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Ciao Izuku,
ieri ti ho visto nascondere la lettera durante la lezione... per poi sgattaiolare in bagno subito dopo il suono della campanella.
Eri impaziente di leggerla?
Comunque sia sono content* del fatto che non le hai buttate (o se lo hai fatto quando non ti ho visto, perlomeno so che le hai lette). Ai tuoi occhi potrei sembrare un pazz* o un* stalker, ma in realtà non è così... diciamo che sono *l* tu* ammiratore segreto.
So anche che probabilmente ora ti starai scervellando sul chi sia. Posso sentire gli ingranaggi del tuo cervello girare frenetici, infondo tu sei così. Anzi, forse adesso saremo in classe, tu avrai appena finito di leggere la lettera (probabilmente a ricreazione) e probabilmente starai borbottando tra te e te come fai sempre... ed io starò ridacchiando, senza ovviamente farmi beccare. Tu invece scommetto che verrai ripreso dal prof.
Ma questo lo saprò solo quando avrai letto la lettera~
- *l* tu* ammiratore/ammiratrice segret*
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Izuku continuava a sbattere freneticamente la penna sul quaderno aperto, tenendo la mano libera davanti alla bocca.
Aveva un'espressione corrucciata e teneva gli occhi fissi su un punto non preciso del suo astuccio.
Anche quella mattina aveva ricevuto una lettera... ma chi poteva mai essere il mittente? La situazione lo stava incuriosendo parecchio.
Aveva un ammiratore segreto? Era la prima volta! Da quando aveva memoria nessuno si era mai interessato a lui in quel senso. Anzi, nessuno si era particolarmente interessato a lui in qualsiasi senso prima di iniziare il liceo (a parte All Might, ma quello era un dettaglio).
Chi poteva mai essere?
E Izuku poteva fidarsi? Magari era solo uno stupido scherzo, magari lo stavano solo prendendo in giro... anche se la seconda opzione l'aveva già scartata: nessuno dei suoi compagni gli sembrava tanto crudele.
Era arrivato alla conclusione che, sì, era uno scherzo innocente. Probabilmente di Kaminari e Mineta: quei due, insieme, facevano piuttosto paura.
Eppure la curiosità era troppa, tanto che non riusciva a pensare ad altro.
«... Midoriya!»
Il verde sobbalzò sulla sedia e spostò gli occhi incontrando quelli furenti di Aizawa sensei... aveva per caso attivato il suo quirk? Le sue iridi sembravano rosso fuoco!
«S-sì?» domandò, titubante, mentre un leggero rossore imporporava le sue guance.
«È la terza volta che ti chiamo. Non sei più alle medie, né al primo anno, qui non accettiamo distrazioni... intesi?»
«M-mi scusi... non succederà più...» sussurrò il ragazzo, stringendo il tessuto dei pantaloni della divisa.
L'uomo annuì, continuando poi la sua lezione e Izuku rimase concentrato sulla lavagna, non vedendo il sorrisetto divertito del suo presunto ammiratore segreto.
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