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Y/N's pov

Un misto di profumi di colonia completamente diversi tra di loro si fa strada nel mio naso, ubriacando il mio olfatto. Mi sembra quasi di riconoscere ogni singola personalità, come se ogni goccia fluttuante nell'aria spieghi i gusti e il carattere di ciascuno. In tutto ciò spero con il cuore che le loro fragranze stiano coprendo l'ambiente attorno a me e che non sentano l'effetto che la fatica ha fatto al mio corpo, sempre se abbia deciso per una volta di risparmiarmi ulteriore imbarazzo. In ogni caso non lo danno a mostrare e mi sento molto meglio. Dopo qualche secondo di entusiasmo e dinamismo, ci stacchiamo l'uno dall'altro. Li ringrazio di essere venuti a trovarmi con una leggera malinconia, convinta che tra poco se ne vadano e che purtroppo sia giunta l'ora dei saluti. "Oh, non è finita qui" ridacchia invece Namjoon, gesticolando con le mani per enfatizzare la cosa e scoccando una rapida occhiata agli altri, prima di tornare con gli occhi su di me "la nostra agenzia ha ben deciso di regalarti un desiderio: qualsiasi cosa tu chieda verrà avverata, nei limiti del possibile ovviamente. Saremo una sorta di genio della lampada made in Korea" aggiunge a nome di tutti, divertiti dall'intelligente paragone. Non appena tali parole vengono pronunciate, dietro e fuori la sala incominciano a liberarsi reazioni di qualunque tipo. C'è chi, come le mie compagne di ballo, sta applaudendo e schiamazzando sul quanto mi meriti un regalo del genere e chi impreca in preda all'invidia. Non mi sfuggono qualche "che fortunata la straniera!/non è giusto! perchè lei!" e mi limito a mostrare loro il sorriso più sincero e cordiale.

Tornando a noi..qualsiasi cosa? "ad una condizione" aggiunge come se mi avesse letto nel pensiero. Ah ecco, c'è la fregatura. Annuisco curiosa e un po' intimorita. "firmare il contratto che ti renderà parte della main dance crew come la prima ufficiale ballerina femminile e che tu sia disposta a seguirci ovunque ti sia chiesto dall'agenzia. Si parla quindi di viaggi di lavoro, registrazione di episodi che necessitano comparse e via dicendo".

huh? seriamente ho sentito quel che ho sentito?

Sono sconvolta. Come può essere il mio più grande sogno, la condizione del desiderio?

Rimango in silenzio per un po' di secondi senza sapere cosa rispondere. Non mi sto davvero capacitando di tutto ciò, ho paura di svegliarmi da un momento all'altro e ritrovarmi nel mio letto. "s-seriamente?" sussurro scrutando loro, poi il signor Park che mi annuisce contento e loro di nuovo. Incomincia a venirmi in mente di tutto, creando un gran caos in testa. Improvvisamente mi si figura davanti agli occhi il volto di papà. No, non posso. Per quanti problemi risolverebbe, è una cosa troppo pesante da chiedere. "Però hanno detto qualsiasi cosa" mi sussurra un angolo della testa. Tento di scacciare il pensiero, sebbene ritorni e in modo più opprimente. è una scelta troppo difficile da fare, sopratutto per una persona che non ha mai chiesto alcun tipo di aiuto o sostegno in vita sua. Intanto i secondi passano e si tramutano in minuti ed io, immobile, non so cosa ancora cosa dire o fare. Mi sento come se, chiedendo loro la cosa, mostrassi a tutti quanto io sia egoista, quanto sia facile risolvere i problemi con la ricchezza. "Non hai nessun desiderio?" borbotta Jin "una macchina nuova?una villa?" esclama seguito dalle risate degli altri. Gioco con le dita delle mani in preda al nervosismo, sentendomi gli occhi di tutti addosso, poi mi decido. "non vorrei sembrare spudorata, ma.." dico percependo l'intensità dei loro sguardi aumentare nella mia direzione "se mi unissi a voi, incomincerei a guadagnare soldi?". Loro si guardano e annuiscono sorridendo per mettermi a mio agio e non far sembrare strana la domanda appena fatta nel silenzio generale calato in sala. "Il mio desiderio è.. che tutti i soldi guadagnati vadano automaticamente nel conto sanitario di mio padre e che sia coperto fino alla sua guarigione. Questo, si, questa è l'unica cosa che voglio". Un sospiro tremante esce dalle mie labbra. Nessuno dice niente, fino a che il suono dei loro applausi incomincia a riempire ogni angolo della stanza "Sarà fatto!" esclamano entusiasti. Sento il cuore allungare un battito nel mio petto e gli occhi bruciare. Dopo aver trattenuto tanto, sento la cosa come l'ultima goccia del vaso traboccante e mi ritrovo a non resistere più: scoppio a piangere dalla gioia e, cedendomi le gambe, finisco sul pavimento reggendomi il viso tra le mani. Finalmente, finalmente mia madre non dovrà lavorare il triplo per permettersi le spese, finalmente non si priveranno di nulla e potranno stare in pace. Le mie orecchie non sentono che il rumore degli scatti aumentare e il battito delle scarpe di qualcuno avvicinarsi a me.

