❥18.
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Hana respirò a fondo.
Era ancora seduta sul grembo di Taehyung, cercava di muoversi il meno possibile poiché sapeva che la posizione in cui si trovavano era scomoda.
Intrigante per alcuni versi, ma anche scomoda per altri.
Le mani del ragazzo erano ancora ben salde sui suoi fianchi, Hana cominciò a sentire le sue gambe tremolare, avrebbe voluto alzarsi in piedi almeno per sgranchirle, muoverle un po'.
"Non sento più le gambe." Hana sussurrò a Taehyung, che ormai si era adagiato sulla ragazza, il mento era ancora posato sulla spalla di lei.
"Chiedi a quel bastardo del tuo ex se puoi alzarti." Il biondo parlò, Hana sgranò gli occhi per il tono duro che usò il ragazzo seduto sotto di lei.
"Ce l'hai con lui..." Hana rifletté ad alta voce.
"È palese che abbia voluto fare questo gioco del cazzo per metterci alla prova." Taehyung ringhiò con voce severa, ammettendo di star provando del profondo astio nei confronti di quello che una volta, poteva definire il suo amico più stretto.
Hana non disse nulla, sapeva bene anche lei che era così.
Guardò i ragazzi che si trovavano tutti in piedi di fronte allo sgabuzzino, stavano contando i secondi rimanenti alla fine dell'obbligo di Jin e Mei.
"Non penso che abbiano fatto qualcosa." Yoongi borbottò.
"Io sono sicuro che non abbiano fatto nulla." Hoseok rispose, certo che Mei non fosse in grado di spingersi oltre con un ragazzo, soprattutto se quel ragazzo era Jin.
"Jimin!" Hana chiamò il suo ex, che appena la sentì si girò verso di lei.
"Non sento più le gambe... devo alzarmi, almeno per poco, poi mi rimetto a sedere."
"Perché non ti fai fare un massaggino dal tuo ragazzo?" Jimin scherzò, ma la replica di Taehyung arrivò dura e furente.
"Perché non vai a farti fottere?"
Il brusio creatosi all'interno del salotto si dissolse in un attimo.
Namjoon non si accorse che i sette minuti erano scattati e che i secondi continuarono a proseguire; i suoi occhi, ma anche gli occhi di tutti gli altri si erano posati su Jimin e Taehyung.
Hana deglutì, non capì perché il biondo avesse risposto in quel modo a Jimin, aveva capito che il ragazzo fosse rimasto infastidito per quel gioco, ma rispondendo così sembrava che serbasse un tremendo e profondo rancore nei confronti del festeggiato.
Hana pensò che fosse tutto molto strano, non c'era bisogno di arrabbiarsi così tanto.
Jimin strinse la mascella, le mani si chiusero in due pugni; si ordinò dentro di sé di stare calmo, e per un breve, piccolissimo secondo si era pentito di aver lasciato Iseul, avrebbe volentieri usato la ragazza e l'avrebbe baciata proprio in quel momento, davanti a Taehyung.
Solo per fargli un dispetto, perché sapeva quanto la bionda fosse importante per il suo amico.
"Non respiriamo qua dentro!" Jin urlò, rompendo la tensione pesante che si era formata nell'aria.
Il ragazzo non aveva alcun problema a restare altro tempo con Mei, era lei che cominciava ad avere il respiro sempre più affannoso.
E a Jin non faceva bene udire gli ansimi di Mei così vicini, quei rumori trasmettevano in lui delle voglie che sarebbe stato meglio rimanessero nascoste.
Namjoon aprì lo sgabuzzino, si scusò con l'amico non appena notò che i sette minuti erano passati da un pezzo.
"Quello non è un posto adatto per le persone che soffrono di claustrofobia." Jin commentò, fece uscire prima Mei che andò subito a bersi un bicchiere d'acqua.
"Allora... com'è andata hyung?" Jimin chiese a Jin, quest'ultimo sorrise.
"Continuiamo, mi devo vendicare."
"Oh andiamo! Non ci racconti nulla?" Namjoon insistette, ma Jin sfoderò un sorriso furbo e negò col capo.
"A proposito Nam, verità o obbligo?"
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Il gioco continuò.
Hana non ci credeva, ma si stava divertendo perché i ragazzi avevano inventato degli obblighi assurdi.
Jungkook ad esempio era già ubriaco, e stava ronfando sul divano.
