...
<<Sei tu!!!>> esclamò Eragon trovandosi davanti una persona che non si sarebbe mai aspettato di rivedere tanto presto.
<<Si sono io, fratellino>>
<<Murtagh che ci fai qua?>>
<<Ti spiego la vostra brutta situazione. Siete in alto mare, non sapete nulla di quello che sta succedendo>>
<<E cosa sta succedendo?>>
<<Vedi Eragon, tanto tempo fa c'era un mago. Un mago dell'oscurità con poteri superiori a qualsiasi altra creatura. Si chiamava Rostargund. Volava impadronirsi di Alagaësia così stregò gli Urgali impadronendosi delle loro menti.
Così, draghi, elfi, umani e nani, si allearono e crearono la gemma della libertà, con cui lo sconfissero liberando il nostro paese. Ora il Rostargund si è risvegliato e c'è un solo modo per sconfiggerlo: trovare la Gemma della Libertà. Vedi, i nostri antenati nascosero la gemma in un luogo in cui solo un gruppo formato da almeno un drago, un elfo, un umano e un nano possono accedere: la Grotta della Mente. Ma la gemma è protetta da prove in grado di uccidere il più forte dei guerrieri>> racconto il cavaliere di Castigo.
<<Le affronteremo. Noi dobbiamo di nuovo salvare Alagaësia. Ci aiuterai?>> gli domandò Eragon.
<<Se sono qui ci sarà un motivo!!!>> esclamò Murtagh.
Poi successe tutto molto in fretta. Sentirono dei passi felpati da dietro di loro e si voltarono. Si ritrovarono di fronte ad guerriero nemico con una freccia incoccata sull'arco, ma appena capirono cosa stava succedendo una figura femminile con un grido e la spada sguainata gli saltò sopra tagliandogli la gola.
<<Arya!!!>> esclamarono i due fratellastri.
Lei li guardò.
<<Tu? Che ci fai tu qui?>> esclamò stupita.
<<Ci aiuta a sconfiggere il Rostargund>> rispose Eragon
<<Che diamine è il Rostargund?>> chiese Arya.
<<Un mago oscuro che vuole di nuovo conquistare Alagaësia, vieni ti raccontiamo dopo>> disse Murtagh