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Capitolo 12

Questa mattina mi sono alzata presto per preparare la colazione.

Dall'aspetto sembra buona ma spero sia veramente così, ho anche controllato su internet per accertarmi di aver preparato tutto correttamente.

Makoto è arrivato pochi minuti fa, sta iniziando ad assaggiare le cose che ho terminato di preparare solamente adesso.

Spero sia tutto buono, di solito sono brava in cucina.

"Allora? Com è?"

Sono talmente in ansia di conoscere la sua risposta che ancora non ho toccato cibo, vorrei sapere cosa ne pensa prima di cominciare a mangiare qualcosa.

"Sei brava in cucina" sorrido.

Sono felice pensi questo, se l'ha detto significa che sta mangiando con gusto e la cosa non può che farmi piacere.

Mi sono impegnata così tanto solo per lui.

"Ah Makoto! Devo assolutamente raccontarti cosa ho detto ieri pomeriggio a Yoshino mentre eravamo in biblioteca per studiare. La sua espressione era divertentissima!"

"Che cosa le hai detto? Una delle tue?"

"Le ho detto che sarebbe stato carino entrare nella squadra di Basket. Però poi mi sono resa conto che è impossibile." rispondo, poggiando il bicchiere sul tavolo dopo aver bevuto qualche sorso.

Mi sta guardando con espressione confusa, se lo conosco abbastanza in questo momento si sta chiedendo se avrei potuto veramente accorgermene da sola senza alcun aiuto da parte di Yoshino, se me lo chiedesse sarebbe un po' imbarazzante visto che è andata esattamente così.

Non ha ancora detto nulla e ormai non credo lo farà, ha ripreso a mangiare facendo finta di niente.

Sono stata fortunata, adesso ho la possibilità di cambiare argomento.

Se mi avesse fatto più domande e sarebbe arrivato a chiedermi cosa mi avesse spinta a pensare di entrare in squadra non sarei riuscita a mentire, per fortuna Makoto non è uno di quelli che fanno troppe domande.

Chissà che imbarazzo avrei provato se gli avessi detto che in quel momento stavo pensando a lui.

"Ah Makoto! Adesso che ci penso io non ho mai visto la divisa della vostra quadra, quando mi sono presentata agli allenamenti stavate usando un altra maglia. Quanto mi piacerebbe vederla! Non hai una foto mentre la indossi?"

Sorrido, avvicinandomi con il viso presa dall'entusiasmo.

Quando io e Makoto torniamo insieme a casa lo vedo indossare la felpa della divisa quindi posso solo immaginare di che colore sia.

Scommetto che gli sta benissimo.

"Non ce l'ho."

"Ah...Peccato. Beh non fa niente. Avrò qualche occasione di vederla no?"

Avevo la sensazione non ne avesse di foto con indosso la divisa ma ho voluto provare, so bene che Makoto non è il tipo che passa parecchio tempo a farsi foto.

"Perché non andiamo a fare qualche tiro domani? Abbiamo la mattina libera no? Ti porto anche la divisa."

Non mi aspettavo una proposta simile da parte sua, di solito sono io quella che insiste nel voler fare qualcosa insieme a ma stavolta non sono stata io a proporre di uscire, significa che la distanza che sento si avvicina sempre di più al momento in cui scomparirà.

"Giocheremo di nuovo a Basket insieme! Come sono felice...Penso io a portare da bere e qualcosa da mangiare in caso ci venisse fame."

"Guarda che non siamo in guerra. Di fronte al campo ci sono i distributori automatici."

"Lo so, però vorrei preparare qualcosa con le mie mani."

Mi è sempre piaciuto cucinare, fin da quando ero bambina, mi piaceva imparare tutte le ricette che mamma preparava.

Cucinare per una persona a cui tengo molto mi rende felice, per questo spesso insisto sul voler preparare qualcosa anche quando non serve.

"Come vuoi. Passo a prenderti domani mattina alle otto. Adesso andiamo o faremo tardi."

Si è alzato per andare a prendere le sue cose come se non avesse detto nulla, eppure io sono rimasta sorpresa, non immaginavo bisognasse alzarsi così presto per andare al campo.

"Eh? Alle otto? Ma non è un po' presto?"

"Forse, ma non ci tengo a farmi fregare il campo. Vedi di andare a dormire presto perché non entrerò dalla finestra per venirti a svegliare."

Ha risposto poco prima di mettersi la giacca e aprire la porta, se non mi sbrigo mi lascerà qui.