Ma anche se si stava divertendo, non si era dimenticata della posizione in cui era costretta a stare.
Con le gambe sempre più doloranti, Hana mosse il bacino e quella rapida azione fece sussultare Taehyung, che strinse la carne dei fianchi della ragazza tra le dita.
"Hana... non ti muovere troppo." Taehyung mormorò all'orecchio della più piccola.
"Scusa... ma le gambe mi fanno davvero male." Ribatté lei, muovendo il bacino di nuovo.
Il suo sedere strusciò contro il membro di Taehyung, che parve risvegliarsi a causa di tutti quegli sfregamenti.
Gli occhi di Hana si spalancarono... aveva sentito qualcosa di duro.
"Tae..."
"Sta' zitta." Taehyung ringhiò, visibilmente in imbarazzo perché il suo autocontrollo lo stava piano piano abbandonando.
"Allora... Tae." La voce di Yoongi arrivò calma ma quasi spaventosa alle orecchie del biondo, che inclinò leggermente la testa di lato, guardò l'amico più grande con curiosità.
"Devo scegliere? Obbligo!"
E appena Taehyung vide che Yoongi guardò Jimin al suo fianco, il biondo comprese di aver fatto una cavolata.
Non ci poteva credere, Yoongi era sempre stato uno che se ne stava sulle sue, e invece sembrava essersi messo d'accordo con Jimin.
"Allora... un altro obbligo a tempo." Yoongi parlò, Jimin aveva già il cellulare in mano.
"Oh, se dobbiamo andare nello sgabuzzino ci andiamo di corsa, almeno così posso far muovere le gambe." Hana sospirò, fortemente stanca di stare ferma in quella posizione.
"Oh no, tu devi restare sempre seduta sul suo grembo. Devi solo girarti."
Hana si accigliò, non le stava piacendo come si stava evolvendo la situazione.
"Cosa dobbiamo fare hyung?" Taehyung domandò freddamente, consapevole di avere contro non solo Jimin, ma anche Yoongi.
Capì che entrambi sospettavano della loro relazione, e mentalmente si ripeté che lui e Hana avrebbero dovuto giocarsela bene.
"Due minuti di bacio con la lingua, senza mai staccarsi per prendere fiato."
"Fai anche tre." Jimin aggiunse, Yoongi alzò le spalle.
"Facciamo tre."
Il cuore di Hana si fermò.
Baciare con la lingua Kim Taehyung per tre minuti, davanti a tutti... non faceva parte dei suoi piani.
Sapeva che Jimin avrebbe fatto di tutto per mettere loro i bastoni tra le ruote.
Al contrario però, Taehyung sogghignò.
"Nessun problema."
Hana si girò, si risedette sul grembo del biondo ma guardò il ragazzo con un velo di preoccupazione presente negli occhi.
Taehyung cercò di rassicurarla, le dita accarezzarono morbidamente la sua vita, i pollici di lui si mossero circolarmente sulla pelle coperta dal tessuto del vestito di lei.
"Okay, al mio tre-"
Yoongi non aveva ancora cominciato a contare, che Taehyung si era già gettato sulla bocca di Hana.
Il biondo si era buttato affamato, come se non mangiasse da mesi e le labbra di Hana fossero l'unico pasto permesso dopo tanto tempo.
La lingua di Taehyung si infilò ingorda nella cavità orale della ragazza; ella si mosse lentamente, esplorò ogni millimetro della bocca di Hana, assaporandola, gustandola, succhiandola.
Involontariamente Hana mosse i fianchi, il bacino si scontrò contro quello di Taehyung, e l'eccitazione già presente crebbe ancor di più da ambedue le parti.
Taehyung ringhiò, stava per gemere ma quel verso venne risucchiato dall'incontro bagnato di lingue, denti e labbra che si stava consumando sotto gli sguardi increduli di alcuni, imbarazzati di altri, e sotto gli occhi colmi di disprezzo di Iseul.
Erano trascorsi due minuti ma i due ragazzi non erano ancora a corto d'aria, e continuarono imperterriti a baciarsi, a toccarsi, a strusciarsi tra loro.
Hana sentì un fuoco provenire dalla zona del basso ventre ed espandersi sempre di più, fino a colmare ogni punto del suo corpo.
