》

Talia ignorò bellamente le parole del moro e alzandosi dalla panchina, lasciò che la sua gentilezza innata prendesse il sopravvento su di lei. Si avvicinò alla bambina, che con guance arrossate si strofinava con insistenza gli occhi inondati dalle sua lacrime e si accovacciò di fronte a lei sorridendole.

《Ciao piccola, cosa è successo?》

La bambina cercò come poteva di porre fine al percorso delle sue lacrime, mentre osservava spaventata la ragazza di fronte a lei. "Sembra gentile" pensò subito.

《H-ho perso la mia mamma e mi sono fatta male al ginocchio》

Talia afferrò le piccole manine della piccola, inumidite dalle lacrime e le strinse nelle sue, continuando a sorridere per rassicurarla. Guardò rapidamente il suo ginocchio per dedurre senza troppe preoccupazioni che si trattava solo di una sbucciatura.

《Andiamo a cercare insieme la tua mamma, così si prende anche cura del tuo ginocchio, va bene?》

A quella richiesta i suoi piccoli occhi si illuminarono, mentre le lacrime che  sembravano finire lasciavano il loro posto ad un sorriso infantile che crebbe in fretta sul suo visino, accompagnato dallo squotere della sua testa in segno positivo.
Baji stronfinandosi gli occhi con due dita, osservava la scena, che in qualche modo aveva già previsto, da quella panchina da cui non avrebbe voluto scollarsi e maledicendo quella bambina per aver rovinato la sua giornata con Talia, si alzò raggiungendo incazzato lei e la mocciosa.

《Come ti chiami?》Continuò la grigia.
《Haruka, t-tu?》Chiese lei timidamente.
《Io mi chiamo Talia》Quest'ultima si guardò alle spalle cercando Baji, che sostava poco più distante da lei con sguardo scocciato.
《E quello con la faccia arrabbiata là giù, si chiama Baji》

Talia lasciò andare le mani della piccola e la prese con attenzione in braccio, lasciando che lei si attaccasse al suo collo e con passo calmo raggiunse il moro imbronciato, che la osservò da piedi a testa soffermandosi sul suo viso.
I suoi occhioni azzurri che lo guardavano, le guance rosee che risaltavano sulla sua pelle pallida e le sue labbra incurvate verso il basso in un espressione seria che non tardò a diventare più serena con un sorriso.

《Non mi guardare così Baji! Non potevo far finta di niente. Aiutiamo la piccola Haruka a trovare la sua mamma e poi torniamo a divertirci, va bene?》

E sbuffando il teppista roteo gli occhi, mettendo le sue mani nelle tasche della sua felpa smanicata, che quel giorno indossava, affiancandosi alla grigia che aveva iniziato a camminare sicura che lui l'avrebbe seguita.

《Dov'è che hai visto l'ultima volta la tua mamma e a proposito come si chiama?》Domandò Talia.
《La mia mamma si chiama Hisako e l'ultima volta che l'ho vista eravamo vicino alla giostra dei cavalli》
《Eh?! Ma è abbastanza lontana da qui quella giostra, come hai fatto ad arrivare fino a qui Haruka?》
《E giustamente dovevi proprio finire affianco a noi》Si lamentò sboffonchiando Baji, tra sé e sé,  cercando di non farsi sentire soprattutto da Talia che, per sua sfortuna, udì forte e chiaro quello che disse e in tutta risposta ricevette una gomitata sul braccio e nel  mentre Talia continuava a far finta di nulla chiacchierando e camminando con la piccola Haruka che sembrava essere diventata più serena, al contrario del moro che non sopportava più quella situazione. Sospirò di nuovo e decise di mettere da parte il suo disappunto, dandola vinta alla grigia alla quale tolse la bambina dalle braccia per portarsela sulle sue.
Talia lo guardò sorpresa e prima ancora che riuscisse a dire qualcosa, Baji la interruppe.

《Sei debole. Con quelle tue braccine piccole avresti finito per stancarti》

E per non lasciar si, che la ragazza al suo fianco vedesse ancora la sua faccia imbronciata, lui girò dal lato opposto il suo volto e lei semplicemente rise per quel probabile dolce gesto da parte dello strano amico.

《Lo sapete che la mia mamma fa la fioraia!》Disse la piccola ai due ragazzi.
《Wow, figo》Rispose sarcastico Baji ricevendo un'altra gomitata da Talia.
《Che bello Haruka! A te piacciono i fiori come alla tua mamma?》
《I fiori sono bellissimi, mi piacciono tanto! La mamma dice sempre che ogni persona è legata ad un fiore. A me ha detto che sono un giglio! Posso dare un fiore anche a voi!?》
《Certo!》

Esclamò Talia, curiosa di sapere che fiore le sarebbe mai capitato e dopo un paio di secondi che la bambina passò a pensare con cura alla pianta da assegnare a quei ragazzi gentili rispose.

《Lui è una Rosa rossa, mentre tu sorellona sei un Fiordaliso》

Baji una Rosa rossa. Così bella ma così irraggiungibile e tutti non potevano far altro che ammirare da lontano. Una rosa così piena di spine, spine che usa per farsi scudo, per impedire ai disturbatori di avvicinarsi, mentre nasconde sotto di esse il suo vero carattere e Talia un Fiordaliso blu. Dolce e delicato come la persona a cui è stato assegnato. Un fiore con nulla di particolare, d'altronde il Fiordaliso non è certo così bello come la Rosa, ma che appariva quasi incantevole a chi aveva tempo per guardare i suoi petali anche per un istante.

E fu semplicemente curioso, il come quella bambina quasi per gioco, tirò fuori il nome di due fiori che effettivamente potevano rappresentare i due giovani in maniera quasi accurata e Talia pur non essendo esperta in quel campo, rimase affascinata da quel verdetto e anche Baji, seppur dimostrasse disinteresse, fu attento al responso.

Ma anche quella giornata, come tutte quelle che passavano insieme da ormai un po' di tempo, non rispettò i piani che loro stessi si erano imposti e stanchi delle giostre la Rosa, una volta trovata la mamma della piccola Haruka, portò lontano da quel parco, il Fiordaliso. Senza una meta che li attendesse e seduti ancora una volta su quella GSX250E, il cielo sopra le loro teste aveva cambiato chissà quante volte il suo colore, mentre il tempo che passavano assieme sembrava scorrere con un soffio di vento.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro