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Capitolo 8

Questa mattina mamma non è andata a lavoro, il mercoledì è il suo giorno libero.

Quando mi sono svegliata la colazione era già pronta, mi sono alzata prima in modo da avere tempo di prepararla ma come ogni mercoledì ci ha pensato lei senza dirmelo.

Sicuramente aveva previsto che avrei provato ad alzarmi prima del solito per farle evitare di preparare la colazione, così si è alzata ancora prima di me.

Le ho sempre detto che non serviva che lo facesse ma le fa piacere farlo, la mattina non è mai a casa e una volta a settimana le piace prendersi cura di me prima di andare a scuola.

È stanca e si merita riposo, sono felice abbia un intera giornata per riposarsi al meglio.

"Come sta Shoichi?" chiede mentre la aiuto a sistemare alcune cose in cucina.

Poco fa abbiamo preparato una torta insieme, a causa di alcuni problemi a scuola i professori hanno dato un giorno di pausa agli studenti per poter sistemare la situazione, così io e mamma ne abbiamo approfittato per passare del tempo insieme.

"Sta bene! È molto preso dagli allenamenti ultimamente. La sua squadra è davvero forte e lui è il miglior capitano del mondo!" sorrido alzando le mani al cielo, facendola così ridere qualche secondo.

"Non viene a casa da un po', lo sa che quando vuole può venire, è sempre il benvenuto."

Sorrido.

Si interessa sempre così tanto a lui.

"Lo inviterò a cena una di queste sere." le rispondo.

Forse sarà stanco a causa degli allenamenti ma la cucina di mamma gli è sempre piaciuta, sono sicura che non rifiuterà un invito a cena.

"E quel ragazzo carino non viene più qui?"

Mi volto nella sua direzione cercando di capire a chi si riferisce.

Non ho mai portato dei ragazzi a casa ad eccezione di Shoichi e Hanamiya, quindi andando a esclusione deve essere Hanamiya.

"Lo vedo oggi pomeriggio, esco con lui."

"C'è anche Yoshino?"

Scuoto appena la testa.

"Siamo solo io e lui."

"Da soli eh...Beh, salutamelo!"

"Okay!" le sorrido.

Non pensavo le sarebbe piaciuto vedere di nuovo Hanamiya, se l'avessi saputo prima gli avrei chiesto di venire a casa più spesso.

Vorrà dire che lo farò.

[Nel tardo pomeriggio]

"Non fare quella faccia da ebete." mi dice dopo avermi vista bere alcuni sorsi di tè.

"Hanamiya! Assaggialo!" rispondo, sollevando e avvicinando la tazza al suo viso.

Essendoci il tavolo a dividerci faccio quello che posso.

Spero solo di non rovesciare il tè.

"Ma non lo voglio."

"Dai, è buonissimo!"

"Immagino. Sembrava avessi visto un unicorno poco fa quando hai bevuto un sorso."

"Uffaaa! Ma perché non lo vuoi bere? Mi metto a urlare se non lo assaggi." insisto, mettendo poi un broncio, tenendo ancora la tazzina.

"Non è un problema mio. Per quanto mi riguarda puoi anche rompere la finestra tanto non sono io a dover pagare i danni."

Sospiro poggiando la tazzina sul tavolo, ormai credo sia meglio rassegnarmi.

Chiudo gli occhi spingendomi poi di schiena contro il divanetto.

In questo locale si respira un aria davvero rilassante, è un posto molto tranquillo, sembra quasi di sentire l'atmosfera di casa.

D'un tratto sento il rumore di una tazzina, è molto vicino e questo mi porta a pensare solo a una cosa.

Spinta dalla curiosità riapro gli occhi, notando così Hanamiya bere un sorso del mio tè.

"Alla fine l'hai assaggiato! Allora, com è?"

"Non ho fatto il minimo rumore, che razza di udito hai? Comunque è buono."

"Visto! Te l'avevo detto!"

"Perché ti esalti tanto? È solo tè." sorrido limitandomi a osservarlo senza dire nient altro.

Si è voltato verso sinistra come fa di solito e ha la guancia poggiata sopra il palmo della mano destra.

A primo impatto potrebbe sembrare infastidito ma se ho imparato a conoscerlo almeno un pochino questo suo modo di fare fa parte del suo carattere, anche se può sembrare nervoso o infastidito da qualcosa a volte non lo è, semplicemente non è uno di quelli che lo dimostra.

Se cambiasse modo di fare non sarebbe lui, e poi mi piace così com è.

"Possiamo uscire da qui? Quei bambini stanno urlando troppo, mi sta scoppiando la testa." dice, poco prima di alzarsi e andare verso l'uscita.

Non mi ha lasciato il tempo di rispondere, quei bambini devono avergli procurato molto fastidio, non immaginavo scattasse verso l'uscita lasciandomi indietro.

"Aspettami! Non lasciarmi indietro!"  gli dico, raggiungendolo poco dopo fuori dal locale.

Le vetrine dei negozi sono così belle, vorrei poter entrare a dare un occhiata ma se lo facessi non avrei il tempo per girare tranquilla.

Tra non molto devo tornare a casa, quindi mi accontenterò di guardare le vetrine.

"Aaahh! Che carino questo cappello! Guarda, è bianco e deve essere morbidissimo. Che dici, mi starebbe bene?"

"È solo un cappello."

Sorrido di nuovo prima di spostarmi per vedere i negozi più avanti.

"Guarda, non pensi che questa giacca si intoni perfettamente con la mia sciar...Hanamiya, dov è la mia sciarpa?" chiedo cercando di restare calma, non vedendo la sciarpa attorno al collo.

Quando siamo entrati in quel locale la portavo attorno al collo e se qualcuno avesse provato a sfilarla me ne sarei sicuramente accorta.

Significa che l'ho lasciata da qualche parte?

"Forse mi è caduta da qualche parte...E se non riuscissi più a ritrovarla?" dico, tenendo gli occhi fissi sui marciapiedi che riesco a vedere.

Speravo di vederla a terra qui vicino ma non c'è niente, quindi deve essere successo dopo che siamo usciti dal locale.

E adesso che faccio?

"Non so proprio come fare, quella sciarpa è molto importante per me. Avrei dovuto fare più attenzione e lasciarla in un punto visibile come ho sempre fatto."

Sono sul punto di piangere.

Yoshino me l'ha regalata l'anno scorso per il compleanno, spesso ho la testa tra le nuvole e rischio di dimenticarmi le cose ma con quella sciarpa ho sempre fatto molta attenzione.

Sono sempre stata attenta affinché non potesse mai succedere qualcosa di questo tipo, eppure sono comunque riuscita a dimenticarla da qualche parte.

Sono così triste, cosa dovrei fare adesso?

Apro lentamente gli occhi dopo aver sentito la mano destra separarsi da quella sinistra.

"Vieni con me."

Mi sta stringendo la mano, per questo adesso sento meno freddo, se continua a stringerla tra non molto non ne sentirò più.

"Hanamiya? Dove andiamo?"

"A cercare la tua sciarpa prima che qualcuno la porti via. Però vedi di non piangere, sei fastidiosa."

Mi fermo a guardarlo sorpresa da ciò che ha deciso di fare, ero talmente disperata che non ci sono arrivata, avrei dovuto pensare subito al tornare indietro ma l'ha fatto lui per me.

Sono felice, le lacrime non scendono più.

Sorrido cercando di trovare le parole adatte da usare ma non riuscendo a trovarne nessuna in tempo, Hanamiya ha iniziato a correre e avendo la mia mano unita alla sua sono stata costretta a seguirlo.

Per fortuna sono abbastanza brava in educazione fisica altrimenti non avrei resistito un paio di minuti, lui corre velocissimo.

Si vede che è in una squadra di Basket.

Cerco di riprendere fiato dopo essermi fermata, mi ha lasciato la mano per avanzare di qualche passo e guardarsi intorno.

"Hanamiya...Che cosa facciamo?"

"Vai a chiedere nel bar in cui siamo stati prima. Se non la trovi torna qui e aspettami in quel piccolo parco. Io vado a cercare la tua stupida sciarpa da un altra parte." mi dice poco prima di allontanarsi con le mani in tasca.

Fortunatamente non è passato molto tempo tra l'orario in cui ci trovavamo in quel bar e quello in cui mi sono accorta di non averla con me, così è più probabile nessuno l'abbia presa.

Il problema però è che non ricordo dove l'ho lasciata, se l'avessi messa sulla sedia allora la signorina l'avrebbe tenuta tra gli oggetti smarriti ma se non fosse così sarebbe un guaio.

"Non devi perdere tempo Yuma, devi trovare quella sciarpa!"

Dopo essermi detta quelle parole ad alta voce attraverso la strada fino ad arrivare in quel bar.

Non c'è nessuno, deve essere sul punto di chiudere, le ragazze stanno passando lo straccio sul pavimento.

Spero solo di non disturbare.

Hanamiya non si sarebbe fatto problemi a chiedere ma io non sono come lui, ho paura di dare fastidio o magari di essere di troppo in queste situazioni.

"Buonasera! Vi chiedo scusa, non volevo disturbarvi. Volevo solo chiedervi se avete trovato una sciarpa rossa. Prima sono stata qui e quando sono andata via mi sono accorta di non averla con me ma non ricordo dove l'ho lasciata. Scusate, sono un po' svampita..." dico con un sorriso ma trovandomi in leggero imbarazzo.

"Mi dispiace, non abbiamo trovato nessuna sciarpa."

"Ah...Grazie lo stesso! Buon lavoro! Tornerò sicuramente qui, il vostro tè è davvero buono!"

Saluto con la mano uscendo subito dopo dal locale, andando via ho sentito una delle ragazze augurarmi buona fortuna per la sciarpa ma non l'ho ringraziata, normalmente mi sarei fermata e l'avrei fatto ma prima non me la sono sentita.

Ho perso quella sciarpa a causa di una mia distrazione, forse non me lo perdonerò mai.

Conoscendo Yoshino se glielo dicessi ci riderebbe sopra, poi mi rassicurerebbe dicendomi che me ne regalerebbe un altra, però per me non sarebbe la stessa cosa.

Sospiro sedendomi poi sull'altalena del parco, non mi resta che aspettare Hanamiya anche se ormai temo di aver perso le speranze.

Perché sono così distratta?

"Ti avevo detto di non piangere."

È la voce di Hanamiya.

All'improvviso sento scivolare qualcosa di morbido sopra la mia testa.

L'ho afferrata con dolcezza dopo averla vista davanti ai miei occhi.

È la mia sciarpa.

"Hanamiya! Hai trovato la mia sciarpa! Sono così felice, dov era?"

Mi sono voltata verso di lui con un sorriso, sto cercando di trattenere le lacrime dalla gioia per non dargli fastidio ma è davvero difficile.

Sono troppo felice che l'abbia trovata.

"Era in un parco più avanti. Al bar con noi c'erano dei bambini, seduti ad uno di quei tavoli in fondo al locale, erano insieme a un genitore. Ho pensato che potessero trovarsi in quel parco grande che c'è poco più avanti visto che questo è troppo piccolo per far giocare dei bambini. Ho chiesto a uno di loro e una bambina mi ha detto che l'hanno trovata per terra e per non lasciarla lì l'hanno portata fino al parco per custodirla in attesa che la proprietaria fosse tornata a prenderla."

Ha pensato veramente a tutto questo?

Come ha fatto?

Ah, già.

Lui è intelligentissimo.

Metto una mano sopra le labbra prima di lasciarmi andare in una risata.

"Perché adesso ti sei messa a ridere?"

"Non è nulla, è che mi stavo chiedendo come avessi fatto a fare un ragionamento simile ma poi mi sono ricordata che tu sei intelligentissimo. Quindi mi è venuto da ridere per non esserci arrivata prima!" gli rispondo per poi continuare a ridere ancora un pochino.

Pensare che prima mi veniva da piangere.

"Quando hai finito di ridere ce ne andiamo."

Si è spostato davanti a me, mi sta dando le spalle e io sono ancora seduta sull'altalena, intenta a osservare alcune foglie accanto ai miei piedi.

In un momento come questo forse dovrei dire qualcosa, ma l'unica cosa che mi viene da fare è sorridere pensando al gesto di Hanamiya.

Risponde sempre in modo scontroso ma non fa altro che aiutarmi e essere gentile con me, a modo suo riesce sempre a rendermi felice, non so come lui faccia ma sono contenta di averlo al mio fianco.

"Grazie, Makoto."

Mi alzo avanzando di qualche passo, notandolo voltarsi, tenendo ancora le mani nella tasca.

Gli sto mostrando nuovamente un sorriso, quando sono con lui non riesco a fare altro.

"Cos è tutta questa confidenza all'improvviso?"

"Eh? Ti ha dato fastidio? Mi dispiace moltissimo, se preferisci posso continuare a chiamarti Hanamiya!" dico cominciando a muovere in continuazione le mani.

"Non importa. Fa come vuoi."

"Sapevo l'avresti detto."

Gli ho risposto con un sorriso, ero sicura che non gli avrebbe dato fastidio ma nonostante questo prima per un attimo ho avuto il dubbio, dopotutto sto imparando a conoscerlo da poco.

Beh, almeno questa volta è andata bene.

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