Lo stesso Taehyung, che non si stava facendo scrupoli davanti ad Iseul, posò le mani a coppa sul sedere di Hana, spinto dall'eccitazione e dal bisogno più voglioso.
Hana percepì le mani del biondo sulle sue natiche, eppure non le fermò, non scansò quelle mani impertinenti.
Perché quel tocco così sfrontato e arrogante, ad Hana piacque parecchio.
Le mani di lei accarezzarono la linea del collo di lui; la ragazza non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma aveva sempre trovato attraente il collo di Taehyung, gli sarebbe piaciuto marcarlo, segnarlo con la propria bocca.
Se doveva essere onesta con sé stessa, Hana del suo finto ragazzo aveva sempre trovato attraente tutto.
"Tre minuti." Yoongi pronunciò, eppure i due non si bloccarono.
Così accecati dal calore, dal desiderio, dalla voglia che non udirono per nulla la voce di Yoongi, continuarono a baciarsi, a fondere le proprio bocche, ad incastrare le labbra pulsanti tra loro, a far rincorrere ed intrecciare le loro avide lingue.
"Tae!" Iseul urlò, a quel punto Taehyung si fermò e con lui anche Hana.
Ma Taehyung non rivolse la sua attenzione all'amica, gli occhi di lui rimasero puntati sul viso della mora ancora seduta sul suo grembo.
La pelle del viso di Hana solitamente pallida aveva acquisito colore, le labbra della ragazza erano visibilmente più gonfie e ancora un po' lucide per i baci bagnati.
Il respiro era corto, Hana stava ansimando sopra Taehyung, il suo petto si muoveva velocemente su e giù e quest'immagine fu quasi ipnotica per gli occhi del biondo.
Il ragazzo non riuscì a staccare il suo sguardo da quello di Hana, anche lui boccheggiava in cerca d'aria, poiché ne era rimasto a corto.
Le dita di Taehyung stringevano con forza la vita di Hana; allentò la presa per permetterle di alzarsi e potersi girare verso gli altri, rimanendo comunque seduta sopra di lui.
Sopra il suo membro che adesso era più eccitato e bisognoso che mai.
Entrambi deglutirono, Hana stava sprofondando nell'imbarazzo perché si rese conto solo in quel momento cos'avessero appena fatto di fronte ai loro amici.
Così presa dalla situazione, mentre la lingua di Taehyung si trovava nella sua bocca Hana si era dimenticata delle persone presenti attorno a loro.
Ora che invece erano ritornati alla realtà, Hana volle nascondersi per fuggire dagli sguardi scrutatori degli altri.
"Grazie hyung." Taehyung sorrise a Yoongi, a differenza di Hana lui non era imbarazzato per aver messo su quel piccolo spettacolo.
Yoongi accennò un minuscolo sorriso, dopodiché guardò Jimin; il viso di quest'ultimo si era incupito.
"Ehm... okay, tocca a te Tae." Namjoon parlò, volendo continuare con il gioco senza soffermarsi troppo sulla scena che si era consumata davanti ai loro occhi.
"Jimin. Devi scegliere verità dato che hai scelto obbligo prima."
Jimin annuì; poco prima Namjoon lo aveva obbligato a farsi cinque shot di soju, che il festeggiato aveva tracannato come se fosse stata semplice acqua.
Il moro guardò Taehyung in attesa della domanda, ma non appena il più alto parlò, il cuore di Jimin e quello di Hana sobbalzarono.
"Perché hai lasciato Hana?"
Iseul tentò di non far vedere quanto quella domanda l'avesse agitata; si avvicinò sempre più a Kira e sperò che Jimin non svelasse il reale motivo che lo aveva spinto a rompere con Hana.
Tutti gli altri si accigliarono, Jin guardò Mei, notò quanto fosse a disagio anche la più bassa.
"Che cazzo di domanda è?" Jimin ringhiò, Yoongi posò una mano sul braccio del più piccolo, volendo evitare che accadesse qualcosa tra i due.
"Una semplice domanda. Non ci hai mai spiegato il motivo." Taehyung alzò le spalle, non voleva attaccar briga con Jimin, ma siccome lui stava giocando sporco allora decise di ripagarlo con la stessa moneta.
E in più, era davvero curioso di scoprire perché aveva lasciato una ragazza come Hana, certissimo che l'amore per la sua ex fosse ancora ben presente.
"Ve lo avevo spiegato invece."
"No. Ci avevi solo detto che Hana era molto gelosa nell'ultimo periodo."
"Bene. È questo il motivo, vedi che lo sai? La prossima volta gioca meglio Tae." Jimin gli sorrise presuntuoso, ma la voce di Hana fece sparire ogni scintilla di divertimento dal suo viso.
"Non è questo il motivo. Dimmi quali sono stati i momenti in cui ho fatto scenate di gelosia."
Jimin si morse l'interno della guancia.
Era visibilmente a disagio; fu molto veloce, ma per un brevissimo secondo Jimin con la coda dell'occhio guardò Iseul.
Hana non se ne accorse, troppo intenta a muoversi sopra Taehyung a causa delle gambe doloranti.
Ma Taehyung lo aveva visto.
Il biondo arcuò sospettoso le sopracciglia, un dubbio si insinuò nella sua mente.
"Oh andiamo Hana, litigavamo spesso nell'ultimo periodo, lo hai dimenticato?"
"Non l'ho dimenticato, ma litigavamo per altri motivi, non di certo per colpa mia!"
Taehyung aumentò la presa sul fianco di Hana; la mora si fermò e lanciò una rapida sbirciata al ragazzo dietro di lei.
"Andiamo avanti. Ce lo aveva detto il motivo, pensavo ci fosse qualcosa di più ma evidentemente è solamente questo." Taehyung borbottò.
Taehyung non stava guardando Hana; gli occhi stavano scappando dallo sguardo della più piccola, la sua attenzione era concentrata sulla mano di lei, che in quel momento lui stava involontariamente stringendo tra le dita.
Il biondo sospettava dentro di sé che ci fosse davvero qualcosa di più, e che in quel qualcosa c'entrasse pure Iseul.
E Taehyung aveva paura della verità.
Era una questione che non lo doveva riguardare, eppure il biondo si ritrovò a pensarci sopra più e più volte.
Intimorito da quel che avrebbero potuto scoprire, Taehyung decise di andare avanti, di non voler andare a fondo nella vicenda tra Jimin e Hana, perché era consapevole che Hana avrebbe sofferto più di quanto non avesse già fatto ai tempi della rottura.
No, non voleva vedere la ragazza soffrire ulteriormente; se prima non la sopportava, adesso aveva cambiato idea su di lei.
Hana era una persona fantastica, ma forse questo Taehyung lo aveva sempre saputo.
"Vai Jimin, tocca a te." Taehyung parlò gelidamente, lo sguardo era più cupo e la freddezza si riversava nel suo viso.
Freddezza rivolta completamente a Jimin.
Trascorse qualche secondo dove Jimin non disse nulla; il suo sguardo vagò dal viso di Taehyung, al viso di Hana che però era continuamente abbassato.
La mora continuava di tanto in tanto a spostare i fianchi, a cercare di smuovere un pochino le gambe anche rimanendo seduta, tutti piccoli movimenti che non davano pace alla zona inferiore del corpo di Taehyung.
Le mani del biondo strinsero ancor di più la vita di Hana, si morse il labbro inferiore perché sentiva che il suo membro era più eccitato che mai.
Con un grosso sospiro, la bocca di Taehyung si accostò all'orecchio della più bassa.
"Hana non te lo ripeto più: stai ferma."
"Mi fanno male le gambe..."
"A me fa male il cazzo tesoro, come la mettiamo?"
Hana arrossì all'istante.
Non ribatté, aveva sentito che la durezza premuta sotto il suo sedere era aumentata, ma aveva cercato di far finta di nulla.
Anche se i due parlarono a bassa voce, Jimin seguì attentamente il labiale di entrambi; l'obbligo lo aveva dato lui, eppure ora si stava pentendo di aver buttato Hana tra le braccia e gambe di Taehyung.
Siccome era il suo turno, si apprestò a ribaltare la situazione.
"Iseul. Verità o obbligo?"
Hana e Taehyung alzarono un sopracciglio, straniti.
I due ragazzi si erano appena lasciati, era strano che Jimin volesse giocare con la bionda.
"Davvero Jimin? Mi hai appena lasciata, e mi rivolgi la parola per questo gioco del cazzo?"
Jin, Namjoon e Hoseok, gli unici maschi del gruppo che ancora non sapevano nulla sgranarono gli occhi.
Anche Mei non ne era al corrente, ma poco le importava; nella sua testa continuavano a ronzarle le parole che Jin le aveva detto quando si trovavano dentro lo sgabuzzino.
"Devo smettere di parlarti?" Jimin sospirò.
"No ma-"
"Verità o obbligo. Scegli." Jimin aveva un'idea in mente, sperava che Iseul scegliesse obbligo.
"Obbligo." La bionda rispose, non poteva scegliere verità, a quel punto non si fidava più di Jimin, avrebbe potuto farle delle domande scomode.
Jimin sogghignò.
E appena il ragazzo guardò Taehyung e Hana, quest'ultima venne invasa da un altro cattivo presentimento.
Uno molto brutto.
"Nello sgabuzzino. Con Taehyung."
Il cuore di Hana perse un battito.
Jimin non aveva problemi a far stare Iseul e Taehyung da soli, sapeva che Iseul non avrebbe mai parlato al biondo riguardo quel che avevano fatto mentre lui stava ancora con Hana.
Se l'obiettivo iniziale di Jimin era quello di smascherare la coppia, adesso non solo puntava a questo, ma puntava anche a farli lasciare il prima possibile, cosicché Hana fosse libera da qualsiasi legame.
"Perché quelle facce? Siete amici, dovrete solo passare una decina di minuti insieme. Così la nostra Hana può anche sgranchirsi un po' le gambe, nel frattempo." Jimin sorrise, indicò lo sgabuzzino e prese il cellulare per mettere il timer.
Hana si alzò per far alzare anche Taehyung; fortunatamente quella sera il ragazzo indossava una felpa molto larga, gli copriva la parte superiore delle cosce e sperava che potesse anche nascondere la dolorosa erezione che lo stava torturando da poco dopo l'inizio del gioco.
Taehyung e Iseul entrarono nello sgabuzzino; prima che i ragazzi chiudessero la porticina, gli occhi del biondo si incrociarono con quelli di Hana.
Preoccupazione.
Taehyung vide la preoccupazione prendere vita sul volto della sua finta ragazza.
La linea che si era formata tra i loro sguardi venne spazzata via da Jimin, che chiuse la porta in faccia a Taehyung.
"Siccome non stiamo giocando a sette minuti in paradiso, starete là dentro un po' di più!" Jimin fece sapere.
"Per quanto?" Chiese Taehyung, ma non ricevette risposta.
"Sembri preoccupata." Mei si avvicinò cautamente alla sua migliore amica, che si affrettò a scuotere la testa.
"Non lo sono."
"Allora sembri gelosa."
Hana guardò Mei, sorrise.
"Davvero?"
"Un po'." Rispose a bassa voce Mei, entrambe guardarono verso lo sgabuzzino chiuso.
"Non capisco l'obbligo di Jimin, non c'è nulla tra Taehyung e Iseul... giusto?" Mei sussurrò, continuava a trovare il tutto molto confuso, ma sembrava davvero che Taehyung provasse qualcosa per la sorella di Jungkook.
Ma non aveva altre prove a cui aggrapparsi, poteva basarsi solo su quel poco che stava vedendo.
"Non c'è nulla tra loro due." Hana asserì seria, incrociò le braccia al petto.
"Jimin ha chiesto quest'obbligo solo per rompere le scatole a me.
È il suo passatempo preferito... disturbarmi." Hana aggiunse, lanciò un'occhiataccia al suo ex che lui scorse immediatamente.
Jimin le sorrise, le mandò un bacino volante e Hana avrebbe tanto voluto muovere il braccio e alzare il dito medio, sentiva le mani tremare ma tentò di stare ferma e calma.
"Distraimi... com'è andata tra te e Jin prima? Cos'è successo?" Non appena udì quelle parole il viso di Mei si scaldò diventando rosso rosso.
"E-ecco... io..." La castana balbettò, avrebbe tanto voluto raccontare ogni cosa ad Hana, ma sentiva lo sguardo insistente di Jin su di sé.
Il ragazzo la stava osservando, e questo bloccò ogni cosa in Mei; la sua capacità di ragionare, di pensare, di parlare.
"Sei tutta rossa... è successo qualcosa." Hana non riuscì a trattenere un gridolino eccitato, grazie a Mei stava riuscendo a distrarsi, a non pensare che Taehyung, il suo finto ragazzo, ma per cui provava qualcosa di vero, di forte, fosse costretto a stare per chissà quanto tempo con la ragazza per cui era cominciato tutto.
Ragazza che adesso era single, e che quindi Hana vedeva ancor più come una minaccia.
Mei si allontanò dallo sguardo studioso di Jin, Hana la seguì e le due ragazze entrarono in cucina.
Non appena la castana si accertò che fossero sole e distanti da orecchie indiscrete, parlò.
"Mi ha baciata prima, proprio qui!" Mei non si trattenne, saltò sul posto come un cagnolino eccitato in preda all'euforia.
"Ti ha baciata? Cosa? Perché me lo dici solo ora! Oddio, che bello!"
"Eri con Taehyung."
"Oh... vero. Ma ammetto che ti ho lasciata apposta da sola con Jin." Hana sorrise, poi una lampadina si accese nella sua testa.
"Ma quindi... quando avete fatto quell'obbligo il bacio c'era già stato?" Mei annuì, il sorriso della più bassa andava da un orecchio all'altro, e contagiò anche Hana che ridacchiò, felice per l'amica.
"Nello sgabuzzino mi ha detto che mi ha baciata perché gli piaccio tanto!" Mei saltò ancora, avrebbe voluto urlare di gioia ma non voleva attirare l'attenzione degli altri, quindi si limitò a saltare sul posto.
Hana spalancò la bocca, era incredula perché Jin aveva sempre cercato di mostrarsi gentile con ogni ragazza senza mostrare particolare interesse per qualcuna, invece ora sembrava che il bel ragazzo dai capelli neri si stesse sbilanciando, e anche tanto con Mei.
La mora prese le mani della sua amica, le strinse e avvicinò il viso al suo.
"Mei... dormirete insieme stanotte." Hana sogghignò, il volto di Mei bruciò sempre di più, quel pensiero la stava torturando da quando aveva saputo che avrebbe dovuto dividere la stanza con l'affascinante ragazzo.
"Lo so... sto morendo per l'ansia, da una parte non vedo l'ora che arrivi quel momento, dall'altra spero arrivi più tardi che mai."
"Perché più tardi che mai?" Hana inclinò di lato la testa, lanciò un'occhiata interrogativa all'amica.
"Perché ho paura."
Hana sorrise, abbracciò Mei per rassicurarla, ripetendole a bassa voce che sarebbe andato tutto bene.
Jin le aveva sempre fatto una buona impressione; si era sempre mostrato gentile, cordiale ed educato... se fosse stato un altro ragazzo Hana si sarebbe fatta mangiare dalla preoccupazione, ma con Kim Seokjin sentiva di poter stare tranquilla.
"È Jin... vedrai che andrà bene."
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"Aveva ragione Jin, non si respira qua dentro." Iseul borbottò, si guardò intorno, era buio ma non così pesto poiché riusciva a vedere quanto fosse stretto lo spazio in cui lei e Taehyung erano rinchiusi.
Non udendo alcuna risposta da parte del biondo, Iseul si accigliò.
"Ora siamo insieme, possiamo parlare e non mi rispondi? Ultimamente sei sempre più incoerente Tae."
"Incoerente? Io?" Il biondo ripeté, aggrottò la fronte un po' infastidito.
"Sì. Prima ti metti con una ragazza che non hai mai sopportato, poi prima ti sei lamentato perché io non volevo parlare con te. Ora parlo con te e tu non mi rispondi."
"Quindi possiamo parlare solo quando lo vuoi tu?"
"Non sto dicendo que-"
"Stai esattamente dicendo questo invece." Taehyung ringhiò a bassa voce, nonostante il buio Iseul comprese dal tono del biondo che si stava spazientendo.
"Complimenti comunque per lo spettacolo osceno di prima con la tua fidanzatina, certi movimenti e gemiti potevate risparmiarveli." Iseul insistette col voler punzecchiare Taehyung.
"Gemiti?" Il ragazzo alzò un sopracciglio confuso, nessuno dei due aveva riprodotto alcun verso, dato che le loro bocche erano costantemente attaccate.
"Gemiti soffocati. Si sono sentiti eccome." Iseul rispose con una smorfia di disprezzo.
"Sei gelosa?" Taehyung rise, l'invidia della bionda era sempre più visibile.
"Disgustata."
"Anch'io ero disgustato quando ti vedevo pomiciare con Jimin.
Siamo pari, tesoro."
"Non è una gara."
"No, altrimenti avrei già vinto io."
Iseul ridacchiò nervosamente, non capì come avesse fatto ad arrivare a quel punto con il suo migliore amico, una delle poche persone più importanti per lei.
"Sei cambiato da quando stai con lei Tae... non ci parliamo più come prima, sai che Jimin mi ha lasciata e non ti sei nemmeno preoccupato per me, di sapere come stessi."
"Non mi sembra che tu stia soffrendo."
"Come ti ho detto prima, lui a me piaceva molto."
"Sì, ma tu a lui no. Sapevamo tutti che Jimin tiene ancora ad Hana, lo sapevi.
Sapevi a cosa andavi incontro."
"Sai che Jimin tiene ancora alla sua ex e tu ti metti con lei... che razza di amico sei?" I toni si stavano scaldando, Taehyung serrò la mascella, avrebbe voluto dire tutto ad Iseul, tutto quel che si nascondeva dietro la relazione tra lui e Hana, ma si ordinò di resistere.
Nella mente di Taehyung riapparve l'istante in cui Jimin aveva rivolto quella rapidissima occhiata ad Iseul, quando lui gli aveva chiesto perché avesse lasciato Hana.
Gli occhi di Taehyung si fecero più scuri, un'oscurità fredda, pungente.
"Cos'è successo tra te e Jimin, quando lui stava ancora con Hana?"
Una morsa si formò all'altezza del petto di Iseul.
Pensò che non fosse possibile che Taehyung avesse capito tutto, si chiese dentro di sé come avesse fatto a nutrire dei sospetti su quel che è accaduto veramente.
La ragazza cercò di mantenere la calma.
"Perché questa domanda? Io e Jimin parlavamo poco quando lui stava ancora con Hana." La più bassa rispose tentando di essere il più naturale possibile.
"Sicura? Io ricordo che andavate molto d'accordo."
"Andavo d'accordo con lui come sono sempre andata d'accordo anche con tutti gli altri Tae. Perché mi stai chiedendo queste cose?" Iseul iniziò ad innervosirsi maggiormente, avrebbe voluto sviare la conversazione puntandola verso altro.
"Mh... così. Curiosità." Taehyung mormorò, si infilò le mani nelle tasche dei jeans e poggiò la schiena contro la parete angusta dello sgabuzzino, tentò invano di mettere un po' di distanza tra il suo corpo e quello della ragazza.
"Tempo fa mi stavi sempre vicino e mi riempivi di abbracci. Ora vedo che addirittura ti allontani."
"Ora sono fidanzato." Taehyung sorrise, continuava a ricordare ad Iseul la presenza di Hana nella sua vita apposta, per vedere come avrebbe reagito lei.
"Sei felice con lei?" La bionda domandò, non riuscì a controllare la voce, che abbandonò le sue labbra sotto forma di un sottile filo tremolante.
"Sì. Sono molto felice con Hana." Taehyung rispose immediatamente.
"Meriti di meglio."
"Me lo dici spesso Iseul, e io ti ripeto che Hana, è il meglio del meglio."
"Oh andiamo, non la sopportavi neanche!"
"Perché cavolo ti disturba se sto con Hana? Non ho mai detto nulla riguardo le tue relazioni, e credimi che di cose da dirti ne avevo e ne avrei ancora tante!"
Le voci elevate di Taehyung e Iseul risuonarono anche all'esterno dello sgabuzzino.
I ragazzi ascoltarono con interesse la discussione che stava nascendo tra i due amici; Jimin assottigliò gli occhi, per nulla sorpreso perché sapeva che sarebbe andata a finire così.
Il ragazzo si guardò intorno alla ricerca di Hana, non si era accorto che si era allontanata con Mei.
"Quanto altro vuoi farli stare là dentro?" Namjoon chiese a Jimin, lui indicò qualche altro minuto e si diresse verso la cucina.
Non era ancora entrato ma stava già sentendo le voci delle due ragazze; entrambe gli sembrarono contente, stavano parlando di qualcosa che aveva risollevato loro l'umore e Jimin sorrise nel sentire la risata armonica e carina di Hana.
Quasi gli dispiacque fermare quel piacevole momento. Quasi.
Appena la porta si aprì le due amiche si ammutolirono.
La testa di Jimin fece capolino, Hana arricciò il naso sbuffando, tra tutti quelli che c'erano si chiese perché fosse stato proprio lui a raggiungerle in cucina.
"L'obbligo di Iseul è finito?" Mei domandò a Jimin, conscia che da parte di Hana non sarebbe iniziata alcuna conversazione.
"Quasi... Hana?"
"Cosa?"
"Taehyung sta litigando con Iseul, è interessante quel che si stanno dicendo... ti consiglierei di venire ad ascoltare."
Hana tentò di non farsi prendere dall'agitazione.
Con rapidità superò Jimin e uscì dalla cucina, Mei e Jimin la seguirono con calma.
Ma la voce di Iseul arrestò ogni muscolo presente nel corpo di Hana.
"Perché ti ostini a stare con lei se sai che provi qualcosa per me?"
Hana sentì il suo cuore affondare.
Affondare con velocità sul fondo vuoto del suo stomaco.
La ragazza non riuscì a controllarsi, sentì i suoi occhi bruciare per le lacrime che sarebbero comparse a breve.
Il naso pizzicava, il suo petto si era appesantito; quelle parole, quella frase... aveva capito che non poteva esserci nulla tra lei e Taehyung.
Perché ciò che aveva appena detto Iseul era vero, e Hana già si immaginava il momento in cui il biondo si sarebbe messo con la sorella di Jungkook.
Stava vivendo dentro la sua mente una scena che sarebbe apparsa in un futuro molto vicino: Taehyung che metteva fine alla loro relazione.
Finta, relazione.
Certo, Hana non aveva scoperto nulla di nuovo, sapeva che Taehyung amava Iseul.
Ma sentire quelle parole proprio da lei fu un brutto colpo per Hana, perché voleva dire che i due avevano iniziato a parlare dei loro sentimenti, e se Iseul fosse stata d'accordo Taehyung si sarebbe messo con lei in un batter d'occhio.
Jimin, che si trovava alle spalle di Hana e aveva sentito anche lui tutto, come il resto dei ragazzi d'altronde, decise che era giunta l'ora di farli uscire.
"Hyung, falli uscire." Jimin ordinò ad Hoseok, che aprì immediatamente l'anta dello sgabuzzino, imbarazzato come anche gli altri per quel che avevano appena sentito.
Namjoon si avvicinò ad Hana, le accarezzò dolcemente la schiena.
Il più alto era sempre stato un buon amico di Hana, e stava odiando come si stavano comportando i ragazzi con lei.
Prima Jimin, poi Taehyung... agli occhi di Namjoon sembrava che entrambi stessero giocando con quella povera ragazza.
Namjoon sperò comunque che Iseul si stesse sbagliando e che Taehyung fosse davvero preso da Hana; ma pure lui non era granché convinto di tutta quella strana situazione.
I due ragazzi uscirono dallo sgabuzzino, Taehyung tenne lo sguardo ancorato sul pavimento, non ebbe il coraggio di guardare Hana negli occhi.
Tutti tornarono ai propri posti ma la mora non voleva sedersi di nuovo sulle gambe del biondo.
Senza controllare le proprie azioni, Hana afferrò il braccio di Jimin, il ragazzo si voltò e percepì il suo cuore stringersi non appena vide gli occhi lucidi della sua ex.
"Non farmi sedere di nuovo su di lui... per favore." Hana parlò con un filo di voce, Jimin annuì.
"Il gioco è finito." Jimin fece sapere a tutti.
Non era così che doveva andare.
Jimin avrebbe voluto fare tante altre domande, non aveva nemmeno chiesto nulla a Mei ma non importava più.
Dopo aver visto gli occhi lucidi di Hana, Jimin non se la sentì di continuare.
Aveva già capito tutto.
Hana provava qualcosa per Taehyung, ma lui sembrava avere occhi solo per Iseul.
~ Angolo Autrice ~
Questa volta sono stata più veloce, sono felice.🥰
Siccome sono già ad un buon punto con il nuovo capitolo, probabilmente aggiornerò il prossimo sabato.♥️
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo, della piega che sta prendendo la storia, mi piace conoscere le vostre opinioni.
Non so se avete riconosciuto la copertina, è stata la primissima di FB!
Non so perché ma volevo cambiare, e ho rimesso questa. ^^"
Grazie per aver letto, votato e commentato, al prossimo aggiornamento! ✨
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