"Aspettami! E per domani mattina va bene alle otto, metterò un sacco di sveglie così non potrò non svegliarmi. Comunque ti avrei impedito di entrare dalla finestra in ogni caso, potresti farti male e non voglio ti accada nulla di grave!"

"Quante scene per una finestra. Dai, muoviti."

Sistemo la sciarpa attorno al collo prima di uscire di casa insieme a lui, questa sera quando torno a casa devo iniziare a preparare per domattina, sono così contenta.

L'ultima volta mi sono divertita tanto insieme a Makoto, non avevo idea di come muovermi ma grazie a lui sono riuscita a fare un canestro, è stato divertente.

[La mattina seguente]

Siamo arrivati al campo da poco ma sto ancora pensando a quanto accaduto a casa mia dopo l'arrivo di Makoto, ieri a colazione non pensavo avesse in mente una cosa diversa da quella che avevo pensato, mi ha messa in imbarazzo.

Inizio Flashback

"Makoto! Sono pronta! Ho preparato tutto! Come vedi mi sono svegliata e sono anche in perfetto orario! Allora? Vogliamo andare?"

Ho indossato qualcosa di sportivo in modo da poter giocare a Basket liberamente, con questi non dovrei avere problemi.

"Intendi venire vestita così?"

"Eh?"

"Cambiati, mettiti questa."

Mi ha lanciato una maglia sul viso ma è stato talmente veloce che non sono riuscita a vederla, mi ha colto alla sprovvista.

"Makoto...Ma questa è la tua divisa?" gli chiedo dopo averla guardata attentamente.

Non posso vedere che espressione sto facendo in questo momento ma ho come la sensazione mi stiano brillano gli occhi.

Come immaginavo i colori sono gli stessi della felpa, sono sicura che se la mettesse ora penserei subito a quanto gli starebbe bene.

Però non riesco a capire, se deve indossarla lui per quale motivo mi ha detto di metterla?

"I pantaloncini mi sembrava inutile darteli. Ci avresti ballato dentro, accontentati di quella. Io ti aspetto qui ma fai in fretta."

Ha poggiato la schiena contro la parete vicina all'ingresso, quindi non stava scherzando quando mi ha detto di andare a cambiarmi.

"Makoto...Ma questa non dovresti metterla tu? Ieri mattina quando abbiamo parlato credevo arrivassi qui con quella già indosso. Perché vuoi che sia io a indossarla?"

"L'ho deciso quando ti ho proposto di questa mattina. Volevo vedere come ti stava."

Arrossisco, spostando lo sguardo verso il basso, sono talmente in imbarazzo che non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi.

La divisa mi starà sicuramente grande, dovrei mettere dei leggings appena sotto il ginocchio e indossare un top per nascondere tutto.

Non so se ce la faccio, potrei svenire solo al pensiero di fare una cosa simile.

"Continuo a pensare sia meglio la tenga tu..."

"Sei talmente innamorata di me che non vedi l'ora di vedermi con quella addosso? Se vuoi mi cambio qui davanti a te, basta chiedere."

Il mio cuore ha cominciato a battere ancora più velocemente e ormai temo di essere bloccata, non so se mi riprenderò tanto facilmente.

Non riesco a dire neanche una parola, dalla mia bocca escono solo iniziali di parole che non riesco a completare.

Non so cosa mi sia preso, ma ho paura che se lo vedessi a petto nudo ora il mio cuore non reggerebbe.

"Scherzo. Però muoviti, non ho tutto il giorno."

Menomale, stava solo scherzando, per un attimo ho temuto l'avrebbe fatto davvero.

Senza fare altre scene vado in camera mia, cerco qualcosa che vada bene da mettere sotto la divisa e dopo essermi cambiata torno da Makoto.

Sto tenendo di nuovo la testa bassa, prima di uscire dalla stanza mi sono voltata verso lo specchio per vedere come mi stava ma non ho fatto altro che pensare a Makoto.

Pensavo che ora sto indossando la sua divisa, quella che usa nelle partite, questa cosa mi fa battere forte il cuore anche se ancora ne ignoro la ragione.

Se indossassi la divisa di Shoichi mi sentirei allo stesso modo?

"Ti sta bene. Adesso andiamo, siamo già in ritardo. Ti aiuto con le borse."

Mi ha fatto un complimento ma non era niente di speciale, è stato talmente veloce che se non l'avesse fatto non avrebbe fatto differenza.

Ha insistito tanto per vedermi in divisa e poi si limita a dire che mi sta bene, non capisco cosa dovrei pensare, non so nemmeno perché avrei voluto dicesse qualcosa di più.

Cosa mi aspettavo da lui?