Jungkook's pov

Non appena la vedo accasciarsi a terra i miei piedi si muovono senza controllo nella sua direzione e mi chino immediatamente per stringerla forte commosso, senza badare alle reazioni della gente e ai numerosi scandali che usciranno in men che non si dica. Qualche secondo dopo gli altri ci raggiungono e si piazzano attorno a noi, ritrovandoci ad abbracciarla di nuovo. Il suo capo non supera le mie spalle e mi ritrovo ad avere il viso basso sui suoi capelli: profumano di cocco.

Chiudo per un attimo gli occhi e mi concentro sui miei sensi. La sento tremare tra le mie braccia, le sue mani che si posano appena sui miei avambracci, il suo viso nascosto nel mio petto e la sua voce che ci ringrazia e si scusa, spezzata dal magone. Non so perchè, ma la fragranza che emana mi ricorda inconsciamente le giornate che ho passato insieme agli altri alle Hawaii. I colori del tramonto, l'acqua fresca sui nostri corpi, tutto mi sa di semplicità e spensieratezza. Non appena i commenti incominciano a farsi sempre più forti mi stacco da lei a malincuore. Si asciuga le lacrime in modo delicato con il lato del polso e per un microsecondo mi sono ritrovato ad alzare la mano con l'intento di farlo al suo posto. Per evitare però di attirare ancora di più l'attenzione verso di noi, ho evitato. "vi ringrazio di cuore, siete la cosa più bella che mi sia mai capitata" mormora tirando in su con il naso. Che tenera.

Y/N's pov

Ci alziamo da terra e Jimin mi accarezza la spalla gentilmente. Se dovessi trovare una parola per descrivere il suo tocco oserei dire: angelico. Lo sento appena, ma mi conforta come non mai, è incredibile.

[...]

Sono passate un paio di ore. Se ne sono andati quasi tutti e siamo rimasti solo noi otto più lo staff e la gente della scuola di ballo. Ci troviamo nel salottino in cui di solito ci riposiamo e mangiamo dopo gli allenamenti, reduci di discorsi su tutto e di più. E' fantastico come quasi ogni cosa dicessero, la sapessi già. Non li seguo dal loro debutto, ma sono passati un bel po' di anni e la cosa ha creato una sorta di legame invisibile tra di noi, è come se fossimo amici di vecchia data insomma. Ho riso tantissimo a parlarci e ho capito quanto siano di buon cuore.

"Le valigie della ragazza sono già pronte" sento improvvisamente dire dal manager del gruppo entrando nella stanza dalla porta, vicino a cui posa quelli che apparentemente sembrano essere i miei bagagli. Dietro lui scovo confusa mia madre, che mi sorride a trentadue denti. Sorpresa dalla cosa mi alzo dal divano e, chiedendo gentilmente a Taehyung - che è stato seduto di fianco a me tutto il tempo - di farmi passare, corro ad abbracciarla. "sono così fiera di te" mi sussurra all'orecchio. "mamma, non hai idea di cosa stia succedendo" farnetico con il viso nascosto nel suoi capelli, è più bassa di me. "si che lo so, non abito mica su un monte isolato" ridacchia staccandosi. La guardo e mi scanso per mostrarle i ragazzi. Lei li saluta con la mano e un leggero inchino e torna a guardarmi "come mai le mie valigie si trovano qui? devo partire da qualche parte?" chiedo stranita. lei annuisce e ci passa una mano sopra come per spolverarle, sebbene stiano luccicando sotto il Led della camera "e ti va bene che vada con loro?papà?" chiedo. Lei mi dà qualche leggera pacca sul braccio "Non preoccuparti, i migliori infermieri, mandati dall'agenzia, si stanno già prendendo cura di lui. Ora vai, e insegui il tuo sogno! Ma prima, fatti la doccia e cambiati che la strada da fare sarà bella lunga" huh? mi giro verso i ragazzi in cerca di risposte "dobbiamo registrare Bon Voyage 4 e ti è stato chiesto di seguirci in quanto dovremo fare dei concerti privati lì, in Nuova Zelanda". I miei occhi si spalancano da soli

"in Nuova Zelanda!?"

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