Fine Flashback

Sono seduta su una panchina a osservarlo mentre fa qualche tiro, da quando sono qui non mi sono ancora avvicinata alla palla.

"Sono dieci minuti che mi tieni il broncio. Cosa sei, una bambina dell'asilo?" chiede poco dopo aver fatto entrare il pallone dentro il canestro.

Si è fermato a guardarmi, mettendo una mano sul fianco.

In realtà non so nemmeno io per quale motivo lo sto facendo, credo che in parte sia perché non riesco a capire determinate cose.

Senza che me ne accorgessi sono finita con il tenergli un broncio, però non sono arrabbiata, non avrei alcun motivo per esserlo.

Il fatto che io sia confusa non significa che devo coinvolgere le persone che mi stanno intorno, quindi dovrei cercare di non pensare troppo e divertirmi insieme a Makoto.

"Mi hai imbrogliata." rispondo, arrossendo appena e distogliendo lo sguardo.

Per colpa tua stavo morendo di imbarazzo.

"Smettila, non hai cinque anni."

"Uffa, devi sempre rispondermi in questo modo! Anche io ho i miei pensieri e le mie preoccupazioni..."

Ho messo di nuovo il broncio, però non sono arrabbiata con lui, semplicemente sono uscite dalla mia bocca parole che non pensavo avrei finito per tirare fuori in questo momento.

Di solito non parlo delle mie preoccupazioni, anche quando le ho faccio finta di non averne e mi mostro sempre sorridente alle persone.

Ognuno di noi ha delle cose a cui pensare, non sarebbe carino aumentare i pensieri degli altri a causa di come mi sento, preferisco pensarci e risolvere da sola questi momenti.

"Preoccupazioni riguardo cosa? Ti ho fatto mettere la maglia perché già sapevo ti sarebbe stata bene."

"Ma ci sono delle ragazze a cui potrebbe stare meglio..."

"Ma tu te li inventi i problemi? Sai che mi importa delle altre ragazze. Ho dato la mia divisa a te, quindi smettila di pensarci e alzati, non ti ho fatta venire per scaldare la panchina."

Sorrido facendo come dice, mi sono alzata in un attimo senza pensare a niente, con le sue parole le mie preoccupazioni sono svanite.

Non pensavo potesse arrivare a dirmi qualcosa di simile, sono felice che mi consideri speciale.

"Va bene! Passami la palla! Ti faccio vedere quello che so fare! Sono migliorata tantissimo dall'ultima volta!"

"Sei migliorata? Hai messo una palestra in cantina e non me l'hai detto?"

Scuoto appena la testa prima di rispondergli.

In realtà mi sono basata su una mia sensazione, dopo quel pomeriggio non mi sono avvicinata neanche una volta ne a una palestra ne a un campo da Basket.

"Beh no, ma grazie ai tuoi consigli ho imparato molto quindi sono sicura che farò canestro con tutti i tiri che farò!" sorrido spalancando le braccia con entusiasmo.

Forse mi sono esaltata troppo.

Dopo aver sentito una forte risata sposto lo sguardo verso Makoto, fino a un secondo fa lo tenevo verso destra cercando di non mostrare quel filo di imbarazzo che iniziavo a sentire.

Non l'avevo mai visto ridere così, di solito lo fa e mi prende in giro ma questa volta sembra diverso, sembra felice.

Ha un sorriso bellissimo.

"Quindi se tu mi dai un consiglio su come cucinare meglio un piatto io imparo a farlo anche se faccio schifo in cucina, ho capito. Allora vediamo questo tuo miglioramento."

Mi ha passato la palla dopo aver terminato la frase, ha smesso di ridere ma ha ancora quel suo dolce sorriso sul viso.

Non riesco a smettere di guardarlo, mi sento bloccata, non so cosa fare.

"Ti sei pietrificata?" chiede continuando a guardarmi.

Non riesco a capire cosa mi succede, in questi giorni non faccio altro che pensare a lui e quando non è insieme a me sento il bisogno di vederlo, andare a scuola è diventato più piacevole perché ho la possibilità di vederlo.

Inoltre quando sto con lui spesso il mio cuore inizia a battere più velocemente del solito, mi sento in imbarazzo e non so come dovrei rispondere o comportarmi.

Forse non mi sento bene, magari ho la febbre, anche se mi sembra molto improbabile non so che altro dovrei pensare.

Scuoto di nuovo la testa, se mi metto a pensarci ora finirò per rimanere in questo stato tutta la mattina e sarei costretta a scappare a casa.

"Ci sono! Adesso vedrai! Sta a guardare come entra nel canestro!"

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